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Title of test:
psicologia dello sviluppo e delle relazioni p.3

Description:
da 43 a 58

Author:
carmela
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Creation Date:
26/02/2023

Category:
Others

Number of questions: 121
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Content:
Chi sostiene che il gioco permette il passaggio dalla dipendenza alla autonomia? Winnicott Bruner Piaget Freud.
Chi sostiene che il gioco costituisce una invariante culturale? Bruner Huzinga Piaget Vygostkij.
03. Bruner in merito al gioco ha studiato nessuna opzione è corretta competenze percettive e sensoriali le competenze emotive e i legami di attaccamento le competenze comunicative nei bambini piccoli.
Quale autore considera il gioco una palestra per le abilità metacomunicative? Bateson Freud Paget Vygostkij.
05. Quale autore attribuisce al gioco una funzione sociale in cui emerge il sé? Paget Vygostkij Mead Freud.
Quale autore attribuisce al gioco una funzione di catarsi? Piaget Freud Huzinga Vygostkij.
Quale stadio del gioco si basa sul far finta? il gioco senso-motorio il gioco con regole il gioco simbolico tutte le opzioni sono corrette.
Quale autore considera il gioco uno strumento della mente che aiuta il bambino a controllare i suoi comportamenti? Paget Freud Bruner Vygostkij.
Il gioco con regole caratterizza: 6-7 anni nessuna opzione è corretta l'età prescolare l'età adolsecenziale.
10. Il gioco simbolico caratterizza: l'età scolare il secondo anno di vita il terzo anno di vita il quarto anno di vita.
Quali sono gli stadi dello sviluppo del gioco per Piaget? gioco simbolico gioco con regole tutte le ozpioni sono corrette stadio senso-motorio.
Per Piaget lo sviluppo del gioco si articola in quanti stadi? 4 2 5 3.
13. Per Piaget, nel gioco ... viene facilitato l'apprendimento si assiste all'esercizio di strutture già disponbili tutte le ozpioni sono corrette prevale l'assimilazione.
01. Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo? assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi ristabilire la routine il più presto possibile.
Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge ?a ondate? per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore.
"Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: dolore depressivo nessuna opzione è corretta accettazione della perdita elaborazione del dolore.
Cosa si intende per dolore depressivo? quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi Nessuna risposta è corretta.
L'invischiamento nel processo del lutto e l'evitamento della perdita sono due componenti di: una mancata elaborazione del lutto dolore depressivo un lutto normale un lutto prolungato o traumatico.
L'affermazione "Nei giorni successivi al lutto il bambino può manifestare fantasie di ricongiungimento" è: falsa perché le fantasie di ricongiungimento possono manifestarsi soltanto nel momento in cui il bambino riceve la notizia del lutto vera solo in alcune situazioni particolari vera assolutamente falsa.
Quali sono le principali reazioni al lutto nei bambini? cambiamenti nel comportamento e nel pensiero Tutte le risposte sono corrette interazioni interpersonali caratterizzate da ritiro, isolamento sociale e comportamenti aggressivi reazioni emotive.
L'affermazione "Secondo diversi autori la quasi totalità dei bambini dai quattro anni di età sa che la morte è irreversibile, universale, ed implica la cessazione delle funzioni vitali" è: l'irreversibilità, l'universalità e la non funzionalità sono concetti che vengono acquisiti durante l'adolescenza falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dagli otto anni non è possibile affermare ciò perché l'acquisizione di tali conoscenze dipende soltanto dall'esperienza personale del bambino falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dai sei anni.
Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni? la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità.
La comprensione del concetto di morte nei bambini fa riferimento a: non è possibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi non funzionalità, irreversibilità ed evento tragico irreversibilità e universalità non funzionalità, irreversibilità, universalità, causalità e mortalità personale.
Quale autore afferma che "Evitare il lutto é una importante variante patologica del dolore"? Nessuna risposta è corretta Stanulovic Lieberman Bowlby.
Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: tutte le opzioni sono corrette acuto o cronico lieve, grave ad esordio precoce, ad esordio ritardato.
Quale di queste caratteristiche NON è tipica dei soggetti che sperimentano un lutto prolungato? provano un'intensa sensazione di nostalgia sperimentano sentimenti di alienazione e di isolamento sociale riescono ad investire in nuove attività e nel loro futuro sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.
Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV? la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato) l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.
Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress? entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrette nel Disturbo da Lutto Prolungato c?è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia nel Disturbo Post-traumatico da Stress c?è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi.
Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico? agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando entrambe le risposte sono corrette entrambe le risposte sono sbagliate ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni.
"I ricordi, i pensieri e le emozioni relative alla persona deceduta possono sollecitare le memorie spaventose relative alla modalità del decesso". Questa affermazione è vera per le situazioni di:\n lutto normale lutto prolungato tutte le risposte sono corrette lutto traumatico.
Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore? nessuna opzione il fatto che il genitore non era in grado di sentire e di pensare in modo sano a causa di una malattia mentale il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolverei i suoi problemi è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento.
Quale delle seguenti caratteristiche è presente nel lutto traumatico e non nel lutto normale né in quello cronico? Senso di alienazione e di isolamento sociale tutte caratteristiche presenti soltanto nel lutto traumatico la causa della morte è terrificante e scioccante i soggetti sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.
20. Quando una persona particolarmente cara ad un bambino muore in modo traumatico il bambino può manifestare delle difficoltà, quali? evitamento e appiattimento memorie intrusive relative al decesso Tutte le risposte sono corrette sintomi fisici o emotivi di accresciuto arousal.
Quale dei seguenti sintomi può essere presente nel Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini? disturbi del comportamento alimentare pianto e richiamo della persona perduta Tutte le risposte sono corrette regressioni o perdite di competenze fondamentali.
L' Approccio che considera una complessa articolazione di elementi che entrano in gioco nei percorsi evolutivi e nei processi sottesi alle dinamiche dell'adattamento e del maladattamento si chiama: approccio cululativo del rischio della causalità diretta della causalità circolare process oriented.
Quali sono le principali caratteristiche dei soggetti resilienti? pianificazione tutte le opzioni sono corrette progettualità stima di sé.
la definizione - non semplice capacità di sopravvivere, ma utilizzo delle esperienze per riflettere, riparare e ricominciare a costruire e a realizzare progetti grazie alla forza e alle energie interiori - fa riferimento a: resilienza autodeterminazione autoefficacia risorsa.
Il maltrattamento psicologico comprende due dimensioni, quali? dimensione commissiva e omissiva dimensione intrapsichica dimensione relazionale e personale tutte le opzioni sono corrette.
Il fenomeno dell'abuso all'infanzia è grave a elevato rischio di ricorrenza tutte le opzioni sono corrette frequente.
Incuria, discuria e ipercura fanno parte di: abuso fisico patologia delle cure abuso emozionale abuso sessuale.
Quante forme di trascuratezza sono state classificate? 2 1 3 4.
Difficoltà di crescita e ritardi nel linguaggio sono conseguenze di: maltrattamento psicologico abuso sessuale maltrattamento fisico trascuratezza.
L'anacronismo delle cure fa parte della: abuso emozionale trascuratezza ipercura discuria.
La sindrome di Munchausen per procura fa parte di: incuria discuria ipercura abuso sessuale.
I fattori da valutare per meglio diagnosticare una azione maltrattante sono: età tutte le opzioni sono corrette forma localizzazione.
02. Il maltrattamento fisico comprende diversi livelli di gravità, quali? non vi sono livelli di gravità lieve moderato e grave moderato grave e gravissimo minimo grave e gravissimo.
In età prescolare, difficoltà cognitive e bassi QI sono conseguenze di: discuria ipercura abuso emozionale maltrattamento fisico.
Quante sono le fasi di sviluppo dell'abuso sessuale? 3 2 non vi sono fasi 4.
