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Title of test:
analisi pol pub

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Columbus

Author:
AVATAR

Creation Date:
03/04/2024

Category:
University

Number of questions: 113
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Content:
2. In che periodo storico pu essere collocata la nascita e lo sviluppo delle politiche pubbliche? ! nel XX secolo ! fine del XIX ! intorno al 1950 ! fine del XVII.
3. In quali Paesi le politiche pubbliche iniziano a svilupparsi? ! Prima negli Stati Uniti e poi in Italia ! Nel Regno Unito ! prima in Italia e poi negli Stati Uniti ! solo In Europa.
5. Come viene definita la "Politica" da DAVID EASTON? ! tutte e tre le risposte precedenti ! Come ’’assegnazione imperativa dei valori’’. La politica non è altro che la traduzione di inputs in outputs da cui si generano dei feedback che si traducono in outcames. ! Come "Prassi conforme a determinati principi o direttive nell'esercizio di un'attività o di un potere decisionale" come " l'Arte di governare".
4. Come possiamo spiegare la differenza tra Scienza Politica ed Analisi Politica? ! grazie alle teorie di Dye ! Attraverso la teoria di DAVID EASTON ! nessuna delle precedenti ! non si pu spiegare.
6. In base alla definizione di D. Easton possimo affermare che l'Analisi delle Politiche Pubbliche segue un'orientamento… ! OUTCAMISTA ! INPUTISTA ! nessuna delle precedenti ! OUTPUTISTA.
7. L'approccio OUTPUTISTA… ! viene così definito proprio perché dà maggior rilievo agli OUTPUTS ! ha lo scopo di studiare le decisioni e le conseguenze che queste hanno nell'ambiente ! considera gli outputs come le conseguenze che vengono fuori dalle decisioni prese ! tutte e tre le altre risposte.
8. Le Politiche Pubbliche… ! nessuna delle precedenti ! non sempre sono delle leggi, possono esistere anche politiche senza leggi ! non possono esistere politiche senza leggi ! sono sempre delle leggi.
9. La Frase "QUALSIASI COSA UN GOVERNO SCELGA DI FARE O NON FARE" riassume la teoria di? ! Jenkins ! Dye ! Anderson ! tutte e tre le risposte precedenti.
10. La Teoria di Dye sulle Politiche Pubbliche ! considera le ’’non decisioni’’ ! vede la politica solo come una scelta o non scelta ! tutte e tre le altre risposte ! specifica l’attore.
11. A chi è riconducibile la seguente affermazione? "un'insieme di azioni interrelate, prese da un attore politico o da un gruppo di attori sulla selezione degli obiettivi e dei mezzi atti al loro raggiungimento all'interno di una situazione specifica, in cui gli attori hanno il potere di prendere derte decisioni" ! Easton ! nessuna delle precedenti ! Jenkins ! Dye.
13. Nella teoria di jenkins perché il processo di Policy diventa difficoltoso? ! tutte e tre le risposte precedenti ! Perché succede spesso che le decisioni del governo vengono frenate e trovano spesso delle limitazini ! perché il processo di policy è influenzato da troppi fattori esterni ! Perché i governi riescono sempre ad affermare le proprie decisioni esercitando senza problemi il loro potere.
12. Jenkins vede la politica come… ! insieme di singoli atti ! processo ! nessuna delle precedenti ! singolo atto.
14. Per Jenkins il comportamento del governo ! non è mai finalizzato al raggiungimento di uno scopo ! solo a volte è finalizzato al raggiungimento di uno scopo ! è sempre finalizzato al raggiungimento di uno scopo ! nessuna delle precedenti.
15. A chi è riconducibile la seguente affermazione? "La policy è un corso di azioni che un attore o un gruppo di attori segue al fine di gestire un problema o una questione di specifico interesse ". ! Jenkins ! Dye ! Easton ! Anderson.
16. Per Anderson cosa sono le politiche pubbliche? ! le politiche pubbliche sono cose e azioni prese singolarmente, e non un insieme di azioni o di provvedimenti che vengono presi per risolvere una questione di interesse collettivo ! le politiche pubbliche non sono né cose né azioni prese singolarmente, ma un insieme di azioni o di provvedimenti che vengono presi per risolvere una questione di interesse collettivo ! le politiche pubbliche non sono né cose né azioni prese singolarmente, ma un insieme di azioni o di provvedimenti che vengono presi per risolvere una questione di interessedi un singolo individuo ! nessuna delle precedenti.
17. Le definizioni di politiche pubbliche date da Dye, Jenkins e Anderson da cosa sono influenzate? ! solo dal contesto sociale ! nessuna delle precedenti ! dal contesto sociale e dal periodo storico in cui vivevano ! solo dal contesto storico.
18. Quali tipi di Criteri possiamo utilizzare per classificare le politiche pubbliche? ! solo criteri per tipologia ! nessuna delle precedenti ! criteri descrittivi e per Tipologia ! solo criteri descrittivi.
19. Secondo quali criteri descrittivi possono essere classificate le politiche pubbliche? ! materia, portata, livello di governo, contenuto ideologico, carattere nel tempo, grado di indipendenza ! materia, natura, portata, contenuto ideologico, carattere nel tempo, grado di indipendenza ! materia, natura, portata, livello di governo, contenuto ideologico, carattere nel tempo ! materia, natura, portata, livello di governo, contenuto ideologico, carattere nel tempo, grado di indipendenza.
20. secondo quale criterio di classificazione le politiche pubbliche possono essere distinte in politichescolastiche, del lavoro, pensionistiche, dei trasporti, ambientali, ecc ecc ? ! livello di governo ! grado di indipendenza ! natura ! materia.
21. In base alla "Natura" le politiche pubbliche… ! possono riguardare solo beni immateriali come il benessere dei cittadini ! possono riguardare beni materiali o simbolici e possono regolamentare rapporti già esistenti o creare nuove situazioni ! possono regolamentare solo rapporti già esistenti ! possono regolamentare solo nuove situazioni create con essa.
22. Il critrio della "Portata" a cosa fa riferimento? ! agli effetti dei provvedimenti ! nessuna delle precedenti ! alla durata dei provvedimenti della politica ! all'applicabilità della politica che pu essere più o meno ampia.
23. In base al Livello di Governo, che tipologie di politiche pubbliche possiamo individuare? ! intergovernative e comunitarie ! regionali e nazionali ! solo comunali ! politiche comunali, regionali, nazionali, intergovernative e comunitarie.
