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Title of test:
2

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bffdbfdsbfdssfd

Author:
ElMachico
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Creation Date:
15/02/2024

Category:
Others

Number of questions: 90
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L'episodio centrale della Medea di Euripide, e che costituisce lo scarto rispetto alle versioni precedenti, è: l'infanticidio la conquista del Vello d'oro il ripudio di Medea da parte di Giasone l'omicidio di Glauce da parte di Medea.
2. Nella tragedia di Euripide, Medea è rappresentata come: una figura di origine divina, discendente del sole, nipote di Eros e Selene, nipote o sorella di Circe, figlia di Ecate una figura di origine divina, discendente del sole, nipote di Eros e Selene, nipote o sorella di Circe, figlia di Ecate un essere umano dotato della conoscenza di arti malefiche una vittima, travolta dalla passione amorosa per Giasone e dall'amore per i figli.
3. Nel romanzo di Christa Wolf, Medea è rappresentata: nel duplice ruolo di vittima e carnefice, preda di una terribile passione che la spinge a commettere il più orrendo dei crimini: l'infanticidio come una figura mitica dotata di arti benefiche, maga e guaritrice, e immagine dell'alterità come una figura privata dei suoi tratti umani, capace di agire con fredda e premeditata crudeltà come l'eroina di un mondo sottoproletario e disagiato, ricontestualizzata nella Germania riunificata all'indomani della caduta del muro.
4. Con la riattualizzazione del mito di Medea, Christa Wolf intende: riscrivere il mito riprendendo la versione di Euripide ma con una prosa moderna scrivere un'opera di evasione, che allontani il lettore dalla realtà problematica della riunificazione tedesca rivisitare la figura di Medea conferendole delle caratteristiche occidentali illustrare i meccanismi che portano i nativi, incapaci di risolvere i propri problemi, alla trasformazione dello "straniero" in capro espiatorio.
5. La struttura del romanzo Medea di Christa Wolf è: costruita sul modello della tragedia di Euripide costruita riprendendo le caratteristiche del romanzo ottocentesco polifonica, l'io narrante si dissemina nelle voci dei personaggi monologica, il racconto si svolge nella coscienza di Medea.
Riprendendo lo schema di Genette, possiamo considerare Medea di Christa Wolf come: un racconto a focalizzazione multipla un racconto a focalizzazione variabile un racconto a focalizzazione fissa un racconto a focalizzazione zero.
Il punto di vista e la voce sono strumenti importanti in quel tipo di narrativa: che intende raccontare la Storia o il Mito secondo le versioni ufficiali che intende raccontare la Storia o il Mito da prospettive diverse e minoritarie, restituendo dunque la voce ai soggetti dimenticati o considerati marginali, come le donne o i soggetti non occidentali che fa un uso poco mediato delle fonti in cui la voce narrante è quella del narratore onnisciente.
8. Nell'ambito dei Women's Studies, il concetto di riscrittura è stato descritto come: la rivisitazione del mito o di storie del passato con la sostituzione delle figure femminili con figure maschili riprendere la Storia e i saperi nelle loro formulazioni più antiche, andando alla ricerca di fonti dimenticate e ritenute obsolete narrare la Storia e i saperi da un punto di vista neutro, con la pretesa di imparzialità e giustizia un ri- guardare" la Storia, i saperi non più da un punto di vista andro- e eurocentrico, ma con originali prospettive critiche, partendo dal punto di vista del soggetto donna.
9. Le "voci" che strutturano il racconto in Medea di Christa Wolf sono: sei personaggi radicalmente ostili a Medea, ognuno per ragioni diverse, responsabili della sua rovina sei personaggi radicalmente attratti da Medea, sedotti dal suo fascino e indipendenza, disposti a fare tutto per lei sei "io" differenti che raccontano ognuno la propria "verità" su Medea, dalla quale sono attratti e respinti allo stesso tempo; sono "io" isolati e imprigionati nell'incomunicabilità sei "io" interconnessi, interessati agli altri e disposti a conoscere anche la verità su loro stessi.
