Le lingue romanze a cui è stato riconosciuto in Età moderna lo status ufficiale di «lingua» nei relativi paesi sono
Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Italiano, Romeno/Moldavo
Portoghese, Galego, Spagnolo, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo Portoghese, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. L'oggetto primo della linguistica
sono i diversi sistemi di comunicazione
è la lingua letteraria
sono la lingua parlata e la lingua scritta
è la lingua parlata. La differenza tra lingua e dialetto è
è di ordine sia sociale che linguistico
è solo di ordine sociale
non è né di ordine sociale né linguistico
è solo di ordine linguistico. L'eredità latina e cristiana
è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, germanici e slavi
è un tratto esclusivo dei popoli romanzi tranne che dei romeni
non è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, perché è condivisa da popoli vicini, soprattutto germanici e alcuni popoli slavi
è un tratto esclusivo dei popoli romanzi. Il Placito campano è scritto
in dialetto campano antico
in dialetto campano moderno
nel dialetto di Cassino
nel dialetto di Montecassino. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il Placito capuano è oggi conservato a Capua
Il Placito capuano è stato realizzato nel contesto culturale dell'abbazia di Montecassino
Il Placito capuano è stato realizzato all'interno dei domini longobardi nell'Italia meridionale
Il Placito capuano è scritto in scrittura beneventana. In quale dei seguenti modi si può sintetizzare la differenza tra filologia e linguistica?
la filologia è più vicina alla sociologia e perfino alla fisica; la linguistica alla storia
la filologia è una scienza nomotetica, la linguistica è idiografica
la linguistica è una scienza rivolta a stabilire regolarità, quindi regole, leggi; la filologia mira ad indagare dei fenomeni singoli, in ogni loro aspetto
la linguistica si occupa della lingua parlata, la filologia della lingua scritta, in particolare nel passato. In Italia il termine «filologia romanza» viene usato
per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase medievale
per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi sia nella loro fase medievale sia nella fase moderna
per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase moderna
per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in sincronia
. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il metodo storico-comparativo, portato della temperie culturale romantica, ha segnato la scoperta della dimensione storica della lingua e anche della cultura in generale, della letteratura, dell'arte
Lo Strutturalismo ha attirato l'attenzione sullo studio dei caratteri generali della lingua, concepita come un sistema complesso
Il paradigma di studi "classico", nato nella cultura greco-romana è portatore di una visione «dinamica» della lingua
La grammatica nel suo senso più tradizionale è figlia del paradigma classico. L'inglese possiede molte parole di origine latina a causa
dell'influenza del latino classico e del francese antico
dell'influenza del latino classico e del francese moderno
dell'influenza del latino medievale e del francese antico
dell'influenza del latino medievale e del francese moderno. La Romània continua comprende dal punto di vista politico
cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Romania
cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Italia
tre grandi stati nazionali: Spagna, Francia, Italia
quattro grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia. L'unica enclave di una lingua non-indoeuropea nel dominio romanzo è quella costituita
dal tedesco
dall'albanese
dal basco
dal bretone. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
I pidgins sono lingue che si sono formate in Africa e in Asia dal contatto di lingue europee con lingue indigene
La legge n. 482 del 15 dicembre 1999 prevede interventi di tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia
La più imponente espansione delle lingue romanze è quella conseguente alla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna e dal Portogallo
La Romània nuova comprende i territori in cui si parlano delle lingue romanze che non continuano in in loco il latino, ma sono state importate più tardi, nel Medioevo o in età moderna. La Romània perduta comprende, tra l'altro,
la parte dell'Africa nord-orientale che si affaccia sul Mare Mediterraneo
la parte dell'Africa nord-occidentale che si affaccia sul Mare Mediterraneo
la parte meridionale della Penisola balcanica
le aree corrispondenti alle attuali Turchia, Siria, Libano, Israele. Nella Spagna settentrionale dei secc. XI-XIV si distinguevano
sette gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano , valenciano
cinque gruppi linguistici: galego-portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano
quattro gruppi linguistici: galego-portoghese, castigliano, aragonese, catalano
sei gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Dal punto di vista linguistico, il galego è evoluto storicamente meno del portoghese
Dal 1981 il galego gode dello statuto di lingua ufficiale - accanto allo spagnolo - nella Comunità autonoma di Galizia
Anticamente, galego e portoghese costituivano due varianti della medesima koinè linguistica, detta dagli studiosi galego-portoghese
il galego-portoghese ha conosciuto una grande stagione letteraria nei secoli XII-XIII. Le lingue del nord della penisoa iberica che predominarono nella riconquista linguistica delle regioni centro-meridionali furono
ad oriente il galego-portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano
ad occidente il portoghese, al centro il castigliano e l'asturo-leonese, a oriente il catalano
ad occidente il portoghese, al centro il castigliano, a oriente il catalano
ad oriente il portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano. Il punto di partenza per capire lo sviluppo delle lingue ibero-romanze
è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio del VI secolo
è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio dell'VIII secolo
è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio del IX secolo
è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio dell'VIII secolo. Il dalmatico, ora estinto, si parlava
sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Slovenia
sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Croazia
sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Croazia
sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Slovenia. Quale dei seguenti tratti "eccentrici" NON appare caratteristico dello spagnolo rispetto alle altre varietà della penisola iberica?
la pronuncia palatalizzata o affricata di /t/ e /d/ davanti a [i]
il passaggio di /f/ iniziale latina a /h/
la dittongazione di ĕ e ŏ anche in sillaba chiusa
il passaggio dei nessi latini «C-, F-, P- + L» ad inizio di parola alla liquida palatale /ʎ/. il catalano è riconosciuto come una delle lingue ufficiali che affiancano lo spagnolo in
tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Aragona
due comunità autonome: Catalogna e Comunidad Valenciana
tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Isole Baleari
due comunità autonome: Catalogna e Isole Baleari. Il portoghese era in origine
la variante settentrionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro
la variante meridionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro
la variante settentrionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro
la variante meridionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro. Quale di queste affermazioni è falsa?
Il seseo e lo yeismo sono tipici delle varietà spagnole meridionali
Lo spagnolo dell'America latina presenta tratti analoghi a quello della Spagna meridionale
La regione originaria di diffusione dello Spagnolo e la Vecchia Castiglia
Lo spagnolo settentrionale presenta una serie di fenomeni linguistici nuovi rispetto alle varietà meridionali. La diffusione del franciano («francien») dall'Ile de France nel resto della Francia è cominciata
all'inizio dell'età moderna, con l'editto di Villers-Cotterêts
con la Rivoluzione francese
nell'Ottocento
nel Basso Medioevo. La latinizzazione del francese avvenuta nel Rinascimento ha influito soprattutto
sulla morfologia
sulla fonologia
sulla grafia
sulla sintassi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Molte corti d'Europa, da Torino a San Pietroburgo, hanno parlato e scritto in francese
Il lessico francese è passato a moltissime lingue europee e non-europee
Il francese è stato, nell'Ottocento, il maggiore agente di «occidentalizzazione» del romeno
A partire dal Cinquecento, il francese ha incominciato a diffondersi negli ambienti colti europei. Il romancio mostra una spiccata affinità
con il ladino dolomitico e con i dialetti trentini e veneti
con il ladino dolomitico e con il friulano
con il friulano e con i dialetti trentini e veneti
con i dialetti trentini e veneti. I tre dialetti geograficamente separati dal nucleo compatto del romeno sono
il meglenoromeno, l'istroromeno e il dacoromeno
l'aromeno, il meglenoromeno e l'istroromeno
l'aromeno, l'istroromeno e il dacoromeno
l'aromeno, il meglenoromeno e il dacoromeno. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il blocco delle parlate romene ha due varietà principali: il tipo munteno, a sud, e il tipo moldavo, a est
L'unico stato in cui si parla romeno come lingua ufficiale è la Romania
La Dacia fu conquistata dai romani nel 106 d.C.
La Dacia venne abbandonata dai romani nel 271 d.C. I fenomeni che accomunano l'italiano al fiorentino e lo distinguono dagli altri dialetti toscani sono
la desinenza di I pl. -iamo e il raddoppiamento fonosintattico
il raddoppiamento fonosintattico e l'anafonesi
la desinenza di I pl. -iamo e l'anafonesi
l'anafonesi e la gorgia toscana. La base dell'italiano moderno è
nel fiorentino del Duecento, affermatosi grazie alle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio
nel fiorentino del Cinquecento, affermatosi grazie all'opera di Pietro Bembo
nel fiorentino del Trecento, affermatosi grazie alle opere di Dante Petrarca e Boccaccio
nel fiorentino dell'Ottocento affermatosi grazie alle opere di Manzoni e Leopardi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il nome di "franco-provenzale" risale a Graziadio Isaia Ascoli
Il franco-provenzale è diffuso nel sud-est della Francia (Franche-Comté, Lionese, Savoia, la parte settentrionale del Delfinato), nella Svizzera romanda e in alcune valli delle Alpi italiane
Il franco-provenzale appare spesso, per le sue caratteristiche fonetiche, come una sorta di «ponte» tra nord e sud
In posizione finale di parola, il franco-provenzale si mostra meno conservativo delle altre varietà gallo-romanze. Un contributo fondamentale alla diffusione del francese nel sud della Francia fu dato dall'editto di Villers-Cotterêts
del 1539
del 1492
del 1789
del 1639. Originariamente le varietà corse presentavano numerose affinità
col sardo, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli
col toscano, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli
col francese, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli
col sardo, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli. Il sistema delle parlate occitane si estende oggi
nella parte più settentrionale della Francia per circa un terzo del Paese
nella parte sud-orientale della Francia per circa un terzo del Paese
nella parte sud-occidentale della Francia per circa un terzo del Paese
nella parte più meridionale della Francia per circa un terzo del Paese. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
In dalmatico, la dittongazione è diffusissima, e genera anche dittonghi discendenti
Nel dalmatico medievale (come nel sardo) si conservavano le occlusive velari /k/ e /g/ davanti a /e/ e /i/
Il centro in cui il dalmatico ha resistito più a lungo è l'abitato di Veglia
Il dalmatico rappresenta la varietà di veneziano anticamente diffusa lungo le coste della Dalmazia. Il friulano
analogamente al romancio e al ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico
diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico
diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico
analogamente al romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico. Il ladino dolomitico presenta alcuni tratti fono-morfologici in comune
con il friulano e con il francese
con il friulano e con il romancio
con il friulano e con il sardo
con il romancio e con il dalmatico. La conservazione del fonema velare /k/ anche davanti alle vocali anteriori /e/ e /i/ è un tratto tipico
del sardo logodurese e nuorese
del ladino, del romancio e del friulano
delle varietà italiane
del corso. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Le assimilazioni -ND- > -nn- e -MB- > -mm- sono praticamente diffuse in tutta l'Italia centro-meridionale
Una zona di confine tra la Calabria e la Lucania (detta "Zona Lausberg") presenta lo stesso vocalismo della Sardegna
Tutti i dialetti italiani settentrionali mantengono dal latino l'opposizione tra consonanti doppie (o lunghe) e scempie (o brevi)
L'attuale dialetto della città di Roma, il romanesco, è stato profondamente influenzato dal toscano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Successivamente all'affermazione del toscano, i dialetti hanno avuto un uso letterario nella cosiddetta letteratura dialettale
i dialetti sono più antichi del latino e ne rappresentano una differenziazione originaria
