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Title of test:
logica matematica

Description:
logica matematica

Author:
Oliver
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Creation Date:
23/01/2024

Category:
Logical

Number of questions: 180
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Quando si parla del significato di una lettera enunciativa si intende il suo significato generale il suo significato rispetto a una particolare interpretazione che esula dal contesto in questione. il suo enunciato il suo significato rispetto a una particolare interpretazione specificata dal contesto in questione.
Il processo di formalizzazione trasforma un enunciato in un'argomentazione formulata in italiano un enunciato in una struttura composta di lettere enunciative e operatori logici. nessuna delle precedenti un'argomentazione formulata in italiano in un enunciato argomentativo.
I simboli logici del linguaggio formale sono solo le parentesi lettere enunciative gli operatori logici e le parentesi solo gli operatori logici.
I simboli non logici del linguaggio formale sono solo gli operatori logici solo le parentesi le lettere enunciative gli operatori logici e le parentesi.
Una formula del linguaggio della logica proposizionale è una sequenza qualsiasi di lettere una sequenza qualsiasi di enunciati una sequenza qualsiasi di numeri una sequenza qualsiasi di elementi del vocabolario.
Il vocabolario del linguaggio della logica proposizionale è costituito da parentesi operatori logici lettere enunciative lettere enunciative, operatori logici e parentesi.
formula grammaticale o formula ben formata, in breve fbf è Una formula che possiede un significato e che è definita da dalle regole di formazione una formula generica che può anche non avere un senso una sequenza di elementi del vocabolario una sequenza di elementi del vocabolario che può anche non avere un senso.
Le metavariabili sono simboli variabili simboli che stanno per enunciati semplici del linguaggio ordinario. simboli che stanno per simboli, stanno ad indicare che al loro posto si possono sostituire formule vere e proprie. variabili che appartengono al vocabolario del linguaggio formale.
Le lettere enunciative sono chiamate fbf molecolari atomiche semplici composte.
Per sfbf si intende una sottoformula ben formata, ovvero una parte di una fbf che è a sua volta una fbf. una sottoformula ben formata, ovvero una parte di una fbf, ma che non è una fbf. una sottoformula ben formata, ma non è una fbf un'intera fbf.
L'ambito di un'occorrenza di un operatore in una fbf è la più piccola sfbf che non contiene quell'occorrenza. la più grande sfbf che contiene quell'occorrenza. la più piccola sfbf che contiene quell'occorrenza. la più piccola fbf che contiene quell'occorrenza.
Il principio di bivalenza afferma che nessuna asserzione è o vera o falsa. nessuna asserzione è sia vera sia falsa ogni asserzione è sia vera che falsa. ogni asserzione è o vera o falsa.
Il principio di non-contraddizione afferma che nessuna asserzione è vera e falsa ogni asserzione è sia vera che falsa. nessuna asserzione è sia vera sia falsa ogni asserzione è o vera o falsa.
La regola semantica per la negazione, afferma che la negazione di un'asserzione Φ è vera se Φ è falsa ed è falsa se Φ è vera la negazione di un'asserzione Φ è vera se Φ è vera la negazione di un'asserzione Φ è falsa se Φ è falsa la negazione di un'asserzione Φ è vera se l'inverso di Φ è vera.
Una congiunzione è vera se almeno un congiunto è falso almeno un congiunto è vero entrambi i congiunti sono veri, altrimenti è falsa. almeno un congiunto è vero, altrimenti è falso.
Eliminazione della congiunzione Da una congiunzione possiamo inferire uno qualunque dei due congiunti. Da una congiunzione possiamo inferire solo uno dei due congiunti. Da una congiunzione possiamo inferire tutti e due congiunti. Nessuna delle precedenti.
La regola di induzione serve per derivare una conclusione con un'operatore principale si usa per sviluppare un ragionamento a partire da premesse in cui quel connettivo compare come operatore principale serve per derivare una conclusione con un'operatore secondario nessuna delle precedenti.
La regola di eliminazione per un certo connettivo serve per derivare una conclusione con un operatore principale si usa per sviluppare un ragionamento a partire da premesse in cui quel connettivo compare come operatore principale serve per derivare una conclusione con un operatore secondario nessuna delle precedenti.
I connettivi logici sono 2 3 4 5.
I connettivi logici sono: Nessuna delle precedenti NEGAZIONE; CONGIUNZIONE; DISGIUNZIONE;IMPLICAZIONE; DOPPIA NEGAZIONE NEGAZIONE; CONGIUNZIONE; DOPPIA DISGIUNZIONE;IMPLICAZIONE; DISGIUNZIONE NEGAZIONE; CONGIUNZIONE; DISGIUNZIONE;IMPLICAZIONE; DOPPIA IMPLICAZIONE.
Nel calcolo proposizionale, una deduzione si presenta come una serie di formule espresse nel linguaggio della logica proposizionale, ciascuna delle quali è usata come premessa oppure ottenuta tramite applicazione di una regola di eliminazione o di una regola di introduzione una serie di formule espresse nel linguaggio della logica proposizionale, ciascuna delle quali è usata come inferenza una serie di formule espresse nel linguaggio della logica proposizionale, ciascuna delle quali è usata come proposizione nessuna delle precedenti.
Una deduzione è anche chiamata nessuna delle precedenti solo dimostrazione solo derivazione derivazione o dimostrazione.
Eliminazione del condizionale Nessuna delle precedenti Da un condizionale e dal suo antecedente possiamo inferire il conseguente. Da una congiunzione possiamo inferire uno qualunque dei due congiunti. Da una congiunzione possiamo inferire solo uno dei due congiunti.
Per modus ponens si intende Eliminazione della congiunzione Eliminazione del condizionale Eliminazione della negazione Nessuna delle precedenti.
La disgiunzione è conosciuta come Nessuna della precedenti regola di MOLTIPLICAZIONE regola di ADDIZIONE regola di SOTTRAZIONE.
La regola dell'"eliminazione della disgiunzione" è anche chiamata nessuna delle precedenti dilemma costruttivo dilemma distruttivo dilemma della disgiunzione.
La regola dell' "introduzione del condizionale" è anche conosciuta come prova condizionale dilemma distruttivo dilemma costruttivo nessuna delle precedenti.
La regola dell' "introduzione della negazione" afferma che per dimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene qualcosa di vero dimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene una contraddizione dimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene qualcosa di verodimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene qualcosa di probabilmente vero dimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene qualcosa di verodimostrare una negazione è sufficiente dimostrare che ipotizzando l'enunciato non negato, si ottiene qualcosa di probabilmente falso.
La regola dell' "introduzione della negazione" è anche conosciuta come nessuna delle precedenti dilemma costruttivo prova condizionale dimostrazione indiretta o riduzione all'assurdo (reductio ad absurdum).
La regola della "contraddizione" consente di inferire qualunque conclusione (finale o intermedia) a partire da una fbf e dalla sua inversione consente di inferire qualunque conclusione (finale o intermedia) a partire da una fbf e dalla sua negazione. consente di inferire qualunque conclusione (finale o intermedia) a partire da una fbf e dal suo reciproco consente di inferire qualunque conclusione (finale o intermedia) a partire da una fbf e dal suo opposto.
L''asserzione logica è una dichiarazione che afferma che una certa premessa è vera. una dichiarazione che afferma che una certa premessa è falsa. una dichiarazione che afferma che una certa premessa è probabile. nessuna delle precedenti.
Il complemento dell'insieme è il diagramma dall'area esterna al cerchio, ma interna alla cornice è il diagramma dall'area esterna al cerchio, ma esterna alla cornice è il diagramma dall'area interna al cerchio, ma interna alla cornice nessuna delle precedenti.
