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Title of test:
Didattica Speciale II

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primo paniere - unipegaso

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gire88
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Creation Date:
11/09/2023

Category: University

Number of questions: 150
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Le programmazioni annuali rientrano nel: medio periodo lungo periodo breve periodo lunghissimo periodo.
Gli strumenti della progettazione pedagogica comunitaria sono: Programmazione/Progetto educativo personalizzato Progetto del servizio alla persona/Programmazione Progetto del servizio alla persona/Progetto educativo personalizzato Programmazione quinquennale/PEP.
La Carta dei servizi: genera il progetto del servizio È sinonimo di progetto del servizio anticipa il Progetto del servizio deriva dal Progetto del Servizio.
Il progetto del servizio è: rigido flessibile parzialmente rigido immodificabile.
Fino a quando rimane in vigore il Progetto: Fino a che non viene abrogato fino a che non viene emanato un altro Progetto per 5 anni per 7 anni.
Le programmazioni devono essere: inserite in apposite norme di settore inserite nello statuto scritte su apposite schede depositate presso un pubblico ufficiale.
Con l'acronimo PEP si indica: Programmazione educativa pluriennale Programma educativo personalizzato Progetto educativo personale Progetto educativo personalizzato.
L'acronimo PT indica: Piano terapeutico Programmazione triennale Progetto terapeutico Piano triennale.
Da chi è elaborata la scheda PEP: accompagnatori socio sanitari educatori accompagnatori accompagnatori socio - assistenziali medici.
Nella stesura della programmazione è necessario tenere in considerazione: la tipologia di servizio alla persona la struttura presso la quale il servizio è svolto la competenza degli operatori l'esperienza degli educatori.
L'ente promotore del progetto può essere: Ente pubblico o privato esclusivamente Ente pubblico esclusivamente Ente privato Ente finanziato dalla Comunità europea.
Un servizio alla persona viene creato: per rispondere ai bisogni di persone che hanno caratteristiche considerate simili. per rispondere ai bisogni di persone con DSA per rispondere ai bisogni di persone che hanno caratteristiche diverse per rispondere ai bisogni di persone con patologie gravi.
Le finalità del Servizio alla Persona e del Progetto possono essere in parte indicate: dal Presidente della Regione in cui dovrà essere implementato il servizio dal sindaco della città in cui dovrà essere implementato il servizio dal funzionario amministrativo addetto dal Legislatore.
Gli spazi interni devono essere pensati e progettati fin dalla costruzione della struttura come: immodificabili modificabili e adattabili modificabili ogni 5 anni modificabili ogni 10 anni.
Qual è la parte del progetto ritenuta "più flessibile", cioè soggetta a modificazione nel tempo: spazi organizzazione attrezzature mezzi.
I rapporti all'esterno del servizio vengono mantenuti grazie a: lavoro d'equipe lavoro di gruppo lavoro di rete lavoro interpersonale.
L'attività e la tecnica di fare progetti viene definita: progettuale progettualità progettazione progettistica.
Qual è la meta ultima del servizio alla persona: l'uomo nella sua fisicità l'uomo nella sua dimensione psicologica L'uomo nella sua interezza l'uomo nei suoi limiti.
Che cosa favorisce il progetto educativo: unitarietà di risorse necessità territoriali unitarietà di opinioni unitarietà di intenti ed interventi.
Un concetto fondamentale di ogni teoria progettuale è: flessibilità - adattabilità unitarietà - rigidità necessità - adattabilità territorialità - adattabilità.
Un concetto emergente nelle organizzazioni è quello di: ospitalità fiducia sorveglianza umanità.
Le organizzazioni sono: strutture sociali create da persone disabili per altre persone disabili strutture sociali create da persone per raggiungere in collaborazione obiettivi comuni strutture regionali create da persone per raggiungere in collaborazione obiettivi comuni strutture regionali create da persone con difficiltà familiari per raggiungere in collaborazione obiettivi comuni.