Quasi tutti i dialetti italiani sono stati scritti nel Medioevo
Oggi, in gran parte delle regioni italiane la situazione linguistica che si profila è di tipo diglossico. Nei dialetti italiani settentrionali, le occlusive sorde intervocaliche /k, p, t/
si conservano, come nei dialetti italiani centro-meridionali
si sonorizzano e spesso dileguano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali
si sonorizzano e spesso dileguano, come nei dialetti italiani centro-meridionali
si conservano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali. Secondo l'ipotesi classica di Graziadio Isaia Ascoli,
i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nell'Emilia-Romagna
i dialetti del Piemonte, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nella Liguria
i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, dell'Emilia-Romagna risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Veneto
i dialetti della Liguria, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Piemonte. Su una linea che congiunge Massa a Senigallia,
i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano settentrionale a ovest
i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano centro-meridionale a est
i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano centro-meridionale a ovest
i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano settentrionale a est. L'asturo-leonese si parla in un'area compresa
tra il dominio del portoghese (a ovest) e quello del castigliano (a est)
tra il dominio del galego (a ovest) e quello del castigliano (a est)
tra il dominio del galego (a est) e quello del castigliano (a ovest)
tra il dominio del portoghese (a est) e quello del castigliano (a ovest). La varietà romanza più orientale della penisola iberica è
l'aragonese
l'asturo-leonese
il portoghese
il catalano. Nel pensiero linguistico classico il cambiamento linguistico veniva giudicato
come una «corruzione»
come una «evoluzione»
come una «degradazione»
come una «mutazione». La separazione tra linguistica e logica è stata attuata
dal linguista tedesco Franz Bopp
dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz
da linguista danese Rasmus Rask
dal linguista, filologo, folclorista, letterato tedesco Jacob Grimm. Le prime grammatiche delle lingue romanze risalgono
al secolo XV
al secolo XIV
al secolo XIII
al secolo XII. La prima vera e propria grammatica del francese fu realizzata
in Catalogna
in Inghilterra
in Francia
in Italia. L'idea che l'italiano sia la continuazione della varietà 'popolare' del latino è stata espressa per la prima volta da
Leonardo Bruni
Dante Alighieri
Benedetto Varchi
Biondo Flavio. Nel «De vulgari eloquentia» Dante passa in rassegna diversi dialetti italiani allo scopo
di esaltarne le potenzialità letterarie
di condannarli tutti
di descriverli scientificamente, secondo una prospettiva analoga a quella del linguista moderno
di evidenziarne le diverse specificità linguistiche. Il tema dantesco dell'eccellenza dei vari poeti viene ripreso in seguito
da Petraca nei "Trionfi"
da Bembo nelle "Prose della volgar lingua"
da Boccaccio nel "Decameron"
da Petrarca nel "Canzoniere". L'idea della derivazione delle lingue romanze dal latino si impone
presso gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Cinquecento in poi
presso gli eruditi tedeschi dall'Ottocento in poi
presso gli eruditi francesi dal Settecento in poi
presso gli eruditi francesi e spagnoli dal Seicento in poi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
L'interesse per la letteratura romanza medievale si spense del tutto in età illuministica
In Italia, il più importante tra gli eruditi del secolo XVIII è il modenese Ludovico Antonio Muratori
Il vocabolario di Du Cange portò sostanziali novità nella conoscenza di quello che oggi chiamiamo latino volgare
Nel Settecento, diversi studiosi ampliarono notevolmente le conoscenze allora correnti sul Medioevo. La nascita della filologia volgare risale
all'inizio del secolo XV
all'inizio del secolo XVIII
all'inizio del secolo XVI
all'inizio del secolo XVII. La filologia testuale (o critica del testo) muove i primi passi
in età umanistica
in età illuministica
nel Medioevo
in età romantica. La prima grammatica dell'italiano è stata scritta
da Biondo Flavio
da Leon Battista Alberti
da Sperone Speroni
da Pietro Bembo. La linguistica ottocentesca è "comparativa" perché punta
a definire la specificità delle lingue mediante la loro sistemantica comparazione
a raggruppare le lingue affini in famiglie e a definire i rapporti intercorrenti tra esse
a descrivere scientificamente le differenze tipologiche sussistenti tra le diverse lingue del mondo
a confrontare le lingue sulla base della presenza o dell'assenza in esse di particolari tratti linguistici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
François Raynouard incorse nell'equivoco di considerare l'antico occitano come la fase intermedia tra il latino e le lingue romanze moderne (spagnolo, francese, italiano)
Negli stessi anni di Friedrich Diez, anche il letterato ed erudito francese François Raynouard (1761-1836) studiò comparativamente le lingue romanze
François Raynouard non conosceva il concetto di legge fonetica
L'opera di François Raynouard non presenta ancora il carattere di scientificità che invece contraddistingue la coeva indoeuropeistica tedesca. L'idea che le culture classiche forniscano dei modelli da imitare viene messa in dubbio
alla fine del Seicento e all'inizio del Settecento
alla fine del Cinquento e all'inizio del Seicento
alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento
alla fine del Settecento e all'inizio dell'Ottocento. Nella "Grammatik der romanischen Sprachen", Friedrich Diez
riporta al latino le sei principali lingue romanze di cultura: l'italiano, il valacco (cioè il romeno), il portoghese, lo spagnolo, l'occitano e il francese
studia i meccanismi che regolano l'evoluzione di una lingua ben nota come il latino verso nuovi sistemi linguistici
fornisce le edizioni di alcuni tra i più antichi documenti antico-francesi e occitani dei secoli IX-XI
ricostruisce mediante la comparazione tra le diverse forme un idioma non documentato. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Secondo la linguistica ottocentesca, la regolarità dei fenomeni permette la formulazione di vere e proprie leggi fonetiche
Nell'ottica dei Neogrammatici, la scelta del termine "legge" nell'espressione "legge fonetica" rimarca la profonda affinità tra lo studio della lingua e lo studio del diritto
Secondo la linguistica ottocentesca, la ricerca linguistica ha carattere scientifico e la linguistica può essere considerata una scienza
Secondo la linguistica ottocentesca, le leggi fonetiche, per essere tali, devono essere senza eccezioni. In italiano, le vocali toniche latine Ĭ e Ē
evolvono regolarmente in /i/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi
evolvono regolarmente in /e/ in ogni contesto
evolvono regolarmente in /e/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi
evolvono regolarmente in /i/ in ogni contesto. In italiano, le vocali toniche latine Ŭ e Ō
evolvono regolarmente in /o/ in ogni contesto
evolvono regolarmente in /u/ in ogni contesto
evolvono regolarmente in /o/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi
evolvono regolarmente in /u/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. In francese la A tonica latina
diventa «e» in tutti i contesti
diventa «ai» davanti a consonante nasale
diventa «e» in sillaba chiusa
diventa «e» se preceduta da consonante palatale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
L'analogia consiste nell'attrazione che una forma subisce da parte di un'altra
Delle due forme dell'italiano «cui» e «lui», solo la prima deriva regolarmente dal dativo lat. CUI; la seconda deriva da una forma analogica lat.volg. ILLUI
L'analogia è attiva soprattutto nei verbi detti irregolari
L'analogia è particolarmente attiva nel verbo, ma solo all'interno di una stessa voce verbale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Analogamente all'italiano, il francese ha una grafia che riproduce i suoni così come vengono pronunciati
Il francese moderno «clair» non rappresenta una reale eccezione alle leggi fonetiche
Nel francese moderno «clair», «ai» è una grafia latineggiante
Il francese ha una grafia che riflette in genere le fasi antiche della lingua e qualche volta perfino l'origine latina. I cultismi sono
le parole che costituiscono il lessico ereditario delle lingue
le parole trasmesse per via popolare, di generazione in generazione
coppie di parole che risalgono allo stesso etimo ma si presentano diverse nella forma (e a volte nel significato)
parole che sono state ripescate per via colta dai dotti. Nell'esito lat. SPATHAM > sp. pg. 'espada' si nota un fenomeno di
epitesi
prostesi
aferesi
epentesi. L'esito lat.class. SÓLĬDUM > lat.volg. «soldu» (> it. «soldo», fr.a. «sol» > fr.mod. «sou», sp. «sueldo, pg. «soldo»), è un caso di
sincope
aferesi
metatesi
apocope. La metafonesi veneta
è provocata da -u finale
è provocata sia da -i sia da -u finale
è provocata da -i finale
è provocata dalla scomparsa della vocale finale. Nel'esito lat. AD-RIPĀRE > it. 'arrivare', il passaggio di [d] a [r] è un caso di
inserzione
assimilazione
cancellazione (o caduta)
dissimilazione. L'onomastica è la disciplina che studia
l'origine di una parola (etimo)
il rapporto che sussiste tra la parola e il suo precedente storico
l'origine dei nomi di luogo
l'origine dei nomi propri di persona. A partire dagli studi di Graziadio Isaia Ascoli si è fatta strada nella linguistica l'idea che
esistono dei confini linguistici netti tra le lingue
l'analisi linguistica deve essere limitata alle grandi lingue di cultura
davanti alla rappresentazione dialettologica concreta, il concetto di "lingua" diviene meno astratto
le lingue si differenziano le une dalle altre in modo graduale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Michel Bréal ha rivolto la sua attenzione non solo alla fonetica, come si era fatto sino ad allora, ma anche alla morfologia
All'inizio del Novecento, si diffonde nella cultura europea una diffusa reazione al pensiero del Positivismo
Jules Gilliéron ha evidenziato l'importanza che l'osservazione della distribuzione geografica dei fenomeni può assumere nell'analisi del cambiamento linguistico
Il Neoidealismo linguistico ha provato a superare lo iato che si era creato tra linguistica e studio letterario, considerando lingua e letteratura allo stesso modo come manifestazioni culturali. La "recensio" consiste
nel censimento dei testimoni di un testo e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici
nel censimento dei testimoni di un testo
nel censismento dei testimoni di un testo e nella loro classificazione in base agli errori comuni
nella classificazione dei testimoni di un testo in base agli errori comuni, e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici. I primi studiosi ad applicare il metodo lachmanniano al dominio romanzo furono
il tedesco Gustav Gröber e il francese Paul Meyer
i francesi Gaston Paris e Joseph Bédier
il tedesco Gustav Gröber e il francese Gaston Paris
il francese Gaston Paris e l'italiano Michele Barbi. Joseph Bédier
proponeva di riprodurre fedelmente il testimone che al termine della classificazione risultasse più vicino all'originale
sosteneva l'oggettività su cui si fonda la "recensio"
sosteneva che l'obiettivo del filologo non è soltanto quello di fornire il testo critico di un'opera, ma anche quello di ricostruirne la storia della tradizione
sosteneva la liceità di ricostruire meccanicamente il testo originario combinando lezioni tramandate da testimoni diversi. Lo Strutturalismo
critica radicalmente il metodo storico-comparativo
si rifà ai principi del metodo storico-comparativo
benché innovativo, non si configura propriamente come un nuovo "paradigma" negli studi linguistici
tenta una mediazione tra il metodo-storico comparativo e il Positivismo. Nel quadro dell'analisi strutturale, la lingua, osservata nella contemporaneità,
è rappresentata come una realtà al tempo stesso statica e dinamica
è rappresentata come una realtà statica
è rappresentata come una realtà a volte statica, a volte dinamica
è rappresentata come una realtà dinamica. Secondo Saussure, la lingua è una struttura
perché si può sopprimere un elemento della lingua senza alterare il valore degli elementi vicini
perché non è un sistema complesso e unitario
perché il valore dei suoi elementi fondamentali non esiste in sé, ma solo in rapporto al valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso
perché il valore dei suoi elementi fondamentali esiste in sé, a prescindere dal valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso. Per Saussure, la langue rappresenta
l'estrinsecazione effettiva della grammatica interiorizzata del parlante
l'elemento irripetibile, individuale della lingua
il messsaggio emesso da un emittente che condivide con il ricevente uno stesso codice
l'aspetto ritornante, fisso, regolare della lingua. I tratti soprasegmentali sono:
l'accento, la lunghezza e il tono
la lunghezza, l'intonazione e il tono
l'accento, l'intonazione e il tono
l'accento, la lunghezza vocalica e consonantica. Due parole che si differenziano per un solo suono costituiscono
due allofoni
due varianti posizionali
una coppia minima
due fonemi. «ŋ» (nasale velare) e «n» (nasale alveolare)
non sono fonemi né in italiano né in inglese
