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Title of test:
macchine e sistemi energetici

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raccolta paniere

Author:
collo
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Creation Date:
05/07/2023

Category:
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Number of questions: 197
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Content:
Che cos'è una macchina a fluido? Una macchina costituita da un'insieme di organi meccanici fissi e mobili Un organo statico Una macchina in cui lo scambio di lavoro con gli organi mobili avviene per mezzo di un fluido operativo Una macchina nella quale non avviene scambio di energia.
Quale è la differenza fra macchine volumetriche e macchine dinamiche? Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile Nelle prime il il volume a disposizione del fluido varia periodicamente mentre nelle seconde il lavoro è scambiato per effetto della variazione del momento della quantità di moto Nessuna di queste Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno.
Quale è la differenza fra macchine motrici e macchine operatrici? Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile Nelle prime il il volume a disposizione del fluido varia periodicamente mentre nelle seconde il lavoro è scambiato per effetto della variazione del momento della quantità di moto Nessuna di queste.
Quale è la differenza fra macchine idrauliche e macchine termiche? Nessuna di queste Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno Non esiste differenza Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile.
Che cosa si intende per sistema energetico? Un sistema costituito o da singole macchine o da complessi di distinti apparecchi aventi la principale funzione di realizzare un trasferimento o conversione di energia Nessuna di queste Un sistema costituito da una singola unità avente specifica funzione Un sistema costituito da una unità avente una specifica funzione e non scomponibile in componenti a sé stanti.
Con riferimento ai condotti nelle macchine sono definiti condotti attivi se producono trasformazioni termofluidodinamiche i condotti di trasferimento possono essere mobili nessuna di queste sono definiti condotti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche .
Con riferimento ai condotti nelle macchine possono essere solamente fissi sono definiti condotti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche la parete del condotto che lo separa dall'esterno è impermeabile al fluido e al calore il volume è delimitato da una parete solida che presenta una apertura di ingresso e una di uscita.
La portata massica di un fluido è pari a ∫ca⋅dA essendo A la sezione considerata nessuna di queste è pari a ∫ro⋅ca⋅dA essendo A la sezione considerata è la quantità di fluido che attraversa una sezione .
Quale di queste affermazioni è corretta? Un condotto è un volume delimitato da pareti solide impermeabili al flusso I condotti di trasferimento sono di tipo mobile I condotti nelle macchine sono definiti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche I condotti di trasferimento hanno funzione di raccordo tra organi diversi.
Il principio di conservazione della massa mplica la costanza della portata volumetrica implica che m(punto)1=m(punto)2 essendo 1 e 2 le sezioni di ingresso ed uscita rispettivamente è valido soltanto in condizioni stazionarie impone che la variazione della massa contenuta nel volume di controllo sia pari al flusso netto di massa che attraversa la superficie di controllo.
Quale di queste affermazioni è errata? L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del lavoro meccanico sugli organi mobili L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del calore scambiato con la superficie di controllo L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto dei flussi di energia associati alle masse di fluido nelle sezioni di ingresso e uscita L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del calore scambiato all'interno della massa di fluido.
In un tubo rettilineo a sezione circolare di diametro pari a 0,37 m, scorre acqua ad una velocità di 2,3 m/s. Assumendo che il liquido si muova di moto uniforme, quanto valgono la portata in massa e in volume smaltite dal tubo 0.25 m3/s e 250 kg/s 0.15 m3/s e 1500 kg/s 0.20 m3/s e 200 kg/s 0.18 kg/s e 210 m3/s.
n una condotta a sezione circolare di diametro pari a 0,53 m, transita una portata in massa di aria di 1,8 kg/s (densità dell'aria 1,29 kg/m3). Quanto valgono la portata volumetrica e la velocità media del fluido? 06. 1.39 m3/s e 5.6 m/s 1.25 m3/s e 9.3 m/s 1.39 m3/s e 6,3 m/s 5.6 m3/s e 1.39 m/s.
Secondo il principio di conservazione della massa nessuna di queste il flusso netto di massa che attraversa la superficie di controllo è pari a zero se il fluido è comprimibile la portata volumetrica è costante se il fluido è incomprimibile la portata volumetrica è costante.
Il principio di conservazione della massa implica che m(punto)1=m(punto)2 essendo 1 e 2 le sezioni di ingresso ed uscita rispettivamente nessuna di queste è valido soltanto in condizioni stazionarie implica la costanza della portata volumetrica nel caso di condizioni stazionarie.
Una macchina idraulica è caratterizzata da una sezione di ingresso di 1 m2 nella quale la velocità dell'acqua è di 6 m/s e la pressione pari a 1 bar. La sezione di uscita è di 2m2 e la pressione allo scarico di 10 bar. Considerando che la sezione di uscita si trova ad una quota di 10 m sopra la sezione di ingresso, a quanto equivale l'energia specifica trasferita da 87.4 J/kg 10 J/kg 10 m 1011.6 J/kg.
02. Una macchina idraulica è caratterizzata da una sezione di ingresso di 1 m2 nella quale la velocità dell'acqua è di 6 m/s e la pressione pari a 1 bar. La sezione di uscita è di 2m2 e la pressione allo scarico di 10 bar. Considerando che la sezione di uscita si trova ad una quota di 10 m sopra la sezione di ingresso, a quanto equivale la potenza meccanica ceduta dalla macchina al fluido? 6 MW 7 kW 6.5 kW 4.5 MW.
Quale di queste affermazioni è errata? L’energia posseduta dal fluido all’interno di un volume di controllo può cambiare nel tempo per effetto del calore dQe scambiato con la superficie di controll L’energia posseduta dal fluido all’interno di un volume di controllo può cambiare nel tempo per effetto del lavoro meccanico dL sugli organi mobili Il lavoro meccanico esercitato sul sistema dal fluido all'interno di un volume di controllo risulta essere nullo Secondo il principio di conservazione dell'energia in forma termodinamica l'energia posseduta dal fluido all'interno di un volume di controllo rimane costante.
Nell'ipotesi di moto stazionario non vi è scambio di lavoro e di calore da parte del fluido all'interno del volume di controllo la variazione di energia totale posseduta dal fluido all'interno del volume di controllo è nulla la variazione di energia cinetica è trascurabile la velocità del fluido è nulla.
L'analisi dimensionale consente di effettuare lo studio dei fenomeni fluidodinamici in modo adimensionalizzato consente di stimare le prestazioni di una macchina tramite prove condotte su macchine di dimensioni simili consente di effettuare lo studio dei fenomeni fluidodinamici in modo dimensionalizzato nessuna di queste.
Il teorema di Buckingham afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare n-k parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze dimensionalmente indipendenti nessuna di queste afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare n-k parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze tra loro dimensio afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare k-n parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze dimensionalmente indipendenti.
Due macchine operano in condizioni di similitudine fluidodinamica quando essuna di queste operano con simile numero di Reynolds sono geometricamente simili hanno i gruppi adimensionali simili.
In una pompa centrifuga le pale rivolte in avanti sono caratterizzate da una prevalenza che diminuisce con l'aumentare della portata l'aspirazione avviene in direzione assiale rispetto alla girante l flusso viene spinto verso l'interno della girante e raccolto da una chiocciola che lo invia alla mandata il diffusore posto a valle della chiocciola ha la funzione di convertire l'energia cinetica in energia di pressione.