Le organizzazioni prevedono: un coordinamento chiaro e autorevole; con organigrammi parziali un coordinamento da individuare a seconda delle esigenze che si presentano un coordinamento chiaro e autorevole; ma senza un organigramma specifico un coordinamento chiaro e autorevole; con organigrammi, ruoli e sinergie protesi alle finalità previste.
I servizi alla persona: vanno pensati con sguardo pedagogico vanno pensati con sguardo umanitario vanno pensati con sguardo ospitale vanno pensati comunque in una prospettiva economica.
Qual è il pericolo che si insedia dietro un'organizzazione dei servizi alla persona: quello di escludere gli emarginati quello di stigmatizzare le persone quello di pensare in termini di profitto quello di irrigidimento politico dell'organizzazione.
Nel modello organizzativo dell'organizzazione è necessario: passare da un modello manageriale ad uno pedagogico passare da un modello manageriale ad uno sanitario passare da un modello pedagogico ad uno sanitario passare da un modello pedagogico ad uno manageriale.
Il modello organizzativo necessita di: organigramma management competente statuto regolamento.
Chi ha il ruolo proprio di coordinare e di seguire pedagogicamente l'impostazione dell'accompagnamento: coordinatore di area pedagogico-educativa coordinatore ricercatore coordinatore psicologico mediatore.
In un modello organizzativo pedagogico, il servizio, dipende anzitutto: dalla disponibilità alla flessibilità e al cambiamento ritenuto migliorativo da parte dei medici dalla pazienza e umanità degli accompagnatori dalla competenza dei coordinatore dall'istituzionalizzazione del servizio stesso.
Nel servizio alla persona: gli ambienti devono essere adattati alle persone accompagnate le persone accompagnate devono avere la capacità di adattarsi agli ambienti l'ambiente della struttura va rivisto ogni 5 anni l'ambiente della struttura va rivisto ogni 3 anni.
L'impresa è definita come: attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. attività sociale organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. attività economica organizzata al fine della produzione di beni o servizi. attività sociale organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni.
Quali sono le modalità adottate per il raggiungimento dello scopo dell'azienda?: organizzazione, economicità, professionalità organizzazione, economicità, professionalità, pragmaticità organizzazione, economicità, managerialità organizzazione, economicità.
Una caratteristiche positiva delle imprese è: omologazione culturale concorrenza lobby l'aggregazione di imprese per scopi comuni.
La motivazione dei propri dipendenti avviene mediante: gratificazione economica formazione continua gratificazione morale sensibilità.
La formazione motivazionale si concentra su: predisposizone del bilancio mission dell'impresa normative di settore aspetti socio - sanitari.
La voce di bilancio più rilevante nelle organizzazione di servizi alla persona è quella: relativa alla manutenzione della struttura relativa ai mezzi di trasporto personale relativa alle spese ordinarie.
Chi punta a farsi pubblicità con sostegno a servizi alla persona, dimostrando interesse per il sociale e spirito di solidarietà, effettua: oblazioni finanziamenti privati donazioni sponsorizzazionI private.
In quale sede vengono affrontate le questioni economiche: riunioni bimestrali incontri tra direttore della struttura e amministrazione CDA riunioni d'equipe.
I finanziamenti pubblici, per quanto concerne i servizi educativi, privengono da: Regioni Comuni Stato Province.
I finanziamenti pubblici, per quanto concerne il fondo sanitario provengono da: Regioni Comuni Stato Province.
Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali è la: 308/2000 318/2000 328/2000 308/2008.
In che cosa consiste il lavoro di rete: consiste nel collegamento tra tutte quelle realtà che nel mondo del sociale in un determinato contesto cercano di rispondere sinergicamente alle necessità dei cittadini con disabilità consiste nell' investimento economico in tutte quelle realtà che nel mondo sociale in un determinato contesto cercano di rispondere sinergicamente alle necessità dei cittadini e della società tutta. consiste nel collegamento tra tutte quelle realtà che nel mondo aziendale in un determinato contesto cercano di rispondere sinergicamente alle necessità dei cittadini e della società tutta. consiste nel collegamento tra tutte quelle realtà che nel mondo del sociale in un determinato contesto cercano di rispondere sinergicamente alle necessità dei cittadini e della società tutta.