sono due fonemi in inglese ma non in italiano
sono due fonemi in italiano ma non in inglese
sono due fonemi sia in inglese sia in italiano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
I rapporti sintagmatici sono frutto di un'astrazione, anche se mentalmente reali (in absentia)
La lingua ha carattere lineare: procede cioè, senza possibilità di ritorno, nel tempo, in rigida successione
I rapporti di commutazione sono rapporti paradigmatici (o associativi)
I rapporti che intercorrono tra i fonemi di una parola sono sintagmatici. Le vocali /e/ e /ɛ/
sono entrambe centrali
sono entrambe anteriori
sono entrambe arrotondate
sono entrambe medio-alte. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Secondo la fonologia generativa, il livello fonologico soggiacente e quello di superficie sono uniti da regole fonologiche
Nella fonologia generativa è fondamentale l'idea che il sistema fonologico vada riferito a un sistema soggiacente di cui le concrete realizzazioni foniche costituiscono l'aspetto di superficie
Per individuare i fonemi vocalici dell'italiano sono sufficienti almeno cinque tratti distintivi
Per descrivere il sistema fonologico di tutte le lingue del mondo è necessario lo stesso numero di tratti distintivi. Secondo Jakobson, Halle e Fant,
il fonema va considerato come un'unità indivisibile della lingua
il fonema è scomponibile in una serie di proprietà articolatorie e acustiche, dette "tratti distintivi"
ogni lingua ha i suoi tipi particolari di fonemi, considerati come elementi primitivi
ogni lingua appare diversa per il numero, la qualità e i modi di combinare i fonemi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Le regole fonologiche si limitano a produrre allofoni
Ad un fonema possono corrispondere due o più realizzazioni fonetiche diverse, dette allofoni o varianti posizionali
Un fenomeno che si realizza al confine tra parole nella catena del parlato è detto "di fonosintassi"
La gorgia toscana è un fenomento di fonosintassi che prevede che, nelle varietà toscane, le consonanti occlusive sorde /p, t, k/ si spirantizzano in contesto intervocalico. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Secondo la prospettiva della Grammatica Generativa, le unità della lingua si strutturano secondo dei rapporti lineari di contiguità
La Grammatica generativa mira non solo a descrivere la lingua, ma a darne una rappresentazione formale
Nelle convenzioni della Grammatica generativa, l'asterisco designa agrammaticalità
Un aspetto originale della Grammatica generativa è il postulato che tutte le lingue umane si assomiglino. Il rinnovamento dell'analisi sintattica è avvenuto agli inizi degli anni Sessanta con la Grammatica generativa
di Giampaolo Salvi
di Noam Chomsky
di André Martinet
di Roman Jakobson. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Uno degli obiettivi della Grammatica generativa è quello di dare un quadro realistico di come funziona la nostra mente quando parliamo
Chomsky vuole mostrare che la lingua fa un uso infinito di mezzi finiti
La Grammatica generativa riconosce la priorità della lingua scritta su quella parlata
I seguaci della Grammatica generativa ripetono spesso che il bambino impara presto e facilmente a parlare. Nel fenomeno della dislocazione a sinistra
viene posto in prima posizione un elemento nuovo del discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma già menzionato nella comunicazione
vengono posti in prima posizione gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione
viene posto in prima posizione un elemento già menzionato nel discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma che rappresenta l'elemento nuovo della comunicazione
vengono messi in rilievo gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione. Le consonanti /p, b, m/ condividono
la modalità di articolazione: sono infatti nasali
la modalità di articolazione: sono infatti occlusive
il luogo di articolazione: sono infatti labiodentali
il luogo di articolazione: son infatti bilabiali. Le vocali vocali /ɔ, o, u/
sono arrotondate e anteriori
sono non arrotondate e posteriori
sono non arrotondate e anteriori
sono arrotondate e posteriori. Se le corde vocali sono aperte
vengono prodotti suoni sordi
vengono prodotti suoni fricativi
vengono prodotti suoni sonori
vengono prodotti suoni vocalici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Nella convenzione grafica italiana, la corrispondenza tra fono e grafema è meno forte che in quella francese e inglese
Secondo le convenzioni dell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA), le parentesi quadre indicano la trascrizione fonetica di un termine
Nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) c'è una corrispondenza biunivoca tra segni e foni
Il fonema è rappresentato con un simbolo dell'alfabeto fonetico racchiuso tra sbarrette oblique. L'AIS (Atlante italo-svizzero) nell'ordinamento delle carte usa un criterio
analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali
diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico
diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali
analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico. Gilliéron ha mostrato
come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche
come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano dovuti a sostituzione lessicale
come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche
come alcuni meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. Scopo della Sociolinguistica è la rappresentazione
della variazione sociale e geografica della lingua
della variazione sociale della lingua
della variazione dialettale in un determinato spazio geografico
della variazione sincronica e diacronica della lingua nella società. Per "variazione sociale" della lingua intendiamo l'eterogeneità che caratterizza una comunità di parlanti
collegata alla differenziazione diacronica della lingua
collegata alla differenziazione geografica di un dato spazio linguistico
collegata alla differenziazione dialettale di un dato spazio linguistico
collegata alle divisioni della società in classi. Secondo Labov
la norma linguistica riconosciuta come bassa non è dotata di un proprio sistema di regole
la classe alta si avvale solo della norma linguistica riconosciuta come alta, la classe bassa solo della norma linguistica bassa
la classe alta si avvale della norma linguistica riconosciuta come alta anche nel discorso casuale
ogni classe sociale, mediante uno sforzo cosciente più o meno accentuato, si avvicina alla norma linguistica riconosciuta come alta. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il cambiamento linguistico non è osservabile nell'arco dell'esistenza umana
Dietro il cambiamento linguistico si cela una lunga concorrenza tra diverse forme o fenomeni
Il cambiamento linguistico avviene con estrema lentezza
Parliamo di fenomeni di innovazione quando in una lingua, durante un certo periodo, una forma nuova non riesce ad imporsi sulla forma tradizionale. in fiorentino antico
«lui» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «egli» era la forma obliqua del pronome
«egli» era la principale forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, ma anche la forma obliqua «lui» poteva essere usata in tale funzione
sia «egli» che «lui» erano usate come forme soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare
«egli» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «lui» era la forma obliqua del pronome. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Quando, dopo Manuzio, altri eruditi italiani del Cinquecento adottarono il termine di dialetto immettendolo nel quadro linguistico italiano del loro tempo, ne trasformarono profondamente il valore originario
In Grecia, il termine dialetto (diálektos) designava le varietà linguistiche locali usate ognuna per un genere letterario diverso (dorico, attico, ionico ed eolico) alle quali si aggiungeva la cosiddetta "koiné", basata sull'attico L'accezione odierna della parola "dialetto" è la stessa che aveva il termine "diàlektos" nell'antica Grecia
Aldo Manuzio, nel 1496, notò come la situazione della Grecia antica assomigliasse a quella italiana per la ricchezza e la varietà dei dialetti. È possibile che un "dialetto" diventi una "lingua"? Sì, ma a patto che la minoranza linguistica venga riconosciuta come nazione
No Sì, ma a patto che degli studiosi elaborino una norma per la nuova lingua
Sì, se si presentano le opportune condizioni sociali e culturali. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la lingua per antonomasia, rispetto alla quale i dialetti si erano dimostrati artisticamente inferiori
Dal Rinascimento in avanti il termine dialetto assume un valore peggiorativo
Per gli eruditi del Rinascimento i dialetti italiani erano delle varietà linguistiche coesistenti di pari dignità, tutte usate nell'espressione scritta
Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la sola lingua d'Italia, al punto da poter essere chiamato, col tempo, "italiano"; gli altri erano solo dialetti. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Dal punto di vista linguistico, la distinzione tra lingue e dialetti si potrebbe eliminare
Oggi si pensa anzi che tutte le lingue siano potenzialmente capaci di esprimere ogni concetto
I motivi che portano alla distinzione tra lingua e dialetto possono essere di natura storico-sociale o di natura culturale
Dal Rinascimento in poi l'opposizione tra lingua e dialetto si è fatta più blanda. Nella prospettiva della linguistica contemporanea, il cambiamento linguistico può essere definito come
una delle componenti del divenire continuo dello spirito
ciò che differenzia due sistemi sincronici successivi
ciò che differenzia due sistemi diacronici successivi
uno stato di lingua in cui coesistono armoniosamente (o quasi) molti fenomeni. In latino classico, nella frase «habeo epistulam scriptam», «scriptam»
ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto
si comporta sintatticamente come un verbo
è un participio retto dal verbo ausiliare «habeo»
instaura una relazione di reggenza con il nome «epistulam». Nell'italiano moderno, nella frase «ho scritto una lettera», «scritto»
ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto
instaura una relazione di predicazione con il nome «lettera»
viene interpretato sintatticamente come un aggettivo, non come un verbo
regge il sintagma «una lettera» e a sua volta è retto dal verbo ausiliare «ho». Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il fonema è l'unità minima dotata di significato in cui si può scomporre una parola
La morfologia è quel ramo della linguistica che studia la struttura interna della parola e i processi che ne determinano la formazione
La morfologia analizza le regole che governano i processi morfologici, distinguendo tra processi flessivi e derivativi
I morfemi si combinano per formare le parole. L'analogia opera
attraverso due processi: il quarto proporzionale e la rianalisi
attraverso due processi: il quarto proporzionale e il livellamento analogico
attraverso tre processi: il quarto proporzionale, il livellamento analogico e la rianalisi
attraverso due processi: il livellamento analogico e la rianalisi. La genesi del morfema -o di prima persona dell'imperfetto indicativo in italiano si spiega come l'effetto
di un processo di grammaticalizzazione
di un processo di rianalisi
di un processo di livellamento analogico
del processo del quarto proporzionale. Lo sviluppo nel latino volgare del suffisso «-mente» per la formazione degli avverbi si spiega come l'effetto
di un processo di livellamento analogico
del processo del quarto proporzionale
di un processo di grammaticalizzazione
di un processo di soppressione degli allomorfi. L'introduzione nell'italiano (e in altre varietà romanze) del fonema /ʎ/ costituisce un caso di
fonologizzazione
rifonologizzazione
defonologizzazione
perdita di un'opposizione distintiva. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il primo a distinguere tra cambiamento fonetico e cambiamento fonologico è stato Roman Jakobson
L'acquisizione di una nuova opposizione distintiva è detta fonologizzazione
Il cambiamento fonologico è la manifestazione a livello fonologico di un cambiamento fonetico
Ad un cambiamento fonetico corrisponde sempre un cambiamento fonologico. In processo per cui, nel latino volgare della prima età imperiale, la quantità vocalica era divenuta predicibile in base al contesto sillabico, costituisce un fenomeno di
rifonologizzazione fonologizzazione
defonologizzazione
fonosintassi. La nascita dell'opposizione fonologica tra le vocali medio-alte /e/ ed /o/ e le vocali medio-basse /ɛ/ e /ɔ/ in latino volgare, può essere interpretata come un caso di
dittongamento
rifonologizzazione
fonologizzazione
defonologizzazione. Il cambiamento semantico si realizza attraverso tre fasi:
neologismo, prestito, polisemia
associazione, innovazione, lessicalizzazione
associazione, innovazione, polisemia
neologismo, prestito, cambiamento semantico. L'associazione di due elementi che funge da molla del cambiamento semantico può essere di tre tipi:
per estensione, per restringimento o per ellissi
per similarità, per continguità o per ellissi
per similarità, per ellissi o per estensione
per similarità, per continguità o per contrasto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Nel lat. FEMINARUM e nell'it. "delle donne" il morfema -ARUM e la preposizione articolata "delle" hanno entrambi significato grammaticale.