In una pompa volumetrica alternativa nessuna di queste sono necessarie valvole di aspirazione e mandata la pressione di esercizio può superare i 300 bar la pressione massima di esercizio è limitata a 80-100 bar.
Quale di queste affermazioni è errata? Le pompe sono macchine operatrici che forniscono energia ad un fluido incomprimibile Le pompe volumetriche rotative non necessitano di valvole d'aspirazione e di mandata In una pompa volumetrica alternativa gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso In una pompa l'energia può essere fornita sotto forma di energia potenziale.
Quale di queste affermazioni è errata? Le pompe volumetriche rotative non necessitano di valvole d'aspirazione e di mandata In una pompa l'energia può essere fornita sotto forma di energia potenziale Le pompe a ingranaggi sono pompe volumetriche rotative Le pompe volumetriche rotative non sono adatte al pompaggio di miscele bifasiche liquido-gas.
In una pompa centrifuga con pale rivolte all'indietro la prevalenza ideale aumenta con l'aumentare della portata a pari velocità periferica e componente radiale la velocità assoluta allo scarico è superiore rispetto ad una con pale rivolte in avanti a pari velocità periferica e componente radiale la velocità assoluta allo scarico è inferiore rispetto ad una con pale rivolte in avanti la prevalenza ideale è costante con l'aumentare della portata.
In una pompa centrifuga le pale rivolte in avanti sono caratterizzate da una prevalenza che diminuisce con l'aumentare della portata il flusso viene spinto verso l'esterno della girante e raccolto da una chiocciola che lo invia alla mandata il diffusore posto a valle della chiocciola ha la funzione di convertire l'energia cinetica in energia di pressione l'aspirazione avviene in direzione tangenziale rispetto alla girante.
Quale di queste tipologie di pompe non è volumetrica? Pompe centrifughe Pompe a lobi Pompe ad ingranaggi Pompe a vite.
Che cos'è una pompa? Una macchina (operatrice) che trasferisce energia ad un fluido incomprimibile che le attraversa Una macchina volumetrica i cui organi mobili assorbono energia dal fluido incomprimibile che le attraversa Una macchina (operatrice) che trasferisce energia ad un fluido comprimibile che le attraversa Una macchina (motrice) che trasferisce energia ad un fluido incomprimibile che le attraversa.
Una pompa volumetrica rotativa nessuna di queste necessita di valvole di aspirazione e mandata possono fornire portate superiori rispetto a quelle alternative presenta una velocità media del fluido all'interno generalmente molto bassa.
In una pompa volumetrica alternativa la pressione massima di esericizio può arrivare oltre 300 bar la velocità media del fluido all'interno è generalmente molto bassa possono essere eleborate portate di liquido molto elevate gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso .
In una pompa volumetrica rotativa la pressione massima di esercizio è limitata a 80-100 bar la velocità di rotazione è inferiore a quella delle pompe alternative sono necessarie valvole di aspirazione e mandata gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso.
La prevalenza di una pompa è l'aumento di energia per un'unità di massa che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa è l'aumento di energia che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa è l'aumento di energia per unità di peso che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa è solitamente pari alla differenza dell'altezza cinetica.
La prevalenza di una pompa centrifuga è pari al lavoro speso dalla pompa nessuna di queste è solitamente pari all'altezza piezometrica è data dalla somma dell'altezza geodetica e dell'altezza piezometrica .
Le curve caratteristiche di una pompa centrifuga rappresentano l'andamento della prevalenza fornita in funzione della portata inviata in mandata l'andamento del rendimento globale la geometria della pompa centrifuga essuna di queste .
Le curve caratteristiche reali di una pompa centrifuga si differenziano rispetto a quelle ideali per la presenza di perdite meccaniche della macchina per la presenza di perdite di energia termica per la presenza di perdite fluidodinamiche distribuite e concentrate internamente alla macchina per la presenza di perdite fluidodinamiche distribuite e concentrate nell'impianto .
1. Quale di queste affermazioni è errata? La curva caratteristica in termini dei parametri adimensionali ψ e φ è valida per famiglie pompe geometricamente simili Per una data pompa centrifuga i punti di funzionamento in condizione di similitudine fluidodinamica sono caratterizzati dalla costanza di ψ e φ Prendendo in considerazione due pompe operanti in condizioni di similitudine fluidodinamica, se la velocità di rotazione triplica la prevalenza aumenta di sei volte Per una data pompa centrifuga, la curva caratteristica in termini dei parametri adimensionali ψ (coefficiente di carico) e φ (coefficiente di portata) presenta lo stesso andamento della curva caratteristica in termini di H (prevalenza) e Q (portata volumetrica) .
I valori del fattore di attrito riportati nell'abaco di Moody dipendono dalla rugosità della superficie nel campo di flusso turbolento non valgono per flussi in regime laminare dipendono unicamente dal numero di Reynolds per flussi in regime transitorio non valgono per flussi turbolenti completamente sviluppati .
I valori del fattore di attrito riportati nell'abaco di Moody dipendono dal numero di Reynolds nel campo di flusso turbolento non dipendono dal numero di Reynolds nel campo di flusso transitorio nessuna di queste dipendono dalla rugosità delle superifici nel campo di flusso laminare .
La prevalenza richiesta da un impianto è l'aumento di energia per un'unità di massa che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa l'aumento di energia per unità di peso che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa nessuna di queste tiene conto delle perdite fluidodinamiche che il fluido deve vincere.
. Quale di queste affermazioni è corretta? n una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione del numero di giri della pompa determina una portata elaborata superiore rispetto a quella effettivamente richiesta In una pompa centrifuga la regolazione dell'impianto tramite ricicrcolo della portata avviene agendo sull'otturatore di una valvola inserita prima dell'aspirazione della pompa In una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione dell'impianto avviene agendo sull'otturatore di una valvola inserita prima dell'aspirazione della pompa In una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione del numero di giri della pompa determina una variazione della caratteristica interna secondo la legge di affinità.
La regolazione tramite ricircolo della portata alla pompa è il metodo più semplice ed economico è adatto per i grandi impianti determina una portata elaborata superiore rispetto a quella richiesta dall'impianto consente di variare la caratteristica interna .
La regolazione tramite ricircolo della portata alla pompa si ottiene ponendo una derivazione sul condotto di aspirazione della pompa in modo da ridurne la portata erogata determina una variazione della portata erogata dalla pompa richiede di elaborare una portata superiore rispetto a quella effettivamente richiesta è preferibile per grandi impianti.
La regolazione della portata di una pompa tramite regolazione dell'impianto ntroduce una perdita di carico localizzata che determina una variazione della caratteristica della pompa consiste nell'agire sull'otturatore di una valvola di regolazione inserita sull'aspirazione della pompa non determina una riduzione del rendimento complessivo determina una variazione della caratteristica esterna di tipo dissipativo .
In una pompa centrifuga la regolazione della portata può avvenire tramite regolazione del numero di giri della pompa variando la caratteristica esterna secondo la legge di affinità agendo sull'otturatore di una valvola di regolazione inserita sull'aspirazione della pompa tramite regolazione del numero di giri della pompa mantenendo inalterata la curva caratteristica interna tramite regolazione del numero di giri della pompa variando la caratteristica interna secondo la legge di affinità.