Cosa sono le Leggi quadro: le leggi che danno gli indirizzi generali in merito a un determinato ambito dei Servizi alla Persona le leggi che danno gli indirizzi specifici in merito a un determinato ambito dei Servizi alla Persona le leggi che danno gli indirizzi specifici in merito ai servizi residenziali le leggi che danno gli indirizzi generali in merito alle disabilità.
Nei servizi alla persona, quale Ente legifera sulla base delle Leggi quadro: Comuni Regione Provincia Città.
Da quale Ente vengono definiti i Piani di zona: Comuni Regione Provincia Città.
I piani di zona hanno ad oggetto: il Piano educativo la programmazione quinquennale La programamzione territoriale il Piano didattico.
La legge, a garanzia di una progettazione pensata collettivamente, prevede anche consultazione con il cd.: settore sociale settore progettuale settore terziario terzo settore.
Le alleanze educative: permettono esclusivamente di elaborare e condividere progetti e opere permetteno un'alleanza tra le migliori istituzioni educative regionali permettono di elaborare e condividere progetti e opere o di garantire la continuità educativa permettono la cooperazione tra docenti altamente specializzati.
Qual è la durata delle leggi quadro: pluriennale biennale triennale quinquennale.
Il braccio operativo delle Regioni, nei diversi territori sono: aziende terziarie Aziende Sanitarie aziende sociali aziende private.
Il termine programma vuol dire: descrizione analitica delle modalità di svolgimento di un'attività e dei risultati che da essa si intendono conseguire. descrizione generica delle modalità di svolgimento di un insieme di attivita' e dei risultati che da esse si intendono conseguire. descrizione parziale delle modalità di svolgimento di un'insieme di attività e dei risultati che da alcune di esse si intendono conseguire. descrizione generale di un'attività e delle sue criticità.
Per programmazioni a breve termine si intendono quelle: settimanali mensili quotidiane quindicinali.
Impostare una programmazione vuol dire: prevedere rigidamente ciò che dovrà essere fatto promuovere la riflessione comune degli educatori sullo stato psicologico degli assistiti prevedere in maniera dettagliata e inflessibile la quotidianeità promuovere la riflessione comune degli operatori sulla qualità della proposta e della vita delle persone.
Uno dei rischi della programmazione è quello della: ineguaglianza massificazione arbitrarietà insensibilità.
Le programmazioni sono: basate su accordi orali scritte basate su accordi in parte scritti ma le cui modalità vengono stabilite di volta in volta oralmente ad oggi scritte anche se in passato erano stabilite oralmente.
Un metodo di programmazione interessante potrebbe essere: Programmazione per archi temporali programmazione in base all'età degli assistiti Programmazione per obiettivi educativi programmazione in base al livello di istruzione degli assistiti.
Cosa devono prevedere le programmazioni: seminari riunioni prove verifiche.
La programmazione scritta a medio termine in genere può avere: duarata quinquennale durata biennale durata annuale durata triennale.
Lo strumento pedagogico per eccellenza è: Programma individualizzato progetto mensile personalizzato Piano educativo personalizzato Progetto educativo personalizzato.
Una progettualità dettagliata nel breve periodo, con il prospetto scritto delle attività previste con relativo tempo, è propria della: progettazione settimanale progettazione quotidiana progettazione oraria progettazione mensile.
Quando nasce il Progetto educativo personalizzato: negli anni '80 negli anni '60 negli anni '70 negli anni '90.
Qual era il primo nome del Piano educativo Personalizzato: Piano Didattico Personalizzato Piano educativo sperimentale Piano educativo individuale Piano educativo Individualizzato.
Quale Piano viene utilizzato nelle RSA per anziani: PAL PAI PEP PEI.
Nell'acronimo PEP, l'aggettivo "Personalizzato": elimina la dimensione relazionale - comunitaria toglie qualcosa all'individualità aggiunge la dimensione relazionale - comunitaria rende i soggetti avulsi dalla realtà in cui vivono.
