La capacità posseduta naturalmente dai parlanti di utilizzare la lingua nei diversi modi che le varie situazioni richiedono è la: competenza comunicatrice condizione comunicativa competenza comunicativa condizione comunicante. La funzione di presentazione si ha quando: ci presentiamo all'interlocutore dicendo il nostro nome
presentiamo due amici tra loro
l'altro si presenta a noi dicendo il suo nome e cognome
presentiamo noi stessi parlando in maniera inconsapevole
. L'aria rientra, tra le componenti della comunicazione di Jakobson in: contesto canale codice messaggio. Il sistema linguistico di riferimento, tra le funzioni di Jakobson è: contesto canale codice messaggio. La fase di trasmissione dipende da: emittente ricevente emittente e ricevente insieme
organi uditivi
. fase di trasmissione e ricezione sono suddivise a loro volta in fasi: fisiologica e psicologica
fisica e mentale
fisiologica e psichica
fisica e psicologica
. La funzione fàtica è legata a: contesto
canale codice
messaggio. La funzione conativa è legata a: emittente canale destinatario codice. La funzione legata al parlante è quella: conativa fàtica metalinguistica emotiva. Una grammatica della lingua italiana per italiani assolve alla funzione: conativa fàtica metalinguistica emotiva. I concetti di significante e significato vennero introdotti da: Saussure Jakobson Chomsky Grice. Il significante è: astratto concreto sia astratto che concreto in base al contesto
astratto in alcune lingue e concreto in altre
. Il significato è: astratto
concreto sia astratto che concreto in base al contesto
astratto in alcune lingue e concreto in altre
. Il significato naturale di qualcosa è indicato da: segni segnali sintomi sinonimi. Il significato del parlante è non convenzionale quando: l'interlocutore non capisce
l'interlocutore parla un'altra lingua
non c'è interlocutore
l'interlocutotre deve ricostruire le intenzioni comunicative del parlante
. I segnali hanno un significato: astratto concreto convenzionale non convenzionale
. Sintomi e segnali fanno parte di: massime della conversazione
logica della conversazione
Teorie di Saussure
Teorie di Jakobson
. Le massime della conversazione sono: 2 3 4 5. La massima della relazione prevede: sii pertinente
sii perspicuo
dì ciò che ritieni essere vero
fornisci il giusto contributo informativo
. La massima che prevede "sii perspicuo" è quella di: modo relazione qualità quantità. Le porzioni di discorso comprese tra un parlante e quello successivo sono: le rotazioni
i poteri
i turni
le interruzioni
. Al punto di rilevanza transizionale il parlante: non deve smettere di parlare
sceglie sempre il parlante successivo
deve smettere di parlare per dare modo al parlante successivo di iniziare il suo turno
non può scegliere il parlante successivo
. I meccanismi di riparazione risolvono: le interruzioni
solo le interruzioni volontarie
il problema dei punti di rilevanza
le mosse conversazionali
. Le regole del punto di rilevanza transizionale sono: 2 3 4 5. Le repliche attese seguono a: i punti di rilevanza transizionale
le mosse convenzionali
le interruzioni involontarie
le mosse conversazionali
. I tipi di dominanza in una conversazione sono: 2 3 4 5. Il "Lei" è un pronome di: cortesia dominanza potere solidarietà. Il "Tu" è un pronome di: cortesia dominanza potere solidarietà. Il foreigner talk: è un atteggiamento razzista
è un normale atteggiamento del parlante verso uno straniero
si usa solo con gli immigrati
si usa anche tra parlanti della stessa lingua
. Evitare le forme imperative è: un punto di rilevanza transizionale
buona educazione sociale
una massima di cortesia
un modo per interrompere il parlante
. La scelta del toscano in Italia: e' un fatto comune a diverse nazioni
e' un fatto unico in Europa
e' simile alla scelta del francese in Francia
e' simile alla scelta del tedesco in Germania
. La tarda unificazione nazionale italiana: non incide sulla lingua
incide poco sulla lingua
incide grandemente sulla lingua
fa preferire il piemontese al toscano
. In Italia la capitale politica e quella linguistica: coincidono
non coincidono
coincidono al momento dell'Unità ma non dopo
non coincidono mai nella storia nazionale
. Si può parlare di lingua e dialetto a partire dal: trecento quattrocento cinquecento seicento. Fino al Quattrocento: ogni dialetto ha avuto la stessa possibilità del toscano di diventare lingua nazionale
solo alcuni dialetti selezionati potevano competere col toscano
non esiste letteratura dialettale
non esiste letteratura in italiano
. Belli, Porta e Trilussa sono: scrittori di prosa del Trecento
poeti ermetici
poeti dialettali
i primi studiosi di dialettologia in Italia
. La letteratura dialettale: termina nel Quattrocento
termina nell'Ottocento
e' ancora esistente
si estingue alla morte di Trilussa
. I canti popolari appartengono alla letteratura dialettale: riflessa introflessa propriamente detta
spontanea. La letteratura dialettale riflessa si afferma pienamente nel: XV secolo
XIX secolo
XVII secolo
XIII secolo
. Romanzo Criminale è un testo: che rifiuta il dialetto
scritto propriamente in dialetto
che precede la letteratura dialettale riflessa
che utilizza il dialetto qua e là
. Il purismo: nasce con il fascismo
non esiste nell'Ottocento
nell'Ottocento ha valore patriottico, durante il fascismo discriminatorio
nell'Ottocento ha valore discriminatorio e durante il fascismo patriottico
. Il purismo in epoca fascista: fallisce riesce ha periodi di alti e bassi
non esiste
. I forestierismi: durano sempre nel tempo
sono sempre di breve durata
non esistono in italiano
durano finchè vengono utilizzati dai parlanti
. Grattacielo (da Skyscarper) è: un prestito di lusso
un calco semantico
un calco traduzione
un forestierismo ottocentesco bandito dai piemontesi
. Quando una parola passando in un'altra lingua cambia significato abbiamo: un prestito di lusso
un calco semantico
un calco traduzione
un calco tradotto
. Quando una parola passando in un'altra lingua viene tradotta alla lettera abbiamo: un prestito di lusso
un calco semantico
un calco traduzione
un calco tradotto
. Ebook è un prestito: di lusso
di necessità
non è un prestito
di consumo
. Email è un prestito: di lusso
di necessità
non è un prestito
di consumo
. Smart working è un prestito: di lusso
di necessità
non è un prestito
di consumo
. Quando il mutamento semantico varia per innalzamento: la parola sale nel grado sociale che designa
la parola scende nel grado sociale che designa
la parola resta immutata ma si pronunicia più alta di tono
