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Title of test:
LINGUISTICA ITALIANA MASTER L2

Description:
ecampus-pavone manuela luglio 2023

Author:
AVATAR

Creation Date:
09/07/2023

Category:
Others

Number of questions: 61
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Content:
La Ròmania è: l'insieme delle province dell'Impero Romano. l'insieme delle regioni in cui si parlava romano. l'area in cui il latino si è diffuso anche nell'oralità. la nazione con capitale Bucarest.
Non è una lingua romanza: il portoghese l'inglese lo spagnolo l'italiano.
La prima edizione del Vocabolario della Crusca fu pubblicato 1925 1780 1361 1612.
L'italiano divenne oggetto di insegnamento a scuola: XVIII SEC XIV SEC XVI SEC XX SEC.
Per alleggerire la sintassi nel Settecento si adottò uno stile chiamato: nominalizzazione style coupé periodo semplice leggerezza.
Ciò che permise davvero all'italiano di raggiungere tutta la popolazione furono: le lezioni di italiano gratuite. la radio e la televisione. la leva obbligatoria e il suffragio universale gli anni di istruzione obbligatoria.
non compone l'apparato fonatorio l'esofago la cavità orale il naso la laringe.
La fonologia studia: le relazioni tra i foni di una lingua. il modo in cui sono prodotti i suoni. la struttura fisica dei foni. i sistemi linguistici.
I suoni di tipo ingressivo sono presenti: nelle lingue germaniche. nelle lingue dell'Africa e dell'Asia. nel latino. nelle lingue romanze.
L'elemento fondamentale per classificare i suoni vocalici è: l'apertura delle cavità nasali. la posizione della lingua. la posizione dei denti la quantità d'aria emessa dai polmoni.
I dittonghi sono: due vocali grafiche appartenenti alla stessa sillaba l'insieme di due fonemi l'insieme di due lettere l'insieme di due suoni.
La g è una consonante occlusiva velare sorda nasale velare sorda occlusiva bilabiale sonora occlusiva velare sonora.
Secondo l'italiano standard "perché" si pronuncia: /per'ˈkɛ/ / 'perˈkɛ/ /pe'rˈke/ /pɛr'ˈkɛ/.
I parlanti lombardi non realizzano la "e" chiusa: quando la sillaba è aperta ma non alla fine di una parola quando la sillaba è aperta alla fine di una parola nella pronuncia del dittongo -ie- quando la sillaba è chiusa da una consonante nasale.
La "s" è sonora: se si trova all'inizio di una parola prima di una vocale. se è intensa. se precede una consonante sorda all'inizio di una parola. se precede una consonante sonora all'inizio di una parola.
Mensola è una parola: bisdrucciola sdrucciola tronca piana.
Non è una funzione della punteggiatura: descrittiva. metalignuistica. enunciativa. emotivo-intonativa.
I due punti non possono: sostituire congiunzioni in un periodo. introdurre elenchi in un enunciato. marcare un'esclamazione. introdurre un discorso diretto.
I verbi durativi vengono usati per: esprimere un'azione momentanea esprimere un'azione imprecisa. esprimere l'aspetto perfettivo. esprimere un'azione prolungata nel tempo.
Il verbo "cambiare": regge l'ausiliare avere. regge sia l'ausiliare essere che avere. nessuna delle altre risposte è corretta. regge l'ausiliare essere.
I modi indefiniti non hanno: funzione pronominale funzione referenziale funzione attributiva funzione avverbiale.
Il congiuntivo non è il modo: del timore del comando dell'affermazione dell'incertezza.
Non è una funzione modale dell'imperfetto indicativo: l'imperfetto ipotetico. l'imperfetto ludico l'imperfetto di cortesia l 'imperfetto perentorio.
In italiano, è un esempio di struttura analitica: il comparativo il superlativo nessuna delle altre risposte è corretta la perdita del sistema dei casi.
Non è una funzione modale dell'imperfetto indicativo: l'imperfetto ipotetico l'imperfetto ludico l'imperfetto di cortesia l'imperfetto perentorio.
In italiano, è un esempio di struttura analitica: il comparativo. il superlativo. nessuna delle altre risposte è corretta. la perdita del sistema dei casi.
In italiano, il grado di trasparenza dei paradigmi verbali: è molto alto. è nullo. tutte le risposte sono corrette. è basso.
Nei paradigmi nominali la desinenza "-e" non può indicare: nomi femminili singolari. nomi maschili singolari. nomi maschili plurali. nomi femminili plurali.
È una lingua a costruzione regressiva: l'italiano. il russo. l'inglese. lo spagnolo.