05. Il post traumatic stress disorder è una conseguenza: maltrattamento fisico e abuso sessuale maltrattamento psicologico abuso sessuale maltrattamento fisico.
01. Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV? presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato) l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.
Quale dei seguenti comportamenti sessuali nei bambini NON è da considerare un segnale di allarme? esplorazioni ed attività ludiche a connotazione sessuale attività ludiche a connotazione sessuale curiosità verso il proprio corpo e quello altrui tutte le opzioni sono corrette.
03. I seguenti comportamenti: mettere la bocca su parti sessuali, chiedere di essere coinvolto in atti sessuali, masturbarsi con oggetti e inserire oggetti in vagina/ano, sono: nessuna opzione è corretta comportamenti presenti esclusivamente nei bambini vittime di abusi comportamenti rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati comportamenti assenti sia nei bambini non abusati.
Quale delle seguenti caratteristiche NON fa parte degli aspetti che caratterizzano la relazione educatore-bambino nei casi di sospetto di abuso e/o maltrattamento? c'è la tendenza da parte della vittima a normalizzare la situazione di abuso il disagio viene espresso dal bambino in maniera indiretta il bambino ha assoluta fiducia nell'altro è presente il bisogno da parte della vittima di mantenere un'immagine buona del genitore maltrattante.
Nella relazione educatore-bambino, "ascoltare le emozioni attivate da quanto osservato" significa: entrambe le risposte sono sbagliate entrare in contatto con le emozioni del bambino entrambe le risposte sono corrette entrare in contatto con le proprie emozioni attivate da quanto si sta osservando.
"Sospendere le aspettative e il giudizio, osservare ciò che accade con occhio obiettivo, non attuare interventi immediati e impulsivi, ascoltare le emozioni attivate costituiscono i principi dell'osservazione partecipe e dell'ascolto empatico". Questa affermazione è: vera solo per quanto riguarda l'ascolto empatico ma non per l'osservazione partecipe vera solo per quanto riguarda l'osservazione partecipe ma non per l'ascolto empatico vera falsa.
Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: acuto, cronico, ad esordio ritardato ad esordio precoce, ad esordio ritardato lieve, intenso nessuna risposta è corretta.
Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico? entrambe le risposte sono corrette entrambe le risposte sono sbagliate ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando.
Lo sviluppo dello schema visivo avviene: tra i 6 e gli 11 anni a 10 anni a 8 anni a 9 anni.
Il periodo dello pseudo naturalismo avviene dagli 11 anni dai 10 anni dai 12 anni dagli 8 anni.
La fase delle forme avviene: tra i 3 -6 anni a 3 anni a 5 anni a 4 anni.
La fase dello scarabocchio avviene: 2 anni a 3 anni tra i 18 mesi e i 3 anni a 4 anni.
05. Nel disegno, l'utilizzo dello spazio pieno implica destrezza e precisione espansione e estroversione inibizione timore.
Quante forme di tratto vengono analizzate nel disegno dei bambini? 4 2 5 3.
A quale età è meglio somministrare il test della figura umana? 6-8 anni nessuna opzione è corretta 3-5 anni 2 anni.
Come può avvenire la somministrazione del test della figura umana? solo individualmente solo collettivamente sia individualmente sia collettivamente in setting clinici.
Nel bambino con deficit cognitivo nel test della figura umana alcuni elementi sono ripetuti le poporzioni testa e tronco sono errate tutte le opzioni sono corrette il volto è senza mimica.
Nel test dell'albero se il tronco è grosso vi è indicazione di: nessuna opzione è corretta una personalità fragile e bisognosa di conferme ricerca di attenzione instabilità emotiva ed ansia.
Nel test della casa, i tetti molto allargati segnalano: un disagio all'interno della famiglia intimità e accoglienza allegria e solidarietà autoefficacia.
Il disegno della famiglia si somministra: dai 6 ai 15 anni dagli 8 ai 12 anni dai 4 ai 7 anni dai 5 ai 10 anni.
Il gioco traumatico è connotato da: tutte le opzioni sono corrette attività disorganizzata attività ripetitiva di temi irrisolti messa in scena di fantasie.