non esiste il mutamento semantico nei prestiti
. I prestiti da altre lingue: non sono mai riconoscibili in italiano
sono sempre riconoscibili in italiano
variano a seconda del tempo
non esistono
. Ad oggi il numero più alto di prestiti in italiano (6.292 totali) viene da: inglese
francese tedesco spagnolo. La parola "giacobino" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento
dall'inglese nel Settecento
dal francese nel Settecento
dallo spagnolo nel Cinquecento
. La parola "cioccolato" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento
dallo spagnolo nel Cinquecento
dal francese nel Settecento
dall'inglese nel Novecento
. La parola "brio" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento
dallo spagnolo nel Cinquecento
dal francese nel Settecento
dall'inglese nel Novecento
. La parola "radicale" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento
dall'inglese nel primo ottocento
dal francese nel Settecento
dallo spagnolo nel Cinquecento
. La parola "mandolino" viene esportata in francese, inglese e tedesco nel secolo: XV XVI
XVII XVIII. La parola "mafia" viene esportata in europa nel secolo: XV XVII XIX XVIII. La parola "violino" viene esportata in Europa (tedesco, svedese..) nel secolo: XV XVII XIX XX. I prestiti tra lingue: avvengono sempre contemporaneamente
possono essere a loro volta ri-esportati in terze lingue
quando entrano in una lingue non vengono più esportati al di fuori
si verificano solo in epoche di guerre e rivoluzioni
. Gli studi sulla lingua parlata si avviano nel secolo: XIX XVIII XV XX. La varietà è: una caratteristica intrinseca della lingua
inesistente in alcune lingue
inesistente in italiano ma presente in altre lingue
una caratteristica estrinseca della lingua
. La cultura: da sempre è appannaggio dei nobili e dei ricchi
per secoli è stata solo appannaggio dei chierici
appartiene alle masse popolari dal Cinquecento in poi
esclude il mondo clericale e nobiliare
. Il prefisso dia- in greco vuol dire: senza
con attraverso per. Le varietà diastratiche sono: anagrafiche sociali geografiche personali. L'errore è: uno sbgalio commesso solo da incolti
una deviazione dalla norma
un qualcosa che non vale la pena studiare
comune nella classi clericali dopo il Cinquecento
. La lingua italiana viene normata nel secolo: XVIII XV XVI XIX. Le varietà diatopiche sono: anagrafiche sociali geografiche personali. Le isoglosse sono: linee di demarcazione che idividuano i vari dialetti
linee che dividono gli strati sociali nel parlato
linee che separano unicamente i dialetti locali in un stessa regione
linee che dividono i registri linguistici quotidiani
. In italia abbiamo dialetti regionali. Quanti sono: 10 30 20 15. Le varietà diafasiche sono di tipo: personale geografico culturale regionale. Il passaggio da un registro linguistico ad un altro si chiama: Langue switching
Code switching
Speaker switching
Fast switching
. Il dialetto di koinè identifica: un'area dialettale (nord, centro, sud)
una parlata locale (Messina, Catania,Palermo)
una regione dialettale (Lombardia, Veneto, Liguria)
una parlata gergale locale (quartieri cittadini)
. La forma più alta di lingua standard è: italiano parlato formale
italiano parlato informale
dialetto di koinè
italiano scritto. Il registro più basso nella scala è quello: popolare familiare aulico Basso-Plebeo
. Il registro più alto nella scala è quello: popolare colto aulico formale. Il termine diafasico vuol dire: differenza nello stile
differenza nel tono
differenza nelle fasi
differenza nello status sociale
. Il concetto per cui ogni parlante può utilizzare tutti i registri a seconda dei contesti è: diglossìa bilinguismo
mistilinguismo dilalìa. La diglossìa in Italia si verifica nei parlanti: umbri toscani centro-meridionali
settentrionali. Il mistilinguismo: si verifica solo al centro-nord
è tipico della Toscana
è comune a tutta Italia
si verifica solo al Sud e nelle isole
. Dal latino volgare nasce: tutta la varietà di dialetti italiani
l'italiano standard
il latino classico
solo il toscano
. Il dialetto è: una variante di pari dignità rispetto altoscano
un qualcosa di negatico e plebeo
un concetto che non esiste
una degenerazione dell'italiano standard
. La dizione italiana: esiste solo al centro nord
esiste solo in toscana
non viene parlata in nessun luogo ma studiata appositamente
esiste solo al centro sud
. Il tardo latino parlato è detto: latino classico
latino vecchio
latino grezzo
latino volgare
. La branca della linguistica che studia i dialetti si chiama: dialettofonia dialettistica dialettica dialettologia. Ogni dialetto avrebbe potuto diventare lingua standard. Quando? tra Cinquecento e Settecento
nel XX secolo
nel II secolo
tra Trecento e Cinquecento
. La dialettologia studia: i dialetti italiani
il dialetto di koinè
la dizione precisa
i vocabolari dialettali
. I vocabolari dediti a correggere il dialetto sono quelli di: prima generazione
seconda Generazione
terza generazione
quarta generazione
. I vocabolari stilati da interessati e esperti di lingua non accademici sono quelli di: prima generazione
seconda Generazione
terza generazione
quarta generazione
. I vocabolari stilati da linguisti di professione in ambito accademico sono quelli di: prima generazione
seconda Generazione
terza generazione
quarta generazione
. L'ambito della linguistica che si occupa della relazione grammaticale tra gli elementi è: fonetica morfologia sintassi lessico. L'ambito della linguistica che si occupa dello studio dei suoni del linguaggio è: fonetica morfologia sintassi lessico. L'ambito della linguistica che studia le relazioni tra frasi all'interno del periodo è: fonetica
morfologia sintassi lessico. La fonetica che classifica i suoni in base al modo di articolazione è quella: descrittiva prescrittiva storica fonica. La fonetica che classifica i suoni in base al grado di articolazione è quella: descrittiva prescrittiva storica fonica. Individuare la definizione corretta: i fonemi di tutte le lingue sono uguali
non esistono fonemi uguali in due lingue diverse
I fonemi di una lingua non necessariamente corripsondono a quelli di un'altra
esistono fonemi uguali solo in due lingue sorelle
. I suoni prodotti con le corde vocali e le laringe in vibrazione sono: sordi vibrati sonori fonici. Il fonema /t/ è: sonoro sordo semivocalico inesistente in IPA
. L'AFI è: alfabeto fonico indipendente
associazione fonetica internazionale
alfabeto fonematico internazionale
alfabeto fonetico internazionale
. I fonemi dell'italiano sono: 10 50 45 30. Quando produciamo un suono vocalico l'aria: incontra occlusione