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Tutte le armi sono pericolose. Ogni A è P ('A' per 'arma'; 'P per 'cosa pericolosa') Ogni P è M ('M' per 'cosa che va maneggiata con cautela'). Ogni A è M. ('A' per 'arma';'M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Qualche C è S ('C per 'cimice'; 'S' per 'cosa in soggiorno').
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche’. Le cose pericolose vanno maneggiate con cautela. ogni A è P ('A' per 'arma'; 'P per 'cosa pericolosa') Ogni P è M ('M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Ogni A è M. ('A' per 'arma';'M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Qualche C è S ('C per 'cimice'; 'S' per 'cosa in soggiorno').
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Qualunque arma va maneggiata con cautela. ogni A è P ('A' per 'arma'; 'P per 'cosa pericolosa') Ogni P è M ('M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Ogni A è M. ('A' per 'arma';'M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Qualche C è S ('C per 'cimice'; 'S' per 'cosa in soggiorno').
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. In soggiorno c'è una cimice. ogni A è P ('A' per 'arma'; 'P per 'cosa pericolosa'). Ogni P è M ('M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Ogni A è M. ('A' per 'arma';'M' per 'cosa che va maneggiata con cautela') Qualche C è S ('C per 'cimice'; 'S' per 'cosa in soggiorno').
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Tutto ciò che ha le ali vola. Ogni A è V Ogni V è A. Qualche M è A Qualche M è V.
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Tutto ciò che vola ha le ali. Ogni A è V Ogni V è A Qualche M è A Qualche M è V.
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Certi mammiferi hanno le ali. Ogni A è V Ogni V è A Qualche M è A Qualche M è V.
Rappresentare le asserzioni seguenti in forma schematica usando i quantificatori 'ogni' e 'qualche'. Esistono mammiferi volanti. Ogni A è V Ogni V è A Qualche M è A Qualche M è V.
Ci sono pirati che non sono malvagi.’ Quest'enunciato è equivalente a 'Qualche pirata non è malvagio' 'Tutti i pirati non sono malvagi' Tutti i pirati sono malvagi' Nessuna risposta è corretta.
'Se Giacomo è un pirata, allora Giacomo è malvagio.' Quest'enunciato è un'asserzione categorica un condizionale nessuna delle precedenti è sia un'asserzione categorica che un condizionale.
Alcuni pirati sono malvagi, altri no.' Quest'enunciato è un'asserzione categorica un condizionale la congiunzione di due asserzioni categoriche nessuna delle precedenti.
Nessuno in questa stanza è bugiardo.' Quest'enunciato è equivalente a Nessuna persona in questa stanza è bugiarda' 'Tutte le persone in questa stanza è bugiarda' Almeno una persona in questa stanza è bugiarda' nessuna delle precedenti.
'In questa stanza non c'è nemmeno una persona che non sia bugiarda.' Quest'enunciato è equivalente a 'Non si dà il caso che qualche persona in questa stanza non sia bugiarda' 'Non si dà il caso che tutte le persone in questa stanza non sia bugiarda' 'Non si dà il caso che almeno una persona in questa stanza non sia bugiarda' nessuna delle precedenti.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. C'è almeno una rana verde. ∃x(Ry & Vx) ∃x(Rx & Vy) ∃x(Rx & Vx) ∃y(Rx & Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Le rane sono verdi. ∃x(Rx & Vx) ∃ x(Rx ~ Vx) ∃ x(Rx& ~ Vx) ~ ∀x(Rx& Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Qualche rana non è verde. ∃x(Rx & Vx) ∃ x(Rx ~ Vx) ∃ x(Rx& ~ Vx) ~ ∀x(Rx& Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Non ci sono rane verdi. ∃x(Rx & Vx) ∃ x(Rx ~ Vx) ∃ x(Rx& ~ Vx) ~ ∃x(Rx& Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Nessuna rana è verde. ~∃x(Rx& Vx) ∀x(Rx->Vx) ∃x(Rx&~ Vx) ~∀x(Rx->Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Esistono rane che non sono verdi. ~∃x(Rx& Vx) ∀x(Rx->Vx) ∃x(Rx&~ Vx) ~∀x(Rx->Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Non tutte le rane sono verdi. ~∃x(Rx& Vx) ∀x(Rx->Vx) ∃x(Rx&~ Vx) ~∀x(Rx->Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando la lettera ''V' per i predicati 'è verde'. Alcune cose sono verdi. ∃xVx ~∀xVx ~∃xVx ∀xVx v ∀x~Vx.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando la lettera ''V' per i predicati 'è verde'. Non qualunque cosa è verde. ∃xVx ~∀xVx ~∃xVx ∀xVx v ∀x~Vx.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando la lettera ''V' per i predicati 'è verde'. Non esistono cose verdi. ∃xVx ~∀xVx ~∃xVx ∀xVx v ∀x~Vx.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando la lettera ''V' per i predicati 'è verde'. Tutto è o verde o non verde. ∀x(Vx v ~Vx) ∃xVx ~∃xVx ~∀xVx.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando la lettera ''V' per i predicati 'è verde'. Alcune cose sono verdi e alcune non lo sono. ∃xVx& ∃ x~Vx ~∃xVx ∀xVx v ∀x~Vx ~∀xVx.
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R', 'V' e 'T' rispettivamente per i predicati 'è una rana', ‘è verde' e 'è testarda'. Qualche rana verde è testarda. ∃x((Rx & Vx) & Tx) ∃x(Rx & Vx) & ∃x(Rx & ~Vx) ∃xVx&∃x~Vx. ∀x(Vx v ~Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R' e 'V' rispettivamente per i predicati 'è una rana' e ‘è verde'. Alcune rane sono verdi e alcune non lo sono. ∃x(Rx & Vx) & ∃x(Rx & ~Vx) ∃xVx&∃x~Vx ∃x((Rx & Vx) & Tx) ∀x(Vx v ~Vx).
Formalizzare gli enunciati seguenti usando le lettere 'R', 'V' e 'T' rispettivamente per i predicati 'è una rana', ‘è verde' e 'è testarda'. Certe rane sono verdi e testarde. ∃xVx&∃x~Vx ∃x(Rx & Vx) & ∃x(Rx & ~Vx) ∃x(Rx & (Vx& Tx)) ∃x((Rx & Vx) & Tx).
Un cammino APERTO Una linea chiusa dove si è scritta una 'X’. I cammini in cui si è scritta una 'X’. è qualsiasi cammino in cui non si sia scritta una 'X’. Una linea chiusa.
Un cammino CHIUSO Una linea chiusa dove si è scritta una 'X’ I cammini in cui non si è scritta una 'X’. Una linea chiusa I cammini in cui si è scritta una 'X’.
Quante sono le regole degli alberi di refutazione? 1 2 3 4.
La regola della congiunzione afferma che una congiunzione è falsa se e solo se sono veri entrambi i congiunti una congiunzione è vera se e solo se sono falsi entrambi i congiunti una congiunzione è falsa se e solo se sono falsi entrambi i congiunti una congiunzione è vera se e solo se sono veri entrambi i congiunti.
La regola della negazione negata afferma che una doppia negazione è logicamente ridondante. una doppia negazione afferma una doppia negazione non è logicamente ridondante. una doppia negazione è logicamente non ridondante.
Le regole degli alberi di refutazione sono: Negazione, negazione negata, congiunzione e composizione Negazione, negazione negata, congiunzione e prodotto Negazione, negazione negata, congiunzione e sommatoria Negazione, negazione negata, congiunzione e disgiunzione.