24. quando parliamo di politiche conservatrici o progressiste, politiche liberali o stataliste, ecc ecc, a qualecriterio facciamo riferimento? ! contenuto ideologico ! materia ! carattere nel tempo ! natura.
25. Quando parliamo di politiche concatenate o autonome, facciamo riferimento a quale criterio diclassificazione? ! al livello di governo ! al Grado di indipendenza che riguarda il rapporto che c'è tra le politiche adottate e quelle già esistenti. ! al contenuto ideologico ! alla portata.
26. La classificazione delle Politiche Pubbliche per TIPOLOGIA… ! permette di analizzare i fattori orizzontali ! permette di analizzare i fattori trasversali ! nessuna delle precedenti ! permette di analizzare i fattori orizzontali e trasversali.
27. Chi sono i maggiori esponenti dell'approccio che nello studio delle politiche pubbliche analizza levariabili causali? ! LOWI E WILSON ! DYE E LOWI ! JENKINS E WILSON ! tutte e tre le risposte precedenti.
Lowi e Wilson sono due importanti politologi che svilupparono le loro teorie in quale Paese ! America ! Regno Unito ! Australia ! Europa.
29. Su quali criteri si basa la Tipologia di Lowi? ! SOLO GRADO DI COINVOLGIMENTO SISTEMICO ! nessuna delle precedenti ! CARATTERE NORMATIVO e GRADO DI COINVOLGIMENTO SISTEMICO ! SOLO CARATTERE NORMATIVO.
30. Secondo Lowi qual è la strategia migliore da adottare affinché non ci sia uno stallo decisionale? ! collaborazione e cooperazione in un gioco a somma negativa ! collaborazione e cooperazione in un gioco a somma positiva ! nessuna delle precedenti ! collaborazione e cooperazione in un gioco a somma zero.
31. Secondo Lowi la migliore strategia da adottare è quella basata sulla collaborazione e cooperazione inun gioco a somma positiva dove ogni attore ottiene qualcosa. Quali sono le circostanze in cui questa situazione pu mutare in un gioco a somma zero? ! Se sopraggiungono gravi crisi economiche ! tutte e tre le altre risposte ! Per l’affermarsi di certi attori politici ! Per la capacità di certi individui capaci di realizzare grandi riforme costituzioni.
32. Su cosa è incentrata la teoria di Wilson? ! sul modo in cui i destinatari delle politiche percepiscono le decisioni prese in termini di Costi e Benefici ! sul modo in cui i destinatari delle politiche pubbliche percepiscono le decisioni prese in termini di Costi ! sul modo in cui i destinatari delle politiche pubbliche percepiscono le decisioni prese in termini di Benefici ! sul modo in cui i destinatari delle politiche pubbliche percepiscono le decisioni prese in termini di benessere collettivo in senso lato.
33. Come vengono definiti da Wilson i Costi e Benefici che colpiscono in maniera diretta l'individuo? ! Personali ! Individuali ! Diffusi ! Concentrati.
34. Come vengono definiti da Wilson i Costi e Benefici che colpiscono in maniera indiretta l'individuo? ! personali ! individuali ! Diffusi ! concentrati .
35. Secondo Wilson la percezione dei costi e benefici può variare se si tiene conto di quale variabile? ! profondità ! spazio/tempo ! Tempo ! Spazio .
36. Per Wilson nei Giochi a somma Positiva ! tutte e tre le risposte precedenti ! gli attori coinvolti tendono sempre a raggiungere un accordo ! ci sono posizioni che prevalgono su altre, dunque c’è sempre un attore che vince ! gli esiti collettivi presi in maniera razionale producono conseguenze irrazionali.
37. Per Wilson nei Giochi a somma Negativa ! ci sono posizioni che prevalgono su altre, dunque c’è sempre un attore che vince ! nessuna delle precedenti ! gli attori coinvolti tendono sempre a raggiungere un accordo ! gli esiti collettivi presi in maniera razionale producono conseguenze irrazionali.
38. Per Wilson nei Giochi a somma Zero ! nessuna delle precedenti ! ci sono posizioni che prevalgono su altre, dunque c’è sempre un attore che vince ! gli attori coinvolti tendono sempre a raggiungere un accordo ! gli esiti collettivi presi in maniera razionale producono conseguenze irrazionali.
39. Con la combinazione COSTI CONCENTRATI E BENEFICI CONCENTRATI… ! Questa tipologia di rapporto si svolge per lo più al di fuori dei riflettori della politica e porta ogni singolo gruppo a contrapporsi all'altro, al fine di accaparrarsi maggior vantaggi possibili a discapito di altri gruppi ! la politica impone determinati vincoli a tutti i cittadini a discapito di alcuni gruppi privati o di associazioni. Questo tipo di rapporto dunque permette ai politici di comportarsi come dei veri e propri imprenditori. ! Questo tipo di rapporto invece non prevede un lavoro troppo impegnativo, in quanto nessuno pagherà dei costi troppo elevati e tutti trarranno dei benefici dalle decisioni prese ! quando un gruppo ben organizzato e con una certa forza di lobbying riesce ad ottenere vantaggi da un sistema politico facendo si che i costi vengano scaricati su altri individui che possibilmente non hanno neanche la capacità di sostenerli.
41. Con la combinazione BENEFICI DIFFUSI E COSTI CONCENTRATI… ! quando un gruppo ben organizzato e con una certa forza di lobbying riesce ad ottenere vantaggi da un sistema politico facendo si che i costi vengano scaricati su altri individui che possibilmente non hanno neanche la capacità di sostenerli ! Questo tipo di rapporto invece non prevede un lavoro troppo impegnativo, in quanto nessuno pagherà dei costi troppo elevati e tutti trarranno dei benefici dalle decisioni prese ! la politica impone determinati vincoli a tutti i cittadini a discapito di alcuni gruppi privati o di associazioni. Questo tipo di rapporto dunque permette ai politici di comportarsi come dei veri e propri imprenditori. ! Questa tipologia di rapporto si svolge per lo più al di fuori dei riflettori della politica e porta ogni singolo gruppo a contrapporsi all'altro, al fine di accaparrarsi maggior vantaggi possibili a discapito di altri gruppi.