Per data pompa operante ad un certo numero di giri il punto di funzionamento può essere determinato solamente sperimentalmente il punto di funzionamento dipende dal circuito idraulico nel quale è inserita il punto di funzionamento è stabile indipendentemente dalla curva caratteristica dell'impianto nel quale è inserita l punto di funzionamento è indipendente dal circuito idraulico nel quale è inserita .
Nel caso di pompe identiche disposte in parallelo la mandata della prima pompa è collegata all'aspirazione della seconda viene elaborata la stessa portata in tutte le pompe si ottiene un effettivo raddoppio della portata elaborata la nuova caratteristica interna si ottiene sommando per ogni prevalenza la portata fornita da ciascuna pompa.
Nel caso di pompe disposte in serie si ottiene un effettivo raddoppio della prevalenza fornita al fluido la nuova caratteristica interna si ottiene sommando per ogni data portata la prevalenza fornita da ciascuna pompa la curva caratteristica equivalente risultante avrà una portata doppia rispetto alla singola pompa i ottiene un effettivo raddoppio della portata elaborata.
Per evitare la cavitazione si innalza la temperatura di aspirazione fin quanto possibile si ricorre a pompe ad elevata velocità di rotazione si riduce l'altezza di installazione della pompa, fino ad installare eventualmente la pompa sotto battente nessuna di queste.
In una pompa centrifuga il fenomeno della cavitazione è causa di erosione meccanica delle superfici metalliche prossime alla zona di riassorbimento delle bolle è causa di erosione meccanica delle superfici metalliche in corrispondenza delle zone di formazione delle bolle si manifesta principalemente in zone a bassa velocità di efflusso si verifica quando la pressione locale scende al di sotto di una pressione minima pari alla pressione parziale del gas .
Data una pompa centrifuga se la pendenza della curva caratteristica esterna è minore di quella interna il punto di funzionamento è instabile non è possibile innescare la stessa qualora sia posta sotto battente il funzionamento instabile diepende dalla sola pompa se la pendenza della curva caratteristica esterna è maggiore di quella interna il punto di funzionamento è instabile.
Quale di queste affermazioni è errata? Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile inserire un serbatoio di innesco Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a monte della pompa Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a valle della pompa Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare la pompa sotto battente .
Quale di queste affermazioni è errata? Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare la pompa sotto battente Data una pompa centrifuga se la pendenza della curva caratteristica interna è maggiore di quella esterna il punto di funzionamento è instabile Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a valle della pompa Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile inserire un serbatoio di innesco.
01. Si consideri un impianto di sollevamento acqua tra due serbatoi impiegante due pompe centrifughe identiche collegate in parallelo. La curva caratteristica di ciascuna delle pompe a 1000 rpm è pari a Hp=225-0.004Qp^2 mentre quella dell'impianto è pari a Himp=140+0.0005Qimp^2. La portata dell'impianto Qimp nel punto di funzionamento vale: 22 m3/h 76 m3/h 215 m3/h 238 m3/h.
02. Una pompa centrifuga presenta una curva caratteristica del tipo Hp=50+3Q-55Q^2 ed è accoppiata ad un impianto avente caratteristica H=80Q^2. Indicare la tipologia di circuito e determinare la portata di funzionamento Circuito aperto e portata di funzionamento pari a 0.55 m3/s nessuna di queste Circuito chiuso e portata di funzionamento pari a 0.62 m3/s Circuito chiuso e portata di funzionamento pari a 0.55 m3/s.
Una pompa centrifuga presenta una curva caratteristica del tipo Hp=20+3Q–25Q^2 ed è accoppiata ad un impianto avente caratteristica H=12+32Q^2. Indicare la tipologia di circuito e determinare la portata di funzionamento Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.55 m3/s Circuito chiuso e portata di funzionamento di 0.45 m3/s Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.45 m3/s Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.40 m3/s.
04. Una pompa centrifuga presenta un diametro D=180 mm, una larghezza assiale delle pale h=16 mm in uscita e pale inclinate all'indietro di angolo beta=30°. Considerando che la portata della pompa è di 15 dm3/s, quanto vale la componente radiale della velocità assoluta allo scarico? 2.7 m/s 2.4 m/s 1.6 m/s 1.2 m/s .
. Una pompa centrifuga presenta un diametro D=100 mm, una larghezza assiale delle pale h=15 mm in uscita e pale inclinate all'indietro di angolo beta=30°. Considerando che la portata della pompa è di 5 dm3/s, quanto vale la componente radiale della velocità assoluta allo scarico? 3.05 m/s nessuna di queste 2.18 m/s 1.06 m/s.
01. 02. Quale di queste affermazioni è corretta? Gli impianti idroelettrici a bacino hanno solitamente potenze di pochi kW Gli impianti idroelettrici convertono l'energia potenziale gravitazionale del fluido in energia meccanica Le macchine idrauliche sono macchine motrici che elaborano fluidi comprimibili Gli impianti idroelettrici a bacino sono anche detti a vena fluente .
03. In un impianto idraulico l'altezza piezometrica è la somma dell'altezza geodetica, di pressione e cinetica è pari a p/(ro·g), con ro densità del fluid la somma dell'altezza geodetica e di pressione è pari a c2/2g.
05. Una turbina Pelton è servita da un impianto idraulico a bacino caratterizzato da un salto utile di 250m. Sapendo che le perdite al distributore ammontano a 10m, quanto vale la velocità assoluta all'uscita del distributore? 55.4 m/s 68.5 m/s 25.7 m/s 27.5 m/s .
Quale di queste affermazioni è errata? In una macchina idraulica il rendimento degli ausiliari è definito come il rapporto tra la potenza utile e la potenza meccanica all'albero In un impianto idroelettrico, il rendimento delle condotte è definito come il rapporto tra il salto utile e quello disponibile Nessuna di queste In una macchina idraulica il rendimento idraulico è definito come il rapporto tra il lavoro prodotto e il lavoro utile .
Secondo il criterio idrodinamico le turbine idrauliche si classificano in per basse cadute, per medie cadute o per alte ad azione, a reazione con grado di reazione medio o a reazione con grado di reazione elevato lente, medie e veloci o veloci rapide ed ultra rapide radiali e a flusso misto, assiali o tangenziali .
Secondo il criterio funzionale le turbine idrauliche si classificano in semplici o pluristadio radiali e a flusso misto, assiali o tangenziali per basse cadute, per medie cadute o per alte cadute a vena libera o vena chiusa.
Quale di queste affermazioni è errata? Secondo il criterio idrodinamico le turbine idrauliche si distinguono in turbine ad azione e turbine a reazione Secondo il criterio funzionale le turbine idrauliche si distinguono in turbine ad azione e turbine a reazione Le turbine Peltono sono considerate turbine lente Secondo il criterio geometrico si distinguono le turbine idrauliche si suddividono in turbine radiali, a flusso misto, assiali e tangenziali.
Secondo il criterio geometrico le turbine idrauliche si classificano in per basse cadute, per medie cadute o per alte cadute semplici o pluristadio nessuna di queste ente, medie e veloci o veloci rapide ed ultra rapid.