Il primo ad usare il termine «semantica» (sémantique) è stato l'indoeuropeista francese Michel Bréal
Nel passaggio dal lat. FOCUS all'it. "fuoco" c'è cambiamento fonetico ma non cambiamento semantico
La semantica è il ramo della linguistica che si occupa del significato delle parole. Il significante
, come il significato, è sovrapponibile da lingua a lingua
è sovrapponibile in tutte le lingue, mentre i significati differiscono da lingua a lingua
è diverso da lingua a lingua, ma anche i significati non sono sovrapponibili in tutte le lingue
è diverso da lingua a lingua, mentre i significati sono sovrapponibili in tutte le lingue. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Secondo la Grammatica generativa, il cambiamento linguistico si compie al momento dell'acquisizione linguistica da parte del bambino
La direzione sociale del cambiamento linguistico è sempre dalle classi alte a quelle basse
In un saggio dedicato alla pronuncia del francese contemporaneo, André Martinet ha adottato una metodologia sociolinguistica ante litteram
Il fondatore della Sociolinguistica è l'americano Uriel Weinreich. Nella diffusione del cambiamento linguistico, giocano un ruolo di primaria importanza
i fattori storico-linguistici
i fattori geografici
i fattori storico-letterari
i fattori sociali. Il sistema vocalico del francese
è più povero di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 fonemi contro i 16 dell'italiano
è equivalnte a quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 fonemi come l'italiano
è un po' più ricco di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 10 fonemi contro i 7 dell'italiano
è molto più ricco di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 16 fonemi contro i 7 dell'italiano. Il sistema fonologico del francese possiede
due serie di fonemi vocalici: una orale e una velare
due serie di fonemi vocalici: una orale e una nasale
solo una serie nasale di fonemi vocalici
solo una serie orale di fonemi vocalici. Il latino ROSAM, con i suoi continuatori romanzi, risale con ogni probabilità al sostrato
celtico
aquitanico
mediterraneo
tracico. La parte della lingua in cui è maggiormente percepibile l'effetto del sostrato è
la fonologia
la morfologia
la sintassi
il lessico. Il paleoveneto, il gallico, le lingue italiche (diverse dal latino), il traco-dacico sono
lingue di sostrato rispetto al latino
lingue di sostrato rispetto alle lingue romanze
lingue di superstrato rispetto al latino
lingue di superstrato rispetto alle lingue romanze. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il latino appartiene al ramo italico delle lingue indoeuropee
Del proto-indoeuropeo esistono poche ma significative testimonianze scritte
Il nome di indoeuropeo viene dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue che ne derivano
Il basco deriva da una lingua pre-indoeuropea. In una prospettiva sincronica, il termine "latino vogare" viene usato per indicare
le forme latine che sono all'origine delle forme romanze, ricostruite mediante il metodo storico-comparativo
la varietà socialmente più bassa, parlata solo dalle classi popolari
la lingua d'uso quotidiana, del parlato spontaneo, opposta alla varietà alta, il latino classico
il latino tardo, parlato negli ultimi secoli dell'impero romano. Le iscrizioni che risultano maggiormente utili per ricostruire le caratteristiche del latino volgare sono
le iscrizioni commemorative e celebrative conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano
le iscrizioni funebri conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano
le scritte a graffito conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano
le indicazioni stradali conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano. Quali tra le seguenti categorie di opere letterarie NON rientrano tra le "fonti" del latino volgare?
I testi teatrali di Plauto e Terenzio
Il Satyricon di Petronio
I testi cristiani
Le orazioni di Cicerone. Da alcune testimonianze scritte di età repubblicana e imperiale si possono ricavare informazioni sul latino volgare
perché contengono delle forme scorrette (dette "romanismi" o "volgarismi"), che preludono a quelle che saranno la norma nelle lingue romanze
perché contengono espressioni oscene e volgari, dette "volgarismi"
perché contengono delle forme già interamente romanze che poi saranno tipiche dei volgari medievali, dette "volgarismi"
perché contengono delle forme già interamente romanze, dette "romanismi". Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Nell'XI secolo c'è un relativo miglioramento del latino, indotto dalla riforma carolingia
Per tutto il Medioevo nell'Occidente europeo, non solo romanzo, si è scritto in latino
Nell'Alto Medioevo, alle volte i notai non fanno che ripetere delle formule imparate a memoria o ricopiate
Nell'Alto Medioevo il livello del latino scritto era spesso molto modesto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Per glosse si intendono delle spiegazioni, delle parafrasi o delle vere e proprie traduzioni, di parole o gruppi di parole
Nelle glosse alto-medievali una parola latina può essere spiegata con un'altra parola latina più accessibile, oppure già con una forma prettamente romanza
Le Glosse di Reichenau contengono delle traduzioni di parole ed espressioni della Bibbia diventate «difficili»
Le Glosse emilianensi e le Glosse silensi furono realizzate nel Nord-Italia. Gli errori di metrica nei versi conservati sui muri di Pompei
dimostrano che nel I sec. d.C. si era già prodotta la chiusura dei dittonghi
dimostrano che nel I sec. d.C. la classe popolare non conosceva le regole della metrica latina
dimostrano che nel I sec. d.C. era venuta meno la distinzione tra vocali brevi e lunghe
vanno interpretati come degli ipercorrettismi. Quale dei seguenti esempi NON rappresenta un caso di ipercorrettismo?
la grafia «darre» per «dare» da parte di parlanti provenienti da Roma
la grafia HOCTOBER nei graffiti di Pompei
la grafia HOCTOBER nei graffiti di Pompei
la grafia «gato» per «gatto» da parte di parlanti provenienti dal Veneto la grafia «motto» per «moto» da parte di parlanti provenienti dal Veneto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Nessuna delle lingue romanze conserva traccia della libertà nell'ordine delle parole che caratterizzava il latino In Italiano, l'adozione di un ordine delle parole estremamente libero è una forzatura artistica della lingua, che non che appartiene alle possibilità interne alla lingua
Le lingue romanze hanno ereditato dal latino la grande libertà nell'ordine delle parole
La libertà nell'ordine delle parole era inerente alla lingua latina in sé. Nel sintagma italiano «di cane»
abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificato-Modificatore
abbiamo l'ordine tipologico Modificatore-Modificato, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificato-Modificatore
abbiamo l'ordine tipologico Modificato-Modificatore, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificatore-Modificato
abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificatore-Modificato. Nella fase medievale delle lingue romanze, si ha proclisi
quando il verbo è al modo imperativo
quando il verbo non è in posizione iniziale di frase
quando il verbo è in posizione iniziale di frase
quando il verbo è preceduto dalle congiunzioni «e, ma, o». Nel latino classico la posizione del Verbo
era normalmente in seconda posizione, dopo il Soggetto o dopo qualsiasi elemento della frase
era normalmente dopo il Soggetto e prima dell'Oggetto
era normalmente alla fine della frase, dopo il Soggetto e l'Oggetto
era normalmente all'inizio della frase, prima del Soggetto e dell'Oggetto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La serie di pronomi clitici si serve spesso nelle lingue romanze delle preposizioni
Mentre il latino classico aveva una sola serie di pronomi personali, tutte le lingue romanze presentano una doppia serie di pronomi personali obliqui
I pronomi clitici sono sempre uniti, sintatticamente e fonologicamente, al verbo
La serie dei pronomi clitici ha conservato i casi, e continua in questo direttamente il latino. In italiano moderno
si ha proclisi con tutte le forme finite del verbo
si ha enclisi con tutte le forme finite del verbo
si ha enclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo
si ha proclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo. La lettura di un qualsiasi testo antico romanzo mostra a colpo d'occhio
un maggior sviluppo della proclisi
un maggior sviluppo dell'enclisi
una maggiore incidenza delle forme clitiche del pronome
una maggiore incidenza delle forme toniche del pronome. Allo stato presente, il nome si presenta privo di caso
in tutte le lingue romanze, tranne che in romeno
in tutte le lingue romanze, tranne che in francese, occitano e romeno
in tutte le lingue romanze, tranne che in francese e occitano
in tutte le lingue romanze. Nel sistema bicasuale del francese e dell'occitano antichi, il caso obliquo
era il caso del Soggetto, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo
era il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo
era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni
era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
In latino, oltre ai casi, esistevano anche le preposizioni
In latino, i morfemi di caso servivano a esprimere, oltre al caso, anche il numero e, a volte, il genere
In tutte le lingue romanze le desinenze dei nomi hanno perduto la funzione casuale, ma mantenuto quelle di genere e numero
Attraverso lo sviluppo delle preposizioni è nata in latino una struttura mista, in cui il significato strutturale era rappresentato sia dal caso che dalla preposizione. In latino volgare, le cinque declinazioni del latino classico si erano ridotte a
due tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a).
quattro tipi: I, II, III, IV declinazione.
tre tipi: I, IV, V declinazione.
tre tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a); maschile e femminile in -e. Per esprimere il passivo il latino usava
solo forme analitiche, come le lingue romanze
solo forme sintetiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche
sia forme sintetiche che analitiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche
sia forme sintetiche che analitiche, come le lingue romanze. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
In italiano antico la forma originaria dell'articolo è «lo»
L'articolo definito romeno è posposto
L'articolo italiano «il» rappresenta la continuazione della prima sillaba di ĬL(LUM)
L'articolo nelle lingue romanze deriva da una forma ridotta, testimoniata in latino volgare, che continua la seconda sillaba di ĬLLE, con l'eccezione dello spagnolo. In latino tardo, l'articolo definito poteva indicare
la classe (o specie) ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore)
la catafora ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore)
la classe (o specie) oppure la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore)
la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore), ma non la classe (o specie). Nelle lingue romanze moderne, l'articolo definito può indicare
un membro nuovo specifico di una classe
la classe (o specie) oppure un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore
un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore, ma non la classe (o specie)
la classe (o specie) ma non un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore. In italiano, come già nel latino volgare,
la vocale in sillaba tonica aperta è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre breve
la vocale in sillaba tonica è sempre lunga, a prescindere dalla struttura della sillaba
la vocale in sillaba tonica è sempre breve, a prescindere dalla struttura della sillaba
la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica aperta è sempre breve. Le aree del dominio romanzo in cui tutte le coppie vocaliche qualitativamente uguali del latino classico confluiscono nello stesso suono (per cui si ha /i/ da ĭ e ī, /e/ da Sardegna, Corsica meridionale e Sicilia
Sardegna, Corsica meridionale e Zona Lausberg
Sardegna, Sicilia e Zona Lausberg
Sardegna e Zona Lausberg. Il sistema vocalico del latino volgare, dal quale si deve partire per spiegare poi le successive differenziazioni di portoghese, spagnolo, francese, occitano,
italiano, romeno,
prevedeva sette fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico
prevedeva cinque fonemi vocalici, contro i sette del latino classico
prevedeva sette fonemi vocalici, come nel latino classico
prevedeva otto fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico. L'opposizione tra vocali lunghe e brevi ha smesso di essere distintiva ed è diventata predicibile in base al contesto sillabico
nelle lingue romanze medievali
nel latino volgare del I secolo d.C.
nel latino tardo (sec. V)
nelle lingue romanze moderne. Le cosiddette «rime siciliane»
negli originali siciliani erano rime perfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime imperfette
negli originali siciliani erano rime imperfette, come nelle successive trascrizioni toscane
negli originali siciliani erano rime imperfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime perfette
negli originali siciliani erano rime perfette, come nelle successive trascrizioni toscane. Nel latino volgare
si conservava sia il dittongo AU che il dittongo AE
si era ridotto sia il dittongo AU che il dittongo AE
si era ridotto il dittongo AU mentre si conservava il dittongo AE
si era ridotto il dittongo AE mentre si conservava il dittongo AU. Le varietà italiane che hanno semplificato lo schema vocalico del latino volgare, passando da sette a cinque vocali vocali, sono
il siciliano, il sardo e il dialetto del Cilento
il siciliano, il calabrese e il dialetto del Cilento
il siciliano, il calabrese e il sardo
il sardo, il calabrese e il dialetto del Cilento. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Lo iato comporta sempre una difficoltà articolatoria
Nel latino volgare, le vocali ĭ, ĕ seguite da vocale passano a /w/
Nel latino volgare è frequente la sincope di vocali postoniche in parole proparossitone (cioè sdrucciole)
Nel latino volgare si assiste ad un processo di semplificazione della struttura sillabica volto ad eliminare gli iati formati da ĭ, ĕ + vocale. La semiconsonante /w/ del latino classico era diventata in latino volgare
una consonante vera e propria: una fricativa labiodentale sonora (= /v/)
una vocale vera e propria: una vocale alta, posteriore, arrotondata (= /u/)
una consonante vera e propria: una fricativa bilabiale sonora (= /β/)
una consonante vera e propria: un'occlusiva bilabiale sonora (= /b/). In latino volgare, i nessi di «consonante + yod»
dileguano
passano alla serie delle vocali
si mantengono
si palatalizzano. Quale di questi fenomeni NON è caratteristico del latino volgare?