La regola della disgiunzione afferma che RISPOSTA 1 una disgiunzione è vera se e solo se è vero almeno uno dei disgiunti. una disgiunzione è vera se e solo se sono veri entrambi i disgiunti. RISPOSTA 4.
Un cammino si dice terminato se è intrecciato è composto è aperto è chiuso.
Un albero è terminato se almeno uno de i suoi cammini sono aperti tutti i suoi cammini sono aperti tutti i suoi cammini sono terminati almeno uno de i suoi cammini sono terminati.
Se tutti i cammini di un albero terminato sono chiusi allora le formule originali non possono essere tutte false. allora le formule originali non possono essere tutte vere simultaneamente. allora le formule originali sono tutte vere simultaneamente. allora le formule originali non possono essere tutte false simultaneamente.
La regola del condizionale afferma che un condizionale materiale è vero esattamente in quei casi in cui l'antecedente è vero o il conseguente è vero un condizionale materiale è vero esattamente in quei casi in cui l'antecedente è falso o il conseguente è vero un condizionale materiale è vero esattamente in quei casi in cui l'antecedente è vero un condizionale materiale è vero esattamente in quei casi in cui l'antecedente è falso o il conseguente è falso.
La regola del bicondizionale afferma che un bicondizionale è vero esattamente in quei casi in cui il lato destro e il lato sinistro hanno il medesimo valore di verità, cioè sono entrambi veri o entrambi falsi. è vero esattamente in quei casi in cui il lato destro e il lato sinistro hanno il medesimo valore di verità, cioè sono uno falso e l'altro vero è vero esattamente in quei casi in cui il lato destro e il lato sinistro hanno il medesimo valore di verità, cioè sono entrambi veri è vero esattamente in quei casi in cui il lato destro e il lato sinistro hanno il medesimo valore di verità, cioè sono entrambi falsi.
La regola della congiunzione negata afferma che la negazione di una congiunzione è vera se e solo se la negazione è falsa la negazione di una congiunzione è falsa se e solo se la congiunzione è falsa la negazione di una congiunzione è vera se e solo se la congiunzione è vera la negazione di una congiunzione è vera se e solo se la congiunzione è falsa.
La regola della disgiunzione negata afferma che la negazione di una disgiunzione è falsa, cioè la disgiunzione falsa, se e solo se sono falsi entrambi i disgiunti. la negazione di una disgiunzione è vera, cioè la disgiunzione vera, se e solo se sono veri entrambi i disgiunti. la negazione di una disgiunzione è vera, cioè la disgiunzione falsa, se e solo se sono falsi entrambi i congiunti. la negazione di una disgiunzione è vera, cioè la disgiunzione falsa, se e solo se sono falsi entrambi i disgiunti.
La regola del condizionale negato afferma che il condizionale della negazione è vero se e solo se il condizionale è vero la negazione di un condizionale è vera se e solo se il condizionale è falso la negazione di un condizionale è vera se e solo se il condizionale è vero il condizionale della negazione è vero se e solo se il condizionale è falso.
Individuare ed elencare premesse e conclusioni: Il triangolo ABC è equilatero. Se un triangolo è equilatero, allora è equiangolo. Quindi gli angoli di A B C misurano 60° ciascuno. Premessa: Se un triangolo è equilatero, allora è equiangolo. Conclusione: Gli angoli di ABC misurano 60° ciascuno. Premessa: Il triangolo ABC è equilatero.Conclusione: Gli angoli di ABC misurano 60° ciascuno Premessa: Se un triangolo è equilatero, allora è equiangolo. Conclusione: Gli angoli di ABC misurano 60° ciascuno Premessa: Il triangolo ABC è equilatero.Premessa: Se un triangolo è equilatero, allora è equiangolo.
Individuare ed elencare premesse e conclusioni: Antonio è sposato. Infatti, porta la fede all'anulare sinistro. Premessa: Antonio porta la fede all'anulare sinistro. Conclusione: Antonio non è sposato. Premessa: Antonio porta la fede all'anulare sinistro.Conclusione: Antonio non è sposato. Premessa: Conclusione: Antonio è sposato. Conclusione: Antonio non è sposato. Premessa: Antonio porta la fede all'anulare sinistro. Conclusione: Antonio è sposato.
Individuare ed elencare premesse e conclusioni: Il palazzo si trovava in un quartiere decadente. Era molto malmesso e i serramenti cadevano a pezzi. Scorribande di topi echeggiavano per le stanze vuote. È un'argomentazione. Ciascun enunciato esprime un'asserzione, ma nessuna asserzione è offerta in supporto alle altre. Non è un'argomentazione. Ciascun enunciato esprime un'asserzione, ma nessuna asserzione è offerta in supporto alle altre. Non è un'argomentazione. Non è un'argomentazione. Nessun enunciato esprime un'asserzione.
Individuare ed elencare premesse e conclusioni: Non posso andare a letto, mamma: il film non è ancora finito. Premessa: Il film non è ancora finito. Conclusione: Posso andare a letto. Premessa: Il film non è ancora finito.Conclusione: Non posso andare a letto. Premessa: Il film non è ancora finito. Conclusione: Non posso andare a letto. Premessa: Il film non è ancora finito. Conclusione: Non posso andare a letto.
Individuare ed elencare premesse e conclusioni: Sei una persona piena di talenti. Non sprecare il tuo tempo! Tecnicamente non è un'argomentazione: 'Non sprecare il tuo tempo!' esprime un comando, non un'asserzione. Tuttavia il testo suggerisce la seguente argomentazione indiretta Tecnicamente non è un'argomentazione: 'Non sprecare il tuo tempo!' esprime un comando, non un'asserzione. Tuttavia il testo suggerisce la seguente argomentazione indiretta: Premessa: Sei una persona piena di talenti. Conclusione: Faresti meglio a non sprecare il tuo tempo. Tecnicamente non è un'argomentazione: 'Non sprecare il tuo tempo!' esprime un comando, non un'asserzione. Tuttavia, il testo suggerisce la seguente argomentazione indiretta: Premessa: Sei una persona piena di talenti. Tecnicamente è un'argomentazione.
Riscrivere l'argomentazione seguente in forma canonica: È pressoché́ impossibile ottenere composti di oro e argo in laboratorio, tanto meno in natura, dato che è difficile far sì che l'argo reagisca con altri elementi, e dato che l'oro, a sua volta, forma pochi composti. È difficile fare sì che l'argo reagisca con altri elementi.L'oro; a sua volta, forma pochi composti... È pressoché impossibile ottenere composti di oro e argo in laboratorio, tanto meno in natura. E’ difficile fare sì che l'argo reagisca con altri elementi... È pressoché impossibile ottenere composti di oro e argo in laboratorio, tanto meno in natura. È difficile fare sì che l'argo reagisca con altri elementi.L'oro; a sua volta, forma pochi composti.. È difficile fare sì che l'argo reagisca con altri elementi. L'oro; a sua volta, forma molti composti. .. È pressoché impossibile ottenere composti di oro e argo in laboratorio, tanto meno in natura.
Riscrivere l'argomentazione seguente in forma canonica: Al Capone non era poi così intelligente.] [Se fosse stato più intelligente, la IRS non lo avrebbe mai incriminato per evasione fiscale Se Al Capone fosse stato più intelligente, l'IRS non lo avrebbe mai incriminato per evasione fiscale. Se Al Capone fosse stato più intelligente, l'IRS non lo avrebbe mai incriminato per evasione fiscale. Al Capone non era poi così intelligente Al Capone non era poi così intelligente Se Al Capone fosse stato più intelligente. . Al Capone non era poi così intelligente.