L'elemento già conosciuto in una frase si chiama: tema. enunciato. soggetto. rema.
Rissa ieri nel centro di Milano. È una frase: ellittica. nominale. complessa. verbale.
Regalare è un verbo: trivalente. zerovalente. monovalente. bivalente.
Il soggetto è: l'elemento che compie l'azione. l'elemento prima del verbo. sempre un nome. l'elemento che si accorda con il verbo.
Non è obbligatorio esprimere il soggetto: nella frase nominale. quando coincide con il rema. quando coincide con il tema. quando si accompagna ad una relativa.
La dislocazione a destra può servire per: facilitare l'analisi logica. dare più enfasi all'enunciato. evidenziare il verbo. rendere la frase passiva.
È una pizza che dovresti mangiare! è: una frase passiva. un'anteposizione contrastiva. una frase scissa. una costruzione tematizzante.
La coordinazione asidentica non avviene con l'uso dei due punti. della congiunzione "e". del punto e virgola. di una virgola.
Quando si usa la congiunzione "cioè", si crea: una coordinazione conclusiva. una coordinazione avversativa. una coordinazione esplicativa. una coordinazione correlativa.
Nella frase "Sembra che nevichi." la subordinata è: finale. causale. oggettiva. soggettiva.
Nella frase "Temo sia giusto." la subordinata è: relativa. soggettiva. concessiva. oggettiva.
La congiunzione "Siccome" introduce una subordinata: causale. concessiva. oggettiva. soggettiva.
Se esplicite, le subordinate ipotetiche non possono avere il verbo: al condizionale. all'indicativo presente. al congiuntivo. all'indicativo futuro.
Non è un tipo di diatesi in italiano: media. passiva. concessiva. attiva.
Russare è un verbo: inergativo. inacussativo. nominale. ergativo.
Se un pronome riprende un elemento che viene menzionato in seguito, si tratta di: un sostituto lessicale. anafora. un incampsulatore. catafora.
Non è uno dei prefissi più diffusi in italiano: dis-. dis-. co-. mini-.
Non è uno dei suffissoidi più diffusi in italiano: -poli. -metro. -crazia. tele-.
Il LIF e il LIP sono: dizionari d'uso. dizionari dei sinonimi. dizionari di frequenza. dizionari etimologici.
La lingua straniera che ha influenzato maggiormente l'italiano è: l'inglese. il tedesco. lo spagnolo. il francese.
Non è un'antonomasia: prosciutto. gorgonzola. cicerone. sandwich.
Non è un rapporto di tipo orizzontale quello tra: omonimi. antonimi. sinonimi. iponomi/iperonimi.
Le parole "pettirosso/uccello" sono legate da un rapporto: di antonimia. di sinonimia. gerarchico. di omonimia.
Si ha un'accelerazione nella diffusione dell'italiano in Europa: dopo l'Unità d'Italia. durante il Rinascimento. nel Settecento. nel Trecento.
Quali tra questi non è un italianismo diffusosi prima dell'Unità? Campanile. Cittadella. Finestra. Schizzo.
Il cocoliche è: un tipo di papavero. una lingua frutto del contatto tra italiano e spagnolo in Argentina. una bevanda inventata dagli italiani in Argentina. una lingua frutto del contatto tra emigrati italiani.
Quali di queste non è una caratteristica dell'itangliano? L'uso del verbo "tenere" al posto di "avere". L'uso dell'ausiliare "avere" con i verbi intransitivi. L'uso dell'imperfetto di cortesia. L'uso del che relativo invariato.
Quando l'apprendimento si basa sulle ipotesi formulate dal parlante si parla di: additivo. spontaneo. adottivo. guidato.
L'interlingua è: l’esito di un processo di rielaborazione autonoma dell’input (l’italiano). l'esito del bilinguismo sottrattivo. la lingua d'origine dopo l'arrivo in Italia. la lingua basata sull'apprendimento spontaneo.
Nella correzione degli errori nell'interlingua non viene messo/a in atto: l'uso del che polivalente. la sovraestensione di alcuni paradigmi. l'evitamento. l'elaborazione di forme assenti nell'input.
Le parole provenienti da lingue esotiche che entrano a far parte dell'italiano si chiamano: varianti esotiche. bilinguismi additivi. prestiti di necessità. calchi.
La letteratura immigrata è: una letteratura vittima della censura nei paesi di origine. una letteratura scritta in italiano da immigrati. una letteratura scritta nelle lingue di origine da immigrati di terza generazione. una letteratura scritta nelle lingue di origine.
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