Nel romanzo Medea di Christa Wolf, a Corinto l'Ordine interno è mantenuto da: l'identificazione di un nemico esterno, situato oltre i confini della città, e la preparazione alla guerra l'identificazione di un capro espiatorio sul quale scaricare le magagne della società: Medea; donna, barbara, maga con la reiterazione di rituali ancestrali dal carattere propiziatorio con il sacrificio di una fanciulla per placare l'ira degli dei.
1. Per Amy Elias, la relazione del romanzo metastorico con la Storia è: di fuga dalla Storia caratterizzata dal desiderio per un'alterità che sfugge e mai accessibile con la reiterazione di rituali ancestrali dal carattere propiziatorio volta a una puntuale ricostruzione storiografica.
2. Per Robert Scholes, la narrativa postmoderna successiva agli anni Cinquanta è: segnata da una prevalenza del romance sul novel segnata da prevalenza del novel sul romance segnata da una prevalenza del genere fantascientifico segnata da un ritorno dell'epica.
3. La "rivoluzione copernicana" di Freud ha: inserito lo studio e la cura delle patologie nervose nell'ambito delle scienze sociali inserito lo studio e la cura delle patologie nervose nell'ambito strettamente medico della neurofisiologia sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito strettamente medico della neurofisiologia sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito strettamente medico della psichiatria.
4. Nell'ambito della psicoanalisi freudiana, la relazione analitica è: lo studio dei testi dei padri fondatori della psicoanalisi la redazione dei risultati della ricerca la verifica pratica nel dialogo con i pazienti il processo di transfert che il paziente istituisce con lo psicoanalista.
5. Per Freud, l'inconscio è: la psiche nella sua interezza il preconscio la parte della nostra psiche che coincide con la coscienza, luogo della riflessione razionale la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza, in cui risiedono le pulsioni elementari.
6. Nel saggio L'Io e l'Es di Freud, la struttura psichica è considerata costituita da: Es, Io e Super Io conscio, preconscio, inconscio pulsioni primarie e secondarie amigdala, corteccia cerebrale e ippocampo.
7. Con il termine "Formazione di compromesso", Freud indica: le libere associazioni del sognatore l'attività di deformazione che modifica i contenuti manifesti del sogno fenomeni come i sogni, i lapsus, i sintomi, i motti di spirito, in cui sistemi reciprocamente ostili non riescono a conciliarsi la retorica del motto spirito.
8. Riguardo ai processi di condensazione e spostamento, Freud afferma che: La condensazione è il processo per cui un personaggio estraneo è reso famigliare; lo spostamento indica quel processo per cui l'intensità psichica si concentra sull'oggetto principale si ha la condensazione quando diverse figure vengono fuse in una sola; si ha lo spostamento quando l'intensità psichica, per effetto della censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali si ha la condensazione quando una figura è moltiplicata in altre figure; si ha lo spostamento quando diverse figure vengono fuse in una sola si ha la condensazione quando l'intensità psichica, per effetto della censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali; si ha lo spostamento quando a un personaggio famigliare possono essere attribuiti tratti di altre persone.
9. Con l'espressione "ritorno del rimosso" Freud si riferisce a: il ritorno dei contenuti latenti del sogno nella sfera della coscienza lo scoppio di moti rivoltosi nella società il premere e l'emergere delle pulsioni censurate nella coscienza collettiva il premere e l'emergere delle pulsioni censurate nella coscienza dell'individuo.
10. Per Cathy Caruth, chi ha subito un trauma: non esperisce l'evento nel suo accadere, ma lo assimila in un secondo tempo, generandone la ripetizione in diverse forme è stato in grado di reagire con prontezza a un evento traumatico non è in grado di ricordare l'evento, cancellato dalla memoria supera il trauma attraverso la coazione a ripetere.
1. Il romanzo In fuga di Anne Michaels è ambientato: nel contesto dell'invasione nazista della Francia nel contesto dell'invasione nazista della Polonia nel contesto della Prima Guerra Mondiale nel contesto della Quiet Revolution in Quebec.
2. Per Edward Said, l'esilio è: una crepa incolmabile, perlopiù imposta con forza, che si insinua tra un essere umano e la sua casa nel mondo qualcosa di singolarmente avvincente, che favorisce l'intercultura una scelta volontaria, vissuta con piena convinzione una frattura facilmente superabile a seguito dell'integrazione nella cultura d'arrivo.