Nell'acronimo PEP, il termine "Progetto" indica: progettualità a lungo termine progettualità a medio e lungo termine progettualità a medio termine progettualità a medio e breve termine.
In quante parti è suddiviso il PEP: quattro tre due sei.
Quando le schede del PEP non sono definite dalla legislazione di riferimento, saranno definite: dal direttore della struttura dall'equipe dall'ASL di riferimento dal medico.
Tra i diversi elementi portanti del PEP, quali permettono di implementare le finalità/obiettivi: finalità per un cambiamento positivo proposte di vita modalità di accompagnamento modalità del servizio.
Chi supervisiona il PEP: psicologo medico educatore pedagogista.
Cone avviene la contestualizzazione del PEP: con l'invio alla Regione per il protocollo con l'invio del PEP all'Asl di competenza con l'apposizione della data con la firma degli estensori.
LE schede utilizzate per il PEP sono: diverse per impostazione e per tipologia della persona accompagnata uguali per impostazione e tipologia di servizo diverse per tipologia di persona accompagnata ma di uguale impostazione di diversa impostazione ma uguali per tipologia di servizio.
Il PEP nasce nella scuola per: accettazione persone disabili formazione degli insegnanti in merito alla disabilità assistenza persone disabili integrazione delle persone con disabilità.
L'osservazione delle persone con disabilità: avviene in maniera personalizzata e libera avviene considerando i vari aspetti della personalità e le potenzialità avviene tramite tabelle con cui sono presenti poche e determinate voci avviene mediante una Commissione di valutazione.
Quali sono due dimensioni di personalità insopprimibili e connaturate all'essere umano: terrena e ultraterrena morale e sessuale morale e religiosa etica e sociale.
Qual è il pericolo in cui possono incappare familiari e volontari: evitare il prblema osservazione morbosa osservazione sbrigativa eccesso di zelo.
Il PEI è formato da: profilo funzionale e profilo sintetico profilo educativo e profilo assistenziale osservazione e progetto educativo profilo personale e profilo comunitario.
La parte fondamentale del PEI è: obiettivi modalità di relazione e di intervento attività interventi.
Il punto di riferimento per l'educatore, relativamente al PEI è : pedagogista psicologo operatore medico.
Da chi è redatto il PEI: pedagogista e psicologo pedagogista ed educatore equipe medica equipe educativa.
L'attività di consulenza è svolta da: psicologo medico specialistico, a seconda della tipologia di assistiti educatore pedagogista.
A cosa serve il PEP: favorisce la continuità e l'unitarietà dell'accompagnamento d'aiuto alla persona in difficoltà in un servizio alla persona favorisce la continuità e l'unitarietà dell'accompagnamento d'aiuto alla persona in difficoltà nel contesto scolastico favorisce la continuità e l'unitarietà dell'integrazione della persona in difficoltà nel contesto scolastico favorisce la continuità e l'unitarietà dell'integrazione della persona in difficoltà nelle RSA.
Chi può essere delegato a preparare una bozza del PEP: pedagogista psicologo educatore di riferimento direttore della struttura di servizio alla persona.
Il PEP, una volta impostato, deve essere portato in equipe per la discussione, alla cui base vi deve essere: mediazione autorità sana anarchia accettazione.
L'impostazione del PEP si basa su: risultati raggiunti o meno dagli educatori comportamenti negativi degli accompagnati PEI schede di osservazione.
Cosa occorre affinché possa essere assicurata un'efficace interprofessionalità in equipe: la presenza esclusiva di pedagogisti ed educatori la presenza di operatori laureati chiara definizione degli orari di lavoro chiara definizione dei ruoli.
Nelle riunioni d'equipe è basilare: il permesso scritto del direttore della struttura attendere il direttore della struttura prima di iniziare un ordine del giorno tempi precisi di inizio e fine.