40. Con la combinazione BENEFICI CONCENTRATI E COSTI DIFFUSI… ! quando un gruppo ben organizzato e con una certa forza di lobbying riesce ad ottenere vantaggi da un sistema politico facendo si che i costi vengano scaricati su altri individui che possibilmente non hanno neanche la capacità di sostenerli ! Questo tipo di rapporto invece non prevede un lavoro troppo impegnativo, in quanto nessuno pagherà dei costi troppo elevati e tutti trarranno dei benefici dalle decisioni prese ! la politica impone determinati vincoli a tutti i cittadini a discapito di alcuni gruppi privati o di associazioni. Questo tipo di rapporto dunque permette ai politici di comportarsi come dei veri e propri imprenditori. ! Questa tipologia di rapporto si svolge per lo più al di fuori dei riflettori della politica e porta ogni singolo gruppo a contrapporsi all'altro, al fine di accaparrarsi maggior vantaggi possibili a discapito di altri gruppi.
42. Con la combinazione BENEFICI E COSTI DIFFUSI… ! Questo tipo di rapporto invece non prevede un lavoro troppo impegnativo, in quanto nessuno pagherà dei costi troppo elevati e tutti trarranno dei benefici dalle decisioni prese ! quando un gruppo ben organizzato e con una certa forza di lobbying riesce ad ottenere vantaggi da un sistema politico facendo si che i costi vengano scaricati su altri individui che possibilmente non hanno neanche la capacità di sostenerli ! Questa tipologia di rapporto si svolge per lo più al di fuori dei riflettori della politica e porta ogni singolo gruppo a contrapporsi all'altro, al fine di accaparrarsi maggior vantaggi possibili a discapito di altri gruppi ! la politica impone determinati vincoli a tutti i cittadini a discapito di alcuni gruppi privati o di associazioni. Questo tipo di rapporto dunque permette ai politici di comportarsi come dei veri e propri imprenditori.
43. Considerando le relazioni che si creano tra l'unità d'analisi e il metodo di analisi quali tipi di teorie sullepolitiche pubbliche possiamo individuare? ! Teorie Deduttive e Induttive ! nessuna delle precedenti ! teorie induttive ! teorie deduttive.
44. Sono considerate Teorie Deduttive… ! Pluralismo e Corporativismo ! Pubblic Choise ! Economia del Benessere e teorie neoistituzionaliste Pubblic Choise, Classiste, Neoistituzionaliste.
45. Sono considerate Teorie Induttive… ! Corporativismo e pluralismo ! Classiste e statalismo ! Economia del Benessere, Pluralismo, Corporativismo e Statalismo Statalismo ! Statalismo e Pubblic Choise.
46. Chi furono i maggiori esponenti del Pluralismo? ! MAX WEBER OTTO HINTZE ! Alfred Pigou ! James Madison e Arthur Bentley. ! Robert Keohane e Peter Hall.
47. Quale elemento viene considerato dalla teoria statalista che le altre teorie non avevano considerato? ! dell’uso della forza che lo stato pu esercitare per affermarsi e per ordinare e organizzare le istituzioni ! della ’’lotta tra classi’’ che provocano un collasso del sistema produttivo ! dello stato visto come istituzioni guida ! dei FALLIMENTI DELLO STATO.
48. Quando parliamo di New Economics of Organization a quale teoria facciamo riferimento? ! alla Pubblic Choise ! alla teoria Statalista ! alCorporativismo ! alla teoria Neoistituzionalista.
49. Chi ha introdotto per primo un modello standard di analisi del processo di Policy making e quando? ! DYE negli anni '40 ! LASSWELL negli anni '50 ! Jenkins negli anni '60 ! Wilson negli anni '70.
50. Chi ha riformulato il modello iniziale di Lasswell cconsiderando il modello di policy making come unaspirale, dove ogni singolo elemento non si ripete sempre in maniera uguale all’interno del processo, ma anzi che tutto venga rimodulato? ! nessuna delle precedenti ! Brewer ! Charles Jones ! Anderson.
51. Quali sono gli aspetti principali che compongono il processo di policy making? ! agenda setting, formulazione delle politiche, decisione, implementazione, valutazione dei risultati ! valutazione variabili e benefici, formulazione delle politiche, decisione, implementazione, riprogrammazione in base ai problemi riscontrati, valutazione dei risultati ! agenda setting, formulazione delle politiche, decisione, implementazione, valutazione dei soli benefici ! valutazione variabili e benefici, formulazione delle politiche, decisione, implementazione, valutazione dei risultati.
52. In cosa consiste la fase di "Agenda Setting"? permette di restringere il campo delle possibili alternative, al fine di risolvere un problema pubblico. In questa fase vengono coinvolti solo attori istituzionali e vengono esclusi invece gli attori non statali consiste nell’attuazione di una politica e comprende tutte le azioni dirette volte al raggiungimento dell’obiettivo. E’la fase quasi finale di tutto il processo dove si implementano le decisioni prese da parte del governo e che determina il successo o il fallimento della politica pubblica n questa fase si cerca di individuare le possibile soluzioni al problema posto. Si tratta principalmente di analizzare per bene quale procedura e quale soluzione adottare per risolvere al meglio la questione, cioè tra tutte le possibili soluzioni sarà necessario scegliere la più adeguata. E’il momento in cui si raccolgono tutti i problemi e le necessità e in cui il governo sceglie di dare priorità ad alcuni problemi piuttosto che ad altri. Tutto ciò che è non decisione diventa oggetto di studio e diventa importante al fine di capire le dinamiche che ci sono alla base del procedimento di policy making. Questa fase diventa importantissima anche perché ci mostra in maniera chiara, le necessità che si possono creare all’interno di una determinato momento storico per una popolazione.
53. In cosa consiste la fase di "formulazione delle politiche"? ! In questa fase si cerca di individuare le possibile soluzioni al problema posto. Si tratta principalmente di analizzare per bene quale procedura e quale soluzione adottare per risolvere al meglio la questione, cioè tra tutte le possibili soluzioni sarà necessario scegliere la più adeguata. ! permette di restringere il campo delle possibili alternative, al fine di risolvere un problema pubblico. In questa fase vengono coinvolti solo attori istituzionali e vengono esclusi invece gli attori non statali consiste nell’attuazione di una politica e comprende tutte le azioni dirette volte al raggiungimento dell’obiettivo. E’la fase quasi finale di tutto il processo dove si implementano le decisioni prese da parte del governo e che determina il successo o il fallimento della politica pubblica. ! E’il momento in cui si raccolgono tutti i problemi e le necessità e in cui il governo sceglie di dare priorità ad alcuni problemi piuttosto che ad altri. Tutto ciò che è non decisione diventa oggetto di studio e diventa importante al fine di capire le dinamiche che ci sono alla base del procedimento di policy making. Questa fase diventa importantissima anche perché ci mostra in maniera chiara, le necessità che si possono creare all’interno di una determinato momento storico per una popolazione.