3. Il romanzo In fuga di Anne Michaels inizia come: un classico romanzo ottocentesco un romanzo modernista un'autobiografia una biografia.
4. Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il personaggio di Athos incarna: l'introspezione e il distacco dal mondo terreno la riflessione sulla memoria e l'atto del narrare una figura riluttante alla parola, opaca l'attivismo politico.
5. Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il trauma di Jakob deriva da: l'arrivo in Grecia la cattura della sorella da parte delle truppe sovietiche la morte dei genitori in circostanze sconosciute l'uccisione dei genitori e della sorella compiuta dai nazisti.
6. Nel romanzo In fuga, il tema del trauma si esprime: nel personaggio di Jakob: la storia sommersa dilaga nella sua sfera cosciente attraverso rappresentazioni patogene, e nella sfera onirica con sogni che lo riportano al momento dell'evento traumatico nel ritorno di Jakob in Polonia, per affrontare il passato rimosso attraverso le vicende di Athos Roussos con il motivo delle sedute psicoanalitiche.
7. Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, percorso esistenziale di Jakob è segnato da una trasmutazione, nel cui arco: il personaggio compie un percorso di formazione politica ed entra nella resistenza polacca giunto a Toronto, Jakob si perde nella dolorosa nostalgia del passato perduto, chiudendosi al mondo la reminiscenza da traccia mnestica di origine traumatica diverrà percezione dell'essenza attraverso la poesia la reminiscenza da percezione dell'essenza diverrà da traccia mnestica di origine traumatica.
8. Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, l'isola di Idra incarna simbolicamente: il luogo degli eventi traumatici che segnano inesorabilmente Jakob una stazione di cambio, un momento terapeutico che vede l'approdo di Jakob alla poesia e alla redazione del libro una fase di stallo nel suo percorso evolutivo il luogo in cui riemerge il passato rimosso, e dove Jakob decide di passare in solitudine la sua esistenza.
9. Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il ruolo incarnato da Michaela è: la cura del mondo l'emergere delle pulsioni di morte la figura materna la reincarnazione di Bella, la sorella di Jakob.
. Nella parte finale del romanzo In fuga di Anne Michaels, nell'evoluzione di Jakob, la Storia: va a coincidere con la nostalgia del passato diventa ossessione del tempo perduto ostacolando il desiderio per il presente è l'oggetto di studio di Jakob, divenuto un importante storico resta come testimonianza e ricordo ma non divora più l'esperienza.
. Prima del romanzo Le rondini di Montecassino Helena Janeczek ha pubblicato Cibo Manituana Nelle mani giuste Sappiano le mie parole di sangue.
2. I romanzi neostorici sono: narrazioni che intendono proporsi come raccolta dei maggiori eventi celebrati dalla storiografia narrazioni ufficiali che mettono al centro la testimonianza dei soggetti vincitori narrazioni che intendono proporsi come "integrazioni" all'indagine storiografica romanzi contemporanei che intrecciano storia e fantascienza.
3. L'impianto narrativo del romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek è strutturato: come un romanzo epistolare come un monologo interiore dell'io testimone come un dramma teatrale come un mosaico, ed è suddiviso in sezioni intitolate in funzione delle battaglie.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, quale è la sezione che costituisce il punto d'ingresso della narrazione in prima persona? la sezione «Prima Battaglia» (12 gennaio - 12 febbraio 1944) la sezione iniziale «Prima della battaglia» (Milano 2007) la sezione «Seconda e Terza battaglia» (15 febbraio - 24 marzo 1944) la sezione «Ultima battaglia» (11-18 maggio 1944).
5. Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, l'intento è di narrare l'invenzione del nome del padre come: una «menzogna nata per caso» e dunque «brutta» una ricostruzione letteraria dell'albero genalogico paterno una storia tanto mitica per chi l'ascolta da troncare ogni domanda una fantasticheria.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la memoria privata: fa emergere dal passato i soldati anglo-americani, gli indiani, i nepalesi, i maori, gli algerini, gli ebrei venuti dalla Palestina con la Jewish Brigade e tutti gli altri soldati del mondo intero fa emergere dal passato gli oltre centomila caduti sepolti nei sacrari militari che circondano l'abbazia si avvita nei tortuosi meandri della memoria personale sfuma nell'ambito del racconto dell'inconscio.
7. Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek: le vicende sono narrate da una voce autodiegetica e tutte hanno qualcosa in comune: la prospettiva dei soldati italiani, nel quadro della Seconda Guerra Mondiale le vicende sono narrate da una voce autodiegetica e tutte hanno qualcosa in comune: un eroe che viene da lontano e affronta varie traversie per raggiungere il campo di battaglia in terra straniera, nel quadro della Prima Guerra Mondiale le vicende sono narrate da una voce eterodiegetica e rigorosamente dalla prospettiva dei generali, come Clark e Anders le vicende sono narrate da una voce eterodiegetica e tutte hanno qualcosa in comune: un eroe che viene da lontano e affronta varie traversie per raggiungere il campo di battaglia in terra straniera, nel quadro della Seconda Guerra Mondiale.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la storia della Battaglia di Montecassino emerge nel racconto degli eventi precedenti al colonialismo emerge anche nel dialogo con altre trasformazioni, come la creazione dell'assetto post-bellico dell'Europa e dell'Unione Sovietica non emerge, costituisce solo lo sfondo per le vicende private è ricordata unicamente attraverso le celebrazioni della memoria istituzionale, slegata dal presente e dall'attualità della globalizzazione.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, il racconto della Prima Battaglia (12 gennaio - 12 febbraio 1944) è narrato: di Rapata Sullivan di Edoardo Bielinski e Anand Gupta del sergente John "Jacko" Wilkins, della 36a Divisione "Texas" di Irka.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino, a un livello formale e metodologico, l'uso dell'archivio da parte di Helena Janeczek emerge: dai brani relativi al museo di Yad Vashem dai dialoghi con Gustaw Herling dalla lettura delle lettere dei combattenti dalle interviste con la zia Irka.
Nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la vecchia 'infrastoria' di manzoniana memoria ritorna: con la riproposizione delle forme del classico romanzo storico ottocentesco combinata con le forme del romanzo epistolare arricchita dalla presenza dell'elemento autobiografico e da una prospettiva postcoloniale declinata nel contesto di un romanzo distopico.
A proposito delle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, si può parlare di postmemoria perché: il romanzo mette in scena la storia della madre dell'autrice, attraversata dagli eventi storici narrati il romanzo mette in scena la storia del padre dell'autrice, attraversata dagli eventi storici narrati una sezione del romanzo è narrata in prima persona e riguarda la memoria personale il romanzo mette in scena le celebrazioni delle battaglie di Montecassino.
3. Nelle Tempeste di acciaio di Ernst Jünger: il racconto epico delle battaglie, pur nel testimoniare l'orrore, riflette anche la fascinazione che la guerra esercitava sull'autore combattente l'autore denuncia la violenza della guerra la guerra nelle trincee è rappresentata con uno stile che ne evidenzia l'insensatezza e la mostruosità si narra la Prima guerra mondiale evitando ogni accenno all'orrore vissuto dai soldati nelle trincee.
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei brani che narrano le battaglie, i soldati sono descritti come: perfettamente padroni della situazione in cui sono immersi profondamente motivati a combattere, e integrati nella comunità italiana forniti di una visione d'insieme e consapevoli della loro funzione giocatori di una partita di cui ignorano la regia, privi di una visione d'insieme e ignari della loro funzione.
Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, tra le varie vicende, narra quando Emilio Steinwurzel: muore attraversando le acque del fiume Rapido nel corso della Prima battaglia di Montecassino sbarca ad Anzio con le truppe anglo-americane partecipa alla battaglia con il 52° Battaglione Fucilieri di Vilna, del Secondo Corpo d'Armata polacco mentendo sul proprio nome si salva la vita.
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, nei dialoghi tra la narratrice e Gianni si rileva: la rimozione del passato, considerato come un tabù la mescolanza di ricordi e attualità, in un flusso che vede le vicende passate di Emilio Steinwurzel diluirsi nelle riflessioni sul mutamento della circostante Chinatown milanese la concezione del passato come qualcosa di separato dal presente una presa di posizione contraria ai flussi migratori.