Nelle riunioni d'equipe, quando il direttore del servizio è un pedagogista: non è necessario un ulteriore pedagogista occorre comunque sempre il pedagogista consulente occorre comunque lo psicologo occorre comunque la presenza del medico che ha seguito i pazienti.
I gestori e i promotori del servizio dovrebbero selezionare educatori: aventi una visione affine alla concezione pedagogica della struttura non necessariamente laureati con almeno 5 anni di servizio pregresso con master.
Chi delega alla preparazione della bozza di PEP: direttore sanitario direttore pedagogista equipe pedagogista e direttore.
Il team si distingue in: mono professionale e pluridisciplinare mono disciplinare e interdisciplinare mono professionale e interprofessionale monoprofessioanle e monodisciplinare.
Il Progetto educativo personalizzato: deve essere presente in tutti i servizi alla persona può ma non deve essere presente in tutti i servizi alla persona è previsto solo per i servizi che si occupano di minori può essere applicato solo in ambito scolastico.
Un ruolo fondamentale di supporto e aiuto alla famiglia è dato da: educatore medico specializzato psicologo pedagogista.
La garanzia di un PEP di qualità, che garantisca la continuità educativa, è data da: sottoscrizione del PEP da parte della mamma firma del PEP da parte di familiare o amministratore o tutore una durata non prestabilita del Progetto da una suddivisione in vari step, ognuno dei quali deve essere sottoscritto dal pedagogista.
Da cosa nasce la sotto - considerazione degli educatori da parte dei familiari? dal fatto che i familiari si fidano solo del pedagogista dal fatto che i familiari pretendono che l'educatore sia laureato e specializzato dal fatto che i familiari pretendono che la loro visione di disabilità del del congiunto debba essere totalmente accolta dagli educatori. dal fatto che i familiari si fidano solo del medico.
Qual è la prima condizione da concrerizzare affinchè si instauri un buon rapporto con i familiari? generosità pazienza benevolenza accoglienza.
L'ascolto è necessario: mai qualche volta nei rapporti con i familiari sempre nei colloqui con i familiari solo durante il primo colloquio con i familiari.
Le condizioni che devono essere esplicitate dall'equipe per una proficua continuità educativa con la famiglia sono: benevolenza,pazienza, pietà, comprensione accoglienza, ascolto, comprensione, relazione inter pares e volontà di sinergia accoglienza, ascolto, indirizzo educativo relazione direttiva, volontà di aiuto e individualizzazione.
Da chi viene elaborato il PEP?: equipe di operatori psicologo e pedagogista operatore e psicologo medico e pedagogista.
Il supporto del pedagogista ai familiari è: morale etico sociale pedagogico.
I rapporti con la famiglia vanno garantiti: limitatamente al grado di disabilità limitatamente all'età del disabile sempre solo in casi eccezionali.
Il sistema della comunicazione educativa è di tipo: uniforme lineare circolare personale.
Le riunioni d'equipe: solo in casi tassativi stabiliti dall' Statuto della struttura possonoe ssere derogate possono essere derogate ma mai prorogate in casi eccezionali possono essere prorogate ma non derogate sono facoltative.
Le riunioni d'equipe alle quali partecipano solo operatori suddivisi per categoria ( educatori, OSS, ecc) sono dette: di nucleo interprofessionali di reparto monoprofessionali.
Relativamente alla Progettazione educativa, quale tra questi documenti non può mai macare?: Diario delle consegne quotidiano Verbale della riunione d'equipe Programmazione Relazioni per i familiari.
La turnazione del personale è stabilita nel: Verbale delle riunioni Programmazione Piano dei turni Diario delle consegne.
Gli incontri quotidiani per il passaggio delle consegne avvengono: tra assistiti tra accompagnatori e assistiti tra accompagnatori tra personale dirigenziale.
Gli incontri quotidiani si fondano: sulla riunione d'equipe precedente sulla progettualità scritta sulla mission della struttura su basi normative.
La metodologia delle relazioni si basa su : formazione sporadica formazione continua titoli di studio formazione mensile.