Semplificazione del gruppo -NSCaduta
di -M finale
Caduta di -B- intervocalica
Caduta di H- iniziale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La forma innovativa del dativo femminile ILLAE si continua in tutte le lingue romanze
Alla forma innovativa del dativo femminile ILLAE corrisponde il classico ILLI
La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è rifatta per analogia sui nomi della I declinazione
La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è largamente documentata in vari testi latino-volgari. Il sintagma verbale «amas Felicionem» in una iscrizione latino-volgare
mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Oggetto-Verbo
mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Verbo-Oggetto
presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Verbo-Oggetto
presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Oggetto-Verbo. La forma «pariens» 'parete' in un'iscrizione pompeiana
è un ipercorrettismo che documenta la scomparsa della -S- nella pronuncia
è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -S- era già passato a /ns/
è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -NS- era già passato a /s/
coincide con la forma del latino classico. L'uso in un'iscrizione della grafia BAENE per BĔNE dimostra, tra l'altro,
che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico corrispondevano ancora a due fonemi distinti
che nel sistema fonologico dello scrivente la correlazione di lunghezza vocalica era ancora attiva
che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico si erano neutralizzati
che nella lingua dello scrivente, AE era pronunciato ancora come un dittongo, come nel latino classico. Il sistema nominale romeno prevede i seguenti casi:
nominativo, accusativo, vocativo
nominativo-accusativo, dativo-genitivo
nominativo-accusativo, dativo-genitivo, vocativo
nominativo, accusativo, dativo-genitivo. Per "lessico ereditario" di una lingua romanza si intende
l'insieme delle parole che risalgono al latino, ivi compresi i cultismi
l'insieme delle parole di tradizione popolare che risalgono direttamente al latino volgare
l'insieme delle parole derivate per via culta dal latino
l'insieme delle parole che risalgono al latino, ivi compresi i forestierismi. Rispetto a gran parte delle lingue della Romània continua,
il francese appare spesso innovativo, il romeno a volte conservativo, a volte innovativo
il francese appare spesso conservativo, il romeno a volte conservativo, a volte innovativo
sia il francese, sia il romeno appaiono spesso conservativi
sia il francese, sia il romeno appaiono spesso innovativi. In romeno
l'articolo indefinito è posposto e proclitico
l'articolo definito è posposto e enclitico
l'articolo definito è posposto e proclitico
l'articolo indefinito è posposto e enclitico. Le varietà che formano il condizionale in modo indipendente dal tipo romanzo più generale sono
romeno, sardo e dalmatico
occitano, portoghese e spagnolo
romeno, sardo e occitano
romeno, dalmatico e occitano. Il tipo di futuro più comune nel dominio romanzo è quello
derivato dalla perifrasi "presente indicativo di HABERE + infinito"
derivato dalla perifrasi "infinito + presente indicativo di HABERE"
derivato dal futuro latino
derivato dalla perifrasi "presente indicativo di *VOLERE + infinito". In romeno, le forme neutre sono
femminili al singolare e maschili al plurale
maschili al singolare e femminili al plurale
maschili sia al singolare che al plurale
femminili sia al singolare che al plurale. L'introduzione dell'articolo partitivo è un'innovazione che interessa
la zona gallo-romanza, le varietà italiane settentrionali e centro-meridionali
la zona gallo-romanza, le varietà italiane settentrionali e il toscano
la zona gallo-romanza, i dialetti gallo-italici e le varietà toscane
la zona gallo-romanza, le varietà italiane centro-meridionali e il toscano. Il francese moderno esprime il senso interrogativo
secondo la stessa modalità delle lingue romanze medievali, ossia mediante l'anteposizione del Verbo al Soggetto
secondo la stessa modalità del latino classico, ossia grazie ad avverbi interrogativi
secondo una modalità simile, ma non del tutto coincidente, a quella delle lingue romanze medievali, ossia mediante la posposizione al verbo del pronome Soggetto clitico
secondo la stessa modalità dell'italiano, ossia mediante l'innalzamento del tono nella parte finale della frase. Nel francese parlato contemporaneo, la negazione si esprime
mediante un solo elemento pre-verbale
mediante un solo elemento post-verbale
mediante due elementi, di cui uno pre-verbale e l'laltro post-verbale
mediante due elementi pre-verbali. In francese moderno, il pronome Soggetto
può rimanere inespresso (o sottinteso), diversamente che in italiano
può rimanere inespresso (o sottinteso), come in italiano
deve sempre essere espresso, come in italiano
deve sempre essere espresso, diversamente che in italiano. La formazione degli avverbi con il suffisso «-mente» è diffusa in tutta la Romània, tranne che
in romeno, in alcune varietà centro-meridionali e nel sardo
in romeno, in alcune varietà centro-meridionali e nel dalmatico
in romeno, nel sardo e nel dalmatico
nel sardo, in alcune varietà centro-meridionali e nel dalmatico. Il francese moderno
analogamente alle altre lingue romanze, accanto a un ordine più frequente, non-marcato, possiede anche altri ordini, detti marcati
unica tra le lingue romanze, ammette un solo ordine: l'«ordre direct» (ordine diretto) SVO
analogamente alle altre lingue romanze, ammette un solo ordine: l'«ordre direct» (ordine diretto) SVO
unica tra le lingue romanze, accanto a un ordine più frequente, non-marcato, possiede anche altri ordini, detti marcati. Nelle lingue romanze medievali, l'ordine delle parole prevedeva
un elemento variabile in prima posizione e un elemento costante in seconda posizione
un elemento costante sia in prima che in seconda posizione
un elemento variabile sia in prima che in seconda posizione
un elemento costante in prima posizione, e un elemento variabile in seconda posizione. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Tutte le lingue romanze moderne esprimono il diminutivo con suffissi
Il francese moderno non possiede più un processo produttivo di diminutivizzazione
Il francese antico possedeva un processo produttivo di diminutivizzazione
Il latino esprimeva il diminutivo con suffissi. In latino l'ordine non-marcato dei sintagmi era
Verbo-Oggetto-Soggetto
Oggetto-Soggetto-Verbo
Soggetto-Verbo-Oggetto
Soggetto-Oggetto-Verbo. L'accento ha carattere distintivo in tutte le lingue romanze
tranne che in francese e in italiano
tranne che in italiano
tranne che in italiano e in spagnolo
tranne che in francese. In francese, come in altre varietà romanze (italiano settentrionale, romeno, sardo, catalano, ecc.), c'è stata la perdita
del valore aoristico del perfetto semplice
del perfetto composto
del valore aoristico del perfetto composto
del perfetto semplice. L'infinito personale è un tratto caratteristico
del portoghese e del galego
del galego
del portoghese
delle varietà iberiche. In quale o in quali lingue iberiche, il verbo corrispondente all'italiano «tenere» ha del tutto sostituito il verbo corrispondente ad «avere»?
portoghese e spagnolo
spagnolo
portoghese, spagnolo e catalano
portoghese. Nelle lingue romanze centro-orientali (italiano e dialetti italiani, dalmatico, romeno), il plurale è contraddistinto
dal morfema -e sia per il maschile che per il femminile
dai morfemi -e per il maschile ed -i per il femminile
dal morfema -i sia per il maschile che per il femminile
dai morfemi -i per il maschile ed -e per il femminile. Il fenomeno per cui /p t k/ intervocalici si sonorizzano, a volte passano per una fase fricativa e in alcuni casi dileguano, è detto
sincope
lenizione delle occlusive intervocaliche
raddoppiamento fonosintattico
gorgia toscana. In francese moderno, la -s del plurale
si pronuncia ancora, tranne che nella «liaison»
non si pronuncia più, tranne che nella «liaison»
si pronuncia ancora
non si pronuncia più in nessun contesto. Le varietà italiane esprimono l'alternanza di numero
mediante il plurale sigmatico, come il romeno e il dalmatico
mediante il plurale sigmatico come le varietà romanze occidentali (varietà ibero-romanze, gallo-romanze, romancio, ladino, friulano)
mediante il plurale vocalico come le varietà romanze occidentali (varietà ibero-romanze, gallo-romanze,romancio, ladino, friulano) mediante il plurale vocalico, come il romeno e il dalmatico
. Attorno al VI secolo
almeno un certo numero di parlanti padroneggiava sia la variante alta (il latino classico) che la variante bassa (il latino volgare)
il latino volgare era ormai divenuto una lingua esclusivamente scritta
almeno un certo numero di parlanti padroneggiava sia la variante alta (il latino classico) che la variante bassa (il romanzo)
il latino era solo una lingua scritta che ben pochi conoscevano, mentre la sola lingua universalmente parlata era il romanzo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Le prime attestazioni scritte delle lingue romanze sono relativamente tarde
Le lingue romanze cominciano a essere parlate dopo i Giuramenti di Strasburgo
Il motivo del ritardo nel passaggio dall'orale allo scritto delle lingue romanze va ricercato nel perdurare dell'uso del latino come lingua scritta
Il primo riconoscimento «ufficiale» dell'individualità del romanzo si ha col Concilio di Tours (813). Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Tra il IV e il VI secolo d.C. cominciano ad apparire in alcuni testi latini dei fenomeni che sono indice di un mutamento profondo del sistema linguistico
Il periodo compreso tra il I e il III secolo d.C. è caratterizzato da una forte mobilità sociale
Il passaggio dal latino al romanzo è una semplificazione o una degradazione del sistema originario
L'editto di Caracalla del 212 estese la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'orbis Romanus. Dal I secolo d.C. al V secolo d.C. si dà una situazione di
bilinguismo tra latino «scritto» e romanzo «parlato»
bilinguismo tra latino «classico» e latino «volgare»
diglossia tra latino «scritto» e romanzo «parlato»
diglossia tra latino «classico» e latino «volgare». Tra VI e VIII secolo il "romanzo"
non esisteva ancora
esisteva già ma non veniva scritto
esisteva già ma veniva scritto solo in Francia
esisteva già ma veniva scritto di rado. Con il nome di «latino circa romançum» e di «scripta latina rustica» si indica
un codice intermedio tra latino classico e latino volgare usato nei testi della tarda Antichità
un codice intermedio tra latino classico e latino volgare usato nei testi dei primi secoli del Medioevo
un codice intermedio tra latino e romanzo usato nei testi della tarda Antichità
un codice intermedio tra latino e romanzo usato nei testi dei primi secoli del Medioevo. L'indovinello veronese
non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché presenta una patina volgare solo a un livello superficiale
costituisce il primo documento di una varietà italiana settentrionale
non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché è posteriore al Placito capuano
non può essere considerato il primo documento di una varietà italiana perché fu trascritto da un copista spagnolo. Le Glosse di Monza
sono di ambiente italiano meridionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni della Grecia di cultura bizantina
sono di ambiente italiano settentrionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni dell'Italia meridionale di cultura bizantina
sono di ambiente italiano meridionale e sono destinate probabilmente a monaci di cultura bizantina diretti verso le regioni dell'Italia settentrionale
sono di ambiente italiano settentrionale e sono destinate probabilmente a monaci diretti verso le regioni della Grecia. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La Sequenza di Sant'Eulalia è un testo di uso liturgico
La Sequenza di Sant'Eulalia venne trascritta una quarantina d'anni dopo i Giuramenti di Strasburgo (probabilmente tra l'878 e l'882)
La Sequenza di Sant'Eulalia è copiata nella parte finale di un manoscritto latino in cui sono trascritti anche il suo modello latino e a un poema epico in tedesco antico
La lingua della Sequenza di Sant'Eulalia presenta tratti di varie parlate del sud-est della Francia. Le più antiche attestazioni delle lingue romanze risalgono
al X e all'XI secolo
al VII e all'VIII secolo
all'XI e al XII secolo
al IX e al X secolo. Il 14 febbraio 842, a Strasburgo,
Ludovico il Germanico giurò in antico tedesco per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo
Carlo il Calvo giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Ludovico il Germanico
Ludovico il Germanico giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo
Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico giurarono entrambi in lingua romanza per farsi capire dai rispettivi eserciti. L'aspetto apparentemente arcaizzante della lingua dei Giuramenti di Strasburgo
riflette uno stadio aurorale del francese
dipende dal fatto che sono tramandati da un'opera di carattere storico
dipende dal fatto che furono realizzati in una zona di transizione tra il dominio d'oc e il dominio d'oïl
dipende probabilmente dal ricorso a grafie e forme della scripta latina merovingica. Nel sintagma «a bboce» del Graffito della Catacomba di Commodilla troviamo un esempio
sia di betacismo, sia di gorgia toscana
sia di betacismo, sia di lenizione delle occlusive intervocaliche
sia di raddoppiamento fonosintattico, sia di lenizione delle occlusive intervocaliche
sia di betacismo, sia di raddoppiamento fonosintattico. Con l'etichetta di «testi pratici» si designano le scritture
letterarie di argomento profano
redatte per fini giuridici
volte a predicare il messaggio cristiano alle persone di scarsa cultura
non destinate a usi ufficiali. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono conservate dallo stesso manoscritto
La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand presentano entrambe una veste linguistica composita, caratterizzata da numerosi tratti meridionali
La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand risalgono alla fine del X secolo
La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono poemetti in prosa. Sia la Vie de saint Alexis sia la Chanson de Roland
sono scritte in antico occitano
sono chansons de geste ('canzoni di gesta')
sono scritte in décasyllabes
