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Title of test:
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA(43-60)

Description:
SCIENZE PEDAGOGICHE

Author:
AVATAR

Creation Date:
25/03/2024

Category:
Others

Number of questions: 51
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Content:
Quale tra questi ragionamenti è una fallacia di presunzione? Questa casa è fatta di interamente di mattoni rettangolari; (dunque) questa casa ha forma rettangolare Marco Celio Rufo ha commesso i reati di violenza politica e congiura contro lo stato; (ma) a sostenere una simile tesi è Celia, che è una "poco di buono"; (dunque) Marco Celio Rufo non ha commesso i reati che gli sono stati ascritti La pena di morte è giustificata, il nostro Paese è pieno di criminali; (dunque) è perfettamente legittimo punirli con la morte Se domani ci sarà il sole, allora domani andrò al mare, Domani andrò al mare; (dunque) domani ci sarà il sole.
Quale tra questi ragionamenti è una fallacia di pertinenza Marco Celio Rufo ha commesso i reati di violenza politica e congiura contro lo stato; (ma) a sostenere una simile tesi è Celia, che è una "poco di buono"; (dunque) Marco Celio Rufo non ha commesso i reati che gli sono stati ascritti La pena di morte è giustificata, il nostro Paese è pieno di criminali; (dunque) è perfettamente legittimo punirli con la morte La logica è meglio di niente; niente è meglio della salute; (dunque) la logica è meglio della salute Se domani pioverà a dirotto, la partita verrà rimandata, Domani non pioverà a dirotto; (dunque) la partita non verrà rimandata.
Le fallacie di presunzione sono sempre deduttivamente valide induttivamente valide deduttivamente invalide induttivamente invalide.
Quale tra queste fallacie NON è una fallacia di pertinenza? Colpa per associazione Tu quoque Abuso Negazione dell'antecedente.
Quale tra queste fallacie è del tipo ad ignorantiam? Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio non esiste Pitagora afferma che il mondo è fatto di numeri; (dunque) il mondo è fatto di numeri Non è vero che tutto è relativo; (dunque) la Teoria della relatività di Einstein non è vera È dovere di tutti pagare le tasse; (ma) alcuni non pagano le tasse; (dunque) non pagherò le tasse nemmeno io.
Quale tra queste fallacie è del tipo ad verecundiam? Non è vero che tutto è relativo; (dunque) la Teoria della relatività di Einstein non è vera Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio esiste Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio non esiste Pitagora afferma che il mondo è fatto di numeri; (dunque) il mondo è fatto di numeri .
Quale tra queste fallacie è del tipo «dell'uomo di paglia»? Non è vero che tutto è relativo; (dunque) la Teoria della relatività di Einstein non è vera Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio esiste Pitagora afferma che il mondo è fatto di numeri; (dunque) il mondo è fatto di numeri Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio non esiste.
Quale tra queste fallacie è del tipo ignoratio elenchi? È dovere di tutti pagare le tasse; (ma) alcuni non pagano le tasse; (dunque) non pagherò le tasse nemmeno io. Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio esiste Pitagora afferma che il mondo è fatto di numeri; (dunque) il mondo è fatto di numeri Non vi sono prove che Dio esista; (dunque) Dio non esiste.
Che relazione c'è tra filosofia della scienza ed effettiva pratica scientifica? FILOSOFIA DELLA SCIENZA. La filosofia della scienza è parte indispensabile della stessa pratica scientifica Nessuna La filosofia della scienza è un'eventuale appendice "divulgativa" della pratica scientifica La pratica scientifica è una divulgazione dei risultati della filosofia della scienza.
La filosofia della scienza NON si interessa della scoperta di fatti e leggi del mondo naturale della chiarificazione del contenuto delle teorie scientifiche delle scienze empirico-naturali dei concetti che vengono impiegati nelle scienze empiriche.
Quale tra questi è l'autore dell'opera Philosophical Foundation of Physics? Moritz Schlick Ludwig Wittgenstein Rudolf Carnap Ernst Cassirer.
Quale tra questi NON è per Comte una valenza del termine «positivo»? «Metafisico» «Reale» «Preciso» «Utile».