Riscrivere l'argomentazione seguente in forma canonica: [Certi politici sono degli ipocriti.] [Dicono che per tenere sotto controllo il deficit nazionale dovremmo pagare più tasse,] ma poi [sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali.] Certi politici dicono che per tenere sotto controllo il deficit nazionale dovremmo pagare più tasse.Quegli stessi politici sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali. . . Quei politici sono degli ipocriti. Certi politici dicono che per tenere sotto controllo il deficit nazionale dovremmo pagare più tasse.Quegli stessi politici sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali. Quegli stessi politici sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali. . . Quei politici sono degli ipocriti. Quegli stessi politici sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali.
Riscrivere l'argomentazione seguente in forma canonica: [Matteo ha detto che andrà alla festa,] e [ci andrà anche Giulia.] [Giulia non potrà venire al cinema con noi ] Matteo ha detto che andrà alla festa.. . Anche Giulia andrà alla festa.. . Giulia non potrà venire al cinema con noi Matteo ha detto che andrà alla festa.. . Anche Giulia andrà alla festa. Anche Giulia andrà alla festa.. . Giulia non potrà venire al cinema con noi. Matteo ha detto che andrà alla festa.. . Anche Giulia andrà alla festa.
Riscrivere l'argomentazione seguente in forma canonica: [Non occorre che tu venga nel mio ufficio.] [stasera vedrai Sara] e [io devo incontrarla nel pomeriggio,] [potrei dare a lei la busta che ho per te.] Potrei dare a Sara la busta che ho per te. Tu la vedrai questa sera.. . Non occorre che tu venga nel mio ufficio. Nel pomeriggio devo incontrare Sara. Tu la vedrai questa sera.. . Non occorre che tu venga nel mio ufficio. Nel pomeriggio devo incontrare Sara.. . Potrei dare a Sara la busta che ho per te. Tu la vedrai questa sera. Nel pomeriggio devo incontrare Sara.. . Potrei dare a Sara la busta che ho per te. Tu la vedrai questa sera.
Diagrammare l'argomentazione seguente: [La Fiat ha sede a Torino], QUINDI è in Italia] e DI CONSEGUENZA [risponde alle normative dell'Unione Europea.] PERCIO’ Fiat non può produrre veicoli privi di catalizzatore,] poiché [sarebbero altamente inquinanti] e Le normative comunitarie sull'inquinamento sono severissime. 1 --> 2 --> (3+5+6) --> 2 1 --> 2 --> (3+5+6) --> 3 1 --> 2 --> (3+5+6) --> 5 1 --> 2 --> (3+5+6) --> 4.
Diagrammare l'argomentazione seguente: [Ho incontrato Marco mentre uscivo per fare la spesa,] – DUNQUE [prima di mezzo- giorno.] DATO CHE [tu l'hai potuto incontrare solo se sei uscito questo pomeriggio,] IO l'ho incontrato prima di te.] 1 --> (2+3) --> 3 1 --> (2+3) --> 1 1 --> (2+3) --> 2 1 --> (2+3) --> 4.
Diagrammare l'argomentazione seguente: [Un assegno scade se non è incassato entro trenta giorni.] [La data su quest'assegno è il 2 maggio,] e [oggi è l'8 giugno.] QUINDI l’assegno è scaduto.] PERCIÒ [Puoi incassare un assegno solo se non è scaduto.] [questo non puoi incassarlo.] (1+2+3) --> (4+5) -->6 (1+2+3) --> (4+5) -->5 (1+2+3) --> (4+5) -->3 (1+2+3) --> (4+5) -->2.
Completare e diagrammare la seguente argomentazione incompleta: [Nessuno dei consiglieri del Presidente ha lasciato trapelare l'informazione,] e ciononostante l'informazione è giunta alla stampa [L'unica altra persona che ne era al corrente è il segretario.] (1+2+3)-->4 (1+2+3)-->3 (1+2+3)-->2 (1+2+3)-->1.
Completare e diagrammare la seguente argomentazione incompleta: [Se tu fossi mio amico, non mi parleresti alle spalle.] (1+2) --> 3 (1+2) --> 2 (1+2) --> 1 (1+2) --> 4.
ARGOMENTAZIONE:Le colonie Americane combatterono giustamente per l'indipendenza nel 1776. Oggi la Lega Americana di Football combatte per la sua indipendenza. . . Anche la causa della Lega è giusta. argomentazione a catena affermazione del conseguente. fallacia di composizione fallacia di analogia impropria.
ARGOMENTAZIONE: Negli ultimi dieci lanci di questa moneta è sempre uscito testa.: . Se lancio ancora la moneta, è quasi sicuro che uscirà croce. argomentazione a catena fallacia di analogia impropria fallacia di composizione fallacia dello scommettitore del primo tipo.
Quest'orologio suona ogni ora. Non ha suonato per circa 57 minuti. . .L'orologio suonerà presto I rintocchi dell'orologio a ogni ora non sono eventi indipendenti, ma sono dipendenti gli uni dagli altri nel modo indicato dalla prima premessa. fallacia di analogia impropria fallacia di composizione fallacia dello scommettitore del primo tipo.
ARGOMENTAZIONE : Valutare l'argomentazione seguente: Ogni profeta o messia è un leader carismatico. :. La pratica della leadership conduce all'ispirazione religiosa. nessuna delle precenti La premessa non consente di escludere alcuna di queste possibilità, e così la probabilità della conclusione, data la premessa, è nulla La premessa non consente di escludere alcuna di queste possibilità, e così la probabilità della conclusione, data la premessa, è piuttosto bassa. La premessa non consente di escludere alcuna di queste possibilità, e così la probabilità della conclusione, data la premessa, è molto alta.
I modelli euclidei e LOBACEVSKIJ sono due teorie geometriche: entrambe internamente non contraddittorie, sono però tali che parecchi enunciati dell’una rappresentano la negazione più o meno diretta di altrettanti enunciati dell’altra entrambe internamente contraddittorie entrambe internamente non contraddittorie, sono però tali che parecchi enunciati dell’una rappresentano l’affermazione più o meno diretta di altrettanti enunciati dell’altra entrambe internamente contraddittorie, sono però tali che parecchi enunciati dell’una rappresentano la negazione più o meno diretta di altrettanti enunciati dell’altra.
La ragione principale per cui è utile presentare questo nuovo sistema hilibertiano in sostituzione di quello euclideo è oltre che di natura concettuale anche di carattere teorico è anche di carattere pratico è di natura concettuale oltre che di natura concettuale anche di carattere pratico.
Quanti sono i gruppi degli assiomi di Hilibert? 6 5 4 7.
I gruppo: assiomi di collegamento: gli assiomi di questo gruppo stabiliscono il collegamento tra gli oggetti sopra introdotti e sono i seguenti per ogni coppia di punti esiste un insieme a cui appartengono. gli assiomi di questo gruppo stabiliscono il collegamento tra gli oggetti sopra introdotti e sono i seguenti per una coppia di punti esiste una retta a cui appartengono gli assiomi di questo gruppo stabiliscono il collegamento tra gli oggetti sopra introdotti e sono i seguenti per ogni coppia di punti esiste una retta a cui appartengono gli assiomi di questo gruppo non stabiliscono il collegamento tra gli oggetti sopra introdotti e sono i seguenti per ogni coppia di punti esiste una retta a cui appartengono.
Dati tre punti distinti qualsiasi di una retta ve ne è al più uno che è stato tra gli altri due. l'assioma garantisce perché la retta è una linea aperta l'assioma garantisce perché la retta è una linea aperta, cioè che il tipo di ordine dei punti di una retta è lineare, e non circolare l'assioma garantisce perché la retta è una linea aperta, cioè che il tipo di ordine dei punti di una retta non è lineare, e circolare l'assioma non garantisce perché la retta è una linea aperta, cioè che il tipo di ordine dei punti di una retta è lineare, e non circolare.