incontra frizione
non incontra occlusione né frizione
incontra sia occlusione che frizione
. Le vocali per definizione sono sempre: sonore
sorde chiuse occlusive. Se la lingua è sointa verso la parte anteriore della cavità orale avremo vocali: procheile aprocheile sorde anteriori. Le vocali non labializzate sono definite: procheile aprocheile sorde anteriori. Le vocali toniche dell'italiano sono: 5 7 4 3. Le vocali toniche medio alte in italiano sono: e ed o aperte
a ed u
e aperta e a
e ed o chiuse
. Le vocali toniche alte in italiano sono: i ed u
a ed u
e aperta e a
solo le sorde
. Le vocali non accentate in italiano sono definite: anteriori afone atone aprocheile. Le vocali atone in italiano sono: 4 5 6 7. Lo schwa è una vocale: presente in italiano e nei dialetti
presente in italiano ma non nei dialetti
presente nei dialetti ma non in italiano
assente in italiano e nei dialetti
. / J / e /W/ in italiano: non esistono
sono vocali
sono consonanti
sono semivocali
. Nella parola "Puoi" si trova un: dittongo
trittongo iato nesso consonoantico
. I dittonghi formati da semivocale + vocale sillabica sono ascendenti discendenti trittonghi dittonghi tonici
. La fase di pronuncia consonantica che decide la lunghezza della consonante è detta: impostazione tenuta rilascio appoggio. la fase di pronuncia consonantica in cui gli organi di fonazione si dispongono è detta: impostazione tenuta
rilascio appoggio. I nessi consonsonantici in italiano si possono trovare: solo al centro di parola
sia al centro che a fine parola
sia a inzio che a fine parola
solo a inizio e in mezzo alla parola
. /p/ e /b/ in italiano sono consonanti: occlusive palatali
fricative alveodentali
occlusive bilabiali
liquide palatali
. /t/ e /d/ in italiano sono consonanti: occlusive palatali
occlusive alveodentali
occlusive bilabiali
liquide palatali
. Le consonanti /k/ e /g/ in italiano sono: occlusive palatali
occlusive alveodentali
liquide alveodentali
occlusive velari
. In italiano le fricative alveodentali sono: /s/ e /c/
/z/ e /n/
/m/ e /n/
/s/ e /z/
. Il sermo rusticus latino è quello parlato: nell'esercito
nelle province
dagli scrittori
nelle campagne
. Il sermo provincialis latino è quello parlato: nell'esercito nelle province
dagli scrittori
nelle campagne
. L'italiano nasce dal latino: di Cicerone
parlato scritto dai poeti
parlato a Roma ma non nelle province
. Nel corso dei secoli la lingua latina parlata: resta invariata
varia solo nella sintassi ma non nel lessico
muta esattamente come l'italiano e le altre lingue
si cristallizza sul lessico ciceroniano
. Tra Giulio Cesare e la caduta dell'Impero passano circa: 100 anni 200 anni 1000 anni 500 anni. Per ricorstruire la lingua latina parlata gli studiosi si sono avvalsi: degli scrittori tardi
dell'esame comparativo
delle fonti di Ovidio e Seneca
delle commedie
. In sesnso diacronico "latino volgare" indica: i diversi livelli di scrittura tra Cicerone e Seneca
gli usi della tarda latinità
il latino parlato contemporaneamente nelle privince e dall'esercito
il latino parlato nelle campagne al tempo di Cicerone
. Il latino volgare: non modifica mai i significati delle parole rispetto al classico
non ha in nessun caso parole uguali al latino classico
in alcuni casi sposta i significati rispetto al latino classico
non esiste nel parlato quotidiano di Roma
. Il latino volgare: viene influenzato da quallo classico
non ha in nessun caso parole uguali al latino classico
non viene mai influenzato da quello classico
è uguale a quello classico ma parlato dal popolo
. Il latino volgare: non ha rapporti con il latino cristiano
deve modifiche sostanziali all'avvento del cristianesimo
non viene mai influenzato da quello classico
cambia completamente con il cristianesimo
. Lo schema A non B appartiene a: Catacomba di Commodilla
Appendix Artici
Appendix Probi
Iscrizione San Clemente
. Le parole errate contenute nell'Appendix Probi: sono confluite solo in parte nelle lingue romanze
nessuna è confluita in italiano, solo in altre lingue romanze
sono tutte entrate nella lingue romanze
sono cadute in disuso prima dell'avvento delle lingue romanze
. L'equivalente errato del latino classico "auris" nell'Appendix Probi è: Orricla Orica Oricla Auricularis. L'equivalente errato del latino classico "vetulus" nell'Appendix Probi è: Vechius Veccus Veclus Veculus. l'influenza esercitata dalle lingue dei popoli germanici sul latino è detta: superstrato sostrato costrato adstrato. Panca, federa e palla sono parole di origine: gotica franca longobarda prototedesca. Albergo e guardia sono parole di orgine: gotica franca longobarda prototedesca. Biondo, donna e cameriere sono parole di origine: gotica franca longobarda prototedesca. L'influenza esercitata dalle lingue dei vinti su quella dei vincitori è detta: superstrato sostrato costrato adstrato. L'influenza su una lingua esercitata dai popoli confinanti è detta: superstrato sostrato costrato adstrato. L'evoluzione fonetica che non viene condizionata da fonemi attigui si chiama: evoluzione fonetica autonoma
evoluzione fonetica non indotta
evoluzione fonetica spontanea
evoluzione fonetica indipendente
. L'accento latino è di tipo: musicale qualitativo fonico tonale. Il td è il: Testo Didattico
Titolo dominante
Tratto Distante
Tratto Distintivo
. Il TD della quantità in latino classico è: pertinente tonale ridondante roboante. Le vocali toniche in latino classico sono: 7 9 10 5. In latino classico a determinare il significato delle parole è: la qualità dell'accento
la quantità dell'accento
la tonalità dell'accento
la sillaba chiusa
. In epoca classica le vocali lunghe vengono pronunciate: più aperte
più chiuse
uguali a quelle brevi
più velocemente
. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali brevi in sillaba aperta: si allungano
s abbreviano
si mantengono
scompaiono. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba aperta: si allungano
si abbreviano
si mantengono
scompaiono. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba chiusa: si allungano
si abbreviano
si mantengono
scompaiono. Nel passaggio dal latino all'italiano la e chiusa nasce dalla fusione di: i aperta + e aperta
e chiusa + e aperta
i chiusa + i aperta
i aperta + e chiusa
. nel passaggio dal latino all'italiano la o chiusa nasce dalla fusione di: u aperta + o chiusa
e chiusa + e aperta
u chiusa + u aperta
u aperta + o aperta