sono scritte in lasse di décasyllabes. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Sia lo «Sponsus», sia l'inno natalizio «In hoc anni circulo» presentano l'alternanza latino-volgare
La Passione di Augsburg è un breve frammento che descrive gli episodi salienti della Passione di Cristo
Le Formule di Clermont-Ferrand sono testi di tipo religioso
Il primo testo documentario interamente in occitano è il testamento di Ademar Ot del 1102. Sia la Canzone di sancta Fides, sia il Boeci
sono testi di uso liturgico, in cui i versi sono organizzati in lasse di misura variabile
sono testi di argomento religioso, in cui i versi sono organizzati in lasse di décasyllabes
sono testi di uso liturgico, in cui i versi sono organizzati in lasse di octosyllabes
sono testi di argomento religioso, in cui i versi sono organizzati in lasse di misura variabile. In Sardegna, i documenti giuridici incominciano ad essere redatti interamente in volgare
già alla fine dell'XI secolo
già nella prima metà dell'XI secolo
già alla fine del X secolo
già nella prima metà del XII secolo. La canzone «Quando eu stava in le tu' cathene»
è un testo epico in cui sono rinvenibili notevoli suggestioni della letteratura francese è un testo epico legato alla tradizione trobadorica occitana
è un testo lirico in cui sono rinvenibili notevoli suggestioni della letteratura francese
è un testo lirico legato alla tradizione trobadorica occitana. Il Placito di Capua
è una fedele trascrizione della deposizione di un testimone ignaro di latino, risalente al 960
è una fedele trascrizione della deposizione di un testimone ignaro di latino, risalente al 1060
è una formula testimoniale elaborata per la deposizione di persone ignare di latino, risalente al 960
è una formula testimoniale elaborata per la deposizione di persone ignare di latino, risalente al 1060. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La muwaššaḥa è un componimento in arabo classico o in ebraico, formato in genere da cinque o sei strofe di versi brevi in metrica sillabica
La sezione finale della muwaššaḥa, detta ḫarğa, è scritta in una lingua diversa da quella del resto della poesia
Le ḫarğāt sono costituite in genere da brevi monologhi di soggetto amoroso pronunciati da una fanciulla del popolo
Tutte le ḫarğāt sono scritte in mozarabico. Rientrano nella tipologia delle "scritture esposte" i seguenti testi religiosi di area italiana:
Il Pianto di Maria cassinese, il Graffito della catacomba di Commodilla, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente
Il Ritmo cassinese, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto
La Formula di confessione umbra, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto
Il Graffito della catacomba di Commodilla, l'affresco della Basilica inferiore di San Clemente, l'iscrizione della tomba di Giratto. Il Cantar de mio Cid
fu composto verso la fine del sec. XII da Rodrigo Díaz de Vivar, che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti
fu composto nel Trecento da Rodrigo Díaz de Vivar, che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti
fu composto verso la fine del sec. XII da un autore anonimo che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti
fu composto nel Trecento da un autore anonimo che rielaborò materiali scritti e orali preesistenti. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
L'Auto de los Reyes Magos è un dramma liturgico che narra la storia dei re Magi
I più antichi componimenti religiosi in versi del dominio castigliano risalgono alla seconda metà dell'XI secolo
La Disputa del alma y el cuerpo è un componimento di carattere didascalico, proveniente da un ambiente clericale
La Disputa del alma y el cuerpo mette in scena la disputa tra l'anima e il corpo di un individuo dopo la sua morte. Il più antico documento del castigliano
sono le Glosas Emilianenses e le Glosas Silenses
è un elenco dei formaggi consumati in un monastero del Nord della Spagna
è un dramma liturgico intitolato "Auto de los Reyes Magos"
è il Cantar de mio Cid. I principali luoghi di produzione della lirica galego-portoghese furono
la corte del Portogallo e la corte di Castiglia
il santuario di Santiago de Compostela e la corte di Castiglia
la corte del Portogallo e la corte di Santiago de Compostela
il santuario di Santiago de Compostela e la corte del Portogallo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Fino a Ramon Llull, i poeti catalani utilizzarono nelle loro opere il francese
Come nel dominio occitanico, in Catalogna il volgare compare relativamente presto in ambito documentario La situazione della Catalogna è in parte diversa da quella del resto della penisola iberica
L'impiego del catalano in letteratura fu ritardato, tra le altre cosa, dai forti legami politici e culturali della Catalogna con la Francia meridionale. La fioritura di letteratura religiosa in romeno nel secolo XVI dipende
dai movimenti religiosi della Chiesa ortodossa
dai movimenti religiosi della Riforma protestante
dai movimenti religiosi della Controriforma cattolica
dai movimenti religiosi legati a importanti centri di cultura ecclesiastica fondati nel territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia. Il ritardo con cui compaiono le prime testimonianze scritte del romeno dipende dal fatto che
il romeno presenta delle peculiarità linguistiche che lo isolano dalle altre lingue romanze
nel territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia mancavano importanti centri di cultura ecclesiastica nel periodo basso-medievale
il prestigio dello slavo, che per secoli rimase la lingua ufficiale sia in ambito religioso che amministrativo, fece sì che il romeno rimanesse confinato esclusivamente all'espressione orale
il territorio dei principati di Valacchia e di Moldavia rimase per molti secoli sotto la dominazione turca. La critica del testo è la disciplina
che si occupa specificamente dell'edizione dei testi
che si occupa specificamente dell'edizione, della valutazione critica e del commento dei testi
che si occupa specificamente della valutazione critica e dell'edizione dei testi
che si occupa specificamente della valutazione critica e del commento dei testi. La tradizione di un testo
è l'insieme dei commenti e dei giudizi critici relativi a tale testo
è l'insieme dei testimoni che lo tramandano
è l'insieme delle testimonianze indirette relative a tale testo
è l'insieme delle consuetudini e degli usi relativi a tale testo. La «collazione» è
la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo
il confronto tra tutti i testimoni superstiti di un determinato testo
la scelta delle varianti da accogliere a testo sulla base di criteri meccanici
il confronto e la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. Nella trasmissione dei testi medievali, la sostituzione di una forma più ricercata con una forma più banale è detta
variante adiafora
semplificazione
banalizzazione o trivializzazione
errore congiuntivo. La classificazione dei testimoni
raramente fornisce elementi utili per la scelta delle varianti sostanziali e formali da accogliere a testo
permette di scegliere le varianti formali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti sostanziali
permette di scegliere sia le varianti sostanziali, sia le varianti formali da accogliere a testo
permette di scegliere le varianti sostanziali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti formali. Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?
Il complemento d’agente e di causa efficiente in occitano è introdotto dalla preposizione da, analogamente a quanto succede in italiano
In occitano il termine drutz poteva assumere il valore di ‘amante’, ‘amico’.
L'occitano gensor significa 'più nobile' e deriva dal latino *genĭtĭorem, comparativo di maggioranza del participio passato genĭtus ‘nato’
In occitano antico, amor, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
L'occitano «assatz» significa letteralmente ‘assaggio’, 'esempio'
L'occitano «gensor» deriva dal superlativo latino «*genĭtĭorem»
Nel verso occitano «Ja mais d’amor no·m jauzirai», «no·m jauzirai» significa letteralmente ‘non mi godrò’
L'occitano «chaitius» deriva dal lat. «captivus», che significava originariamente ‘infelice’ ‘sventurato’, ‘misero’. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?
In occitano antico il verbo «remembrar» è impersonale
Il verso «m’es belhs dous chans» significa letteralmente ‘mi è bello dolce canto’
In occitano antico «amor» è femminile, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -OR, -ORIS
Il verso occitano «Lanquan li jorn son lonc en mai» significa 'quando i giorni sono lontani in maggio'. Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?
Gli antichi biografi hanno visto nell'amor de lonh l’allusione a una reale lontananza dell’amata
Gli antichi biografi hanno proposto una lettura del motivo dell'amor de lonh in chiave allegorica
I critici moderni inclinano a interpretare l'amore de lonh come una metafora del “paradosso amoroso” su cui si fonda l’amore cortese
Sul significato letterale del sintagma 'amor de lonh' non c’è accordo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
I moderni inclinano a interpretare l'"amor de lonh" di Jaufre Rudel come una metafora del "paradosso amoroso" su cui si fonda l'amore cortese
Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel sarebbe morto in mare prima di raggiungere la sua amata, la contessa di Tripoli
Uno dei motivi centrali della poesia di Jaufre Rudel è quello dell'"amor de lonh" o "amor de terra lonhdana"
Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli senza vederla. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
La forma trobaire deriva da *TROPATOREM
Caratteristico dell’occitano è il passaggio dei nessi latini T/D + R a [i̯r]
Nelle varietà moderne, la /n/ finale è caduta in tutto il dominio occitanico
Il fenomeno della "n mobile" si riferisce a casi di caduta di /n/ intervocalica. L’occitano antico
conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su dieci fonemi vocalici
conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici
conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su sette fonemi vocalici
conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
L'occ. «chaitius» deriva dal lat. CAPTIVUS che significava originariamente 'cattivo, crudele'
L'occitano «gensor» deriva dal latino *GENĬTĬOREM, comparativo di maggioranza del participio passato GENĬTUS ‘nato'
In occitano antico, «amor», come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile
L'occ. «iratz», dal lat. IRATUS, può avere il valore di 'triste' accanto a quello di 'adirato'. In occitano antico
non esiste la dittongazione spontanea: i dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata
non esiste né la dittongazione spontanea, né quella condizionata
esiste la dittongazione spontanea, ma alcuni dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata
esiste la dittongazione spontanea come nelle altre lingue romanze. In occitano antico
cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -O
cadono tutte le vocali finali atone
cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -E
cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A. Il passaggio a palatale dell'occlusiva velare sorda e sonora che si trova prima di /a/
è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Nord del dominio occitano
si produce in tutto il dominio occitano, ma solo in alcuni contesti particolari
è un fenomeno del tutto assente nel dominio occitano
è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Sud del dominio occitano. Le forme «jois» e «gaug»
sono allotropi: il secondo è un prestito dal francese, il primo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM
sono allotropi: il primo è un prestito dal francese, il secondo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM
sono allomorfi: il primo è un prestito dal francese, il secondo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM
sono allomorfi: il secondo è un prestito dal francese, il primo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Un elemento che distingue l’occitano antico dalla maggior parte delle lingue romanze è la conservazione del dittongo latino AU
In occitano, il dittongo [au̯] si è sviluppato anche dall’evoluzione di AL- davanti a consonante alveolare (/t d s/)
I dittonghi discendenti dell’occitano antico sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata
Nell’occitano antico la dittongazione poteva essere innescata anche dalla presenza di una /i/ finale (dittongamento metafonetico). Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
In occitano antico, nell’evoluzione di yod (= [j]) e dei nessi di «consonante + yod», abbiamo spesso esiti diversi a seconda del contesto
In occitano antico, le sillabe finali che si trovano dopo la sillaba tonica, subiscono lo stesso trattamento delle sillabe interne
In occitano antico, quando, a causa della caduta della vocale finale, si formano dei nessi consonantici che necessitano di un appoggio vocalico, si sviluppa una /e/ epitetica
In occitano antico, le vocali /i/ e /u/ finali si possono trovare in posizione finale quando formano un dittongo con la vocale precedente. In occitano antico
si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti alle vocali anteriori
si ha la palatalizzazione di /k g/ davanti alle vocali anteriori e, in alcune zone, anche davanti ad /a/
si ha la palatalizzazione di /k g/ sia davanti alle vocali anteriori sia davanti ad /a/
si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti ad /a/. Nelle varietà occitane medievali, i nomi di genere femminile che risalgono alla I declinazione latina
non presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma solo tra Caso Soggetto e Caso Obliquo
presentano una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo al singolare, ma non al plurale
presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma non tra Caso Soggetto e Caso Obliquo
presentano sia una distinzione morfologica tra singolare e plurale, sia una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. In occitano antico, il tipo II dei maschili
include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -e
include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -es
include i nomi che presentano l'alternanza tra l'uscita in -es e l'uscita in -e
include i nomi che presentano l'alternanza tra radici uscenti in «cons. + er» e radici in «cons. + r». Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?