In una turbina Pelton, il tegolo deviatore consente di deviare il getto verso le pale con flusso ben direzionato e velocità uniforme nessuna di queste bilancia la variazione della quantità di moto nella direzione assiale onsente l'apertura e la chiusura dell'ugello.
n una turbina Pelton, il tegolo deviatore consente la regolazione della macchina consente l'apertura e la chiusura dell'ugello consente di deviare il getto verso le pale con flusso ben direzionato e velocità uniforme consente di deviare il getto dalle pale.
In una turbina Pelton, l'intaglio presente all'estremità della pala evita che all'ingresso nel getto il dorso della pala schiaffeggi parte del getto destinato alla pala già attiva a la funzione di non interferire con il dorso della pala che intercetta il getto successivamente consente di deviare il getto dalle pale bilancia la variazione della quantità di moto nella direzione assiale.
Una turbina Pelton una macchina operatrice idraulica ad azione una macchina motrice idraulica a reazione con grado di reazione medio è una macchina motrice idraulica ad azione è una macchina idraulica veloce.
Il coefficiente di riduzione della velocità al distributore di una turbina Pelton dipende dalle perdite fluidodinamiche della girante è pari a w2/w2id assume valori massimi nell'intorno di 0.85-0.90 è pari a c1/c1id.
Il coefficiente di riduzione della velocità relativa di una turbina Pelton è pari a w1/w1id dipende dalle perdite fluidodinamiche del distributore dipende dalle perdite fluidodinamiche della girante è pari a c1/c1id.
Una turbina Pelton è servita da un impianto idraulico a bacino caratterizzato da un salto utile di 400m. Sapendo che la velocità assoluta all'uscita del distributore è di 85 m/s, quanto valgono le perdite al distributore? 88.58 m 31.75 m 18.62 m 88.58 m/s .
L'andamento ideale della potenza di una turbina Pelton in funzione del rapporto u/c1 analogo a quello del rendimento analogo a quello della coppia motrice cresce monotonicamente all'aumentare di u assume il valore massimo per u=c1 .
Quale di queste affermazioni è errata? In una turbina Pelton, per elevata variazioni della portata l'aumento della stessa aumenta la potenza persa per effetto ventilante n una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata le perdite fluidodinamiche nella girante tendono a rimanere costanti In una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata le perdite fluidodinamiche nel distributore tendono a rimanere costanti In una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata l'aumento della stessa genera nella girante un aumento delle perdite per energia cinetica.
06. Una turbina Pelton presenta un lavoro specifico di 2700 J/kg e un salto utile di 350 m. A quanto ammonta il rendimento idraulico della turbina? 78,6% Non si riesce a determinare con i dati a disposizione 42,5% 13,0%.
La turbina Francis è una macchina idraulica a vena chiusa una macchina idraulica lenta na macchina idraulica a reazione a vena aperta è una macchina motrice idraulica ad azione .
Il diffusore in una turbina Francis ha la funzione di adattare la velocità del fluido a quella richiesta dall'utenza di valle consente di sfruttare anche il salto a valle della turbina è presente solamente nei grandi impianti consente di ridurre la pressione all'interno della girante fino alla pressione atmosferica.
In una turbina Francis il fluido mantiene una direzione prevalentemente radiale il fluido passa da una direzione prevalentemente radiale all'ingresso ad una assiale all'uscita il fluido passa da una direzione prevalentemente assiale all'ingresso ad una radiale all'uscita il fluido mantiene una direzione prevalentemente assiale .
Rispetto ad una turbina Pelton, una turbina Francis presenta valori del coefficiente di velocità periferica inferiori nessuna di queste potrebbe lavorare ad una velocità di trascinamento inferiore potrebbe presentare una velocità di rotazione maggiore a parità di diametro della girante.
In una turbina Francis distributore palettato assicura che il fluido entri assialmente nella girante la pressione varia dall'ingresso all'uscita della girante i valori del coefficiente di velocità periferica sono solitamente inferiori a quelli di una Pelton la pressione in uscita dalla girante è sempre superiore a quella atmosferica .
Le turbine Kaplan sono macchine ad azione veloci sono macchine idrauliche lente sono macchine a reazione assiali ono macchine ad azione assiali.
Le turbine assiali o Kaplan vengono impiegate er grandi salti motori e grandi portate er modesti salti motori e modeste portate per modesti salti motori e grandi portate essuna di queste.
Quale di questi componenti non è presente in una turbina assiale? il distributore l tubo aspiratore-diffusore il controdisco il predistributore.
Rispetto ad una turbina Pelton, una turbina ad elica presenta velocità di rotazione inferiori nessuna di queste si adattano meglio ai carichi variabili presenta un campo di funzionamento con valori ottimali del rendimento più esteso.
In presenza di un diffusore a sezione costante, il salto utile di una turbina a reazione è irca pari alla somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini pari ad Hm dove Hm è il salto rispetto al bacino di monte, essendo nullo il salto rispetto al bacino di valle Hv maggiore della somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini inferiore alla somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini.
Quali di queste affermazioni è errata? In una turbina idraulica, a parità di salto geodetico all'aumentare della portata elaborata diminuisce il numero di giri specifico Le turbine assiali o ad elica non sono adatte per salti geodetici inferiori ai 100 m Le turbine Francis si collocano in un range di salto geodetico intermedio tra le turbine Pelton e quelle assiali Le turbine assiali sono preferibili per bassi salti geodetici e alte portate.
Le turbine assiali sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate presentano valori del numero di giri caratteristico intorno ad 1 nessuna di queste presentano bassi valori del numero di giri caratteristico.
Le turbine Pelton sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Francis presentano valori del numero di giri caratteristico intorno ad 1 nessuna di queste.
Le turbine Pelton essuna di queste presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Francis presentano valori del numero di giri caratteristico intorno a 0.1-0.2 sono preferibili per bassi salti ed elevate portate.
Quali di queste affermazioni è corretta? Le turbine Kaplan presentano valori del numero di giri specifico anche superiori a 4 Le turbine Pelton poligetto presentano numeri di giri specifici inferiori a quelle monogetto Le turbine Francis veloci sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate Le turbine Francis veloci presentano valori del numero di giri specifico intorno a 0.1-0.5.
Le turbine Francis veloci presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Pelton sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate nessuna di queste presentano valori del numero di giri caratteristico intorno a 0.1-0.3.
Quali di questi non è un componente principale di un compressore volumetrico? candela testata stantuffo valvola di aspirazione.
onfrontando i compressori con le pompe è possibile affermare che: a differenza delle pompe i compressori sono macchine volumetriche sono entrambe macchine operatrici ma le pompe sono macchine dinamiche a differenza dei compressori le pompe volumetriche sono di tipo rotativo sono entrambe macchine operatrici ma i compressori elaborano fluidi comprimibili .
Quali di questi non è un componente principale di un compressore volumetrico? testata stantuffo nessuna di queste alvola di mandata.
I compressori volumetrici trovano impiego per elevate portate e bassi rapporti di compressione sono esclusivamente di tipo alternativo trovano impiego in sostituzione delle pompe quando vengono richiesti elevati rapporti di compressione trovano impiego per piccole portate alle quali vanno conferiti elevati rapporti di compressione.