. Il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area sarda prevede: 4 vocali 6 vocali 7 vocali 5 vocali. il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area lucana orientale prevede: 4 vocali 6 vocali 7 vocali 5 vocali. Nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba aperta: monottongano non dittongano
dittongano si chiudono
. nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba chiusa: si annullano
non dittongano
dittongano
si chiudono
. Il dittongo latino più ressitente alla monottongazione è: au ai ae oe. Il dittongo latino OE in italiano: non monottonga
monottonga in o aperta
monottonga in e chiusa
scompare del tutto
. Quando monottonga, AU diventa: non monottonga mai
o aperta
e chiusa
a. Il dittongo latino AI: già al tempo di Paluto non si pronuncia più
diventa e chiusa in sillaba aperta
diventa ie in sillaba chiusa
non monottonga mai
. la prova della fiorentinità della lingua italiana si può riscontrare in: Metafonesi napoletana
Metafonesi di a
Anafonesi Metafonesi soranoreatina
. In base all'anafonesi: e chiusa diventa a ed o chiusa diventa i
e aperta diventa ie ed o aperta diventa uo
e chiusa diventa i ed o chiusa diventa u
e aperta diventa i ed o aperta diventa uo
. La canzone Ciuri Ciuri mostra esempi di: metafonesi napoletana
metafonesi di a
anafonesi Metafonesi Centro-Meridionale
. La canzone Le radici ca tieni mostra esempi di: metafonesi napoletana
metafonesi di a
anafonesi Metafonesi Centro-Meridionale
. La metafonesi avviene sempre davanti alle vocali latine: U lunga ed O breve
U breve e I lunga
O breve ed E breve
U chiusa e O aperta
. Nel dialetto napoletano abbiamo Viento, Muorto ecc a causa di: anafonesi metafonesi monottongazione evoluzione fonetica spontanea
. Per la metafonesi napoletana, O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: OI UO AU O chiusa
. per la metafonesi sorano-reatina O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: OI UO AU O chiusa
. La palatalizzazione di A avviene: nei dialetti dell'estremo nord
nei dialetti di Umbria e Sardegna
in Umbria, Toscana e Sicilia
in Umbria, Toscana e alcune zone del Nord
. La metafonesi di a: è un fenomeno molto comune in italiano (toscano)
è un fenomeno dialettale diffuso largamente in tutta Italia
è un fenomeno raro che si trova soprattutto in alcuni dialetti genovesi e campani
non esiste
. La caduta di suoni all'inizio di una parola è: aferesi sincope epitesi prostesi. Il passaggio da Illam abatissam a La badessa è un esempio di: apocope discrezione sillabica
epitesi discrezione dell'articolo
. Il passaggio da Dominam a Donna è un esempio di: aferesi sincope epitesi prostesi. La caduta delle vocali atone finale finali di parola è la: apocope sincope epitesi prostesi. Il passaggio Quello albero > quell'albero è un caso di: apocope elisione sincope epitesi. L'espressione Per iscritto è un caso di: apocope sincope epitesi prostesi. I fenomeni di perdita di suono sono: Aferesi Sincope Apocope
Aferesi Sincope Prostesi
Epitesi Sincope Apocope
Apocope Prostesi Epentiesi
. I fenomeni di aggiunta di suono sono: Aferesi Sincope Apocope
Aferesi Sincope Prostesi
Prostesi Epitesi Epentesi
Apocope Prostesi Epentiesi
. Il passaggio Iohannes > Giovanni è un caso di: epentesi vocalica
epentesi consonantica
epitesi vocalica
epitesi consonantica
. Il fenomeno che riguarda l'aggiunta di suoni in fine di parola (così che l'italiano non abbia terminazioni in consonante) è: epentesi vocalica
sincope epitesi prostesi. L'esito della B latina iniziale di parola in italiano è: variabile in V o C
invariata variabile in G
variabile in K
. L'esito della B latina iniziale di parola nei dialetti del sud Italia è: lenizione in V o raddoppiamento in BB
invariata variabile in G
lenizione in V o Variabile in K
. L'esito della L latina iniziale di parola in italiano è: variabile in V o C
invariata variabile in G
variabile in K
. G occlusiva velare sonora latina in italiano: diventa gutturale davanti a E
diventa gutturale davanti a I
diventa palatale davanti a I ed O
diventa palatale davanti a E ed I
. S sorda antevocalica latina in italiano: si sonorizza davanti a p
si sonorizza davanti a b
resta sorda
resta sorda davati a m
. J semivocale latina in italiano: diventa G gutturale (gatto)
diventa K (cane)
diventa G palatale (gioco)
diventa C palatale (cena)
. G intervocalica latina in italiano: si rafforza davanti a e ed i toniche
si indebolisce davanti a ad E ed I toniche
si raddoppia davanti ad E ed I toniche
si indebolisce davanti ad E ed I atone
. F intervocalica latina: diventa G in italiano
era sconosciuta
si raddoppia davanti ad E ed I toniche in italiano
si scempia davati a E
. La lenizione romanza prevede: la sonorizzazione delle fricative alveodentali
il raddoppiamento di G davanti a E ed I
la sonorizzazione delle esplosive sorde intervocaliche
lo scempiamento delle sorde doppie
. La V latina intervocalica: resta invariata
doventa B
raddoppia in VV
scompare. Il nesso latino iniziale BL dà vita in italiano a: BR VL BJ GJ. il nesso latino iniziale CL dà vita in italiano a: CJ VJ BJ GJ. il nesso latino iniziale GR in italiano: dà vita a GJ
si conserva inalterato
varia solo davanti a -A-
varia in GJ solo davanti a -E-
. Il nesso latino iniziale di parola TR dà vita a TJ
si conserva inalterato
varia solo davanti a -A-
varia in GJ solo davanti a -E-
. Quando la prima consonante si assimila alla seconda parliamo di assimilazione: progressiva pregressa regressiva regressa. La trasformazione dal latino GD all'itliano DD in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione progressiva pregressa regressiva regressa. La trasformazione dal latino MN all'itliano NN in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione progressiva
pregressa regressiva regressa. Negli anni '50 dopo Cristo: la S non si pronuncia più in finale di parola
la M si conserva, per poi perdersi e tornare di nuovo in finale di parola
la M finale di parola già non si pronuncia più
la T finale di parola si conserva
. La -s finale di parola in latino: si perde al tempo di Quintiliano
si perde al tempo di Cicerone per poi rientare e cadere di nuovo
si conserva fino al III secolo
si perde in francese
. Le vocali finali di parola latine sono: M, P, S, R
M, S, R, T
S, P, T
M, L, P, T
. In latino i generi erano: 2 3 4 5. In italiano i generi sono: 2 3 4 5. Il neutro latino è confluito in italiano nella maggior parte in parole: femminili neutre maschili indifferentemente in tutti i generi
. Parole come bracci/braccia in italiano si spiegano: perché una è di derivazione popolare l'altra colta
perché derivano da maschili e femminili latini