La proprietà di separazione della retta: Se A,B,C sono tre punti distinti di una retta r tali che A sta tra B,C ogni punto di r non appartiene alla semiretta AB o alla semiretta AC Se A,B,C,D sono quattro punti distinti di una retta r tali che A sta tra B,C ogni punto di r appartiene alla semiretta AB o alla semiretta AD. Se A,B sono due punti distinti di una retta r tali che A sta tra B, ogni punto di r appartiene alla retta AB. Se A,B,C sono tre punti distinti di una retta r tali che A sta tra B,C ogni punto di r appartiene alla semiretta AB o alla semiretta AC.
III GRUPPO: assiomi congruenza questi assiomi caratterizzano il concetto di uguaglianza tra segmenti e angoli, HILIBERT usa la parola congruenza invece della più usuale uguaglianza questi assiomi caratterizzano il concetto di uguaglianza tra segmenti e angoli, ARCHIMEDE usa la parola congruenza invece della più usuale uguaglianza questi assiomi caratterizzano il concetto di uguaglianza tra segmenti e angoli, HILIBERT usa la parola uguaglianza invece della più usuale congruenza questi assiomi caratterizzano il concetto di uguaglianza tra segmenti e punti, HILIBERT usa la parola congruenza invece della più usuale uguaglianza.
la relazione di uguaglianza fra segmenti e angoli deve essere intesa come: le relazioni le cui proprietà e quindi il suo significato sono stabiliti soltanto dagli assiomi e non da intuizioni estranee. una relazione qualsiasi le cui proprietà e quindi il suo significato non sono stabiliti soltanto dagli assiomi e non da intuizioni estranee una relazione qualsiasi le cui proprietà e quindi il suo significato sono stabiliti soltanto dagli assiomi e non da intuizioni estranee una relazione qualsiasi le cui proprietà e quindi il suo significato sono stabiliti soltanto dagli assiomi da intuizioni estranee.
Il vocabolo congruenza è da questo punto di vista più compromesso e quindi viene di preferenza usato nelle assiomatizzazioni moderne della geometria. meno compromesso e quindi viene di preferenza usato nelle assiomatizzazioni moderne della aritmetica meno compromesso e quindi viene di preferenza usato nelle assiomatizzazioni moderne della geometria meno compromesso e quindi viene di preferenza usato nelle assiomatizzazioni antiche della geometria.
IV GRUPPO: Assioma della parallela Definite perpendicolari due rette complanari che non si incontrano, HILIBERT assume come assioma l'unicità della parallela HILIBERT assume come assioma l'unicità della parallela Definite parallele due rette complanari che si incontrano Definite parallele due rette complanari che non si incontrano, HILIBERT assume come assioma l'unicità della parallela.
V GRUPPO: assiomi di continuità: gli assiomi di questo gruppo stabiliscono che una retta è qualcosa di tutto un intero con alcune interruzioni. gli assiomi di questo gruppo stabiliscono che una retta è qualcosa di tutto un intero senza alcune interruzioni. gli assiomi di questo gruppo stabiliscono da un lato che si può associare ai segmenti una misura gli assiomi di questo gruppo stabiliscono da un lato che si può associare ai segmenti una misura e dall'altro che una retta è qualcosa di tutto un intero senza alcune interruzioni.
L'assioma di Archimede espresso in forma intuitiva afferma dunque come già si è detto altrove che i dati di due argomenti non esiste sempre un multiplo del segmento minore che supera il segmento maggiore. i dati di due argomenti e se esiste sempre un multiplo del segmento maggiore che supera il segmento minore. i dati di due argomenti e se esiste sempre un dividendo del segmento minore che supera il segmento maggiore. i dati di due argomenti e se esiste sempre un multiplo del segmento minore che supera il segmento maggiore.
Assioma di Cantor: due insiemi di punti separati non ammettono alcun punto di separazione. alcuni insiemi di punti separati ammettono un punto di separazione. tre insiemi di punti separati ammettono un punto di separazione. due insiemi di punti separati ammettono un punto di separazione.
Si può dimostrare che l’assioma di Dedekind implica sia l’assioma di Archimede sia quello di Cantor e NON viceversa dall'assioma di Archimede unito a quello di Cantor implica l’assioma di Cantor implica l’assioma di Archimede implica sia l’assioma di Archimede sia quello di Cantor e viceversa dall'assioma di Archimede unito a quello di Cantor.
L’assioma di Dedekind: non è ricavabile da nessuno è ricavabile da Archimede è ricavabile da Cantor nessuna risposta precedente è corretta.
La verità è un requisito: di cui una proposizione una volta precisato l'ambito di oggetti a cui si riferisce non gode in via autonoma indipendentemente dalla verità di altre proposizioni di cui una proposizione una volta precisato l'ambito di oggetti a cui si riferisce gode in via autonoma indipendentemente dalla verità di altre proposizioni di cui una proposizione una volta precisato l'ambito di oggetti a cui si riferisce godio non gode in via autonoma indipendentemente dalla verità di altre proposizioni nessuna risposta è corretta.
La verità di una proposizione si può stabilire soltanto in due modi in via immediata oppure tramite una mediazione che collega alla verità di altre proposizioni. in via immediata tramite una mediazione che collega alla verità di altre proposizioni in via immediata oppure tramite una mediazione che non collega alla verità di altre proposizioni.
La nozione di dimostrazione invece se si tiene presente che concerne direttamente soltanto il nesso tra le proposizioni e non già il loro essere vero o falso si configura se si tiene presente che concerne direttamente soltanto il nesso tra le proposizioni e non già il loro essere falso si configura sul piano sintattico se si tiene presente che concerne direttamente soltanto il nesso tra le proposizioni e non già il loro essere vero si configura sul piano sintattico se si tiene presente che concerne direttamente soltanto il nesso tra le proposizioni e non già il loro essere vero o falso si configura sul piano sintattico.
Da quanto detto si ricava facilmente che la nozione di verità di una proposizione è una tipica nozione semantica in quanto essa può essere istituita soltanto paragonando il linguaggio con l'universo d'oggetti qualsiasi una tipica nozione semantica in quanto essa può essere istituita soltanto paragonando il linguaggio con l'universo d'oggetti di cui parla nozione semantica in quanto essa non può essere istituita soltanto paragonando il linguaggio con l'universo d'oggetti di cui parla una tipica nozione semantica in quanto essa può essere istituita soltanto paragonando il linguaggio.
A livello di discorso mateteorico si può indagare che: il linguaggio interessandosi unicamente delle proprietà strutturali, e che esso parli in T, Dell'universo di oggetti U il linguaggio interessandosi unicamente delle proprietà aritmetiche, e che esso parli in T, Dell'universo di oggetti U il linguaggio interessandosi unicamente delle proprietà strutturali, e che esso parli in U, Dell'universo di oggetti T il linguaggio interessandosi a molte delle proprietà strutturali, e che esso parli in T, Dell'universo di oggetti U.
La dimostrazione è lo strumento per stabilire la verità di una proposizione per mediazione dunque giustificata totalmente la risposta induttiva secondo cui era parso di poter dire che dimostrare una proposizione significa far vedere che se è vera. dunque giustificata parzialmente la risposta deduttiva secondo cui era parso di poter dire che dimostrare una proposizione significa far vedere che se è vera. dunque giustificata parzialmente la risposta induttiva secondo cui era parso di poter dire che dimostrare una proposizione significa far vedere che se è falsa. dunque giustificata parzialmente la risposta induttiva secondo cui era parso di poter dire che dimostrare una proposizione significa far vedere che se è vera.