Quale tra questi autori fu il fondatore del «positivismo» nel XIX secolo? Moritz Schlick August Comte Phillip Frank Ludwig Wittgenstein.
Quale tratto hanno in comune i prodromi del «neopositivismo logico»? La ripulsa dei metodi e dei contenuti della filosofia tradizionale La ripresa della metafisica Il disintiresse per le scienze sperimentali Il disinteresse per la logica.
Quale tra questi fu uno dei "padri" dell'empiriocriticismo? Ernst Mach Richard Wagner Rudolf Carnap Ernst Cassirer.
Per B. Russell la scienza dovrebbe esclusivamente basarsi su inferenze deduttive inferenze induttive intuizioni metafisiche intuizioni matematiche.
Qual è il tipo di induzione che l'«induttivismo» considera l'unica fonte di conoscenze giustificate? L'induzione intuitiva L'induzione «informale» L'induzione «logica» (o «completa») L'induzione deduttiva.
A differenza di B. Russell, per J.S. Mill le "verità" dell'aritmetica sono derivate deduttivamente da un insieme di assiomi sintetiche a priori analitiche derivate induttivamente da osservazioni empiriche.
Per l'empiriocriticismo i concetti metafisici sono veri e validi validi, ma non veri irriducibili alle mere esperienze percettive del soggetto in ultima istanza riducibili a esperienze percettive del soggetto.
Per l'empiriocriticismo i concetti impiegati dalle scienze naturali sono utili «finzioni» «veri» «reali» "assoluti" .
Qual è l'idea a fondamento dell'empiriocriticismo? L'idea che ogni osservazione sia «carica di teoria» L'idea che ogni atto percettivo contenga un'inferenza «inconscia» L'idea che ogni concetto e ogni "verità" fossero in ultima istanza riducibili all'esperienza sensibile, ovvero a "quanti" di percezione L'idea che la scienza proceda per congetture e confutazioni .
In filosofia della scienza, che cosa si intende per «induttivismo»? La tesi in base alla quale soltanto ragionamenti deduttivi siano in grado di condurre a conoscenze logicamente valide e scientificamente fondate La tesi in base alla quale gli esprimenti in fisica non possono condannare un'ipotesi isolata, ma soltanto un insieme teorico La tesi in base alla quale soltanto inferenze induttive possono condurre a conoscenze empiricamente vere (o perlomeno: scientificamente giustificate) La tesi in base alla quale l'autentico metodo scientifico è quello che procede per "congetture" e "confutazioni".
Quale era lo scopo dei "metodi di Mill"? La ricerca di una forma di inferenza che possa talvolta essere sia valida che vera La ricerca di una forma di inferenza che non possa mai essere al contempo falsa e valida La ricerca di una forma di inferenza che abbia al contempo premesse vere e conclusione sempre falsa La ricerca di una forma di inferenza che sia al contempo sempre falsa e valida.
Che cosa sono le "geometrie non-euclidee"? Tipi di geometrie in cui non è valido il principio di relatività Tipi di geometrie in cui non è valido il V Postulato di Euclide Tipi di geometrie in cui non è valido il principio di inerzia Tipi di geometrie formulate prima della pubblicazione degli Elementi di Euclide.
Per Kant asserti della geometria come «la somma degli angoli interni di un triangolo, quale che sia, equivale a 180 gradi» sono analitici analitici a posteriori sintetici a priori sintetici a posteriori.
In filosofia della scienza, che cosa si intende per «convenzionalismo»? La tesi in base alla quale ogni osservazione è «carica di teoria», e perciò è "convenzionale" La tesi in base alla quale ogni fatto (matematico o scientifico) è vero se e solo se viene osservato, e dunque è "convenzionale" La tesi in base alla quale le "verità" della matematica e delle scienze risultano valide semplicemente "per convenzione" La tesi in base alla quale solo le "convenzioni" nella scienza risultano "vere" in senso assoluto.
In che senso il «convenzionalismo» di Poincaré è "moderato"? Perché riguarda soltanto le leggi della meccanica di Newton Perché non riguarda l'aritmetica né alcune leggi naturali Perché riguarda soltanto gli asserti della geometria Perché riguarda anche l'aritmetica e alcune leggi naturali.