perché risultano scritte in entrambi i modi nei testi latini
perché derivano da neutri latini
. Il latino aveva: un numero
due numeri
tre numeri
quattro numeri
. Il greco aveva: un numero
due numeri
tre numeri
quattro numeri
. In italiano distinguiamo le funzioni logiche attraverso: casi, declinazioni, articoli
casi, preposizioni, genere
posizione della frase, casi, articoli
posizione della parola nella frase, articoli, preposizioni
. La posizione della parola nella frase in latino è: libera condizionata dal caso
condizionata dal genere
condizionata dal numero
. I casi latini sono: 3 4 5 6. La maggior parte delle parole italiane deriva dal caso latino: ablativo accusativo nominativo vocativo. I nomi latini maschili e femminili uscenti al nominativo e al genitivo in -us appartengono alla declinazione: quarta seconda terza quinta. Alla quinta declinazione latina appartengono: quasi tutti nomi neutri
quasi tutti nomi femminili
tutti nomi maschili
solo nomi neutri
. Il caso latino che ci permette di individuare la declinazione di appartenenza di un nome è: nominativo accusativo ablativo genitivo. Quando un nome cambia genere o numero nel passaggio dal latino all'italiano parliamo di: metaplasma tetraplasmo metaplasmo etaplasma. I nomi degli alberi in latino: sono maschili e restano maschili in italiano sono femminili e restano femminili in italiano
sono neutri e diventano maschili in italiano
sono femminili e diventano maschili in italiano
. Folia in latino è: il plulare neutro di folius
il plurale femminile di folia(m)
il singolare neutro si foliis
il plurale neutro di folium
. I nomi italiani derivano quasi tutti dal caso latino: dativo accusativo ablativo genitivo. La declinazione che ci permette di capire da quale caso latino derivano i nomi italiani è la: quarta seconda terza prima. I nomi "moglie" e "ladro" in italiano derivano: dall'accusativo latino
dal dativo latino
dal nominativo latino
dall'ablativo latino
. I nomi "drago" e "uomo" in italiano derivano: dall'accusativo latino
dal dativo latino
dal nominativo latino
dall'ablativo latino
. La lingua latina: aveva articoli come il greco e l'ebraico
usava l'articolo Illum ma non Unum
aveva una declinazione per l'articolo Illum
non aveva articoli
. Ille in latino era: articolo aggettivo qualificativo
aggettivo o pronome dimostrativo
aggettivo numerale
. Unum in latino era: articolo aggettivo qualificativo
aggettivo o pronome dimostrativo
aggettivo numerale
. L'articoloide è: la forma intermedia dell'articolo tra il latino classico e quello tardo
la forma intermedia dell'aggettivo numerale tra il latino classico e quello tardo
la forma intermedia tra gli aggettivi latini e l'articolo italiano
l'articolo Lo in italiano antico
. L'artciolo italiano IL viene da: l'italiano antico ILLO
l'italiano antico LO
il latino ILLUD
il latino ILLAM
. L'articolo italiano LO viene da: Illud Illam Illum illus. La norma Grober prevede a inizio di frase l'uso di: EL IL UN LO. la norma Grober prevede dopo parola terminante in consonante l'uso di: EL IL UN LO. la norma Grober prevede dopo parola terminante in vocale l'uso di: UN IL UNA LO. La palatalizzazione di A in E nella formazione di LE da ILLAS è dovuta a: caduta di M finale dell'accusativo
caduta di S finale del nominativo plurale
caduta di S finale dell'accusativo plurale
caduta di M finale del vocativo singolare
. Il pronome Tu italiano deriva: dall'accusativo di terza persona plurale latina equivalente
dal nominativo di seconda persona singolare latino equivalente
dall'ablativo di prima persona plurale del pronome latino
dal dativo del pronome relativo latino
. Nel passaggio da NOS a NOI (latino -italiano): la -s finale si è labializzata
la - s finale si è arrotondata
la -s finale si è palatalizzata
la -s finale è caduta
. Ella (it) deriva dal latino: Ellam Illad Illam Illas. I pronomi clitici sono: tonici fonici atoni accentati. Il latino classico corrispondente a VOSTRI (it) era: VESTER VOSTER VETERI VOSTRUM. Il latino volgare corrispondente a VOSTRI (it) era: VESTER VOSTER VETERI VOSTRUM. Loro (it) deriva dal latino: ILLI LORUS ILLORUM ILLIC. Quale in italiano è un pronome: variabile invariabile irrilevante mutevole. Che (it) deriva dal latino: QUID QUOD QUEM QUE. CUI latino che ha dato origine al CUI italiano era un: nominativo accusativo ablativo dativo. Quando si parla di contributo del popolo sulla formazione della lingua italiana si intende: ceto medio del Nord italia
popolo toscano contadino
ceto medio Toscano
Popolo Siciliano
. Gramsci sosteneva che: l'omologazione linguistica popolare andava forzata
non era possibile omologazione linguistica
la lingua del popolo era irrilevante per la formazione dell'italiano
il livellamento linguistico si sarebbe raggiunto naturlamente
. Il vero mezzo di diffusione della lingua italiana presso la popolazione fu: il giornale
la televisione
il cinema
la radio
. Biffare in termini notarili medievali voleva dire: firmare un atto
registrare un contratto privato
riempire gli spazi bianchi contro le contraffazioni
far firmare alle parti in causa gli atti pubblici
. I Memoriali Bolognesi sono: testi di mercanti
raccolte di poesie popolari
atti di vendita dei mercanti
atti notarili
. I primi memoriali bolognesi di cui abbiamo i testi risalgono al: 1234 1265 1321 1411. Il mercante in epoca medievale è illetterato. Ciò vuol dire: che non sa scrivere né leggere
che sa leggere ma non scrivere
che non conosce le lettere dell'alfabeto
che non conosce il latino
. I libri di famiglia sono scritti: in latino
in italiano contemporaneo
in volgare
in un misto di latino e volgare
. Colui che legge per divertimento e scrive per lavoro in epoca medievale è: il notaio
il mercante
il popolo
il clero
. Il mercante in epoca medievale: conosce solo il latino
conosce solo il volgare
non sa leggere
spesso conosce le lingue straniere
. I trattati scientifici in Italia, fino al Rinascimento: non esistono
sono scritti in volgare
sono scritti in latino
sono scritti in greco
. Galileo Galilei: non approva i prestiti latini e greci nel linguaggio scientifico italiano
approva i prestiti latini e greci nel linguaggio scientifico italiano
non si esprime in merito ai prestiti dal latino e greco
scrive trattati scientifici solo in latino
. La lingua italiana nasce come lingua: amministrativa burocratica letteraria legislativa. Notai e avvocati: furono da subito favorevoli all'uso del volgare nelle cancellerie
rifutarono l'uso del volgare all'inizio perché non lo ritenevano all'altezza degli atti notarili
