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Title of test:
Psicologia della salute covelli 1-15

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Psicologia della salute covelli 1-15

Author:
SIMOX
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Creation Date:
28/03/2024

Category:
Others

Number of questions: 53
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Content:
The Alameda Study»: Ai partecipanti è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari Ha esaminato un campione di 928 individui E' uno studio epidemiologico iniziato nel 1965 nella Contea di Alameda in California Lo studio ha dimostrato che l'individuo non influenza il proprio stato di salute.
La "divisione 38": E' nata in Inghilterra alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Germania alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Europa alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata negli USA alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association.
La Società Italiana di Psicologia della Salute: Tutte le altre alternative sono false. E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute).
In contributo più sostanziale alla psicologia della salute è giunto dalla: Psicologia cognitiva Psicologia dinamica Psicologia clinica Psicologia sociale.
Il modello biomedico: Pone l'accento sulla misurazione soggettiva riportata dal paziente Il paziente collabora con il medico e contribuisce alla formulazione della diagnosi E' centrato sulla malattia, sul contributo del medico nel processo di cura e attribuisce al paziente il ruolo di portatore passivo di un problema Concettualizza la salute in termini soggettivi.
Il modello biomedico: Centrato sul caregiver E' maternalistico Centrato sul paziente E' paternalistico.
Il modello biomedico: Considera salute e malattia come polarità opposte di un continuum. Considera la salute come assenza di malattia. E' un modello centrato sulla malattia, sul medico e il paziente è solo portatore passivo di un problema Tutte le altre alternative sono corrette.
Quale, tra le seguenti alternative, NON è un vantaggio delle misurazioni soggettive rispetto a quelle oggettive. Le misurazioni soggettive: Incidono sul livello di reddito e qualità della vita della persona Influenzano il comportamento, che a sua volte influisce sullo stato di salute Sono misure più accurate e inclusive dello stato di salute e dei fattori di rischio Sono valutazioni dinamiche che considerano l'andamento della salute nel tempo.
Il modello biopsicosociale: Considera il paziente come una persona, tiene conto del contesto sociale in cui la persona vive e l'apparato sanitario che la società cui appartiene ha sviluppato per fronteggiare le conseguenze della malattia Attribuisce un ruolo centrale dell'individuo (considera la prospettiva soggettiva) Dà rilievo contemporaneamente a tre dimensioni: la dimensione biologica, la dimensione psicologica e la dimensione sociale. Tutte le altre alternative sono corrette.
Il modello biopsicosociale: E' stato criticato del fato di non specificare i legami tra le tre componenti bio-psico-sociale Tutte le altre alternative sono corrette Mira a coinvolgere la persona non solo nel processo di cura, ma anche nella fase di prevenzione Sostiene che l'individuo è in grado di fornire una misura soggettiva del proprio stato.
L'acronimo OMS significa: Organizzazione Mondiale della Sanità Organizzazione Mondiale della Sicurezza Organizzazione Mondiale della Salute Organizzazione Mondiale della Salute mentale.
Indica da chi è stata promulgata la seguente definizione di salute: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non mera assenza di malattia o infermità. Dal Parlamento Europeo Dall'OMS Dall'ONU Da Amnesty International.
Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) Otto Cinque Dieci Sei.
Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita: Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL La WHOQOL si compone di sei domini. L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL.
Lo strumento WHOQOL 100: E' composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree E' composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna E' composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna E' composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item.
L'acronimo WHOQOL significa: World Health Organization Quality of lifelong learning World Health Organization Question of Life World Health Organization Quality of Lifelong learing World Health Organization Quality of Life.
La teoria della selezione psicologica Tutte le altre alternative sono corrette Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno Ha come oggetto lo studio dell'esperienza soggettiva e del suo ruolo nel processo di crescita personale Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita da cognizioni, emozioni e motivazioni.
Secondo la teoria della selezione psicologica: La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: gli «habit» e gli «hobby» perseguiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: i «challenge» e gli «skill» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: la «competion» e i «winners» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: le «perceptions» e gli «outcomes» percepiti.
Riguardo la teoria della selezione psicologica: Tutte le altre alternative sono corrette Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stato verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale. Nell'ambio della salute sono emersi risultati interessati nello studio di patologie fisiche croniche, crescita post-traumatica, disturbi alimentari, salute mentale, tossicodipendenza e soddisfazione lavorativa tra gli operatori sanitari Sono stati inoltre applicati all'analisi di svariati ambiti di vita come lavoro, istruzione, tempo libero e relazioni, e a diverse face di età, dall'infanzia all'età adulta.
Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale o FLOW: E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti E' un processo dinamico che ruota attorno all'equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione.
La Teoria dell'autodeterminazione è stata proposta da: Vansteenkiste e Lens nel 2006 Keyes e Cartwright nel 1993 Sheldon e Kasser nel 2008 Ed Deci e Richard Ryan nel 195.
Il nucleo centrale della........................... è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati. Teoria del comportamento pianificato Teoria eudaimoica Teoria della selezione psicologica Teoria dell'autodeterminazione.
Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione ......................... è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi e a esercitare le proprie capacità. Ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genere benessere e soddisfazione. estrinseca manipolabile prevedibile intrinseca.
Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è......................... quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. prevedibile manipolabile intrinseca estrinseca.