Il momento decisivo nei servizi alla persona è rappresentato da: strutturazione dei Progetti educativi personalizzati incontri tra gli accompagnatori riunioni d'equipe relazioni quotidiane tra accompagnatori e accompagnati.
Gli operatori vengono formati anche: a strutturare ricette mediche per la somministrazione di farmaci per gli assistiti in caso di necessità e di urgenza ad occuparsi della gestione economica dei beni dell'accompagnato a svolgere feste animate a rapportarsi con corpo e gestualità agli accompagnati.
Nell'OdG delle Riunioni d'equipe si discute prioritariamente: della programmazione delle iniziative della turnazione degli operatori della famiglia dei pazienti dei lavori strutturali che devono essere apportati.
Che cosa soprattutto permette il lavoro di rete: il miglioramento della realtà territoriale la continuità didattica la programmazione educativa la continuità educativa.
Che cosa si intende con l'auto-meta-valutazione del team: la auto-verifica biennale dell'efficienza e dell'efficacia dell'equipe la auto-verifica periodica dell'efficienza e dell'efficacia dell'equipe una valutazione che il team dà agli assistiti sui lori progressi o peggioramenti una valutazione che gli assistiti esprimono sul lavoro degli operatori.
In un servizio alla persona, quante volte devono essere previste le riunioni: almeno una volta ogni semestre almeno una volta al mese almeno una volta a settimana 2 volte l'anno.
Le riunioni d'equipe: possono essere annullate possono essere anticipate non devono essere svolte non devono essere annullate.
Durante le riunioni: i partecipanti devono parlare secondo un ordine stabilito dal coordinatore tutti sono obbligati a parlare tutti hanno il diritto - dovere di intervenire parla in primis il pedagogissta introducendo le argomentazioni dell'OdG.
Chi è il consulente ritenuto più importante: educatore pedagogista psicologo medico.
Il verbale deve essere redatto: da un educatore esperto, scelto e capace da qualsiasi partecipante alla riunione da qualsiasi operatore da un educatore.
Da chi è sottoscritto il verbale: dal verbalizzatore stesso dal pedagogista e operatore dal coordinatore e dal verbalizzatore da nessuno.
Il verbale: È previsto non sempre ma solo per la riunione annuale È necessario solo relativamente alle riunioni d'emergenza È facoltativo È un atto dovuto.
La programmazione e la verifica di quanto accade nei servizi alla persona, avviene: nell'ambito della comunicazione giornaliera durante le riunioni durante un'apposita riunione semestrale a seconda delle decisioni del responsabile della struttura.
Cosa deve precedere l'incontro quotidiano tra educatori: un avviso nella bacheca della struttura un abbraccio una telefonata di avviso un saluto cordiale.
Su cosa si fondano le comunicazioni: sulle abilità personali di comunicazione sulla chiarezza verbale sulla progettazione scritta sulla programmazione didattica.
Qual è lo strumento utilizzato per garantire i necessari passaggi di comunicazione quotidiana: Diario delle consegne registro delle comunicazioni report giornaliero scaletta quotidiana.
Dove vanno esternati e discusse eventuali malumori o critiche tra il personale della struttura: non esiste un luogo prestabilito ufficio del Direttore della struttura ufficio degli operatori riunioni d'equipe.
Quale gesto viene considerato antidepressivo e rinvigorente, purché compiuto in maniera non eccessiva: stretta di mano bacio abbraccio bacio sulle labbra.
All'interno della comunità occorre educare le persone accompagnate a: sessualità liberatoria senso del pudore autocontrollo degli scatti d'ira buone maniere.
La capacità di evitare azioni poco rispettose o intolleranti viene definito: autocontrollo autodidattica autodeterminazione autogestione.
Dove sono indicate le modalità di accompagnamento nei servizi alla persona: progetto di assistenza individuale progetto didattico individualizzato Progetto educativo personalizzato progetto terapeutico.
Quale dovrebbe essere il luogo in cui si svolge il cambio turno, il passaggio delle consegne e quindi la comunicazione giornaliera: sala comune uscita della struttura ufficio degli operatori sala riunioni.