Il ciclo di lavoro ideale di un compressore volumetrico è caratterizzato da una fase di espansione del gas contenuto nel volume morto fino alla pressione di aspirazione è costituito da due fasi: compressione isentropica ed espansione isentropica è caratterizzato da una fase di compressione fino al punto morto superiore avviene ogni due giri di rotazione completa dell'albero.
Il ciclo di lavoro ideale di un compressore volumetrico è caratterizzato da una fase di espansione fino al punto morto inferiore nessuna di queste è costituito da una fase di mandata dal punto morto inferiore al punto morto superiore è costituito da due fasi: compressione isentropica ed espansione isentropica.
In quante corse dello stantuffo si realizza il ciclo di lavoro di un compressore volumetrico alternativo? 2 4 Nessuna di queste 1.
In un compressore quale di queste non sono causa di perdite di lavoro? perdite in camera di combustione perdite per fughe di gas erdite di carico scambi termici con le pareti.
02. Il rendimento interno di un compressore il rapporto tra la potenza trasferita nel ciclo e quella richiesta all'albero il rapporto tra la potenza interna ideale e quella richiesta all'albero l rapporto tra la potenza trafserita nel ciclo e quella reale il rapporto tras la potenza interna ideale e quella reale.
La regolazione per variazione della corsa di aspirazione di un compressore viene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuiffo giunge al PMS viene effettuata installando una valvola di ricircolo tra la mandata e l'aspirazione iene effettua ponendo una valvola di regolazione nel condotto di aspirazione viene effettuata atraverso l'anticipo o il posticipo della chiusura della valvola di aspirazione.
La regolazione per variazione del volume morto in un compressore non è possibile comporta una riduzione della corsa utile di aspirazione iene effetuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMI nessuna di queste.
La regolazione per laminazione di un compressore etermina una riduzione del rapporto di compressione riduce l'effetto negativo legato al volume morto viene effettuata ponendo la valvola di laminazione nel condotto di mandata viene effettuata ponendo la valvola di laminazione nel condotto di aspirazione.
La regolazione a tutto o niente di un compressore prevede il funzionamento del compressore fino a raggiungere una pressione massima prefissata nello stoccaggio richiede la presenza di un accumulo a monte del compressore prevede l'avvio del compressore per ogni rifornimento dell'utenza è semplice da realizzare senza ulteriori costi e particolare usura degli organi.
La regolazione continua del numero di giri di un compressore volumetrico determina una variazione del lavoro specifico e del coefficiente di carica non può essere effetuata determina una variazione del ciclo di lavoro determina una variazione della potenza del compressore con lavoro specifico e coefficiente di carica costanti .
Quale di queste regolazioni non viene usata per regolare la portata di un compressore volumetrico? regolazione per variazione della corsa di aspirazione regolazione a tutto o niente regolazione per variazione del volume morto regolazione per quantità.
Quale di queste regolazioni non viene usata per regolare la portata di un compressore volumetrico? nessuna di queste regolazione per variazione della corsa di aspirazione regolazione per variazione del volume morto regolazione a tutto o niente.
La regolazione per variazione del volume morto in un compressore viene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMS iene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMI non determina una variazione della corsa utile di aspirazione nessuna di queste .
La regolazione per variazione della corsa di aspirazione di un compressore uò essere effettuata mediante un posticipo della chiusura quando lo stantuffo sta scendendo verso il punto morto inferiore nessuna di queste viene effettuata inserendo una valvola di laminazione nel condotto di aspirazione viene effettuata installando una valvola di ricircolo tra la mandata e l'aspirazione .
Un compressore presenta una cilindrata di 10 dm3 ed aspira una massa di aria pari a 0.02 kg alla temperatura di 15°C e pressione di 3 bar. Quanto vale il coefficiente di riempimento ideale (si consideri R=287 J/kg⋅K)? 0.78 0.55 0.68 0.82.
. 02. Da un punto di vista strutturale un compressore centrifugo prevede la presenza di una voluta a monte del diffusore revede la presenza di un diffusore necessariamente palettato è costituito da una girante solidale al mozzo che porta a sbalzo le palette non può essere pluiristadio.
I compressori centrifughi vengono solitamente impiegati per portate modeste e < di 50 m3/s ono in genere macchine monostadio impiegate per portate molto elevate vengono solitamente impiegati quando sono richiesti rapporti di compressione maggiori di 10 sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione.
In un compressore centrifugo il pompaggio il fenomeno di distacco della vena fluida dalla palettatura si verifica quando la macchina è inserita in un impianto di piccolo volume è indipendente dai fenomeni di stallo della macchina un fenomeno di oscillazione forzata di tutto il fluido che induce vibrazioni alla macchina e all'impianto.
In un compressore centrifugo lo stallo da elevati gradienti di pressione nella direzione del moto è un fenomeno di oscillazione forzata di tutto il fluido compreso nella macchina e nelle tubazioni di aspirazione e mandata può avvenire nelle fasi di regolazione della macchina viene indotto da angoli di incidenza troppo piccoli.
Quale di queste affermazioni è errata? I turbocompressori sono macchine operatrici termiche I compressori centrifughi consentono di elaborare portate superiori rispetto ai compressori assiali I compressori assiali presentano un rapporto di compressione per stadio inferiore rispetto a quello dei compressori centrifughi I compressori centrifughi monostadio presentano rapporti di compressione massimi di circa 4.
09. I compressori centrifughi sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione sono in genere macchine pluristadio impiegate per portate elevate vengono solitamente impiegati quando sono richiesti rapporti di compressione maggiori di 15 prevedono la presenza di una voluta a valle del diffusore.
I compressori assiali engono solitamente impiegati per portate modeste di fluido < di 50 m3/s sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione per stadio sono in genere macchine monostadio impiegate per portate molto elevate sono solitamente macchine pluristadio caratterizzate da portate volumetriche elevate anche superiori a 1 m3/s.
compressori assiali sono costituiti da una voluta finale da una corona di pale rotoriche che forniscono energia di pressione al fluido da una successione di pale rotoriche e pale statoriche quest'ultime capaci di trasformare l'energia cinetica in energia di pressione da una corona di pale statoriche che trasformano l'energia di pressione in energia cinetica.
Il rendimento politropico di compressione nessuna di queste dipende solamente dal coefficiente di pressione risulta fuinzione del solo numero di giri specifico dipende anche dal coefficiente di pressione.
La turbina De laval presenta un profilo palare simmetrico presenta velocità di rotazione di circa 3000 giri/min adequate alla frequenza di rete è particolarmente adatta all'impiego nelle turbine a gas presenta potenze tipiche di decine di MW .
Una turbina è detta ad azione se è costituita da uno o più stadi statorici e rotorici in successione se presenta un unico stadio nessuna di queste se l'espansione del fluido avviene sia nel distributore che nella girante.
La turbina De laval è una turbina ad azione a salti di pressione è una turbina nella quale l'espansione avviene unicamente nel distributore è una turbina nella quale l'espansione avviene anche nella girante una turbina ad azione a salti di velocità .
La turbina Curtis è una turbina a reazione semplice è una turbina ad azione a salti di pressione è una turbina monostadio è una turbina ad azione a salti di velocità.
La turbina Rateau è una turbina ad azione a salti di velocità è una turbina a reazione ad espansioni multiple è una turbina ad azione a salti di pressione nessuna di queste.