Stando a H. Poincaré, in quale campo di conoscenze NON avremmo a che fare con "verità" convenzionali? Nell'aritmetica e in parte della fisica sperimentale Nella geometria Nella meccanica di Newton Nella logica.
In base al «convenzionalismo», a quale criterio (o a quali criteri) deve essere improntata la scelta tra le diverse teorie disponibili? In base ai criteri della complessità e della verità In base al criterio della verità In base ai criteri della realtà e verità In base ai criteri della semplicità e della comodità.
Per Poincaré la "verità" delle asserzioni geometriche e di gran parte delle teorie fisiche ha uno statuto relativo all'assunzione di una determinata "convenzione reale assoluto intuitivo .
Per H. Poincaré le leggi della meccanica di Newton sono leggi perfettamente confutate dall'esperienza semplici convenzioni, proprio come gli assiomi della geometria euclidea leggi vere che descrivono perfettamente il mondo fisico leggi perfettamente confermate dall'esperienza.
Per Poincaré la geometria euclidea e la meccanica di Newton sono "vere" in senso "assoluto" le più esatte e reali conoscenze in questo momento a nostra disposizione nei campi della fisica e della geometria le più semplici e più vantaggiose organizzazioni possibili delle nostre conoscenze nel campo della fisica e della geometria sono assolutamente false, come è possibile dimostrare con l'esperienza diretta.
A differenza degli asserti della geometria, per Poincaré gli asserti dell'aritmetica sono sintetici a priori analitici a posteriori sintetici a posteriori analitici.
Qual è la posizione di Henri Poincaré in riferimento allo statuto delle "verità" della geometria? Esistono soltanto nel particolare momento in cui una mente le afferra Sono convenzionali Sono eterne Sono reali.
Che cosa afferma la «tesi di Duhem-Quine»? Tra teorie e esperienza c'è una relazione di identità Per ogni categoria logica c'é sempre una categoria psicologica a cui la prima è riducibile I dati della percezione sono più numerosi delle possibili teorie L'esperimento in fisica non può condannare un'ipotesi isolata, ma soltanto un insieme teorico.
Pierre Duhem fu un fautore radicale dell'«induttivismo» un sostenitore moderato dell'«induttivismo», perché lo considerava un metodo valido nella filosofia, ma non nella fisica un critico dell'«induttivismo» un sostenitore moderato dell'«induttivismo», ma soltanto nel campo della fisica.
Qual è il presupposto della «tesi di Duhem-Quine»? L'idea che le teorie scientifiche sono vere fino a prova contraria L'idea che ogni osservazione scientifica è «carica di teoria» L'idea che vige una rigida separazione tra percezione diretta e inferenze logiche L'idea che le entità postulate dalle teorie scientifiche esistano soltanto nel momento in cui vengono osservate.
In che cosa consiste il tentativo di Quine di generalizzare la cosiddetta «tesi di Duhem»? L'estendere alle teorie fisiche la tesi che Duhem aveva inizialmente formulato esclusivamente per le teorie logiche e matematiche L'estendere alle teorie filosofiche la tesi che Duhem aveva inizialmente formulato esclusivamente per le teorie logiche e matematiche L'estendere anche alle teorie logiche e matematiche la tesi che Duhem aveva inizialmente formulato esclusivamente per le teorie fisiche L'estendere alle teorie matematiche e logiche la tesi che Duhem aveva inizialmente formulato esclusivamente per le teorie filosofiche.
Perché la «tesi du Duhem-Quine» è detta «olistica»? Perché afferma che si può confermare o smentire una proposizione della fisica soltanto usando criteri della logica formale Perché afferma che si può confermare o smentire una proposizione se e solo se essa è verificabile Perché afferma che la conferma o la smentita di una singola proposizione coinvolge sempre un insieme di proposizioni con essa connesse Perché afferma che la conferma o la smentita di una singola proposizione è possibile se e solo se viene considerata "isolatamente" .
Secondo Duhem, quale criterio avrebbe dovuto orientare la pratica effettiva degli scienziati? Il «buon senso» La logica formale La fede religiosa L'induzione informale.