54. In cosa consiste la fase di "Decision Making"? ! permette di restringere il campo delle possibili alternative, al fine di risolvere un problema pubblico. In questa fase vengono coinvolti solo attori istituzionali e vengono esclusi invece gli attori non statal ! E’il momento in cui si raccolgono tutti i problemi e le necessità e in cui il governo sceglie di dare priorità ad alcuni problemi piuttosto che ad altri. Tutto ciò che è non decisione diventa oggetto di studio e diventa importante al fine di capire le dinamiche che ci sono alla base del procedimento di policy making. Questa fase diventa importantissima anche perché ci mostra in maniera chiara, le necessità che si possono creare all’interno di una determinato momento storico per una popolazion In questa fase si cerca di individuare le possibile soluzioni al problema posto. Si tratta principalmente di analizzare per bene quale procedura e quale soluzione adottare per risolvere al meglio la questione, cioè tra tutte le possibili soluzioni sarà necessario scegliere la più adeguat ! consiste nell’attuazione di una politica e comprende tutte le azioni dirette volte al raggiungimento dell’obiettivo. E’la fase quasi finale di tutto il processo dove si implementano le decisioni prese da parte del governo e che determina il successo o il fallimento della politica pubblica.
55. In cosa consiste la fase di "Implementazione"? In questa fase si cerca di individuare le possibile soluzioni al problema posto. Si tratta principalmente di analizzare per bene quale procedura e quale soluzione adottare per risolvere al meglio la questione, cioè tra tutte le possibili soluzioni sarà necessario scegliere la più adeguata. consiste nell’attuazione di una politica e comprende tutte le azioni dirette volte al raggiungimento dell’obiettivo. E’la fase quasi finale di tutto il processo dove si implementano le decisioni prese da parte del governo e che determina il successo o il fallimento della politica pubblica. ! permette di restringere il campo delle possibili alternative, al fine di risolvere un problema pubblico. In questa fase vengono coinvolti solo attori istituzionali e vengono esclusi invece gli attori non statal ! E’il momento in cui si raccolgono tutti i problemi e le necessità e in cui il governo sceglie di dare priorità ad alcuni problemi piuttosto che ad altri. Tutto ciò che è non decisione diventa oggetto di studio e diventa importante al fine di capire le dinamiche che ci sono alla base del procedimento di policy making. Questa fase diventa importantissima anche perché ci mostra in maniera chiara, le necessità che si possono creare all’interno di una determinato momento storico per una popolazione.
56. In cosa consiste la fase di "Apprendimento e Valuazione"? ! consiste nell’attuazione di una politica e comprende tutte le azioni dirette volte al raggiungimento dell’obiettivo. E’la fase quasi finale di tutto il processo dove si implementano le decisioni prese da parte del governo e che determina il successo o il fallimento della politica pubblica. ! In questa fase si cerca di individuare le possibile soluzioni al problema posto. Si tratta principalmente di analizzare per bene quale procedura e quale soluzione adottare per risolvere al meglio la questione, cioè tra tutte le possibili soluzioni sarà necessario scegliere la più adeguata. permette di restringere il campo delle possibili alternative, al fine di risolvere un problema pubblico. In questa fase vengono coinvolti solo attori istituzionali e vengono esclusi invece gli attori non statali dopo un po’ di tempo che la politica è stata implementata e che ha dispiegato i suoi effetti, è possibile fare una valutazione analizzando se sono stati o meno raggiunti gli obiettivi prefissati, che tipo di risorse sono state utilizzate e se sono stati soddisfatti i criteri economic.
57. A cosa fa riferiemnto l'Agenda sistemica? E' composta dalle priorità che la comunità sociale espone e riguarda le decisioni concrete che la politica intende perseguire ! E' composta dalle priorità che la comunità sociale espone ! nessuna delle precedenti ! riguarda le decisioni concrete che la politica intende perseguire .
58. A cosa fa riferimento l'agenda istituzionale? ! E' composta dalle priorità che la comunità sociale espone e riguarda le decisioni concrete che la politica intende perseguire ! nessuna delle precedenti ! E' composta dalle priorità che la comunità sociale espone ! riguarda le decisioni concrete che la politica intende perseguire .
gli studiosi COBB e ROSS E ROSS, quanti tipi di schema di formazione dell’agenda in relazione anche al sistema di governo hanno identificato 5 2 3 4.
60. il modello outside initiation model… ! affermato nei regimi coorporativi dove gruppi promuovono certe politiche alle istituzioni senza la necessità di ottenere consenso da parte della società civil ! si sviluppa all’interno delle democrazie liberali, in cui i principali attori sono i gruppi sociali cioè gruppi non governativi. L’espansione di questo modello ha portato naturalmente alla formazione di lobby ! è associato ai regimi totalitari. In questo caso le issue vengono rilevate direttamente da attori istituzionali che solo dopo cercano di coinvolgere la società civile, facendo pensare loro che il problema sia di rilievo pubblic ! nessuna delle precedenti .
61. il modello mobilization model.. è associato ai regimi totalitari. In questo caso le issue vengono rilevate direttamente da attori istituzionali che solo dopo cercano di coinvolgere la società civile, facendo pensare loro che il problema sia di rilievo pubblico ! nessuna delle precedenti si sviluppa all’interno delle democrazie liberali, in cui i principali attori sono i gruppi sociali cioè gruppi non governativi. L’espansione di questo modello ha portato naturalmente alla formazione di lobby affermato nei regimi coorporativi dove gruppi promuovono certe politiche alle istituzioni senza la necessità di ottenere consenso da parte della società civil.
62. il modello dell’ inside initiation model… affermato nei regimi coorporativi dove gruppi promuovono certe politiche alle istituzioni senza la necessità di ottenere consenso da parte della società civile è associato ai regimi totalitari. In questo caso le issue vengono rilevate direttamente da attori istituzionali che solo dopo cercano di coinvolgere la società civile, facendo pensare loro che il problema sia di rilievo pubblico nessuna delle precedent ! si sviluppa all’interno delle democrazie liberali, in cui i principali attori sono i gruppi sociali cioè gruppi non governativi. L’espansione di questo modello ha portato naturalmente alla formazione di lobby.