Definiamo: La verità o falsità non sono proprietà di proposizioni mentre la correttezza o la scorrettezza sono proprietà di procedimenti e non esiste affatto una correlazione necessaria fra i due piani. La verità o falsità sono proprietà di proposizioni mentre la correttezza o la scorrettezza sono proprietà di procedimenti e esiste affatto una correlazione necessaria fra i due piani. La verità o falsità sono proprietà di proposizioni mentre la correttezza o la scorrettezza sono proprietà di procedimenti e non esiste affatto una correlazione necessaria fra i due piani. La verità o falsità sono proprietà di proposizioni mentre la correttezza o la scorrettezza sono proprietà di procedimenti.
Si vuole chiamare suole metateoria questa nuova teoria la quale in un suo metalinguaggio UT, parlerà del linguaggio di T che è pertanto viene ora chiamato linguaggio oggetto. questa nuova teoria la quale in un suo metalinguaggio ML, parlerà del linguaggio di U che è pertanto viene ora chiamato linguaggio oggetto questa nuova teoria la quale in un suo metalinguaggio ML, parlerà del linguaggio di T che è pertanto viene ora chiamato linguaggio soggetto questa nuova teoria la quale in un suo metalinguaggio ML, parlerà del linguaggio di T che è pertanto viene ora chiamato linguaggio oggetto.
un sistema assiomatico secondo la concezione classica dovrà consistere essenzialmente per le seguenti parti: un elenco di proposizioni primitive a partire dalle quali si potranno dedurre nuove proposizioni mediante dimostrazioni un elenco di concerti primitivi a partire dai quali si potranno poi introdurre ulteriori concetti derivanti mediante definizioni; un elenco di concerti primitivi a partire dai quali si potranno poi introdurre ulteriori concetti derivanti mediante definizioni; un elenco di concerti primitivi a partire dai quali si potranno poi introdurre ulteriori concetti derivanti mediante definizioni;.
Analogia con quanto accade per la verità di una proposizione: se tale verità non è nota, non si cerca di ottenerla se tale verità non è nota, si cerca di ottenerla ipotizzandola se tale verità è nota, si cerca di ottenerla tramite una dimostrazione a partire da altre verità già note se tale verità non è nota, si cerca di ottenerla tramite una dimostrazione a partire da altre verità già note.
Un aspetto caratteristico dell’assiomatica classica è che questa lasciava imprecisate le regole per procedere alla costruzione delle definizioni questa non lasciava imprecisate le regole questa lasciava imprecisate le regole per procedere alla costruzione dei teoremi questa non lasciava imprecisate procedere alla costruzione delle definizioni.
L’assiomatica moderna invece ha dovuto precisare in modo molto accurato il complesso di tali condizioni precisare in modo non molto accurato il complesso di tali condizioni incominciando proprio a formulare sul piano sintattico precisare in modo molto accurato il complesso di tali condizioni incominciando proprio a formulare sul piano sintattico precisare in modo non accurato il complesso di tali condizioni.
Correttezza: il calcolo non consente di derivare conseguenze logiche da un insieme di espressioni M. il calcolo consente di derivare soltanto conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni N. il calcolo non consente di derivare soltanto conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni M. il calcolo consente di derivare soltanto conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni M.
Completezza: il calcolo consente di derivare tutte le conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni M il calcolo consente di derivare tutte le conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni N il calcolo non consente di derivare tutte le conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni M il calcolo consente di derivare alcune conseguenze logiche da qualunque insieme di espressioni M.
Diremo infatti che una proposizione P è conseguenza logica di un insieme di proposizioni M intendo con ciò che è ogni interpretazione, la quale fornisca su un dato universo un modello di M, fornisce sullo stesso universo e alle stesse condizioni anche un modello di P di un insieme di proposizioni M intendo con ciò che è ogni interpretazione di un fornisca su un dato universo un modello di M, fornisce sullo stesso universo e alle stesse condizioni anche un modello di P di un insieme di proposizioni N intendo con ciò che è ogni interpretazione, la quale fornisca su un dato universo un modello di N, fornisce sullo stesso universo e alle stesse condizioni anche un modello di Q.
Completare correttamente la seguente successione numerica: 10; 30; 19; 57; 46; 138; ?; ? 126; 254 414;403 127;381 150;250.
Completare correttamente la seguente successione numerica: 21; 41; 10; 55; 75; 44; ?; ? 94; 107 83; 93 89; 109 50; 150.
Domanda 3: Completare correttamente la seguente successione numerica: 55; 57; 45; ?; ?; 51; 67; 69 57; 62 67; 61 61; 63 50;150.
Completare correttamente la seguente successione numerica: 41; 85; 73; 31; ?; ?; 21; 65 75; 63 69; 63 75; 67 65;63.
Completare correttamente la seguente serie numerica: ? - 4 - 75 - 15 - 50 - 10 20 45 40 30.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 7 - 42 - ? - 270 - 273 44 45 46 84.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 4 - 16 - 7 - 49 - 1 - ? 9 3 4 1.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 5 - 25 - 125 - 4 - 16 - ? 216 8 36 64.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 6 - 4 - 10 - 14 - ? 24 22 26 18.
Completare correttamente la seguente serie numerica: ? - 27 - 64 - 125 - 216 4 8 12 1.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 3 - 19 - 115 - ? 6 691 18 7.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 3, 6, 11, 18, 27 … ? 38 20 15 10.
Completare correttamente la seguente serie numerica: 2, 4, 8, 14, 22 … ? 32 35 40 45.
Una successione numerica è una funzione un limite una derivata una sommatoria.
Una serie numerica è una somma di elementi una differenza di elementi un prodotto di elementi un rapporto di elementi.
Valutare l'argomentazione seguente con riferimento al criterio 1: Poiché tutti gli americani oggi sono isolazionisti, la storia ricorderà che gli USA hanno fallito nel loro progetto di difesa della democrazia mondiale. La premessa 'Tutti gli americani oggi sono isolazionisti' è falsa, quindi l'argomentazione non dimostra che gli USA hanno fallito nel loro progetto La premessa 'Tutti gli americani oggi sono isolazionisti' è falsa, quindi l'argomentazione non dimostra che gli USA hanno fallito nel loro progetto. Questo significa che la conclusione sia falsa. Significa però che l'argomentazione non è di alcuna utilità nel decidere la questione La premessa 'Tutti gli americani oggi sono isolazionisti' è falsa, quindi l'argomentazione non dimostra che gli USA hanno fallito nel loro progetto. Questo non significa che la conclusione sia vera. Significa però che l'argomentazione non è di alcuna utilità nel decidere la questione. La premessa 'Tutti gli americani oggi sono isolazionisti' è falsa, quindi l'argomentazione non dimostra che gli USA hanno fallito nel loro progetto. Questo non significa che la conclusione sia falsa. Significa però che l'argomentazione non è di alcuna utilità nel decidere la questione.