Il raddrizzatore in una turbina Curtis ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia cinetica ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia di pressione non è presente ha solamente lo scopo di direzionare la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva.
Rispetto alle turbine De Laval, le turbine Curtis operano in condizioni di massimo rendimento con un rapporto u/c1 maggiore sono capaci di salti entalpici maggiori seppur con rendimenti inferiori consentono salti entalpici e rendimenti superiori sono capaci di un rendimento superiore ma salti entalpici minori.
Una turbina Curtis è costituita una successione di distributori e stadi rotorici nessuna di queste è una turbina ad azione a salti di pressione è costituita da due o più giranti ad azione intervallate da uno o più raddrizzatori.
Nelle turbine Rateau si assiste ad una diminuzione della pressione passando da uno stadio al successivo l'energia di pressione viene eleborata unicamente dal primo distributore il distributore ha lo scopo di trasformare l'energia cinetica in energia di pressione il raddrizzatore ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia di pressione.
La turbina Rateau viene regolata per parzializzazione è costituita da due o più giranti ad azione intervallate da uno o più raddrizzatori presenta dei diaframmi di separazione tra una girante e l'altra per garantire la tenuta nessuna di queste .
Le turbine Parsons presenta differenze di pressione tra monte e valle di ogni singolo stadio sono turbine ad azione a salti di pressione presentano un numero di stadi limitato presentano un grado di reazione solitamente unitario .
Le turbine Parsons presentano un tambuto alla cui periferia sono fissate le pale statoriche nessuna di queste sono spesso precedeute da uno o più stadi ad azione presentano uno sviluppo assiale limitato .
Rispetto ad una turbina De Laval, lo stadio di una turbina Parsons una combinazione di queste è capace di salti entalpici maggiori seppur con rendimenti inferiori è capace di rendimenti superiori opera in condizioni di massimo rendimento con un rapporto u/c1 inferiore.
02. 03. 04. Quali di queste non sono causa di perdita di potenza nelle turbine a gas e a vapore? perdita per energia cinetica allo scarico perdita al camino perdita per effetto ventilante perdita per energia cinetica al distributore.
Quali di queste non sono causa di perdite di potenza nelle turbine a gas e a vapore? fughe di fluido attrito fluidodinamico nelle superfici dei dischi rotoric attrito fluidodinamico nei condotti attrito fluidodinamico nelle valvole .
L'eccesso d'aria in un processo di combustione varia tra il 5-15% per combustibili gassosi aria tra il 10-30% per i combustibili gassosi aria tra il 10-30% per combustibili solidi nessuna di queste.
L'eccesso di aria fornito in un processo di combustione on dipende dal tipo di combustibile impiegato onsente di ridurre le perdite al camino è indispensabile per ovviare alle inevitabili dissimmetrie nella distribuzione dell'aria al bruciatore ed evitare incombusti è pari al 23% .
L'eccesso di aria fornito in un processo di combustione consente di ridurre le perdite al camino varia tra il 40-80% per combustibili solidi è pari al 23% non dipende dal tipo di combustibile impiegato.
Il potere calorifico di un combustibile è la quantità di calore necessaria per innalzare, o diminuire, la temperatura di un'unità di massa di combustibile di 1 K è uguale al minimo potere calorifico, superiore o inferiore, dei suoi componenti è la quantità di calore che deve essere sottratta ai prodotti di combustione per riportarli alla temperatura dei reagenti prima della combustione nessuna di queste .
L'eccesso d'aria in un processo di combustione varia tra il 40-80% per combustibili solidi è maggiore nel caso dei combustibili gassosi rispetto a quelli solidi per consentire l'intima miscelazione dei gas varia tra il 5-15% per combustibili solidi varia tra il 10-30% per i combustibili gassosi.
Le caldaie attualmente utilizzate negli impianti di produzione elettrica ono costituite da una grande camera di combustione attorno alla quale circola l'acqua utilizzano l'irraggiamento diretto del calore dal focolare ai tubi d'acqua consentenedo elevate produzioni specifiche di vapore ono anche dette a tubi di fumo scambiano calore quasi esclusivamente per convezione .
La rugiada acida si verifica con i combustibili contenenti acido cloridrico costituisce un limite per la temperatura minima alla quale possono essere raffreddati i fumi nessuna di queste i forma a seguito del raffreddamento del vapore evolvente nel ciclo a vapore.
In un generatore di vapore il surriscaldatore è costituito da fasci di tubi collegati all'estremità da appositi collettori econdario è in genere collocato nella prima parte del condotto verticale dei gas primario è in genere collocato in corrispondenza della parte alta della caldaia al di sopra del naso di caldaia è installato in corrispondenza della camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas.
In un generatore di vapore il vaporizzatore è installato in camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas è disposto nella parte terminale inferiore del condotto dei fumi è realizzato solitamente mediante tubi tangenti presenta temperature di parete critiche dato il basso coefficiente di scambio termico convettivo lato interno.
In un generatore di vapore l'economizzatore ha la funzione di preriscaldare l'aria in ingresso in camera di combustione è disposto nella parte terminale inferiore del condotto dei fumi è il primo componente della caldaia attraversato dal vapore è installato in camera di combustione .
In un generatore di vapore il risurriscaldatore superiore è l'altezza del camino peggiore è il tiraggio in genere collocato dopo il surriscaldatore primario è in genere collocato nel condotto orizzontale dei gas dopo il surriscaldatore finale è installato in corrispondenza della camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas.
Quale di queste affermazioni è corretta? In una caldaia a tubi d'acqua circa il 50% del calore totale sviluppato nella combustione viene trasferito nel vaporizzatore In base al modo di installazione le caldaie vengono distinte in caldaie a tubi di funo e caldaie a tubi d'acqua In una caldaia a tubi d'acqua il surriscaldatore primario è solitamente collocato al di sopra del naso di caldaia In base al sistema di alimentazione dell'aria comburente e di scarico dei fumi le caldaie si distinguono in caldaie subcritiche e caldaie ipercritiche.
01. Osservando l'andamento del rendimento di un generatore di vapore in funzione del carico si osserva che agli alti carichi l'aumento del calore disperso è imputabile all'aumento della temperatura al camino agli alti carichi la diminuzione del calore disperso è fortemente incidente la diminuzione del rendimento ai bassi carichi è principalmente imputabile all'aumento della temperatura al camino il massimo del rendimento si ottiene al 100% del carico nominale .
Il ciclo Rankine a vapore saturo nessuna di queste prevede una somministrazione del calore a pressione costante a partire dalle condizioni di liquido saturo fino a quelle di vapore surriscaldato è il ciclo che trova più ampio riscontro pratico negli attuali gruppi a vapore prevede una somministrazione del calore a pressione costante a partire dalle condizioni di liquido saturo fino a quelle di vapore saturo secco .
In un ciclo Hirn, la temperatura di fine surriscaldamento svincola il valore della massima temperatura di ciclo dal valore della temperatura critica del fluido raggiunge valori di 600°C e oltre dipende esclusivamente dalle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali per la costruzione dei diversi componenti non può essere superiore alla temperatura critica del fluido .