63. In che modo si articola la fase di Formulazione delle Politiche? analisi, selezione delle alternative, cercare di legittimare la soluzione scelta, formalizzare la policy ! analisi, cercare di legittimare la soluzione scelta, formalizzare la policy ! selezione delle alternative, cercare di legittimare la soluzione scelta, formalizzare la policy ! analisi, selezione delle alternative,, formalizzare la policy .
64. Il «Policy networks» è uno schema utilizzato per lo studio delle politiche pubbliche che… ! tutte e due le risposte precedenti sono corrette ! nessuna delle precedenti ! permette di capire quali possono essere i rapporti tra i diversi attori statali e quindi cerca di analizzare i rapporti formali ed informali tra attori governativi e attori social viene visto più come un approccio sociologico, in quanto i loro attori hanno una comune percezione del problema. All’interno delle community gli attori non devono per forza essere in contatto diretto tra di loro. Essi condividono gli stessi problemi anche se a distanza poiché accumunati da basi economiche, religiose etniche ideologiche, culturali. Questo significa che tutti coloro che sono interessati allo stesso problema, anche se distanti, si uniscono insieme.
65. Il «policy communities » è uno schema utilizzato per lo studio delle politiche pubbliche che.. permette di capire quali possono essere i rapporti tra i diversi attori statali e quindi cerca di analizzare i rapporti formali ed informali tra attori governativi e attori sociali ! nessuna delle precedenti ! viene visto più come un approccio sociologico, in quanto i loro attori hanno una comune percezione del problema. All’interno delle community gli attori non devono per forza essere in contatto diretto tra di loro. Essi condividono gli stessi problemi anche se a distanza poiché accumunati da basi economiche, religiose etniche ideologiche, culturali. Questo significa che tutti coloro che sono interessati allo stesso problema, anche se distanti, si uniscono insieme ! tutte e due le risposte precedenti sono corrette .
66. In cosa consiste il cosiddetto DILEMMA DELL’AZIONE COLLETTIVA? spesso, gruppi più numerosi sono più forti e gruppi formati da un numero ristretto di soggetti invece sono più deboli ! nessuna delle precedenti spesso, gruppi più numerosi sono più deboli e gruppi formati da un numero ristretto di soggetti invece sono più forti spesso, gruppi poco numerosi sono più deboli e gruppi formati da un numero elevato di soggetti invece sono più forti.
. Quante e quali sono le diverse tipologie di Politiche individuate da Lowi in base alla maggiore o minore distanza dalla coercizione? ! redistributive, Ambientali, costitutive e distributive ! redistributive, Regolative, di Bilancio e distributive ! redistributive, Regolative, costitutive e distributive ! Assistenziali, Regolative, costitutive e distributive .
68. Quali sono gli ambiti di policy che dovrebbero avere dimensioni differenti e più ampie rispetto a quello nazionale ! la circolazione di beni e di capitali e il rispetto dei diritto umani ! tutte e tre le altre risposte ! la liberalizzazione del mercato e la politica monetaria ! le telecomunicazioni e le politiche migratorie.
Il processo di europeizzazione può essere distinto in due fasi: una ascendente e una discendente. In cosa consiste la fase ascendente? ! nessuna delle precedenti ! tutte e due le risposte precedenti sono corrette ! analizzare le decisioni di carattere comunitario nei sistemi istituzionali dei singoli stati membri ! riguarda la costruzione delle istituzioni e delle politiche europee .
70. Cosa intendiamo quando parliamo di Regole Formali? ! tutte e tre le risposte precedenti riguardano l’iniziativa legislativa, la fissazione dell’agenda, rapporti tra lavori di commissione e lavori d’aula, regime degli emendamenti e procedura del voto ! Il rapporto fra i progetti presentati e il tempo a disposizione ! si fa riferimento al numero delle camere, alle commissioni di lavoro, alla loro composizione, allo stile del lavoro, all’estrazione professionale.
71. Quali sono i fattori che concorrono a definire il valore della decisione di policy? ! tutte e tre le altre risposte ! caratteristiche della domanda e caratteristiche del problema ! costi di informazione e costi di elaborazione ! Ragioni del decisore e costi di attuazione .
72. Che cos'è la Causazione? ! La causazione è il processo attraverso il quale più cause producono uno o più effetti ! La causazione è il processo attraverso il quale una causa produce uno o più effetti ! La causazione è il processo attraverso il quale una causa produce uno e un solo effetto ! nessuna delle precedenti .
73. Quali sono le variabili indipendenti? ! nessuna delle precedenti ! Le variabili indipendenti sono quelle che assumono certe caratteristiche e non cambiano ! Le variabili indipendenti sono sono quelle che cambiano al variare delle altre variabili ! tutte e due le risposte precedenti sono corrette .
74. quando una politica pubblica viene definita efficace? ! nessuna delle precedenti ! quando i suoi outputs hanno la capacità di generare outcames ovvero risultati desiderati ! quando i suoi imputs hanno la capacità di generare outputs ovvero risultati desiderati ! quando i suoi outcomes hanno la capacità di generare outputs ovvero risultati desiderati .
75. quando una politica pubblica viene definita di qualità? ! quando non ha la capacità di modificare l’ambiente circostante ma soddisfacendo l’esigenza di chi si trova all’interno di quell’ambiente ! nessuna delle precedenti ! quando ha la capacità di modificare l’ambiente circostante ma soddisfacendo l’esigenza di chi si trova all’interno di quell’ambient ! quando ha la capacità di lasciare immutato l’ambiente circostante ma soddisfacendo l’esigenza di chi si trova all’interno di quell’ambiente.
76. Quanti tipi di qualità possiamo distinguere nell'ambito delle politiche pubbliche? ! qualità tecnica e fisico-strumentale ! qualità attesa e relazionale ! qualità effettiva e percepita ! tutte e tre le altre risposte .
7. Anche la qualsiasi ricerca più accurata possibile può dar vita al verificarsi di alcune condizioni ignote al tempo di adozione della politica stessa ! l'affermazione è incompleta ! l'affermazione è falsa ! l'affermazione è vera ! nessuna delle precedenti .
78. Il performance based budgeting… ! si basa fondamentalmente sull’idea che le politiche siano in qualche modo misurabili ! tutte e tre le altre risposte ! consente di stilare una lista di politiche ritenute a basso impatto o legate invece a grandi risultati ! si basa sull’idea che il bilancio pubblico possa essere influenzato delle policies e dai risultati in termini di output e outcame.