Alcune forme di maschili del I Tipo presentano al Caso Soggetto singolare e al Caso Obliquo plurale una -s che non era presente nell’etimo latino
I nomi maschili che discendono dai “parisillabi” della III declinazione latina si assimilano in genere ai nomi derivati dalla II declinazione latina
Il Caso Obliquo può fungere anche da dativo o da genitivo senza bisogno di preposizione
La corrispondenza tra i casi dell’occitano antico e quelli del latino è ben visibile nei nomi che risalgono alla III declinazione latina. In occitano antico, il Tipo I dei maschili si caratterizza per il fatto che
il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Soggetto plurale
il Caso Soggetto singolare coincide con il Caso Soggetto plurale
il Caso Obliquo plurale coincide con il Caso Soggetto plurale
il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Obliquo plurale. Nel verso occitano «Iratz e jauzens m'en partrai», abbiamo la proclisi dei pronomi clitici («m'en»)
perché nessun sintagma si trova in posizione postverbale
perché il verbo è di modo finito
perché almeno un sintagma si trova in posizione preverbale
perché nella frase il verbo si trova in posizione iniziale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
In occitano, come in francese antico, nel paradigma del verbo 'essere' si conservano alcune forme che continuano regolarmente il futuro latino
In occitano, nei perfetti forti l'accento cade sempre sulla desinenza verbale
In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di HABEO».
Come in italiano e nelle altre lingue romanze, l'occitano riduce a tre le quattro coniugazioni latine. Nelle varietà occitane medievali, il sistema bicasuale si fonda sulla distinzione
tra un Caso Vocativo e un Caso Obliquo
tra un Caso Obliquo e un Caso Soggetto (o Caso Nominativo)
tra un Caso Vocativo e un Caso Genitivo-Dativo
tra un Caso Soggetto e un Caso Genitivo-Dativo. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?
In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di habĕo».
In occitano, i nomi come paire e fraire presentano due allomorfi, uno derivato dal nominativo e uno derivato dall’accusativo latino
In occitano, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale
In occitano, abbiamo perfetti deboli, in cui l’accento cade sempre sulla desinenza verbale, e perfetti forti, in cui l’accento cade sulla radice verbale alla I, III persona singolare e alla III persona plurale. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?
In occitano antico, nella declinazione dell'articolo maschile singolare il Caso Soggetto «le» si oppone al caso obliquo «lo»
In occitano antico, i nomi femminili del Tipo I non presentano una distinzione di caso, ma solo di numero
In occitano antico, i nomi femminili derivati dalla III declinazione latina presentano generalmente la distinzione di caso al singolare, ma non al plurale
In occitano antico, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale. In occitano antico, i maschili del Tipo III
continuano gli “imparisillabi” della III declinazione latina che non hanno esteso -ĭs al nominativo
presentano l'accento sulla radice al Caso Obliquo e l'accento sul suffisso al Caso Soggetto
presentano due allomorfi, uno derivato dal genitivo e uno derivato dall’accusativo latino
presentano due allomorfi differenziati per la forma ma non per la posizione dell’accento. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La poesia trobadorica viene prodotta e fruita dai vertici della società feudale
L'occitano «trobar» deriva dalla parola «trobadors» 'trovatori'
Nell'amore cortese, la dama amata dal trovatore è concepita come una donna sposata
I tre paradossi su cui si fonda l'amore cortese sono: il godimento del sacrificio, l'affinamento morale nell'adulterio, l'esaltazione nel segreto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La «tornada» ripete le rime e la melodia della fine dell'ultima strofa della canzone
Il genere più importante della poesia trobadorica è la canzone
La poesia trobadorica è isosillabica, perché i versi sono definiti sulla base della lunghezza sillabica
La lirica trobadorica è una poesia cantata, di cui i poeti compongono sia le parole che la musica. Secondo l'interpretazione di Erich Köhler
la genesi dell'amore cortese è da mettere in relazione con l'eresia càtara
l'amore cortese non è che la trascrizione metaforica, nel rapporto amoroso con la donna, del rapporto che lega vassallo e signore
l'amore cortese rappresenta la spiritualizzazione di aspetti economici e sociali fondamentali nella società feudale
l'origine dell'amore cortese va ricercata nell'influenza della poesia amorosa araba. Le prime poesie liriche in occitano che ci siano giunte risalgono
alla metà del sec. XII
alla fine del secolo XI o agli inizi del sec. XII
alla fine del secolo X o agli inizi del sec. XI
alla metà del sec. XI. All'interno del sistema di generi della poesia trobadorica, il sirventese è
il genere con cui si esprime una vanteria militare, poetica o sessuale
il genere che funge da veicolo principale di espressione della condizione cortese
il genere dell'attacco personale, politico, della satira dei costumi
un genere non cortese e talvolta quasi narrativo, che racconta la seduzione da parte di un cavaliere di una pastora. Gli elementi costitutivi del verso antico-occitano sono
le posizioni e gli ictus
gli ictus, la lunghezza sillabica e le posizioni
la lunghezza sillabica e gli ictus
la lunghezza sillabica e le posizioni. La rima consiste
nell'identità della sillaba finale tonica della parola
nell'identità della parte finale della parola a partire dalla vocale tonica
nell'identità della parola finale
nell'identità della sillaba finale della parola. In una lirica a «coblas unissonans», le rime
sono uguali per tutto il testo, tranne che nella tornada
sono uguali a strofe alterne
sono uguali per tutto il testo
si rinnovano a ogni stanza. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
I versi si raggruppano in un'unità, detta in occitano «cobla»
Tutte le coblas di una poesia devono avere lo stesso numero di versi, lo stesso schema di rime, la stessa successione di tipi metrici
I componimenti dei trovatori sono di solito conclusi da un congedo, chiamato «tornada», di estensione uguale alla cobla
Nella tornada, la misura dei versi e le rime devono essere esattamente le stesse della parte finale della stanza immediatamente precedente. Secondo l'ipotesi di Gustav Gröber, i canzonieri occitani si sarebbero formati attraverso le seguenti tappe:
raccolte d'occasione, raccolte d'autore, fogli volanti
fogli volanti, raccolte d'autore, raccolte d'occasione
raccolte d'autore, raccolte d'occasione, fogli volanti
fogli volanti, raccolte d'occasione, raccolte d'autore. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Le "razos" raccontano le cause che hanno spinto i poeti a scrivere determinati testi
Le "vidas" e le "razos" furono scritte perlopiù nel XII secolo
Gran parte delle vidas e della razos fu composta dal trovatore Uc de Saint Circ
La maggior parte dei canzonieri che ci trasmettono la poesia dei trovatori è stata copiata nel nord-Italia, in particolare nel Veneto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Guglielmo IX fu uno dei più grandi feudatari della Francia a cavallo dei secoli XII e XIII
Guglielmo IX venne scomunicato due volte
I risultati della spedizione militare in Terrasanta organizzata da Guglielmo IX furono disastrosi
Guglielmo IX ebbe una scandalosa relazione con la viscontessa Dangerosa di Châtellerault. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX comincia con il cosiddetto «esordio naturale» (designato abitualmente col termine tedesco di Natureingang)
Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la metafora feudale include i tipici gesti di devozione del vassallo (il poeta) verso il signore (la donna)
La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX si conclude con una concreta metafora sessuale
Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la relazione tra l'io lirico e la donna non appare condizionata dalla consapevolezza dell'inferiorità sociale. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?
I trovatori più antichi usano il termine vers per indicare un componimento lirico di vario argomento – amoroso, ma anche comico o satirico
L'occitano paraula significa 'parabola' e deriva dal latino biblico parabŭlam, a sua volta derivato dal greco
L'occitano talan significa 'desiderio' e deriva dal lat. talentum, a sua volta derivato dal nome greco di un’antica moneta
In occitano gap significa 'vanto', ma può indicare anche un genere di componimento autoelogiativo, in cui il trovatore vanta i suoi meriti. Il verso di Guglielmo IX «nos n'avem la pess'e·l coutel» è un'espressione proverbiale che contiene probabilmente
un'allusione al mondo contadino
un'allusione al codice cavalleresco
un'allusione al mondo della caccia
un'allusione sessuale. L'occitano «noig» è la regolare continuazione
del latino NOS
del latino NOCTEM
del latino *INODIUM
del latino NODUM. La preposizione occitana a«ab»
significa 'con' e deriva dal latino AB (lett. 'da')
significa 'presso' e deriva dal latino AB (lett. 'da')
significa 'con' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso')
significa 'presso' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso'). Nel verso di Guglielmo IX «Mas eu no·m mogra ges enquers qi m'ausizetz», la forma «mogra»
è un condizionale, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM
è un condizionale, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEBAM
è un futuro, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEO
è un futuro, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM. La definizione di «trovatore bifronte» deriva dal fatto che Guglielmo IX
esprime nei suoi testi orientamenti (almeno apparentemente) contrastanti nei confronti della fin'amor
ha composto, oltre a poesie in occitano, anche testi in latino
ha composto, oltre a poesie d'argomento amoroso, anche testi religiosi e morali
ha condotto una vita scandalosa e dissipata. In «Farai un vers de dreit nien» di Guglielmo IX
si nota una sostanziale adesione dell'autore al codice della fin'amor
si mette in scena una piccola novella a sfondo erotico
i toni sono tipicamente giullareschi, caratterizzati da un linguaggio comico e da temi osceni e licenziosi
si intravede un atteggiamento di polemica e di caricatura verso il grande canto cortese. Nella prima e nella seconda generazione trobadorica, il termine «vers» designa
una forma metrica non riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese, ma anche a generi di tipo comico o morale
una forma metrica riservata al genere morale
una forma metrica riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese
una forma metrica riservata a generi di tipo comico o morale. Il motivo dell'«amor de lonh»
costituisce un'invenzione di Jaufre Rudel
ha dei precedenti in alcune liriche di Guglielmo IX
ha dei precedenti in Properzio e nella tradizione filosofica greca e latina
ha dei precedenti nelle Heroides di Ovidio e nella letteratura francese medievale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il trovatore Marcabru inviò un sirventese a un Jaufre Rudel «outra mar» 'oltre mare'
Giosue Carducci è autore di una poesia in cui racconta l'arrivo di Jaufre Rudel sulla spiaggia di Tripoli e la sua morte tra le braccia della contessa Melisenda
È probabile che Jaufre Rudel abbia partecipato alla prima crociata
La figura di Jaufre Rudel ha suscitato grande interesse nei poeti del XIX secolo. L'occitano «gentils»
conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentile, di buon cuore'
conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentilizio, proprio della GENS', qundi 'nobile'
conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'staniero, pagano'
conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'onesto, retto'. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
L'esordio primaverile (ted. Natureingang) è un vero e proprio topos della tradizione trobadorica
Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» di Jaufre Rudel, i toni sono in forte disaccordo con quelli della concezione amorosa tradizionale dei trovatori
«Quan lo rius de la fontana» è uno dei testi in cui Jaufre Rudel affronta una delle sue tematiche predilette, l'amore lontano
Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» abbiamo un parallelismo tra il canto dell'usignolo e il canto del poeta. Il verso di Jaufre Rudel «De dezir mos cors no fina» significa
il mio corpo non cessa di desiderare'
il mio cuore non cessa di desiderare'
il mio corpo non muore per il desiderio'
il mio cuore non muore per il desiderio'. Marcabru
è stato considerato a lungo come l'iniziatore del trobar leu
è un intellettuale impegnato in una lotta vana contro le trasformazioni degli ideali politici, sociali e morali della classe aristocratica
esprime nei suoi testi una piena adesione ai valori della fin'amor
appartiene, come Guglielmo IX e Jaufre Rudel, all'alta aristocrazia feudale. Secondo una delle antiche vidas, Marcabru
era figlio di don Aldrico del Vilar
era figlio di un nobile signore della Guascogna
era figlio di un trovatore di nome Cercamon
fu lasciato alla porta di un ricco uomo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il verso «Amors soli'esser drecha» significa: 'Amore soleva essere destro'
L'occitano «chatz» deriva dal lat. tardo CATTUS, forse voce celtica (da cui derivano anche l'it. gatto e il fr. chat).