Con riferimento al ciclo Rankine si fa riferimento solamente ad impianti che utilizzano acqua come fluido di lavoro la trasformazione di espansione interessa una zona del vapore saturo umido a titolo non inferiore al 70% non è possibile andare oltre un certo valore del titolo di vapore con la trasformazione di espansione la trasformazione di espansione ha luogo nel campo del vapore surriscaldato con un titolo finale di espansione inferiore a 1 .
Rispetto al ciclo Rankine, il ciclo Hirn aumenta il valore del rendimento termico di conversione in quanto diminuisce la temperatura media termodinamica la trasformazione isobara si compone di riscaldamento del liquido, vaporizzazione completa e surriscaldamento permette di raggiungere stati di fine espansione a titolo inferiore prevede la presenza di un ulteriore scambiatore di calore chiamato risurriscaldatore.
Quali di queste irreversibilità non sono presenti negli impianti a vapore? perdite di rendimento non ideale del compressore perdite di carico nei componenti dell'impianto perdite termiche attraverso le pareti perdite allo scarico della turbina .
Quali di queste perdite possono essere trascurate negli impianti a vapore? perdite allo scarico della turbina perdite di carico perdite per rendimento non ideale delle turbine perdite termiche attraverso le pareti.
Il condensatore si dice a freddo quando utilizza acqua proveniente da grandi bacini è collegato allo scarico della turbina dalla quale riceve vapore con lo scopo di asportare calore alla più bassa temperatura possibile utilizza acqua che viene raffreddata tramite torri evaporative il fluido di raffreddamento viene miscelato con il fluido evolvente nel ciclo a vapore .
Il condensatore di un impianto a vapore opera ad una pressione prossima a quella ambiente opera ad una pressione dipendente dal corpo turbina può essere unicamente di tipo a freddo tenderebbe ad operare ad una pressione progressivamente crescente in assenza di sistemi di estrazione degli incondensabili.
Il raffreddamento dell'acqua tramite torre di raffreddamento comporta minori costi di investimento rispetto alla refrigerazione a ciclo aperto presenta un rendimento termico maggiore rispetto alla refrigerazione in ciclo aperto si rende necessario quando non si dispone di un quantitativo sufficiente di acqua per la condensazione è di tipo a caldo.
Quale di queste esigenze non è possibile soddisfare tramite un condensatore? costituire una riserva di acqua utile a fronteggiare brusche variazioni di portata nel ciclo termico accrescere l'area del ciclo funzionale consentendo l'espansione del vapore fino a una pressione molto inferiore a quella atmosferica nessuna di queste recuperare, sotto forma di acqua di condensazione, il vapore impiegato in turbina.
Il condesatore è di tipo a caldo quando non utilizza acqua come fluido di raffreddamento quando lo scopo è quello di ridurre la pressione allo scarico di una turbina quando si intende recuperare potenza termica nessuna di queste.
01. 02. 03. In un ciclo a vapore il risurriscaldamento consente di produrre un maggior lavoro di turbina a discapito del rendimento di ciclo consente di produrre un maggior lavoro di turbina con una riduzione del titolo di vapore allo scarico rispetto ad un ciclo surriscaldato essuna di queste consente di produrre un maggior lavoro specifico di turbina e quindi di ridurre il vapore evolvente nell'impianto.
02. 03. ideale In un impianto a vapore lo spillamento permette di incrementare la temperatura di surriscaldamento ha l'obiettivo di incrementare il lavoro utile dell'impianto nsente di ridurre la pressione di condensazione riduce la penalizzazione connessa con la fase di riscaldamento del liquido .
. 02. Il un generico impianto a vapore, il rendimento organico nessuna di queste è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza termica fornita al fluido di lavoro è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza utile prodotta dalla turbina è il rapporto tra la potenza meccanica netta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore.
Il un generico impianto a vapore, il rendimento globale è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza utile prodotta dalla turbina è il rapporto tra la potenza elettrica prodotta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore è il rapporto tra la potenza meccanica neta e la potenza utile prodotta dalla turbina è il rapporto tra la potenza meccanica netta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore.
entalpia di 137,77 kJ/kg e che a seguito della rigenerazione raggiunga un'entalpia di 908,59 kJ/kg, quanto vale il rapporto tra la portata spillata e quella al condensatore? Un impianto a vapore rigenerativo spilla vapore a 20 bar con entalpia di circa 3050 kJ/kg. Assumendo che il liquido in uscita dal condensatore si trovi ad 0,378 0,307 0,261 0,360.
04. Un impianto a vapore produce una potenza elettrica di 80 MW facendo evolvere in turbina una portat di vapore di 65 kg/s. Considerando il rendimento elettrico, meccanico e degli ausiliari pari a 0.98 ciascuno e il rendimento globale del 40%, a quanto ammonta il lavoro netto specifico? 1307.67 kJ/kg nessuna di queste 1158.39 kJ/kg 3269.17 kJ/kg.
Quale di queste non è una caratteristica dei gruppi turbogas? basso valore peso/potenza basse temperature di esercizio ingombri di installazione ridotti apidi tempi di messa in servizio .
Quale di queste non è una caratteristica dei gruppi turbogas? elevate efficienze elettriche basso valore peso/potenza libertà di installazione rapidi tempi di messa in servizio .
Nel caso di ciclo Brayton ideale chiuso le trasformazioni di scambio di calore con l'esterno sono adiabatiche le trasformazioni di scambio di calore con l'esterno sono isocore le trasformazioni di compressione ed espansione sono adiabatiche e reversibili e trasformazioni di compressione ed espansione sono adiabatiche .
Nel caso di ciclo di Brayton reale aperto la perdita principale è legata all'assorbimento di potenza da parte dei principali organi ausiliari le perdite per incompleta combustione sono sensibili le trasformazioni di compressione ed esapansione sono considerate adiabatiche ma non reversibili si hanno perdite esterne per incompleta ossidazione del combustibile .
Nel caso di ciclo Brayton ideale chiuso il rendimento non dipende dal calore specifico del gas rendimento dipende dalla temperatura massima di ciclo l rendimento dipende unicamente dall'innalzamento di temperatura isentropico fornito dal compressore all'aumentare della temperatura di fine compressione diminuisce la temperatura media di introduzione del calore.
Il un generico impianto turbogas, il rendimento organico nessuna di queste h.
La rigenerazione di un impianto turbogas determina un aumento del rendimento del ciclo lasciando inalterati il lavoro di turbina e compressore consiste nell'inserimento tra combustore e turbina di uno scambiatore di calore che sia capace di prelevare calore dai gas di scarico della turbina consiste nel ridurre la temperatura di fine compressione determina un aumento del rendimento del ciclo grazie ad un aumento del lavoro di turbina.
Nel caso di compressione interrefrigerata si riduce il volume specifico del gas complessivamente evolvente nel compressore o scambiatore di calore è posto a valle del processo di compressione totale umenta il lavoro netto dell'impianto sebbene si raggiungano rapporti di compressione complessivi inferiori l'effetto benefico è minore quanto prima si effettua l'interreferigerazione.
Nel caso di post-combustione/ricombustione di un impianto turbogas il rendimento del ciclo aumenta il lavoro del compressore diminuisce l'aria aspirata rispetto al combustibile iniettato presenta un eccesso globale molto superiore peggiorano gli aspetti connessi con il raffreddamento del palettamento in turbina a parità delle altre condizioni operative.
uale di questi vantaggi non sono conseguibili con un ciclo turbogas con ricombustione? temperatura massima mantenuta a valori non eccessivi temperature di scarico in turbina inferiori migliore utilizzo dell'aria aspirata legandola al combustibile con un eccesso globale minore maggiore lavoro sviluppato dall'impianto .