rifutarono l'uso del latino all'inizio perché non lo ritenevano all'altezza degli atti notarili
rifutarono l'uso del volgare all'inizio perché andava contro i propri interessi fraudolenti verso il popolo
. La legge di Emanuele Filiberto in Piemonte sull'uso del volgare nei tribunali risale al: 1860/61
1360/61
1560/61
1760/61
. Fino al Settecento l'istruzione superiore in Italia è: in volgare
in greco
in latino
in latino e volgare misto
. La legge Casati risale al: 1859 1856 1956 1881. La Bibbia di Gutrenberg viene stampata: a Berlino nel 1445
a Magonza nel 1356
a Berlino nel 1902
a Magonza nel 1456
. Gli INCUNABOLI sono: le prime Bibbie in volgare
i primi testi a stampa del Quattrocento
i primi libri in latino manoscritti nel medioevo
le copie della Bibbia redatte dai chierici nel Quattrocento
. Il Parsons Fragment: è il primo testo a stampa in latino
è il primo testo a stampa in italiano
non si può considerare il primo testo a stampa italiano a causa dei dubbi su data e luogo di stampa
non si può considerare il primo testo a stampa italiano a causa dei dubbi sul testo che vi è riportato all'interno
. Il testo che recita "Se pareba boves, alba pratalia araba…" appartiene a: Placito Capuano
Indovinello Veronese
Breve de Inquisitione
Catacomba di Commodilla
. L'indovinello veronese viene scoperto nel: 1924 1923
1922 1927. L'indovinello veronese (individuare la risposta corretta): costituisce la prima attestazione di scrittura in volgare italiano
non si può ancora considerare scritto proprimente in volgare italiano
viene scoperto nel 1934
rispetto al Placito capuano è successivo di 300 anni
. Nell'indovinello veronese: l'autore della frase latina e mista di volgare è lo stesso
gli autori delle due frasi sono diversi
non si può stabilire se gli autori siano uno o più per le due frasi (latina e mista volgare)
gli autori sono sicuramente due
. Versorio, nell'Indovinello veronese è: dialettismo meridionale
latino volgare
dialettismo settentrionale
latino classico
. Alba nell'Indovinello veronese pè: dialettismo meridionale
latinismo dialettismo settentrionale
italiano arcaico
. La -s finale di boves nell'Indovinello veronese è: dialettismo meridionale
tipicamente latina
dialettismo settentrionale
influsso spagnolo
. La soluzione all'Indovinello Veronese viene trovata da: un contadino
uno scrittore
un bibliotecario
una studentessa
. L'Indovinello Veronese paragona la scrittura a: aratura filatura della seta
preghiera corsa. Il problema principale nell'individuare il senso di Se Pareba nell'Indovinello veronese deriva dal fatto che: non si conosce la traduzione dal latino
si tratta di un fenomeno diualettale meridionale non in uso a Verona
non si capisce se sia una parola unica o due
l'autore non è certamente lo stesso della frase latina sotto riportata
. Non dicere ille secrita a bboce. Si tratta del testo contenuto in: Basilica di S. Clemente
Catacomba di Domitilla
Catacomba di Commodilla
Placito Capuano
. Il graffito di Commodilla risale orientativamente al secolo: VI-VIII
VII-VIII
IX-X
V-VI
. Nel graffito di Commodilla "secrita" si legge: segreto screti secreta segreta. La cripta che ospita il graffito di Commodilla è quella dei santi: Pietro e Paolo
Commodilla e Domitilla
Felice e Astrutto
Felice e Adautto
. Il graffito di Commodilla è: un fumetto
un atto giudiziario
una poesia
un avviso
. "Secrita" nel graffito di Commodilla, significa: i segreti dei frati
i segreti del paese
le orazioni segrete
le cose segrete delle suore
. Ille, nel graffito di Commodilla è: italiano antico
dimostrativo latino utilizzato come articolo
articolo utilizzato come dimostrativo latino
articolo di derivazione greca
. Bboce, nel graffito di Commodilla è: italiano antico
dimostrativo latino utilizzato come articolo
un raddoppiamento usato per ricalcare il parlato
la corretta grafia di "Voce" nei manoscritti antichi
. Il graffito di Commodilla, ricalca: il latino ecclesiastico
il parlato
il latino di Cicerone
il latino scritto Imperiale
. Secrita nel graffito di Commodilla si legge Secreta perché. si tratta di una i breve latina
si tratta di una parola già italiana
si tratta di una parola derivata dal greco
si tratta di una i lunga latina
. Il Placito Capuano risale al: 1960 960 870 860. L'atto di nascita della lingua italiana è: Il graffito di Commodilla
L'affresco di San Clemente
Il graffito di Domitilla
Il Placito Capuano
. Ciò che contraddistingue il Placito Capuano, insieme alla lingua è: la casualità della scrittura
il fatto di essere l'atto di un processo
l'intenzionalità della scrittura in italiano
l'intenzionalità della scrittura in latino
. L'atto che contiene il Placito Capuano è una diatriba giudiziaria tra: Rodelgrimo e l'Abate di Montecassino
Attanasio e l'Abate di san Benedetto
Rodelgrimo e i testimoni dell'Abate
Il giudice e Attanasio
. Le parole in italiano scritte nell'atto del Placito capuano vengono dette da: Rodelgrimo I testimoni
Il giudice
L'abate di Montecassino
. Il processo riportato nel Placito Capuano: si svolge in latino, è scritto in latino
si svolge in italiano, è scritto interamente in latino
si svolge in volgare, è scritto tutto in latino tranne le due righe dei testimoni
si svolge in volgare, è scritto tutto in latino tranne le parole di Rodelgrimo
. Nel Placito Capuano, dal latino "sapio" deriva il dialettale: sacciu so sappo sao. Nel Placito Capuano, d"ko" deriva da: che quem quom quod. Nel Placito Capuano "Sancti Benedicti" è: latino pre-imperiale
latinismo grecismo italiano arcaico
. I Placiti Campani successivi a quello Capuano: non esistono
sono due e risalgono al 963 a.C
sono tre e risalgono al 956 d. C.
sono tre e risalgono al 963 d. C.
. L'affresco della Basilica di san Clemente si trova: a Napoli
a Roma
a Venezia
a Milano
. L'affresco della Basilica di san Clemente è: precedente al Placito capuano
contemporaneo al Placito capuano
successivo al placito capuano
contemporaneo al Breve de Inquisitione
. Il dialogo dell'affresco di san Clemente vede parlare in latino: Sisinnio e San Clemente
solo Sisinnio
solo Beno di Rapiza
solo San Clemente
. Nell'affresco del miracolo San Clemente si trasforma in: un uccello
una pietra tonda
una colonna
Sisinnio. L'affresco di San Clemente riporta la scritta PGRF, vuol dire: Per grazia ricevuta feci (fare)
Per grazia ricevuta feci io
Per grande e rispettata fede
Pro gratis et respecto fidem
. L'affresco di san Clemente viene commissionato da: Sisinnio Albertello Gosmari Beno. La datazione orientativa dell'affresco di San Clemente è: circa 1300 a. C.
circa 45 a. C.
circa 1130 d. C.
circa 1230 d. C.