Il nucleo centrale della teoria dell'autodeterminazione è lo studio di: comportamenti emozione motivazione atteggiamenti.
La Teoria dell'autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan (1985) sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere occorre anzitutto: eplorare l'integrità psicofisica di una persona esplorare i bisogni da cui prendono le mosse esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping) esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona.
Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983) è di tipo: Continuo Stadiale Circolare Complementare.
I modelli "stadiali" della salute: Sono anche definiti modelli di «aspettativa-valore» Si focalizzano anzitutto sull'aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un'intenzione in comportamento finalizzato Presuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutare Postulano che l'attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell'azione.
I modelli "continui" della salute: Prendono in considerazione l'intera sequenza delle fasi di Kuhl, intesa come un processo caratterizzato da tappe qualitativamente distinte Includono il modello transteoretico di cambiamento tutte le risposte sono errate Si focalizzano prevalentemente sulla fase pre-decisionale, ossia sulla formulazione di intenzioni di carattere motivazionale.
L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Health action process approach, Schwarzer, 1992) è un modello di tipo: Stadiale Complementare Continuo Circolare.
Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo: Stadiale Continuo Complementare Circolare.
L'implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo: Circolare Stadiale Continuo Complementare.
Il modello del comportamento pianificato (Theory of Planned Behavior, Ajzen, 1988) è di tipo: Stadiale Continuo Complementare Circolare.
Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966) è un modello: Stadiale Circolare Complementare Continuo.
Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute: Fase dell'azione Fase predecisionale Fase di rimuginio post decisionale Fase successiva all'azione.
Quante sono le fasi distinte da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute? Cinque Sei Quattro Tre.
Il modello proposto da Leventhal, Nerez e Steele a proposito di rappresentazione della malattia postula che: i vissuti emotivi influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia identità, causa, decorso temporale, conseguenze e controllo/curabilità sono le 5 dimensioni che caratterizzano la percezione di malattia le rappresentazioni della malattia si attivano esclusivamente in presenza di sintomi i vissuti emotivi non influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia.
Quali sono le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012) 1) Cronicità; 2) Burden; 3) Burnout; 4) Resilienza 1) Identità; 2) Cause; 3) Conseguenze; 4) Decorso temporale; 5) curabilità/controllabilità 1) Identità; 2) Cronicità; 3) Coping; 4) Resilienza; 5) Stress 1) Coping; 2) Rappresentazioni; 3) Burnout; 4) Coerenza; 5) Resilienza.
Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Nel valutare la risposta l'individuo confronta l'auto-efficacia personale e l'efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). E' stato elaborato da Rogers (1983) con l'obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol).
Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche (personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia). Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali).
Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966.
Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983.
Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali).
Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni.
Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva.
Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Tutte le altre alternative sono corrette E' nato nell'ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell'innescare l'azione è l'intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona.
Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983.
Il modello di implementazione degli obiettivi è stato proposto da: Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966.
Secondo l'implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l'individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c'è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. Sono due le fasi necessarie per mettere in atto un comportamento. Nella prima il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio. La seconda fase volitiva in cui la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. Nella terza fase, detta di "preparazione", l'individuo si accinge a cambiare, sviluppando l'intenzione di agire concretamente nell'arco del mese successivo. Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l'individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi).
Secondo il modello trans teoretico del cambiamento (Prochaska e DiClemente, 1982): Distingue tra l'intenzione di fissare un obiettivo (o intenzione finalizzata), che è il risultato di una decisione presa tra più desideri in competizione, e l'intenzione di implementazione, che deriva dalla scelta tra i diversi modi per realizzare l'obiettivo (l'individuo specifica quando, dove e come raggiungere l'obiettivo). Prima che il cambiamento del comportamento abbia luogo, la dimensione temporale viene concettualizzata in termini di intenzione. Le intenzioni di implementazione possono avere effetti benefici anche tra coloro che conducono stili di vita malsani (chi segue una dieta con tanti grassi ha elevata probabilità di adottare un'alimentazione sana ricca di frutta, se ne sviluppa l'intenzione), ma gli effetti delle intenzioni di implementazione e delle abitudini malsane sono indipendenti (la persona può cioè aumentare l'apporto di frutta, ma continuare ad assumere cibi grassi). Le intenzioni di implementazione hanno molto in comune con le abitudini, ma differiscono per il fatto che le intenzioni si formano tramite un processo deliberato di pianificazione, mentre le abitudini si creano attraverso la mera ripetizione del comportamento.
Il modello trans teoretico del cambiamento è stato elaborato da: Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Prochaska e DiClemente nel 1982 Gollwitzer nel 1993.
L'approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Schwarzer nel 1992 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983.
L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer, 1992): Postula che l'autoefficacia percepita, le aspettative di risultato e la percezione del rischio concorrono alla formulazione dell'intenzione. E' un modello socio-cognitivo di carattere stadiale che ha una fase motivazionale e una volitiva. Tutte le altre alternative sono corrette Postula che nella fase motivazionale l'individuo sviluppa l'intenzione di cambiare comportamenti rischiosi in favore di altre condotte.
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