Valutare l'argomentazione seguente con riferimento al criterio 1. Nella nostra· galassia ci sono molte civiltà extraterrestri progredite. Molte di queste civiltà generano segnali elettromagnetici abbastanza potenti (e frequenti) da essere ricevuti sulla terra. Abbiamo la possibilità di ricevere segnali emessi da civiltà extraterrestri. Non sappiamo ancora se le premesse sono vere. La cosa migliore da farsi è rifiutare di giudicare l'argomentazione fino a quando non si possa determinare in modo attendibile la verità o la falsità delle premesse. Questa argomentazione non convincerebbe nessuno della verità della sua conclusione, almeno non ancora. Non sappiamo ancora se le premesse sono vere. La cosa migliore da farsi è rifiutare di giudicare l'argomentazione fino a quando non si possa determinare in modo attendibile la verità o la falsità delle premesse. Non sappiamo ancora se le premesse sono vere. La cosa migliore da farsi è rifiutare di giudicare l'argomentazione fino a quando non si possa determinare in modo attendibile la falsità delle premesse. Questa argomentazione non convincerebbe nessuno della verità della sua conclusione, almeno non ancora. Non sappiamo ancora se le premesse sono vere. La cosa migliore da farsi è rifiutare di giudicare l'argomentazione fino a quando non si possa determinare in modo attendibile la verità o la falsità delle premesse. Questa argomentazione non convincerebbe nessuno della falsità della sua conclusione, almeno non ancora.
Valutare l'argomentazione seguente con riferimento al criterio 1. Tutti gli assassini sono uccisioni. I soldati che uccidono in battaglia sono assassini. Dato che la premessa è vera, l'argomentazione soddisfa il criterio 1 Malgrado ciò, essa fallisce nell'intento di stabilire la verità della conclusione in quanto la premessa lascia aperta la possibilità che alcune uccisioni non siano atti di assassinio. Dato che la premessa è vera, l'argomentazione soddisfa il criterio 1. Malgrado ciò, essa fallisce nell'intento di stabilire la falsità della conclusione in quanto la premessa lascia aperta la possibilità che alcune uccisioni non siano atti di assassinio. Le uccisioni compiute dai soldati in battaglia potrebbero esserne un esempio: di per sé la premessa non fornisce alcuna ragione per pensarla diversamente. Dato che la premessa è vera, l'argomentazione soddisfa il criterio 1. Malgrado ciò, essa fallisce nell'intento di stabilire la verità della conclusione in quanto la premessa lascia aperta la possibilità che alcune uccisioni non siano atti di assassinio. Le uccisioni compiute dai soldati in battaglia potrebbero esserne un esempio: di per sé la premessa non fornisce alcuna ragione per pensarla diversamente. Dato che la premessa è falsa, l'argomentazione soddisfa il criterio 1. Malgrado ciò, essa fallisce nell'intento di stabilire la verità della conclusione in quanto la premessa lascia aperta la possibilità che alcune uccisioni non siano atti di assassinio. Le uccisioni compiute dai soldati in battaglia potrebbero esserne un esempio: di per sé la premessa non fornisce alcuna ragione per pensarla diversamente.
Valutare l'argomentazione seguente con riferimento al criterio 1. La neve è bianca. Le balene sono mammiferi. Anche in questo caso l'argomentazione soddisfa il criterio 1: la premessa è falsa. Anche la conclusione è vera. È evidente però che non è l'argomentazione in quanto tale a stabilire la verità della conclusione, dato che la premessa non svolge alcun ruolo giustificativo. Anche in questo caso l'argomentazione soddisfa il criterio 1: la premessa è vera. Anche la conclusione è vera. È evidente però che non è l'argomentazione in quanto tale a stabilire la verità della conclusione, dato che la premessa non svolge alcun ruolo giustificativo. Anche in questo caso l'argomentazione soddisfa il criterio 1: la premessa è vera. Anche la conclusione è vera. È evidente però che non è l'argomentazione in quanto tale a stabilire la falsità della conclusione, dato che la premessa non svolge alcun ruolo giustificativo. Anche in questo caso l'argomentazione soddisfa il criterio 1: la premessa è vera. È evidente però che non è l'argomentazione in quanto tale a stabilire la verità della conclusione, dato che la premessa non svolge alcun ruolo giustificativo.
Classificare la seguente argomentazione: se non si blocca la corsa agli armamenti ci sarà una guerra nucleare. La corsa agli armamenti non si bloccherà.Ci sarà una guerra nucleare deduttiva perchè non è detto che le premesse siano vere; ma se lo fossero, allora sarebbe sicuramente vera anche la conclusione. induttiva sia induttiva che deduttiva nessuna risposta è corretta.
Classificare la seguente argomentazione: nessun mortale può arrestare lo scorrere del tempo. Tu sei mortale. Non puoi arrestare lo scorrere del tempo. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva nessuna risposta è corretta.
Classificare la seguente argomentazione: quando piove di solito è nuvoloso. Sta piovendo. E’ nuvoloso. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva induttiva perchè l'espressione 'di solito' indica che sono ammesse circostanze in cui piove anche se il cielo è sereno (o si è rasserenato), e la seconda premessa non esclude che la pioggia in corso rientri in un caso del genere.
Classificare la seguente argomentazione: non ci sono casi documentati di esseri umani alti più di 3 metri. Non c'è mai stato un essere umano alto più di 3 metri. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva induttiva: anche assumendo la verità della premessa, possono esserci casi non documentati di esseri umani alti più di 3 metri.
Classificare la seguente argomentazione: alcuni maiali hanno le ali. tutto ciò che ha le ali canta. Alcuni maiali cantano. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva nessuna risposta è corretta.
Classificare la seguente argomentazione:tutti sono o conservatori o progressisti o sciocchi. Il presidente della camera non è un conservatore. Il presidente della camera non è uno sciocco. Il presidente della camera è un progressista. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva nessuna risposta è corretta.
Classificare la seguente argomentazione: chimicamente, il cloruro di potassio è molto simile al sale da tavola (cloruro di sodio). Il cloruro di potassio ha il gusto del sale da tavola. deduttiva induttiva sia induttiva che deduttiva nessuna risposta è corretta.
Valutare l'argomentazione seguente con riferimento ai criteri 1 e 2: ognuno ha un unico padre biologico. I fratelli di sangue hanno lo stesso padre biologico. Nessuno è il proprio padre biologico. Non c'è nessuno il cui padre biologico sia anche suo fratello di sangue. Tutte e tre le premesse sono vere e l'argomentazione è deduttiva: si tratta pertanto di un'argomentazione infondata. A Tutte e tre le premesse sono vere e l'argomentazione è induttiva: si tratta pertanto di un'argomentazione fondata A Tutte e tre le premesse sono false e l'argomentazione è deduttiva: si tratta pertanto di un'argomentazione fondata A Tutte e tre le premesse sono vere e l'argomentazione è deduttiva: si tratta pertanto di un'argomentazione fondata.
Aggiungere una premessa all'argomentazione seguente in modo da renderla deduttiva. Io non ho comprato da mangiare. Tu non hai comprato da mangiare. Questa sera non ci sarà niente per cena. L'argomentazione è induttiva, perché è concepibile che qualcun altro abbia comprato da mangiare o che ci sia già qualcosa da mangiare in casa. Diventa deduttiva se, per esempio, aggiungiamo la premessa: questa sera non ci sarà niente per cena a meno che uno di noi abbia comprato qualcosa da mangiare. Questa aggiunta è legittima, in quanto è chiaro che chi sta parlando sta implicitamente assumendo la premessa in questione. L'argomentazione è induttiva, perché è concepibile che qualcun altro abbia comprato da mangiare o che ci sia già qualcosa da mangiare in casa. Diventa deduttiva se, per esempio, aggiungiamo la premessa: questa sera non ci sarà niente per cena a meno che uno di noi abbia comprato qualcosa da mangiare. L'argomentazione è induttiva, perché è concepibile che qualcun altro abbia comprato da mangiare o che ci sia già qualcosa da mangiare in casa. Diventa deduttiva se, per esempio, aggiungiamo la premessa: questa aggiunta è legittima, in quanto è chiaro che chi sta parlando sta implicitamente assumendo la premessa in questione aggiunta è legittima, in quanto è chiaro che chi sta parlando sta implicitamente assumendo la premessa in questione.