Per Duhem, la logica formale non è di nessun aiuto ai fini della pratica scientifica è indispensabile ai fini della pratica scientifica per chiarificare i concetti ivi utilizzati è indispensabile ai fini della pratica scientifica per eliminare le contraddizioni delle teorie è indispensabile ai fini della pratica scientifica perché in grado di "afferrare" il reale con inferenze razionali.
Per quale motivo i due postulati della teoria della relatività «ristretta» sembrano tra loro in conflitto? Per nessuno dei motivi precedenti Perché sono entrambi veri Perché la legge della propagazione della luce nel vuoto confligge con il V Postulato di Euclide Perché la legge della propagazione della luce nel vuoto confligge con il "teorema di composizione delle velocità" della meccanica classica.
Che cosa afferma il secondo postulato (detto anche dell'«invarianza della velocità della luce») della teoria della relatività «ristretta» di Einstein? Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con diversi valori di velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con la stessa velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore Che non è possibile stabilire con la medesima precisione e nello stesso momento alcune coppie di proprietà (come posizione-velocità o tempo-energia) dei sistemi fisici subatomici Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con diversi valori di velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, dipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore.
A chi si deve la Teoria della relatività? Werner Heisenberg Albert Einstein Karl R. Popper Pierre Duhem.
In che senso il «principio di relatività (ristretta)» di Einstein è una generalizzazione di quello di Galileo Galiei? Perché estende anche alla meccanica ciò che per Galilei valeva soltanto per i fenomeni elettromagnetici Perché estende anche ai fenomeni elettromagnetici ciò che per Galilei valeva soltanto in meccanica Perché riguarda soltanto le leggi della meccanica di Newton Perché afferma che si può confermare o smentire una proposizione se e solo se essa è verificabile.
Che cosa afferma il primo postulato (detto anche «principio di relatività nel senso ristretto») della teoria della relatività «ristretta» di Einstein? Che le leggi di natura sono le stesse in ogni sistema di riferimento inerziale Che non esiste alcuna legge di natura in senso "assoluto" Che non esiste alcun sistema di riferimento inerziale Che le leggi di natura differiscono tra sistemi di riferimento inerziali.
Per quale motivo i due postulati della teoria della relatività «ristretta» sembrano tra loro in conflitto? Perché la legge della propagazione della luce nel vuoto confligge con il "teorema di composizione delle velocità" della meccanica classica Per nessuno dei motivi precedenti Perché la legge della propagazione della luce nel vuoto confligge con il V Postulato di Euclide Perché sono entrambi veri.
Che cosa afferma il secondo postulato (detto anche dell'«invarianza della velocità della luce») della teoria della relatività «ristretta» di Einstein? Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con diversi valori di velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con la stessa velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore Che non è possibile stabilire con la medesima precisione e nello stesso momento alcune coppie di proprietà (come posizione-velocità o tempo-energia) dei sistemi fisici subatomici Che la luce si propaga in uno spazio vuoto con diversi valori di velocità in tutti i sistemi di riferimento inerziali, dipendentemente dalla velocità della sorgente di luce o di quella dell'osservatore.
A chi si deve la Teoria della relatività? Werner Heisenberg Albert Einstein Karl R. Popper Pierre Duhem.
In che senso il «principio di relatività (ristretta)» di Einstein è una generalizzazione di quello di Galileo Galiei? Perché estende anche alla meccanica ciò che per Galilei valeva soltanto per i fenomeni elettromagnetici Perché estende anche ai fenomeni elettromagnetici ciò che per Galilei valeva soltanto in meccanica Perché riguarda soltanto le leggi della meccanica di Newton Perché afferma che si può confermare o smentire una proposizione se e solo se essa è verificabile.
Che cosa afferma il primo postulato (detto anche «principio di relatività nel senso ristretto») della teoria della relatività «ristretta» di Einstein? Che le leggi di natura sono le stesse in ogni sistema di riferimento inerziale Che non esiste alcuna legge di natura in senso "assoluto Che non esiste alcun sistema di riferimento inerziale Che le leggi di natura differiscono tra sistemi di riferimento inerziali.
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