79. Quali sono le caratteristiche fondamentali della Consultazione? ! tutte e tre le altre risposte ! l’attendibilità dei risultati ! l’utilità e l’esaustività dei risultati ! l’onerosità della realizzazione (costi) .
80. Il SONDAGGIO ! Nel sondaggio di solito vengono somministrate molte domande agli intervistati e di difficile comprensione ! è una rilevazione che generalmente avviene sulla popolazione ! nessuna delle altre risposte ! Oggi è uno strumento molto utilizzato rispetto ai focus group .
81. quali sono i limiti del NOTICE AND COMMENT (pubblicizzazione da parte dell’amministrazione di un documento di consultazione ! L’insieme di coloro che effettivamente risponderanno sarà sicuramente inferiore rispetto al numero reale di persone che dovrebbero essere consultate realmente Saranno rappresentati in maniera eccessiva i soggetti dotati di alcune risorse e poco rappresentate invece le categorie con minori risorse ! L’accesso alla consultazione con questo sistema è volontario ed inclusivo ! tutte e tre le altre risposte .
82. quali sono in ordine cronologico, i tre momenti fondamentali di valutazione, nel processo di definizione delle politiche pubbliche? ! Valutazione Ex post, Valutazione in Itinere e valutazione Ex Ante ! Valutazione In itinere, Valutazione Ex Ante e valutazione Ex Post ! Valutazione Ex Ante, Valutazione In Itinere e Valutazione Ex post ! Valutazione Ex Ante, Valutazione Ex post e valutazione in itinere .
83. La Valutazione EX ANTE si colloca nel bel mezzo del processo e permette di monitorare le fasi di implementazione delle policies. E’ la fase in cui la politica attuata inizia a generare i primi effetti, e che consentiranno poi di costruire l’analisi ex post. Mette sotto osservazione l’intervento pubblico in un momento in Cui il policy maker sta cambiando l’assetto di un’amministrazione. ! nessuna delle precedenti Questo tipo di valutazione è quella che chiude il ciclo di una politica pubblica. La fase dunque in cui vengono valutati i risultati e le conseguenze delle politiche adottate. Inoltre ci dà anche indicazioni concrete circa la qualità del policy making ! è un analisi sistemica di quelle che potrebbero essere le conseguenze e gli effetti causati dall’adottare una politica. Contempla gli obbiettivi da raggiungere e valuta gli impatti che le politiche potrebbero avere sui soggetti coinvolti e sui singoli stakeholders. Può essere utilizzata come uno strumento per migliorare la qualità dell’intervento pubblico mettendo a disposizione dei policy makers evidenze empiriche e possibili alternativ.
84. La Valutazione IN ITINERE ! nessuna delle precedenti ! è un analisi sistemica di quelle che potrebbero essere le conseguenze e gli effetti causati dall’adottare una politica. Contempla gli obbiettivi da raggiungere e valuta gli impatti che le politiche potrebbero avere sui soggetti coinvolti e sui singoli stakeholders. Può essere utilizzata come uno strumento per migliorare la qualità dell’intervento pubblico mettendo a disposizione dei policy makers evidenze empiriche e possibili alternativ ! si colloca nel bel mezzo del processo e permette di monitorare le fasi di implementazione delle policies. E’ la fase in cui la politica attuata inizia a generare i primi effetti, e che consentiranno poi di costruire l’analisi ex post. Mette sotto osservazione l’intervento pubblico in un momento in Cui il policy maker sta cambiando l’assetto di un’amministrazione ! Questo tipo di valutazione è quella che chiude il ciclo di una politica pubblica. La fase dunque in cui vengono valutati i risultati e le conseguenze delle politiche adottate. Inoltre ci dà anche indicazioni concrete circa la qualità del policy makin.
85. La Valutazione EX POST ! nessuna delle precedenti ! si colloca nel bel mezzo del processo e permette di monitorare le fasi di implementazione delle policies. E’ la fase in cui la politica attuata inizia a generare i primi effetti, e che consentiranno poi di costruire l’analisi ex post. Mette sotto osservazione l’intervento pubblico in un momento in Cui il policy maker sta cambiando l’assetto di un’amministrazione. ! Questo tipo di valutazione è quella che chiude il ciclo di una politica pubblica. La fase dunque in cui vengono valutati i risultati e le conseguenze delle politiche adottate. Inoltre ci dà anche indicazioni concrete circa la qualità del policy making ! è un analisi sistemica di quelle che potrebbero essere le conseguenze e gli effetti causati dall’adottare una politica. Contempla gli obbiettivi da raggiungere e valuta gli impatti che le politiche potrebbero avere sui soggetti coinvolti e sui singoli stakeholders. Può essere utilizzata come uno strumento per migliorare la qualità dell’intervento pubblico mettendo a disposizione dei policy makers evidenze empiriche e possibili alternativ.
86. Quali sono gli elementi fondamentali a cui si fa riferimento per definire la VEA? ! L'esplicitazione e la qualtificazione degli obiettivi da raggiungere, l'analisi delle possibili alternative, la graduzione delle opzioni ! La definizione del problema, L'esplicitazione e la qualtificazione degli obiettivi da raggiungere, la graduzione delle opzion ! La definizione del problema, l'analisi delle possibili alternative, la graduzione delle opzion ! La definizione del problema, L'esplicitazione e la qualtificazione degli obiettivi da raggiungere, l'analisi delle possibili alternative, la graduzione delle opzioni.
87. Perché l'opzione del NON INTERVENTO deve rientrare nello spettro delle decisioni possibili? ! la percezione che una policy sia inadeguata non è da ricondursi solo ad un’inefficiente qualità del contenuto ma anche da un’insufficiente qualità dell’amministrazione ! tutte e tre le altre risposte un cambio di regole costituisce comunque un grosso costo per i destinatari della decisione ed inoltre Cambiare una regola prima ancora che quella precedente abbia dispiegato i suoi effetti è davvero poco giustificabile un atteggiamento lento delle nuove norme ha il potenziale vantaggio di portare comunque ad un approfondimento Una riflessione poco accurata accresce la possibilità che il problema necessiti di interventi radicali.