Il primo livello della valutazione del gioco traumatico implica: analisi della struttura del gioco analisi degli affetti analisi dei temi tutte le opzioni sono corrette.
Il gioco catartico e ripetitivo caratterizza prevalentemente: le vittime di maltrattamento fisico le vittime di trascuratezza tutte le opzioni sono corrette le vittime di abuso sessuale.
04. La dissociazione e l'estraneamento dalla realtà caratterizza prevalentemente: le vittime di trascuratezza le vittime di abuso sessuale le vittime di maltrattamento fisico tutte le opzioni sono corrette.
Il secondo livello della valutazione del gioco traumatico implica: tutte le opzioni sono corrette analisi degli affetti analisi della struttura del gioco analisi delle caratteristiche del gioco.
Cosa intendono Cirillo e Di Blasio quando parlano di "incapacità genitoriale come messaggio"? tutte le risposte sono corrette l'incapacità genitoriale viene utilizzata come mezzo per mostrare al partner la propria insoddisfazione all'interno della relazione coniugale il genitore esibisce la propria incapacità sperando che il proprio genitore si occupi dei suoi figli, contando di ottenere una sorta di risarcimento per non essere stato adeguatamente accudito nell'infanzia attraverso il suo comportamento il genitore comunica al figlio che non è in grado di accudirlo adeguatamente.
Secondo Cirillo e Di Blasio, in alcune situazioni di maltrattamento e/o trascuratezza familiari il figlio assume un ruolo attivo nella misura in cui egli, coinvolto in un rapporto parentificato, inintenzionalmente sollecita l'irritazione e la rabbia già latenti in uno o entrambi i genitori, finendo cosi per assumere la posizione di: istigatore nessuna opzione è corretta terzo nel conflitto protettore parentificato.
Quale/i autore/i in letteratura ha/hanno individuato le quattro precondizioni necessarie affinché si compia l'abuso sessuale? Finkelhor Cirillo e Di Blasio Tutte le risposte sono corrette Gagné e Bouchard.
Finkelhor afferma che "L'abuso di alcool o droghe, la presenza di psicosi e di un controllo inadeguato degli impulsi costituiscono aspetti salienti che predispongono al superamento delle inibizioni interne". Quanto affermato dall'autore costituisce: una dinamica tipica delle famiglie maltrattanti e trascuranti una precondizione necessaria affinchè si compia l'abuso sessuale nessuna risposta è corretta la causa scatenante dell'abuso sessuale.
L'affermazione "Il coinvolgimento sessuale della figlia può avvenire attraverso la costruzione di un rapporto privilegiato e non attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze" è: falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire sia attraverso la costruzione di un rapporto "privilegiato" sia attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire soltanto attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze vera vera solo nelle famiglie in cui la figlia ha meno di 10 anni.
Relativamente al funzionamento delle famiglie psicologicamente maltrattanti, quante tipologie di famiglia hanno individuato Gagné e Bouchard? 2 5 nessuna opzione è corretta 3.
L'età può essere un fattore protettivo che mitiga l'impatto della violenza subita dai bambini. In che modo? i ragazzi più piccoli mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più grandi i ragazzi più grandi mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più piccoli i preadolescenti mostrano meno disturbi psicologici rispetto ai bambini più piccoli e a quelli più grandi nessuna ricerca ha dimostrato empiricamente questo legame.
Quali sono le tipologie di fattori protettivi, evidenziate in letteratura, che possono mitigare l'impatto della violenza subita dai bambini? fattori interni ed esterni fattori familiari ed extrafamiliari fattori individuali, familiari e sociali fattori individuali e sociali.
Cosa è emerso dallo studio di Cano e Vivian, i quali hanno indagato i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti? la percezione della gravità degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia la frequenza degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia la frequenza degli stressors ed anche la percezione della loro gravità sono in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia gli stressors indagati dagli autori non predicono alcun comportamento violento.