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, le vicende di Milek: sono emblematiche dei percorsi del displacement ebraico durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale sono emblematiche dell'esperienza dei soldati nelle trincee della Somme narrano gli stermini di massa e le deportazioni nei campi di concentramento nazisti rispecchiano la vita delle persone comuni a quel tempo.
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, la piccola epopea di Emilio Steinwurzel è considerata preziosa perché: si inserisce nel filone della grande Storia celebrata dalla memoria istituzionale non può cancellare la percezione di non aver vissuto altro che orrore la sua partecipazione alla guerra di liberazione cancella l'orrore della guerra rappresenta una storia di resistenza che costituisce una fonte di ossigeno per la memoria collettiva di un gruppo sociale crudelmente bersagliato dalla storia.
Nelle Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, attraverso le figure dell'io-testimone e di Rapata, emerge: la messa in scena di una memoria come forma di lavoro e azione: il Working through l'idea di un passato inaccessibile la passività dell'esercizio della memoria ciò che resta dei ricordi dopo un atto dila volontà di rimuovere gli eventi traumatici del passato rimozione.
Marianne Hirsch definisce la postmemoria (Postmemory) come: la stratificazione e consolidazione nel tempo della memoria individuale la relazione dei bambini agli eventi traumatici sperimentati dai genitori l'atto di celebrare collettivamente le gesta degli eroi nazionali ciò che resta dei ricordi dopo un atto di rimozione.
1. Cos'è il New Italian Epic: un altro nome per indicare la letteratura degli anni Zero una nebulosa di testi che presentano una nuova etica del narrare l'insieme dei libri che trattano di guerre e traumi collettivi il modo in cui i Wu Ming si riferiscono alla propria produzione.
2. Quali caratteristiche deve avere un'opera del NIE: tutte le seguenti: nuova etica, sguardo obliquo, popular culture, discorso ucronico, oggetti narrativi non-identificati, transmedialità basta che sia scritta dopo la data-spartiacque del 1993 deve necessariamente essere un'ucronia accompagnata dalla riflessione etica deve rispondere al principio di una nuova etica del narrare e presentare almeno alcune delle caratteristiche citate dai Wu Ming.
3. Qual è il rapporto del NIE con il postmodernismo: totale rifiuto il NIE è una continuazione del postmodernismo negli anni Duemila il NIE prende alcuni aspetti 'utili' dal postmodernismo, non lo sovverte del tutto ll NIE si presenta come l'autentico postmodernismo.
4. Chi sono i Wu Ming: un collettivo di scrittori due scrittori di origini cinesi i Wu Ming sono le opere che fanno propri i principi della NIE i critici letterari che si scagliano contro il postmodernismo nascosti dall'anonimità.
5. Come va inteso il 'ritorno al passato' delle opere dei Wu Ming: si tratta di una fuga dalla realtà lo sguardo al passato nasce dal bisogno di calarsi nella storia monumentale per poi 'sbriciolare il monumento' e 'rafforzare i muscoli critici' nei confronti del presente è un modo per scovare i grandi complotti del passato e collegarli alle vicende presenti per apprezzare la purezza di un mondo più semplice rispetto alla modernità.
Perché, nella definizione di Renello, molti personaggi di Q hanno delle 'identità mutanti' perché molti di loro passano dallo status di religiosi a laici nel corso del romanzo perché il protagonista cambia frequentemente umore, rendendo altalenanti le intere vicende del romanzo perché i personaggi non restano mai gli stessi per più di un capitolo perché il protagonista cambia spesso nome e si configura come 'eroe collettivo', mentre l'antagonista usa varie identità come coperture.
7. Cosa si intende per 'postmemoria': la relazione dei figli dei testimoni di traumi collettivi con le esperienze dei loro genitori La memoria che si sviluppa solo in una fase avanzata dell'età il ricordo degli eventi dell'infanzia la mancanza di memoria storica, da colmare con la letteratura.