88. In ordine cronologico quali sono i passaggi della VEA? ! fare una ricognizione della situazione, analizzare le esigenze economiche e sociali, individuare i principali obbiettivi, delimitare l’ambito di intervento, selezionare le possibili soluzioni, individuare la soluzione preferibil ! fare una ricognizione della situazione, , delimitare l’ambito di intervento, selezionare le possibili soluzioni, individuare la soluzione preferibile, analizzare le esigenze economiche e sociali, individuare i principali obbiettiv ! analizzare le esigenze economiche e sociali,fare una ricognizione della situazione, individuare i principali obbiettivi, delimitare l’ambito di intervento, , individuare la soluzione preferibile, selezionare le possibili soluzioni delimitare l’ambito di intervento, selezionare le possibili soluzioni, individuare la soluzione preferibile, fare una ricognizione della situazione, analizzare le esigenze economiche e sociali, individuare i principali obbiettivi.
89. La Valutazione Ex Post… ! deve essere incentrata su uno schema causale deve sempre essere vincolata alle finalità e deve sempre tener conto delle conseguenze e anche degli effetti collateral ! tutte e tre le altre risposte ! deve sempre essere realista .
90. Quali sono i 3 aspetti fondamentali di cui il valutatore deve tener conto nella valutazione Ex Post?! ! l’intensità dell’impatto della policy, la qualità amministrativa e il terzo il rapporto impatto/efficacia ! le politiche che sono già pienamente attuate da tempo ! i risultati che il policy maker si attendeva dall’inizio all’attuazione della policy ! nessuna delle precedenti .
91. qual è lo scopo della Valutazione delle Performance delle amministrazioni pubbliche? ! nessuna delle precedenti ! per mettere in risalto le capacità dei dipendenti pubblici e privati solo a livello centrale ! per mettere a fuoco gli aspetti di efficienza organizzativa e gestionale dai quali dipendono non solo una buona gestione della pubblica amministrazione ma anche la riuscita delle policies ! per mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza degli uffici della pubblica amministrazione solo a livello centrale.
quali sono le ragioni per cui è giusto effettuare una valutazione delle strutture amministrative pubbliche e della dirigenza? ! tutte e tre le altre risposte determina una maggiore Responsabilizzazione perché rende più visibile il ruolo ricoperto da ognuno nella catena dell’organizzazione interna ! La dirigenza di una struttura pubblica è chiamata a gestire le scelte strategiche e rappresenta il punto d’incontro tra la parte politica e la struttura organizzativ ! Permette di garantire il principio della trasparenza delle attività della pubblica amministrazion.
93. Cosa si intende per Valutazione Integrata? ! una valutazione che riguardi allo stesso tempo sia l’impatto delle politiche pubbliche che l’efficienza della struttura amministrativa pubblic ! tutte e tre le risposte precedenti ! una valutazione che riguardi solo l’impatto delle politiche pubblichee che non considera l’efficienza della struttura amministrativa pubblica ! una valutazione che non consideri l’impatto delle politiche pubbliche ma solo l’efficienza della struttura amministrativa pubblica.
94. A cosa serve la Valutazione Organizzativa? ! ci permette di conoscere le relazioni tra ogni singola organizzazione e le politiche pubbliche che esse gestiscono e fornisce al decisore informazioni preziose per la valutazione sulle modalità e le procedure con cui la policy può essere implementat ! a mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza delle strutture pubbliche e private chamate a soddisfare i bisogni dei cittadini ! nessuna delle precedenti ! è strettamente legata alla determinazione degli «indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità», alla verifica del «raggiungimento di specifici obiettivi individuali» ed alla «qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura,alle competenze professionali e manageriali dimostrate.
95. la valutazione delle Performance individuali…. ! nessuna delle precedenti ! a mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza delle strutture pubbliche e private chamate a soddisfare i bisogni dei cittadini ci permette di conoscere le relazioni tra ogni singola organizzazione e le politiche pubbliche che esse gestiscono e fornisce al decisore informazioni preziose per la valutazione sulle modalità e le procedure con cui la policy può essere implementata ! è strettamente legata alla determinazione degli «indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità», alla verifica del «raggiungimento di specifici obiettivi individuali» ed alla «qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura,alle competenze professionali e manageriali dimostrate.
96. Chi sono i destinatari della comunicazione dei risultati della valutazione delle politiche pubbliche? ! tutte e tre le altre risposte ! I destinatari diretti che subiranno l’impatto della policy ! Gli stakeholders, l'opinione pubblica ed i media ! I Policy Maker, tra cui anche e soprattutto le amministrazioni pubbliche .
97. Quali caratteristiche deve possedere la fonte della comunicazione dei risultati della valutazione delle politiche pubbliche? ! correlazione con il policy ! deve essere una persona interna alla pubblica amministrazione che attua la policy ! tutte e tre le risposte precedenti ! indipendenza ed autorevolezza .
98. quali sono i principali VINCOLI all’interno dei quali si svolge l’attività di comunicazione dei risultati della valutazione? Avvicendarsi di policy makers con diverso credo politico e Contesto istituzionale dove agiscono i valutatori ! Difficoltà nel comunicare risultati negativi emersi dall’analisi ex post della policy ! nessuna risposta è corretta ! la seconda e la terza risposta sono corrette .
99. Quali informazioni sono necessarie per effettuare le vlutazioni? ! una serie di dati e documenti relativi al processo di policy che devono essere prodotti appositamente per gli scopi delle specifiche valutazioni ! una serie di dati e documenti relativi al processo di policy che possono essere reperitesolo da fonti già a disposizione del valutatore una serie di dati e documenti relativi al processo di policy che possono essere reperite o da fonti già a disposizione del valutatore, e non solo, o possono essere prodotti appositamente per gli scopi delle specifiche valutazioni ! tutte e tre le risposte precedenti .
100. Cosa sono i MICRODATI? ! non fanno riferimento nè a sistemi o aggregati di singole unità, e nanche a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ecc ! fanno riferimento a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ecc ! fanno riferimento a sistemi o aggregati di singole unità ! fanno riferimento a sistemi o aggregati di singole unità, e anche a fanno riferimento a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ec.
101. Cosa sono i MACRODATI? ! fanno riferimento a sistemi o aggregati di singole unità, e anche a fanno riferimento a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ec ! non fanno riferimento nè a sistemi o aggregati di singole unità, e nanche a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ec ! fanno riferimento a sistemi o aggregati di singole unità ! fanno riferimento a singole unità di rilevazione come persone, famiglie, ecc .