Lo stressor "morte di una persona cara" rientra tra i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; che tipo di stressor è? stressor che riguarda la minaccia sia la risposta 3 sia la risposta 4 sono corrette stressor interpersonale stressor che riguarda la perdita.
05. Particolare cura è stata posta in letteratura alla analisi degli eventi stressanti che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; tali stressors sono stati definiti su due assi non mutuamente escludentisi. Quali sono i due assi? quello concernente l'ambito di vita e quello relativo alla natura dell'evento stressante quello interpersonale e quello lavorativo quello concernente la perdita e quello relativo alla minaccia Nessuna risposta è corretta.
L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: parzialmente vera vera falsa non è stata dimostrata empiricamente.
Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino? più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo evitante più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo ambivalente non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento nessuna opzione è corretta.
Quale dei seguenti sintomi è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteraura? il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento il gioco ripetitivo e stereotipato Tutte le risposte sono corrette la reattività psicologica.
L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: vera falsa parzialmente vera non è stata dimostrata empiricamente.
Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino? il legame di attaccamento mamma-bambino è di tipo sicuro più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo insicuro all'aumentare della gravità della violenza subita dalla madre, aumenta anche la possibilità che i figli instaurino un legame di tipo disorganizzato non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento.
Quale dei seguenti sintomi non è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteratura? il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento la reattività psicologica nessuna opzione è corretta il gioco ripetitivo e stereotipato.
L'affermazione "I figli di genere opposto a quello del genitore psicologicamente disturbato sono più a rischio di sviluppare disturbi nel corso dello sviluppo, perché mettono in atto comportamenti di imitazione e interiorizzano le problematiche del genitore del sesso opposto" è: vera solo per quanto riguarda le figlie femmine vera falsa non ci sono studi in letteratura che abbiano indagato il legame tra il genere del figlio e la psicopatologia genitoriale.
Le difficoltà pre- o perinatali dei bambini sono considerate: fattori predisponenti fattori perpetuanti fattori precipitanti fattori di resilienza.
La presenza di alcuni tratti fisici particolari nel bambino, come handicap o malattie croniche, è un elemento che: rientra nei fattori perpetuanti, ovvero quei fattori che perdurano durante il corso predispone al maltrattamento i genitori con patologie psichiatriche e non i genitori viene considerato un fattore precipitante grave nessuna opzione è corretta.
Quali dei seguenti fattori NON rientrano tra i fattori perpetuanti, ovvero quelli che perdurano nel tempo? i fattori socioculturali la qualità del legame mamma-bambino le dinamiche familiari gli eventi di vita negativi.
L'epoca di insorgenza della malattia mentale della madre si configura come: fattore precipitante Nessuna risposta è corretta fattore interveniente fattore predisponente.
Quali sono le caratteristiche delle relazioni familiari in grado di contrastare l'impatto della patologia del genitore sul funzionamento familiare e quindi, indirettamente, sullo sviluppo del bambino? Tutte le risposte sono corrette la capacità di gestire il conflitto la presenza di calore affettivo e la vicinanza la flessibilità e l'organizzazione.
L'affermazione "Vannotti sottolinea che, nelle famiglie con un genitore affetto da psicopatologia, è meglio spiegare ai figli apertamente la diagnosi" è: vera in quanto in questo modo viene preservata la relazione tra il genitore affetto da psicopatologia e il figlio vera perché la chiara definizione di una diagnosi e la possibilità di spiegarla apertamente ai figli permette a questi ultimi di adattarsi alla malattia e di sentirsene meno responsabili dipende dalla qualità del legame tra il genitore non affetto da psicopatologia e il figlio vera soltanto per le famiglie con figli grandi.
Quando si verifica, secondo Hall, il fenomeno della triangolazione nelle famiglie in cui un genitore è affetto da psicopatologia? quando il genitore non affetto da patologia chiede (in modo più o meno consapevole) ai propri figli di sostituirlo nella cura del partner malato o di diventare sostituti del partner entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrette quando si verifica quel fenomeno che in letteratura viene definito "parentificazione" del bambino.