. In che modo il what-if è un tratto importante nelle Rondini di Montecassino: il romanzo è un'ucronia l'autrice ricostruisce le storie dei suoi personaggi solo ed esclusivamente secondo la logica del 'come sarebbe potuta andare' è un tratto presente in varie modalità e si collega soprattutto al ruolo che l'autrice dà alla finzione letteraria È presente esclusivamente nel dialogo tra la narratrice e l'autista del taxi all'inizio dell'opera.
Perché le vicende delle Rondini di Montecassino riguardano 'storie sommerse' perché gli unici protagonisti dell'opera sono i soldati maori, sistematicamente esclusi dalla narrazione storica dominante perché vengono riportate alla luce le vicende di molti soldati che parteciparono alla battaglia, compresi coloro che facevano parte delle truppe coloniali perché il libro ruota attorno alla battaglia di Montecassino, sconosciuta ai più perché il libro ruota attorno alle indagini attorno a un mistero.
10. Cos'è la memoria multidirezionale: una memoria che segue più direzioni, soffermandosi su concetti vari (dall'identità ai gruppi sociali) senza tentare di escludere, in una logica dominatrice, le memorie degli altri gruppi è la strategia messa in pratica da tutte le opere che riguardano le guerre mondiali è una metafora che indica l'impiego di una narrazione disordinata è la caratteristica principale di una mente iperattiva.
1. Cos'è il feuilleton: il grande romanzo realista il "romanzo a puntate" ottocentesco il nome tecnico delle serie TV francesi il nome di una serie TV dal ruolo fondativo.
2. Qual è la differenza principale tra film e serie TV: i film raccontano una storia in un unico testo, mentre le serie Tv si articolano su più livelli (la puntata e la stagione) ormai non ci sono grandi differenze, le due forme sono del tutto assimilabili i film sono una forma d'arte molto più raffinata l'uno si guarda esclusivamente al cinema, l'altra esclusivamente in televisione.
3. Quale tra questi è un carattere fondamentale delle serie TV: il senso dell'attesa la rapidità il carattere popolare il legame esclusivo con il medium televisivo.
. Perché il senso d'attesa tradizionale tra diversi episodi della stessa stagione non è più scontato: non è così, il senso d'attesa tra ogni episodio è condizione imprescindibile per la corretta fruizione di una serie TV perché il senso d'attesa non è un carattere importante della serialità televisiva a causa della pratica del binge-watching, favorita dalle piattaforme di streaming online non è così, il senso d'attesa è rimasto invariato, anche se non è una componente fondamentale, ma accessoria.
In quale cornice della narrativa contemporanea si inserisce Romanzo criminale di De Cataldo: nel postmodernismo nella tradizione del racconto breve nel giallo sul modello di Camilleri nella cornice del "ritorno alla storia" dal respiro epico.
Perché Romanzo criminale - la serie ha un ruolo fondante per la serialità televisiva italiana: perché è la prima serie italiana a parlare di criminalità organizzata perché è il primo caso di serie TV italiana ad alta originalità linguistica, tecnica e stilistica; inoltre, ha fatto scuola Non è Romanzo criminale ad avere un ruolo fondante, ma Gomorra perché è stato un tentativo fallito ma ha anticipato alcuni elementi di Gomorra.
Perché la ricezione di Suburra conferma il ruolo pionieristico di Romanzo criminale - la serie: perché è ambientata a Roma Suburra non conferma il ruolo pionieristico di Romanzo criminale - la serie; anzi: lo ha ampiamente superato e se ne discosta in ogni aspetto perché basta scorrere rapidamente le recensioni per rendersi conto che i due titoli vengono spesso e volentieri accostati anche dai "non addetti ai lavori" tutte le risposte precedenti sono corrette.
Perché Gomorra- la serie può considerarsi a tutti gli effetti un adattamento del romanzo e del film: Gomorra - la serie non è un adattamento del romanzo né del film, piuttosto è una loro estensione narrativa perché l'ambientazione e i personaggi rimangono gli stessi, nonostante l'arco temporale considerato sia leggermente diverso Gomorra - la serie può considerarsi un adattamento, ma solo del film, non del romanzo Gomorra - la serie può considerarsi un adattamento, ma solo del romanzo, non del film.