102. Quali dimensioni sono strettamente collegate alla qualità dei dati statistici? ! Rilevanza, accuratezza, tempestività, comparabilità, trasparenza e coerenza ! solo rilevanza e accuratezza ! solo tempestività e comparabilità ! solo trasparenza e coerenza .
103. Che tipo di indicatori vengono usati nella valutazione? ! solo complessi ! solo semplici ! semplici e complessi ! né complessi né semplici .
104. Secondo la decisione C 47 del 15 04 1992 ,integrata con una prefazione della Commissione statistica dell’ONU nel 1994, quali sono i valori che i soggetti preposti alla realizzazione delle statistiche pubbliche devono rispettare ! processo di produzione dispendioso ! economicità del processo di produzione professionalità, etica professinale, rigore metodologico, economicità del processo di produzione, efficacia ed efficienza ! efficacia ed efficienza .
105. Quali sono in Italia i pricipali soggetti preposti alla produzione di dati statistici? ! corte dei conti, parlamento e banca dìItalia ! BCE CEE FMI ! Divisione statistica dell'ONU, il FMI, l'EUROSTAT, i diversi istituti di statistica nazionale ! consob, camera di commercio, ministero delle finanze .
106. Quali sono le principali funzioni dell'ISTAT? ! ha il compito principale di realizzare indagini, studi e analisi allo scopo di produrre dati per la Statistica Ufficiale in modo da soddisfare il bisogno informativo della collettività. ! L’Istat rileva informazioni sui diversi aspetti economici, sociali, territoriali, e ambientali attraverso la realizzazione di censimenti generali e le altre rilevazioni sulla popolazione o sui campioni I dati possono provenire o dai censimenti o dalle rilevazioni o anche dalle fonti amministrative ! L’istat partecipa alla determinazione del Sistema statistico europeo ! tutte e tre le altre risposte .
107. Quali sono le principali banche dati create dall'ISTAT che vengono utilizzate per le valutazioni delle politiche pubbliche ! conti economici integrati,SITIS (Sistema delle statistiche territoriali), banca dati territoriale per le politiche di sviluppo ! focus group ! censimenti ! indagine demografica .
108. che cos'è la CNEL Stats? ! una banca dati in cui sono presenti una grande quantità di indicatori che sono stati organizzati per aree tematiche e che ci fornisce una moltitudine di informazioni statistiche sui paesi dell’Europa e sulle regioni del mezzogiorno d’Italia ! nessuna delle precedenti ! è l’Archivio dei Conti Pubblici Territoriali del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero dell’Economia. questa banca dati costruisce dei conti consolidati per ogni regione partendo dai flussi di entrate e uscite delle regioni sulla base dei loro bilanci consuntivi Questi conti vengono generati senza che vengano effettuate riclassificazioni dei dati ! E' l'Archivio Storico delle Imprese Attive ed è costituito dalle unità economiche che esercitano arti e professioni nelle attività industriali, commerciali e dei servizi alle imprese e alle famiglie e fornisce informazioni identificative (denominazione e indirizzo) e di struttura (attività economica, addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività, fatturato) di tali unità .
109. Che cos'è l'ASIA? ! nessuna delle precedenti ! è l’Archivio dei Conti Pubblici Territoriali del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero dell’Economia. questa banca dati costruisce dei conti consolidati per ogni regione partendo dai flussi di entrate e uscite delle regioni sulla base dei loro bilanci consuntivi Questi conti vengono generati senza che vengano effettuate riclassificazioni dei dat ! E' l'Archivio Storico delle Imprese Attive ed è costituito dalle unità economiche che esercitano arti e professioni nelle attività industriali, commerciali e dei servizi alle imprese e alle famiglie e fornisce informazioni identificative (denominazione e indirizzo) e di struttura (attività economica, addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività, fatturato) di tali unità ! una banca dati in cui sono presenti una grande quantità di indicatori che sono stati organizzati per aree tematiche e che ci fornisce una moltitudine di informazioni statistiche sui paesi dell’Europa e sulle regioni del mezzogiorno d’Italia .
110. che cos'è il CPT? ! è l’Archivio dei Conti Pubblici Territoriali del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero dell’Economia. questa banca dati costruisce dei conti consolidati per ogni regione partendo dai flussi di entrate e uscite delle regioni sulla base dei loro bilanci consuntivi Questi conti vengono generati senza che vengano effettuate riclassificazioni dei dati ! una banca dati in cui sono presenti una grande quantità di indicatori che sono stati organizzati per aree tematiche e che ci fornisce una moltitudine di informazioni statistiche sui paesi dell’Europa e sulle regioni del mezzogiorno d’Italia ! nessuna delle precedenti ! E' l'Archivio Storico delle Imprese Attive ed è costituito dalle unità economiche che esercitano arti e professioni nelle attività industriali, commerciali e dei servizi alle imprese e alle famiglie e fornisce informazioni identificative (denominazione e indirizzo) e di struttura (attività economica, addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività, fatturato) di tali unità.
111. Inquali Paesi la valutazione delle politiche pubbliche risulta essere istituzionalizzata e quindi regolata direttamente dalla legge e realizzata da organismi istituzionali ! nei Paesi Extraeuropei soprattutto e nei nord Europa ! nessuna delle precedenti ! in Giappone e Cina ! il Italia .
113. Quali furono le principali innovazioni introdotte con la Legge 150 2009? ! Istituzione di una commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità della PA, Meccanismo di incentivazione per fasce ! Maggiore autonomia per gli organismi indipendenti di valutazione delle performance e nuove regole e nuovi parametri da utilizzare per differenziare la valutazione ! Reclutamento dei dirigenti di prima fascia tramite l’indizione di concorsi pubblici per il 50 della disponibilità dei posti ! tutte e tre le altre risposte.
114. Che cos'è l'AIR? ! sta per Analisi d’Impatto della Regolazioneed è una metodologia introdotta in Italia con la Legge sulla semplificazione n 50 1999 ! nessuna delle precedenti ! è un processo da utilizzare per la valutazione delle performance delle organizzazioni pubbliche ! è una fonte statale di informazioni da utilizzare per le valutazioni.
112. In quale occasione il tema della Policy Evaluation inizia ad essere affrontato dalle istituzioni in Italia? ! negli anni del boom economico ! dopo la crisi del '29 ! nessuna delle precedenti ! quando fu introdotta la valutazione per poter usufruire dei Fondi Strutturali Europei .
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