Quale passaggio si effettua ponendosi i 'perché' e quindi ricercando soluzioni: dalla casualità all'organizzazione dalla irrazionalità alla ragione dalla mancata conoscenza alla conoscenza dall'indifferenza alla curiosità.
Un passaggio importante è quello dallo 'status quo' a: personalizzazione accoglienza status de facto creatività.
Che cosa si intende con l'espressione 'passare all'iniziativa': diventare protagonisti assoluti in ambito comunitario diventare protagonisti della progettazione della propria esistenza progettare le tappe della vita degli assistiti passare alla progettazione del PEP.
Il mutamento di vita, intrepido e lanciato verso nuova vita personale e professionale, si ha con: dalla causalità all'organizzazione il passaggio dall'insignificanza alla personalizzazione dall'ansia al decondizionamento dall'indifferenza alla curiosità.
Il lavoro d'equipe pedagogicamente impostato, tra le altre cose, è proficuo per: per fronteggiare gli ultimi attimi di vita degli asisistiti dare impostazione didattica al lavoro con i minori aggiornamenti continui valorizzazione propria e dell'altro.
Quanti sono in totale i passaggi significativi per un positivo cambiamento umano: cinque sei otto dieci.
Da chi vengono favoriti i passaggi verso un cambiamento positivo della propria vita: dal pedagogista dal lavoro d'equipe dall'instancabile lavoro dell'educatore unitamente al pedagogista dal pedagogista e dalla famiglia.
Che cos'è che permette di dare un senso all'esistenza personale e comunitaria: sguardo pedagogico lavoro d'equipe la programmazione la individualizzazione.
I passaggi significativi per un positivo cambiamento umano sono: limitati a determinati periodi della vita non sempre collegati tra di loro indipendenti sempre collegati tra di loro.
Che cosa si intende con 'creatività innovativa': cambiare in qualche modo la vita degli ospiti della struttura creare nuovi interessi per gli assistiti innovare le abitudini della struttura di servizio alla persona cambiamento in meglio della vita.
Cosa si intende per burn out dell'operatore: nervosismo disperazione esaurimento delusione.
Quali sono gli aspetti che permettono di prevenire il burn out: riunioni d'equipe/relazioni significative/valorizzazione della struttura turni meno massacranti e periodiche sedute psicologiche turnazione adeguata/valorizzazione professsionale dell'operatore e ferie aggiuntive revisione dell'organizzazione/relazioni significative/valorizzazione umana e professionale dell'operatore/comunicazione circolare.
Che caratteristiche deve avere la formazione atta a prevenire il burn out: continua e umanizzante periodica e non eccessiva periodica e psicologica continua e psicologica.
Cosa permette di cogliere il disagio dell'operatore: colloquio quotidiano con il responsabile d'equipe riunioni d'equipe Colloqui periodici con il pedagogista Colloqui periodici con il responsabile.
A chi va inoltrata la richiesta di deposizione o sostituzione del direttore della struttura: Direttore sanitario dell'Asl di competenza Ente promotore e gestore del servizio ASL Sindaco del luogo in cui è sita la struttura.
Perché l'equipe può richiedere la deposizione o sostituzione del direttore della struttura: per la sua mancanza di simpatia nei confronti degli operatori e assistiti in caso di frode della struttura per assenteismo per comportamenti dittatoriali.
Professionalmente, è necessario che chi dirige la struttura abbia soprattutto: svolto un periodo di formazione di almeno 5 anni presso strutture di servzio alla persona doti umane e professionali una Laurea in Scienze pedagogiche e relativo Master esclusivamente un titolo di studio pedagogico.
Quali capacità deve avere il direttore della struttura: operativa, intellettiva, affettiva affettiva e intellettiva operativa e affettiva gestionale e affettiva.
La revisione dell'organizzazione, al fine di prevenire il burn out deve essere: semestrale mensile annuale periodica.
Il problema del burn out: non esiste È un problema collettivo È individuale e chi ce l'ha se lo deve risolvere da solo È stagionale.
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