. Perché l'assenza sistematica di un lieto fine in Gomorra - la serie può leggersi in una chiave distopica critica: perché l'assenza di un finale positivo è inevitabile in mondo senza redenzione come quello della serie perché non sarebbe realistico il contrario perché invoglia lo spettatore a contrastare "nei fatti" la situazione distopica rappresentata nel mondo finzionale tutte le risposte precedenti sono corrette.
Secondo De Rogatis, sono le quattro ragioni principali del successo della quadrilogia di Elena Ferrante Napoli, nuova identità femminile, gusto del memoir, lunga durata Napoli, lunga durata, nuova identità femminile, distopia lunga durata, rappresentazione inedita dell'amicizia, autobiografia, Napoli gusto del memoir, nuova identità femminile, rappresentazione inedita dell'amicizia, lunga durata.
1. Che tipo di rapporto c'è stato nel Novecento tra letteratura e cinema: disprezzo letterariocentrico nei confronti del cinema fino alla rivoluzione degli anni Duemila la letteratura passa da un complesso di superiorità di inizio secolo a un complesso di inferiorità dal secondo dopoguerra in poi fin dalla nascita del cinema la letteratura ha sofferto di un complesso di inferiorità la letteratura ha subito accolto il cinema come grande repertorio di nuovi temi.
Quale disciplina si occupa dei rapporti tra letteratura e cinema: la comparatistica unicamente la critica cinematografica la filologia i television studies.
3. Secondo Calvino, qual è una delle qualità più importanti della letteratura: l'incisività lo stile rapido la bellezza la visibilità.
4. Qual è la caratteristica principale che accomuna cinema e letteratura: il pubblico popolare l'uso di strategie narrative come il cliffhanger il procedimento stesso della narrazione l'alto valore artistico.
5. In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tematico: i temi letterari vengono riutilizzati dal cinema, mentre in letteratura è presente un immaginario filmico i temi letterari vengono riutilizzati dal cinema la letteratura si rinnova attraverso i temi cinematografici, anche se con riferimenti che rimangono ad un livello superficiale letteratura e cinema non interagiscono a livello tematico, ma solo a livello tecnico-strutturale.
6. In che modo cinema e letteratura interagiscono a livello tecnico-strutturale: Il cinema fa propri i procedimenti del linguaggio letterario la letteratura fa propri procedimenti e tecniche del linguaggio cinematografico, adattandoli alla forma scritta letteratura e cinema non interagiscono a livello tecnico-strutturale, ma solo a livello tematico la letteratura fa proprie le metafore del linguaggio cinematografico.
7. Quale delle seguenti affermazioni sulla pratica degli adattamenti è corretta: gli adattamenti sono una pratica sempre meno popolare gli adattamenti sono pure traduzioni di opere letterarie in opere cinematografiche gli adattamenti sono una forma d'arte inferiore gli adattamenti sono dotati di una propria originalità e devono essere riconosciuti come tali.
Che mestiere fa il protagonista della Separazione del maschio di Francesco Piccolo: il montatore il regista lo scrittore l'avvocato.
9. Quale delle seguenti affermazioni sul ruolo della tematica cinematografica nelle opere di Francesco Piccolo è vera: la tematica cinematografica nelle opere di Francesco Piccolo agisce solo un livello superficiale l'immaginario cinematografico riflette la modalità di pensiero del protagonista, una filosofia antigerarchica la tematica cinematografica nelle opere di Francesco piccolo ricorre solo nelle citazioni fatte dal protagonista, che di mestiere fa il montatore nessuna delle risposte precedenti è corretta.
10. Qual è l'elemento centrale di Gomorra, presente in modi diversi nel romanzo e nel film: mostrare la violenza dei camorristi in funzione perturbante, ricorrendo anche allo splatter replicare il modello Scarface la rappresentazione realistica del Sistema-camorra, senza far sì che il potere dei boss diventi motivo di fascino sul modello Scarface la presenza di una figura di narratore-testimone.
1. Cosa si intende per transmedialità: ha due accezioni: l'applicabilità di un dato concetto teorico a espressioni artistiche appartenenti a media differenti e l'estensione di uno stesso mondo finzionale su media differenti l'estensione di uno stesso mondo finzionale su media differenti l'aumento di forme artistiche innescato dai nuovi media l'applicabilità di un dato concetto teorico a espressioni artistiche appartenenti a media differenti.