Quale differenza è emersa tra le madri e i padri, all'interno degli studi che hanno indagato il legame tra i disturbi psichiatrici nei genitori e la violenza all'infanzia?\n i padri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di commissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di omissione le madri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di omissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di commissione.
Dalla letteratura è emerso che la presenza di disturbi psichiatrici nei genitori può costituire un fattore di rischio in termini di: difficoltà psicosociali, disturbi affettivi e comportamentali tutte le risposte sono corrette psicopatologia abuso fisico e sessuale, trascuratezza e addirittura morte dei figli.
Quali dei seguenti aspetti del bambino rientrano tra i fattori predisponenti, i quali possono rendere il bambino più vulnerabile o più resiliente nel far fronte alla presenza di un genitore affetto da problemi psichiatrici? aspetti temperamentali aspetti intellettivi aspetti fisici Tutte le risposte sono corrette.
Quali sono i diversi ordini di fattori, individuati da Hall all'interno del suo modello, la cui interazione influenza lo sviluppo del bambino, contribuendo alla sua resilienza o, viceversa, vulnerabilità allo stress? di rischio e di protezione predisponenti, perpetuanti e precipitanti di rischio prossimale e di rischio distale di resilienza, prossimali di protezione e prossimali di rischio.
La seconda tipologia di madri infanticide, secondo la classificazione proposta da Stanton e colleghi, include le madri che uccidono per fatalità i propri bambini. Quali sono le principali caratteristiche di queste madri? non sono affette da disturbi di personalità le madri sono spesso giovani, single o sposate con uomini non coinvolti nella cura dei figli negano la gravidanza sia la risposta 1 sia la risposta 3 sono corrette.
Nei casi in cui siano i padri gli autori dell'infanticidio, essi presentano un profilo simile a quello delle madri appartenenti a quale gruppo? al secondo gruppo, caratterizzato da infanticidio accidentale al terzo gruppo, caratterizzato da infanticidio volontario al primo gruppo, in cui l'infanticidio avviene nelle 24 ore dopo il parto il profilo dei padri è completamente diverso dalle tre tipologie di profilo delle madri.
Quale tra i seguenti aspetti differenzia le madri che hanno commesso infanticidio e presentano gravi patologie psichiatriche da quelle appartenenti agli altri due gruppi (madri che uccidono subito dopo il parto e madri che uccidono per fatalità)? sia la risposta 1 sia la risposta 2 sono corrette presentano, con incidenza significativamente superiore rispetto alla popolazione normale, disturbi di personalità dipendente o borderline hanno storie pregresse di abusi subiti come vittime negano la gravidanza.
"Molto spesso si assiste ad un tentativo di suicidio in cui la madre trascina con sé il bambino, spiegabile sulla base dell'identificazione della madre con il proprio bambino, non più percepito come persona, differenziata da sé, ma avvertito come prolungamento del proprio corpo, come parte di sé". Per quale tipologia di madri infanticide è vera questa affermazione? per nessuna tipologia di madri infanticide la terza tipologia connessa a quadri psicopatologici connotati da gravi disturbi psichiatrici per la seconda tipologia connessa a disturbi di personalità per la prima tipologia caratterizzata da assenza di patologia psichiatrica conclamata e diagnosticata.
All'interno della sua breve rassegna cross-culturale sulle madri infanticide, Oberman in quale tipologia include quelle madri che assistono inermi all'uccisione dei loro figli da parte dei propri mariti o compagni, in un quadro di violenza che vede vittime sia la madre sia i figli? nella prima tipologia che include le madri che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto nella terza tipologia che comprende le madri che uccidono i propri bambini volontariamente nella seconda tipologia, ovvero quella delle madri che uccidono per fatalità i propri bambini in nessuna di queste tipologie.
La paura e la negazione della gravidanza sono caratteristiche tipiche di quale tipologia di madri infanticide? delle madri che appartengono alla prima tipologia, ovvero quelle che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto è una caratteristica tipica di tutte e tre le tipologie di madri infanticide della seconda tipologia che comprende madri che uccidono per fatalità i propri bambini della terza tipologia che comprende le madri che uccidono i propri bambini volontariamente.