L'inglese «cat» è un prestito attinto dal latino parlato dalle popolazioni della Britannia romana
L'occitano «greu» deriva dal lat. volg. GREVIS, nato dall'incrocio del lat. GRAVIS 'grave, presante', con il suo contrario LEVIS 'lieve, leggero'. L'occitano «gramavi» ha in origine il valore di
'gracile, debole'
'gramo, misero'
'grammatico, maestro di grammatica'
'gramigna, erba cattiva'. La pastorella e l'alba
sono scarsamente originali, in quanto mettono sempre in scena la medesima situazione
rappresentano l'amore idealizzato dei trovatori
sono contraddistinte da una costruzione strofica complessa
occupano un posto di particolare rilievo all'interno dei generi di contenuto morale e politico. Nella canto XXVI del «Purgatorio» Dante sostiene, tra l'altro,
la superiorità della poesia di Guido Gunizelli su quella di Guiraut de Bornelh
la superiorità della poesia di Arnaut Daniel su quella di Guiraut de Bornelh
la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Arnaut Daniel
la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Guido Guinizelli. L'antica vida occitanica racconta che Guiraut del Bornelh
era di estrazione borghese e aveva studiato all'università
fu uomo di bassa estrazione, ma colto
fu uomo di bassa estrazione e per questo si fece giullare
proveniva da un nobile casato, ma si fece poeta. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il termine «alba» designava, in origine, il grido o canto della scolta notturna
Il genere poetico dell'«alba» mette in scena la separazione degli amanti al sorgere del sole
Un tratto caratteristico del genere poetico dell'«alba» è l'iniziale invocazione alla Vergine Maria
Un personaggio tipico dell'«alba» è la sentinella che esorta gli amanti a distaccarsi. In una «tenso» con Guiraut de Bornelh, Raimbaut d'Aurenga sostiene
la causa del trobar clus
la causa del trobar leu
la causa del trobar ric
la causa della fin'amor. Nell'antica vida occitanica si afferma che Raimbaut d'Aurenga
scriveva versi e canzoni mediocri
fu l'iniziatore del trobar clus
metteva molta ricercatezza nel trovare rime ricche e oscure
metteva molta ricercatezza nel trovare rime leggere e facili. Nelle strofe IV-VI della canzone «Non chant per auzel ni per flor» di Raimbaut d'Aurenga si fa esplicito riferimento all'amore di
Paride e Elena
Paolo e Francesca
Tristano e Isotta
Lancillotto e Ginevra. Nel romanzo di Tristano e Isotta si racconta che
Isotta si fa sostituire dall'ancella negli incontri con Tristano per non commettere adulterio
Isotta si fa sostituire dall'ancella al momento di bere il filtro per non innamorarsi di Tristano
Isotta si fa sostituire dall'ancella il giorno delle nozze per non sposare re Marco
Isotta si fa sostituire dall'ancella nel letto coniugale per nascondere al marito la perdita della verginità. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Il verso «car es del mon la bellaire» significa: 'perché è la più bella del mondo'
Il verso occitano «No chant per auzel ni per flor» significa: 'non mi importa né degli uccelli né dei fiori'
L'occitono «neis» significa 'neppure' e deriva dal latino NE IPSUM
In occitano, il femminile «prada» ('prato') deriva dal neutro plurale latino PRATA. La canzone «Can vei la lauzeta mover» di Bernart de Ventadorn si colloca all'interno di un dialogo poetico
con Arnaut Daniel
con Guiraut de Bornelh
con Raimbaut d'Aurenga
con Bertran de Born. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Bernart de Ventadorn è uno degli autori che hanno goduto di maggior fortuna presso i contemporanei e gli immediati successori
Il canzoniere di Bernart de Ventadorn contiene, oltre a testi amorosi, componimenti di argomento politico o morale
Bernart de Ventadorn ebbe rapporti con i visconti di Ventadorn, poi con Enrico II Plantageneto e Eleonora d'Aquitania
Bernart de Ventadorn era probabilmente di umili origini. Nell'antica vida occitanica si afferma che Bernart de Ventadorn
era signore del castello di Ventadorn
compose rime ricche e difficili
si innamorò, ricambiato, di Eleonora di Aquitania
venne assassinato da un marito geloso. L'occitano «lauzeta» significa
aura leggera piccola lode
allodola Lauretta. Nella tornada di «Can vei la lauzeta mover», Bernart de Ventadorn si rivolge a Raimbaut d'Aurenga
con il senhal di «lauzeta» ('allodola')
con il senhal di «Tristans» ('Tristano')
con il senhal di «chaitius» ('infelice')
con il senhal di Carestia. L'occitano «lauzenger»/«lauzengier» nella poesia trobadorica ha il significato specifico di
'lusingatore, adulatore'
'maldicente, calunniatore'
'bugiardo, mentitore'
'adultero, traditore'. Nella canzone «Non es meravelha s'eu chan» di Bernart de Ventadorn
si ha un esempio di trobar clus
l'irraggiungibilità dell'oggetto e la forza della passione generano gioia ma non sofferenza
l'amante non chiede alcuna ricompensa ai suoi servigi
l'amante è visto come creatura superiore, eccezionale. Le forme occitane «cambra» e «oncle» che si incontrano nella sestina di Arnaut Daniel singificano rispettivamente
camera' e 'unghia'
gamba' e 'zio'
gamba' e 'unghia'
camera' e 'zio'. L'influsso di Arnaut Daniel sulla poesia di Dante è percepibile soprattutto
nel De vulgari eloquentia e nella Vita nuova
nelle «Petrose» e nell'Inferno
nel Purgatorio e nella Vita nuova
nella Vita nuova e nelle «Petrose». Nel canto XXVI del Purgatorio
Arnaut Daniel si rivolge a Dante in occitano
Bertran de Born si rivolge a Dante in occitano
Guido Guinizelli pronuncia alcune frasi in occitano
Bonagiunta Orbicciani pronuncia alcune frasi in occitano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Le «Petrose» sono posteriori al De vulgari eloquentia
Lo stile, i toni e i contenuti delle «Petrose» si distaccano fortemente dallo Stilinovismo professato in gioventù da Dante
Le «Petrose» sono componimenti lirici di Dante Alighieri indirizzati a una donna crudele e insensibile, indicata col senhal di «Madonna Pietra».
Il grande modello poetico delle «Petrose» è la poesia di Arnaut Daniel. Nella sestina
la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze
la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze tranne che nella tornada
ci sono legami di rima nella stanza e alcune rime sono parole-rima
non ci sono legami di rima nella stanza e tutte le rime sono parole-rima. All'interno della Commedia, Dante racconta di aver incontrato lo spirito di Bertran de Born
nel cerchio dei traditori, nella zona dei traditori dei parenti ("Caina")
nel cielo degli spiriti amanti
nella cornice dei lussuriosi
nella bolgia dei seminatori di discordia. In quale opera o in quali opere Dante Alighieri menziona la figura del trovatore occitano Bertrand de Born?
sia nel De vulgari eloquentia, sia nella nella prima cantica della Commedia
nel De vulgari eloquentia, ma non nella Commedia
nella prima cantica della Commedia ma non nel De vulgari eloquentia
sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova. Il biografo medievale racconta che Bertran de Born
avrebbe suscitato discordia tra i figli di Enrico II Plantageneto Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra
avrebbe suscitato discordia tra il re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto e suo figlio
avrebbe suscitato discordia tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio Enrico
avrebbe suscitato discordia tra Enrico II Plantageneto e sua moglie Eleonora d'Aquitania. Dante parla di Bertrand de Born
nel De vulgari eloquentia, ma non ne fa menzione nell'Inferno
nell'Inferno ma non ne fa menzione nel De vulgari eloquentia
sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova
sia nel De vulgari eloquentia, sia nell'Inferno. Secondo l'antica vida occitanica, Bertran de Born avrebbe suscitato discordia
tra Enrico II Plantagenteo e sua moglie
tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio
tra Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra
tra Enrico II Plantagenteo e suo figlio. Nella Commedia dantesca, Bertran de Born è collocato
nel Paradiso, tra gli spiriti amanti
nel Purgatorio, tra i lussuriosi
nell'Inferno, tra i traditori
nell'Inferno, tra i seminatori di discordia. il componimento che comincia con il verso «Be·m platz lo gais temps de pascor» e che per molto tempo è stato attribuito a Bertran de Born
appartiene al genere della poesia religiosa e celebra la gioia della Pasqua
appartiene al genere della canzone e critica gli eccessi della fin'amor
appartiene al genere del sirventese e celebra la gioia della guerra
appartiene al genere della canzone e celebra la gioia della fin'amor. «Be·m platz lo gais temps de pascor»
è una canzone di argomento religioso in cui si esalta la gioia della Pasqua con la tecnica del plazer
è una canzone di argomento morale in cui si criticano gli eccessi della fin'amor con la tecnica del plazer
è un sirventese in cui si esalta la gioia della guerra con la tecnica del plazer
è una canzone in cui si esalta la gioia della fin'amor con la tecnica del plazer. Il termine «albigesi» significa
albini, chiari, luminosi'
'di Albi'
'puri'
candidi, puri'. Nella Commedia dantesca, Folchetto da Marsiglia è collocato
nel Purgatorio, tra i lussuriosi
nel Paradiso, tra gli spiriti amanti
nell'Inferno, tra i seminatori di discordia
nell'Inferno, tra i traditori. Nel corso del suo viaggio oltremondano di cui racconta nella Commedia, Dante incontra Folchetto da Marsiglia
nella prima cantica, l'Inferno, nella bolgia dei seminatori di discordia
nella prima cantica, l'Inferno, tra i traditori dei parenti ("Caina")
nella seconda cantica, il Purgatorio, nella cornice dei lussuriosi
nell'ultima cantica, il Paradiso, nel cielo degli spiriti amanti. Si parla di «Crociata contro gli albigesi» perché
perché gli eretici si consideravano 'puri' (in occitano 'albs')
perché gli eretici si consideravano 'candidi' (in occitano 'albs')
perché gli eretici si consideravano 'chiari, luminosi' (in occitano 'albs')
perché molti eretici si concentravano nella città di Albi. Nel diffondere il modello della poesia occitanica nel dominio oitanico giocò un ruolo fondamentale
Eleonora d'Aquitania con sua figlia, Maria di Champagne
Eleonora d'Aquitania con il marito Enrico III Plantageneto
Enrico II Plantageneto con Maria di Champagne
Guglielmo IX con Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. Il genere lirico tipico del dominio galego-portoghese, che viene indicato con l'etichetta di «cantiga de amigo»
è un tipo di poesia di contenuto satirico e comico-realistico
è un genere ispirato alla tradizione trobadorica occitanica e praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»)
è la versione galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale
è caratterizzato dal fatto che, nel testo, l'io-lirico è rappresentato da una voce di donna. Un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio poetico dei trovatori nel Nord della Francia fu giocato
da Eleonora d'Aquitania e Enrico III Plantageneto
da Enrico II Plantageneto e Maria di Champagne
da Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne
da Guglielmo IX, Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. La «cantiga de amigo» galego-portoghese
è un genere di ispirazione trobadorica, praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»)
è trasposizione in ambito galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale
è un genere di poesia satirica e comico-realistica
è un genere lirico in cui l'io-lirico è rappresentato da una voce femminile. Il «Contrasto bilingue» di Raimbaut de Vaqueiras
è una tenzone scambiata con Sordello da Goito
è un un sirventese in cui si deplora la viltà e la decadenza dei principi e sovrani contemporanei
esibisce ben cinque lingue, tra cui un volgare italiano di tipo settentrionale
mette in scena il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna genovese. Il componimento del trovatore Raimbaut de Vaqueiras che è noto come «Contrasto bilingue»
è uno scambio poetico con Sordello da Goito
rappresenta il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna, che parla in genovese
è scritto in ben cinque lingue, tra cui un volgare italiano di tipo settentrionale
è un tipo di componimento, appartenente al genere dei sirventesi, in cui si condanna la decadenza dei principi e dei monarchi contemporanei.
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