. Ego Beno de Rapiza cum Maria uxor mea pro amore Dei et Beati Clementi(s) PGRF. Questa scritta compare: nel Breve de Inquisitione
nel De vulgari eloquentia
nel Placito Capuano
nell'affresco di San Clemente
. San Clemente, nell'affresco a lui dedicato dice: Duritiam cordis vestris saxa traere meruistis
Sao ko kelle terre per kelle fini que ki contene
Falite dereto co lo palo, Carvoncelle
Pro amore Dei et beati Clementis PGRF
. Carboncello, Gosmari e Albertello sono: i tre giuudici del placito capuano
i tre testimoni dell'atto giudiziario del placito capuano
i frati della catacomba di Commodilla
i servi di Sisinnio nell'affresco di San Clemente
. La storia della lingua italiana è strettamente collegata: alla geopolitica
alla letteratura provenzale
alla letteratura nazionale
ai primi linguisti di professsione, attivi nel Medioevo
. I primi a interessarsi di linguistica in Italia furono: i letterati
gli accademici
i ricercatori
i linguisti dell'Ottocento
. Prima di Dante: la letteratura in volgare è solo in latino volgare
la letteratura in volgare non esiste
la letteratura in volgare esiste ma non si registrano momenti significativi di elevazione a lingua letteraria
il volgare letterario è già pienamente formato
. La definizione: Dux nostri eloquii volgari viene data: da Dante a Petrarca
da Petarca a Boccaccio
da Patrerca a Dante
da Boccaccio a Dante
. Secondo Dante: italiano, Oc e Oil derivano dal latino
le lingue romanze non esistono
il latino classico deriva dalle parlate romanze
il latino classico era parlato nelle province di Roma
. La teoria della nascita delle diverse lingue dal mito biblico della Torre di Babele: non è sostenuta dai letterati italiani
viene approvata come reale nel Cinquecento
viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVIII secolo
viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVI secolo
. Nel corso del Quattrocento il De vulgari eloquentia: non viene preso in considerazione perché è in latino
influenza tutti gli scrittori umanisti
influenza solo il pensiero di Bruni
non è ancora stato ritrovato e non se ne conosce l'esistenza
. Nel corso del XV secolo l'italiano: viene visto come una degenerazione del latino che invece era perfetto
viene visto come una lingua senza possibilità
viene visto come lingua alla base del mito di Babele
viene letto solo negli scritti di Dante
. La teoria secondo cui nell'antica Roma si parlava latino (livello alto) e volgare italiano (livello basso) è detta: pseudobruniana pseudobembiana protobruniana parabruniana. Nel Quattrocento lo studioso che attribuì grande peso alle influenze barbariche nella nascita dell'italiano fu: Leonardo Bruni
Biondo Flavio
Pier delle Vigne
Gian Giorgio Trissino
. La teoria dell'etrusco fu ideata da: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Giambullari idea la sua teoria sulla lingua italiana nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Secondo Pier Francesco Giambullari: il latino deriva dall'etrusco
il toscano deriva dall'etrusco
l'etrusco deriva dal latino
i barbari hanno contaminato la lingua latina classica
. Castelvetro porta avanti le teorie di Bruni nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Il primo a dare la definizione di Lingua Latina Vulgare fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Castelvetro riprende una teoria di: Bruni Dante Giambullari Biondo. Il primo a studiare la lingua sulle lapidi di epoca romana fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Cittadini studia le lapidi romane nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Il Trattato di Cittadini viene pubblicato nel: 1600 1601 1602 1603. Grazie agli studi di Cittadini: si comprende che l'italiano non è una degenerazione del latino
si comprende che l'italiano è una degenerazione del latino
si intuisce il grande apporto dei barbari nella nascita del volgare italiano
si capisce che il latino volgare non esisteva
. Il Giuramento di Strasburgo: rappresenta l'atto di nascita della lingua italiana
viene scoperto da Muratori
indica l'atto di nascita della lingua francese
viene respinto da Muratori
. Il Giuramento di Strasburgo è stipulato: tra i successori di Ludovico il Pio
tra i successori di Carlo il Calvo
tra i successori di Ludovico il Germanico
tra i successori di Carlo Magno
. Il giuramento di Strasburgo: è precedente al placito capuano
è successivo al Placito Capano
è contemporaneo al Placito Capuano
viene scoperto dagli studiosi dopo il Placito Capuano
. Muratori cerca: il Giuramento di Strasburgo
la lingua intermedia
l'equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia non esiste
l'equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia esiste
. Muratori pensa che: le lingue germaniche non abbiano avuto alcun peso sulla formazione dell'italiano
le lingue germaniche abbiano contribuito alla formazione dell'italiano
le lingue germaniche antiche non esistono
la lingua intermedia corrisponde all elingue germaniche dei barbari
. Muratori: dimostra l'esistenza del volgare italiano attraverso il Giuramento di Strasburgo
dimostra l'esistenza del volgare italiano attraverso il Placito Capuano
non viene a conscenza della scoperta del Placito Capuano
conosce il Placito Capuano ma ne sottovaluta l'importanza
. Gli studi di Muratori rislagono al secolo: XV XVIII XVI XX. Raynouard: sostiene che la lingua intermedia sia l'italiano prima di Dante
sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale
non crede nell'esistenza della lingua intermedia
sostiene che la lingua intermedia sia quella dei barabri corruttori del latino
. Giuseppe Grassi: sostiene che i barbari corruttori del latino siano gli antenati degli austriaci che invadono il Lombardo-Veneto
sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale
sostiene che la lingua intermedia sia l'italiano prima di Dante
sostiene che la lingua intermedia sia il latino volgare medievale
. La teoria del sostrato è ideata da: Schlegel Muratori Ascoli Raynouard. Donna de Paradiso è: un sonetto di Dante
una Lauda di Boccaccio
una Lauda di Jacopone
un Cantico francescano
. Jacopone da Todi vive e scrive nel secolo: XI XII XIII XIV. Jacopone da Todi scrive: prima di Dante
dopo Boccaccio
utilizzando Dante come modello linguistico
a cavallo tra Sette e Ottocento
. Il Cantico delle Creature è: un sonetto di Dante
un Cantico di Francesco d'Assisi
una Lauda di Jacopone
un sonetto di Francesco Petrarca
. Il Cantico delle Creature è stato composto nel: 1221 1222 1223 1224. Francesco d'Assisi muore nel: 1223 1224 1225 1226. Il Cantico delle Creature: prende a modello Dante