2. Cos'è un ecosistema narrativo: è un termine che indica le opere che si occupano del cambiamento climatico l'insieme delle opere di un autore l'insieme dei temi, dei personaggi, dello stile e delle tecniche narrative di una data opera nn'espressione nata in ambito italiano che coincide con la transmedialità intesa come estensione di un mondo finzionale su più media.
3. Come possiamo definire Manituana dei Wu Ming: un primo tentativo di transmedia storytelling in ambito italiano, che tuttavia presenta solo una debole appendice in rete un ambizioso esempio di transmedia storytelling un fototesto una forma ibrida tra letteratura e fumetto.
4. Cosa può fare un lettore sulla piattaforma www.manituana.com: partecipare all'estensione dell'universo narrativo elaborando scenari alternativi, spin off, illustrazioni… navigare tra le mappe geografiche reali e le mappe storiche attraverso Google Earth leggere testi scritti dai Wu Ming ma rimasti esclusi dalla versione definitiva del romanzo tutte le risposte sono corrette.
5. Da quale aspetto di Sirene di Laura Pugno è evidente la volontà di dare vita a un "manga scritto": soprattutto sul piano della lingua e dello stile, perché spesso le frasi dallo l'impressione di essere state pensate come vignette dall'appendice finale che include nel testo un fumetto disegnato dall'autrice dall'ambientazione giapponese dalla ripresa di temi tipici del manga giapponese.
. Perché Mio salmone domestico di Emmanuela Carbé è un esempio di forma ibrida perché i personaggi che presenta, il salmone domestico Crodo in primis, sono poco realistici perché spesso le frasi dell'opera danno l'impressione di essere state pensate come vignette perché accosta la scrittura a veri e propri inserti fumettistici e perché non appartiene a un genere ben definito perché interagisce con un'altra forma artistica (il fumetto) a livello tematico.
Secondo Maria Rizzarelli, quali sono le tre tipologie principali di fototesto nella narrativa contemporanea i fototesti autobiografici, i fototesti che includono foto di volti umani, e i fototesti che includono soprattutto immagini di luoghi i fototesti autobiografici, i fototesti della scrittura finzionale e i fototesti che includono soprattutto immagini di luoghi i fototesti della scrittura finzionale e i fototesti della scrittura autofinzionale i fototesti sul reportage, i fototesti autobiografici e i fototesti finzionali.
Che tipo di autorialità presenta Condominio Oltremare di Giorgio Falco e Sabrina Ragucci un'autorialità autenticamente condivisa: la scrittura di Falco e le fotografie di Ragucci compongono un progetto unitario, senza gerarchie tra codici un'autorialità condivisa "di facciata": i nomi degli autori figurano insieme in copertina, ma nel corso della lettura emerge chiaramente che le fotografie hanno solo un valore accessorio rispetto al testo un'autorialità in conflitto: nel corso della lettura emerge che i due autori mettono in scena una continua lotta per la supremazia di un medium sull'altro un'autorialità condivisa (Falco e Ragucci hanno scritto i testi insieme), ma i numerosi fotografi che hanno contribuito non vengono riconosciuti in modo appropriato.
Ci sono legami tra le tendenze del fumetto italiano e quelle della letteratura contemporanea: sì, infatti il fumetto viene ormai chiamato graphic novel per avvicinarlo alla letteratura no: la letteratura contemporanea è fortemente anti-realistica, al contrario del fumetto no, i legami tra le due forme non sono mai stati significativi sì, infatti in letteratura si parla spesso di "nuovo realismo" e parallelamente cresce l'importanza del "fumetto di realtà".
Quaderni russi di Igort e Kobane calling di Zerocalcare possono definirsi entrambi dei fumetti "impegnati": sì, sono entrambe opere impegnate sì, entrambe sono opere impegnate, ma impiegano strategie diverse (Zerocalcare coniuga l'impegno civile al fumetto di intrattenimento) no, solo Quaderni russi di Igort è un'opera autenticamente impegnata no, nessuna delle due è davvero un'opera impegnata perché la dimensione del viaggio prevale sulla tensione civile.
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