Stimare la forza induttiva delle argomentazioni seguenti: io ho sognato dei mostri. Mio fratello ha sognato dei mostri.Tutti sognano dei mostri. Molto debole: si parte da un campione formato da due soli individui e si genera- lizza a tutta quanta la popolazione. In assenza di un ragionevole motivo per sostenere che il campione è rappresentativo (e questo non dovrebbe essere dato per scontato), la probabilità della conclusione è decisamente bassa. debole forte molto forte.
Stimare la forza induttiva delle argomentazioni seguenti: se hai letto la notizia sul giornale, allora è difficile che sia vera. Hai letto la notizia sul giornale. La notizia non è vera. Forte: in questo contesto, 'difficile' equivale a 'molto improbabile', e se è molto improbabile che una notizia letta sul giornale sia vera, è molto probabile che non sia vera Molto forte debole molto debole.
Un evento si dice "evento aleatorio" se può accadere, ma senza certezza accade con certezza non può accadere non è casuale.
La proposizione «Lancio un dado ed esce il numero 9» è un evento possibile un evento impossibile un evento probabile un evento incerto.
La probabilità di un evento è il rapporto dei casi favorevoli e quello dei casi possibili il prodotto dei casi favorevoli e quello dei casi possibili il rapporto dei casi possibili e quello dei casi favorevoli il prodotto dei casi possibili e quello dei casi favorevoli.
La probabilità di un evento aleatorio è un numero naturale è minore di 0 è maggiore di 1 è sempre compresa tra 0 e 1.
Dato un evento E, il suo evento contrario è l'evento che si verifica se E è un evento impossibile è l'evento che si verifica se e solo se si verifica E è l'evento che si verifica se e solo se non si verifica E è l'evento che si verifica se E è un evento probabile.
La frequenza relativa di un evento sottoposto a n esperimenti, è il prodotto fra il numero di prove effettuate e il numero di prove che verificano E il rapporto fra il numero di prove effettuate e il numero di prove che verificano E il prodotto fra il numero di prove che verificano E e il numero di prove effettuate il rapporto fra il numero di prove che verificano E e il numero di prove effettuate.
La probabilità statistica di un evento è la frequenza relativa del suo verificarsi quando il numero di prove effettuato è da ritenersi mediamente basso la frequenza relativa del suo verificarsi quando il numero di prove effettuato è da ritenersi «sufficientemente alto». la frequenza relativa del suo verificarsi quando il numero di prove effettuato è da ritenersi sufficiente la frequenza relativa del suo verificarsi quando il numero di prove effettuato è da ritenersi «sufficientemente basso».
La probabilità soggettiva di E è il prodotto fra la somma P che si è disposti a pagare, in una scommessa, e la somma V che si riceverà nel caso l’evento si verifichi. il rapporto fra la somma P che si è disposti a pagare, in una scommessa, e la somma V che si riceverà nel caso l’evento si verifichi. il rapporto percentuale fra la somma P che si è disposti a pagare, in una scommessa, e la somma V che si riceverà nel caso l’evento si verifichi. il rapporto percentuale fra la somma P che si è disposti a pagare, in una scommessa, e la somma V che si riceverà nel caso l’evento si verifichi.
Date due proposizioni p e q, la loro disgiunzione è falsa quando entrambe sono false e vera negli altri casi è vera quando entrambe sono false e vera negli altri casi è vera quando entrambe sono vere è falsa quando entrambe sono vere.
Date due proposizioni p e q, la loro congiunzione è falsa quando entrambe sono vere e falsa negli altri casi è vera quando entrambe sono vere e falsa negli altri casi è falsa quando entrambe sono false è vera quando entrambe sono false.
La somma algebrica o unione di due eventi è l'evento che risulta verificato quando almeno uno degli eventi si verifica l'evento che risulta verificato quando si verificano entrambi gli eventi l'evento che risulta verificato quando gli eventi sono compatibili l'evento che risulta verificato quando gli eventi sono incompatibili.
La probabilità della somma logica di due eventi è uguale al prodotto delle loro probabilità diminuita della probabilità del loro evento intersezione è uguale alla differenza delle loro probabilità diminuita della probabilità del loro evento intersezione è uguale alla somma delle loro probabilità diminuita della probabilità del loro evento intersezione è uguale al rapporto delle loro probabilità diminuita della probabilità del loro evento intersezione.
La probabilità dell’evento composto o prodotto logico degli eventi E1 ed E2 è uguale alla differenza della probabilità dell’evento E1 e della probabilità dell’evento E2 alla somma della probabilità dell’evento E1 e della probabilità dell’evento E2 al rapporto della probabilità dell’evento E1 per la probabilità dell’evento E2 al prodotto della probabilità dell’evento E1 per la probabilità dell’evento E2.
Si definisce "evento elementare o campione" ogni singolo risultato certo di una prova o esperimento l'insieme degli eventi certi ogni singolo risultato possibile di una prova o esperimento l'insieme degli eventi aleatori.
Si definisce "spazio dei campioni" l'insieme U, che contiene tutti gli insiemi probabili di U l'insieme U, che contiene tutti i sottoinsiemi di U l'insieme U, che contiene tutti i sottoinsiemi di U, ovvero tutti gli eventi probabili l'insieme U, che contiene tutti i possibili sottoinsiemi di U, ovvero tutti i possibili eventi.
Un'asserzione è forte quando: non è mai vera risulta sempre vera in qualsiasi circostanza risulta vera solo in circostanze molto specifiche nessuna delle precedenti affermazioni.
la forza di un'asserzione è inversamente proporzionale alla quantità di informazioni che trasmette non dipende dalla quantità di informazioni che trasmette direttamente proporzionale alla quantità di informazioni che trasmette nessuna delle precedenti affermazioni è vera.
oggi è sia lunedì che martedì. è un'asserzione molto forte è un'asserzione illogica è un'asserzione molto debole nessuna delle precedenti affermazioni è vera.
le asserzioni più forti nessuna delle precedenti affermazioni è vera le asserzioni illogiche sono le asserzioni logicamente impossibili sono le asserzioni logicamente possibili.
oggi è sia lunedì che martedì. nessuna delle precedenti affermazioni è vera è un asserzione illogica è un'asserzione logicamente impossibile è un'asserzione logicamente possibile.
o è lunedì o non è lunedì è un'asserzione molto forte nessuna delle precedenti affermazioni è vera è un'asserzione molto debole è un'asserzione illogica.
se l'asserzione A è logicamente equivalente all'asserzione B allora A e B hanno la medesima forza allora A è debole come B nessuna delle precedenti affermazioni allora A è più debole di B.
se l'asserzione A implica logicamente l'asserzione B nessuna delle precedenti affermazioni è vera allora A è più debole di B allora non vi può essere alcuna circostanza in cui A è vera e B è falsa allora A è debole come B.
La probabilità induttiva di un'argomentazione tende a variare in modo inversamente proporzionale alla forza delle premesse e inversamente alla forza della conclusione tende a variare in modo proporzionale alla forza delle premesse e inversamente alla forza della conclusione nessuna affermazione è vera tende a variare in modo inversamente proporzionale alla forza della conclusione.
se B non implica A nessuna delle precedenti affermazioni è vera allora A è debole come B allora esistono circostanze possibili in cui B è vera e A falsa allora non esistono circostanze possibili in cui B è vera e A falsa.
se l'asserzione A implica deduttivamente l'asserzione B, ma B non implica deduttivamente A allora A è più forte di B nessuna delle precedenti affermazioni è vera allora A è debole come B allora A è più debole di B .
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