Un impianto turbogas presenta un rendimento globale del 35%. Sapendo che il consumo di combustibile è di 3 kg/s, il potere calorifico inferiore di 42000 kJ/kg e il rapporto aria/combustibile di 50 a quanto ammonta la potenza elettrica netta? non è possibile stabilirlo con i dati a disposizione 2.5 MW 44.1 MW 44.1 kW.
02. 03. Nella variante più diffusa i cicli combinati sono costituiti da un ciclo topping a vapore che opera a temperature elevate e da un ciclo bottoming a gas prevedono il miscelamento dei due fluidi di lavoro presentano costi operativi elevati sono costituiti da un ciclo topping a gas che opera a temperature elevate e da un ciclo bottoming a vapore.
Quale di queste affermazioni è corretta? In un generatore di vapore a recupero è possibile surriscaldare il vapore a beneficio del rendimento del ciclo Il generatore di vapore a recupero consente di recuperare tutto il calore dei fumi scaricati dalla turbina a gas Il generatore di vapore a recupero presenta una disposizione deggli scambiatori in equicorrente un generatore di vapore a recupero il delta T di pinch-point è la differenza tra la temperatura di evaporazione e quella dell'acqua all'uscita dell'economizzator.
In un generatore di vapore a recupero viene recuperato il calore scaricato dal condensatore di un impianto topping turboga il delta T di sottoraffreddamento corrisponde alla differenza di temperatura tra i fumi in ingresso in caldaia e il vapore surriscaldato lo scambio termico tra gas e vapore è caratterizzato da due differenze di temperature significative nessuna di queste .
In una caldaia a recupero il delta T di pinch-point è il minimo delta T nell'evaporazione cioè tra il gas uscente dai banchi evaporatori e la temperatura di evaporazione il massimo delta T nell'evaporazione la differenza tra la temperatura di evaporazione e quella dell'acqua all'uscita dell'economizzatore la differenza tra la temperatura dei fumi in ingresso in caldaia e quella di surriscaldamento del vapore.
Lo scambio termico tra il gas e il vapore è caratterizzat da due differenze di temperature significative da differenze di temperature trascurabili da tre differenze di temperature significative da una disposizione in equicorrente degli scambiatori.
Osservando il diagramma T-Q di scambio termico di una caldaia a recupero è possibile surriscaldare il vapore a beneficio del rendimento del ciclo è possibile surriscaldare il vapore a discapito del rendimento del ciclo lo scambio di calore tra i due fluidi avviene in equicorrente è preferibile evitare il preriscaldamento del liquido.
Il generatore di vapore a recupero consente di recuperare tuto il calore dei fumi scaricati dalla turbina a gas consente il recupero del calore scaricato al condensatore è sede del trasferimento di calore tra i gas uscenti dalla turbina a gas e il fluido che percorre il ciclo Hirn non prevede la presenza di banchi di tubi surriscaldatori .
l delta T di sottoraffreddamento è necessario per evitare il rischio di inizio di evaporazione nell'economizzatore determina una sensibile diminuzione del rendimento di ciclo è inferiore ai 5°C è la differenza tra la temperatura dei fumi in ingresso in caldaia e quella di surriscaldamento del vapore.
Quale di queste affermazioni è errata? Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la macchina reale ciclo Diesel non può essere realizzato in motori 2T Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera gli effetti legati alla combustione incompleta I motori a combustione interna presentano un rapporto peso/potenza in funzione del tipo di accensione del motore.
I motori a combustione interna: nessuna di questa si classificano in motori aspirati o sovralimentati in base al tipo di accensione ono macchine volumetriche operanti a circuito chiuso si distinguono in 2T e 4T in base al tipo di alimentazione .
Quale di queste affermazioni è corretta? I motori ad accensione comandata trovano impiego nei settori dove l'elavata potenza specifica e leggerezza sono considerate fondamentali Nei motori 2T il ciclo di funzionamento avviene con due giri di manovella I motori aspirati l'alimentazione dell'aria avviene ad una pressione superiore a quella atmosferica I motori Diesel trovano applicazioni in quei settori nei quali il costo di esercizio non è importante.
Quale di queste affermazioni è errata? In base al tipo di accensione si distinguono motori ad accensione comandata e motori ad accensione spontanea I motori ad accensione comandata trovano impiego nei settori dove l'elavata potenza specifica e leggerezza sono considerate fondamentali I motori 2T trovano applicazione nella gamma di basse potenze come ciclo Diesel In base al periodo di ciclo si distinguono motori quattro tempi e motori due tempi .
I motori a combustione interna sono macchine endotermiche dinamiche a circuito aperto nessuna di queste ono macchine endotermiche volumetriche a circuito chiuso sono macchine idrauliche a circuito chiuso.
08. Il monoblocco può montare canne pressate che possono essere sostituite una volta usurate h.
02. 03. In un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto reale l'anticipo dell'apertura della valvola di aspirazione avviene circa 15° prima che il pistone abbia raggiunto il PMI 'anticipo dell'apertura della valvola di aspirazione avviene circa 50° prima che il pistone abbia raggiunto il PMS il ritardo della chiusura della valvola di aspirazione avviene a circa 15° dopo il PMI nticipo all'accensione avviene tra i 10° e i 50° prima che il pistone abbia raggiunto il PMS.
In un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto ideale a fase di combustione avviene al termine della fase di aspirazione le trasformazioni di compressione ed espansione non sono adiabatiche la fase di scarico forzato ha inizio prima che il pistone raggiunga il PMI a fase di compressione avviene durante la corsa del pistone dal PMI al PMS.
Quale di queste affermazioni è errata? Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera gli effetti legati alla combustione incompleta Il ciclo di funzionamento ideale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la combustione isocora con un numero infinito di punti di innesco Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la macchina reale Il ciclo di funzionamento ideale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera l'effetto della propagazione del fronte di fiamma.
Il ciclo Otto si compone di 4 fasi che occupano circa mezzo giro di manovella nei motori 4T non può essere realizzato in motori 2T si caratterizza per una combustione isobara si compone delle fasi di aspirazione, combustione isocora, espansione, scarico e compressione in questa successione .
Quale di queste affermazioni è errata? n un motore 2T durante la fase di lavaggio la carica fresca che si immette nel cilindro contribuisce ad esplettere i gas combusti In un motore 2T si hanno tre luci quella di scarico, quella di aspirazione e quella di ammissione In un motore 2T l'assenza di valvole consente un processo di sostituzione della carica più efficiente rispetto a quello di un motore a 4T In un motore 2T chiusa la luce di lavaggio la luce di scarico rimane aperta per un piccolo tratto contribuendo alla fuoriscita di gas e miscela fresca.
Con riferimento ad un motore 2T durante il primo tempo il pistone chiude le luci di lavaggio e la differenza di pressione richiama la carica fresca nel basamento nessuna di queste durante il primo tempo avvengono le trasformazioni di combustione ed espansione la potenza teorica è la metà di quella di un motore 4T .
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