La prima tipologia di madri infanticide, secondo la classificazione proposta da Stanton e colleghi, include le madri che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto. Quali sono le principali caratteristiche di queste madri? sia la risposta 2 sia la risposta 4 sono corrette non sono affette da psicopatologie specifiche sono affette da gravi patologie psichiatriche sono soprattutto ragazze giovani e single.
Secondo Jang e Smith qual è l'aspetto centrale delle competenze parentali in grado di contrastare l'emergere di condotte antisociali nei figli e di interrompere quindi la catena della devianza? un controllo attento e mirato del comportamento dei figli, attraverso l'esercizio e la supervisione di norme disciplinari chiare e coerenti la presenza di una relazione affettivamente gratificante ed appagante tra genitore e figlio, che garantisca la condivisione dei valori morali e delle regole sociali entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrette.
Chi è stato il primo autore a fornire una descrizione clinica completa della personalità antisociale? Eysenck Johnson-Peterkin Moffitt Cleckley.
Quale autore ha elaborato una teoria biosociale del crimine, nel tentativo di spiegare la natura del comportamento deviante? Eysenck Cleckley Moffitt Patterson.
Quali sono le caratteristiche del comportamento antisociale che inizia nell'infanzia e prosegue nel tempo, secondo Moffitt? strettamente connesso a fattori di natura biologica e alla loro interazione con un ambiente di vita inadeguato è legato esclusivamente a fattori biologici dipende da fattori sociali e relazionali nessuno studio ha dimostrato un legame tra comportamento antisociale e fattori biologici.
Quali sono i possibili effetti dell'incarcerazione di un genitore sui figli? deficit di attenzione problemi di linguaggio e comunicativi problemi cognitivi nessuna opzione è corretta.
Quali sono le principali conseguenze dell'incarcerazione di un genitore sullo sviluppo dei bambini di età 2-6 anni? rifiuto dei limiti e delle norme comportamentali ansia, regressione evolutiva, stress traumatico acuto, senso di colpa comportamenti devianti e rifiuto della relazione parentale tutte le risposte sono corrette.
In quale fascia di età i minori possono manifestare il rifiuto della relazione parentale e comportamenti devianti come conseguenza della carcerazione di un genitore? 7-10 anni 2-6 anni 15-18 anni 11-14 anni.
L'affermazione "nei contesti disagiati, ad alto rischio di criminalità e violenza, è necessario intervenire supportando la famiglia, non soltanto da un punto di vista economico ma soprattutto sostenendola da un punto di vista psicologico ed emotivo, con interventi mirati al potenziamento delle capacità genitoriali e al sostegno" è: falsa perché sarebbe controproducente supportare la famiglia da un punto di vista economico vera vera soltanto per le situazioni più disagiate falsa perché gli interventi di potenziamento e sostegno della genitorialità non sono adeguati per queste situazioni.
L'affermazione "Diversi studi hanno dimostrato che la criminalità della madre abbia un effetto diretto sui figli" è: vera soltanto per quanto riguarda i figli maschi vera soltanto per quanto riguarda le figlie femmine falsa perchè tale effetto è mediato dalle competenze genitoriali vera in assoluto.
L'affermazione "se il comportamento antisociale della madre compare dopo i 15 anni, le capacità di accudimento non vengono pregiudicate dalla condotta delinquenziale della madre" è: vera non è stato dimostrato empiricamente falsa solo in parte vera.
Che cosa hanno dimostrato le ricerche che hanno esaminato la trasmissione del comportamento antisociale? la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente per quanto concerne il monitoraggio della situazione e delle condotte dei figli la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente da un punto di vista affettivo il comportamento deviante dei padri sembra influenzare maggiormente la condotta dei figli maschi mentre il comportamento deviante materno le condotte delle figlie femmine tutte le risposte sono corrette.
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