precede sia Dante che Jacopone
prende a modello Jacopone
prende a modello Petrarca
. La maggior fioritura della poesia amorosa nel Duecento si ha: in Toscana
in Umbria
in Lazio
in Sicilia
. Dante: legge le poesie dei siciliani in originale e le ammira
legge le poesie dei siciliani in originale e non le ammira
legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani ma non lo sa
legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani e lo sa
. Le poesie della corte di Federico II che leggiamo oggi sono: originali diverse da come le leggeva Dante
filtrate dai toscani
perdute tutte, anche le copie toscane
. Dante Alighieri: non crede alla teoria della Torre di Babele
scrive il Convivio in latino
non termina il Convivio
scrive il De vulgari in volgare
. Dante Alighieri: vuole elevare il volgare a lingua letteraria
non crede nelle potenzialità del volgare
scrive il Convivio in latino volgare
scrive il De vulgari in volgare
. Dante Alighieri: ipotizza l'italiano come derivato dal latino
ipotizza il latino classico come derivato dall'italiano
non distingue la lingua d'Oc da quella d'Oil
termina il Convivio in latino
. Il Convivio è scritto in: latino volgare un misto di latino e volgare
provenzale. Stai fresco! Si tratta di un modo di dire derivato da: Purgatorio, VIII
Paradiso, II
De vulgari eloquentia
Inferno, XXII
. Il Bel Paese è un modo di dire che risale a: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli. L'epistola napoletana viene composta da: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli. L'importanza dell'epistola napoletana risiede nel fatto che: per la prima volta un napoletano del popolo scriva una lettera al fratello
viene scritta da un toscano in un dialetto elevato e aulico, letterario
viene scritta da un letterato in un dialetto colloquiale e vicino al parlato
viene scritta nel Cinquecento
. L'epistola napoletana viene scritta intorno al: 1423 1122 1339 1234. Il fenomeno per cui Boccaccio, nell'epistola napoletana inserisce dittonghi anche nelle parole che non lo richiedono si chiama: Metafonesi Napoletana
Ipercorrezione Ipercorrettismo Metafonesi Centromeridionale
. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: nel XV secolo è conosciuto solo in traduzione italiana
nel XV secolo è sconosciuto
nel XV secolo è di dubbia attribuzione
nel XV secolo non è apprezzato
. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: viene scoperto da Trissino nel XV secolo
viene scoperto da Trissino nel XVI secolo
viene scoperto da Bembo nel XV secolo
viene tradotto da Trissino nel XIV secolo
. Nel Quattrocento: ci si preoccupa più del volgare che del latino
il volgare è molto apprezzato come lingua letteraria
il volgare viene screditato perché non può raggiungere i livelli del latino
il volgare non esiste
. Leon Battista Alberti: crede nelle potenzialità letterarie del volgare
non crede nelle potenzialità letterarie del volgare
non utilizza mai latinismi quando scrive in volgare
ammette anche volgarismi non elevati nella letteratura
. La Grammatichetta vaticana: ha un enorme successo
viene contestata da molti letterati
non è diffusa, anche perché manoscritta
ci è giunta in originale
. Un codice apografo è: un originale
una copia da una copia
una copia da un originale
una copia non autorizzata
. Leon Battista Alberti: si dice favorevole al volgare di Dante ma non di Boccaccio
rifiuta il volgare delle Tre Corone
rifiuta il fiorentino contemporaneo
rifiuta il toscano del Quattrocento
. Il Certame Coronario risale al: 1444 1432 1441 1423. Il Certame Coronario: fu un successo per i giudici
permise a Alberti di far valere le sue teorie
fu fatto fallire dal pubblico
fu fatto fallire dai giudici
. La Raccolta Aragonese viene inviata da Lorenzo de'Medici a Federico d'Aragona nel: 1444 1456 1466 1477. La collaborazione tra Bembo e Manuzio inizia nel: 1523 1525 1510 1501. La prima opera stampata da Bembo e Manuzio è: il Canzoniere di Petrarca
la Commedia di Dante
Gli Asolani di Bembo
le Prose della volgar lingua di Bembo
. Il titolo del Canzoniere stampato da Bembo e Manuzioè importante perché: richiama a Dante
evita grafie latineggianti
ammette grafie latineggianti
fu aggiunto nel secolo successivo
. Bembo pubblica gli Asolani nel: 1505 1525 1544 1512. Le Prose della Volgar lingua sono in: 6 libri 4 libri 3 libri 5 libri. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria delle Tre Corone è sostenuta da: Giuliano de'Medici
Ercole Strozzi
Carlo Bembo
Federico Fregoso
. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che appoggia la prosa latina a scapito del volgare è sostenuta da: Giuliano de'Medici
Ercole Strozzi
Carlo Bembo
Federico Fregoso
. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che rappresenta l'Umanesimo Volgare è sostenuta da: Giuliano de'Medici
Ercole Strozzi
Carlo Bembo
Federico Fregoso
. Le Prose della Volgar lingua sono pubblicate nel: 1501 1525 1534 1512. Quanto alla prosa volgare, Bembo predilige la lingua: del Bocaccio delle novelle
del Bocaccio della Cornice
di Petrarca
di Dante nella Vita Nova
. La Teoria Cortigiana appartiene a: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. Il Cortegiano viene pubblicato nel: 1525 1501 1538 1528. Nel Cinquecento: non vi sono influssi fiorentini alla Corte Papale
non vi sono influssi fiornetini nella parlata romana
il romanesco è vicino al moderno napoletano
vi sono influssi fiorentini nella Corte Papale
. La teoria italiana viene esposta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La Teoria Italiana si sviluppa nel secolo: XV XVII XVI XIV. Trissino dà alle stampe: Il De vulgari eloquentia tradotto in italiano
Il Canzoniere insieme a Manuzio
Il De Vuolgari eloquentia in latino
La Commedia di dante
. Il Castellano è stato scrittto da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La Lettera a Vettori è stata scritta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La teoria che vuole la lingua letteraria basata sul fiornetino contemporaneo nel Cinquecento appartiene a: Castiglione
Bembo Machiavelli Trissino. Machiavelli: rifiuta il latinismi
usa una lingua contenente latinismi
appoggia la teoria di Bembo
modella il suo stile su Boccaccio
. Il primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca viene dato alle stampe nel: 1701 1594 1612 1823. La stesura del primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca inizia nel: 1621 1612 1590 1591. La lingua di quale autore italiano viene scartata dagli accademici della Crusca: Petrarca Tasso Manzoni Bembo. Rispetto a Bembo, gli accademici della Crusca: si distanziano nell'uso della lingua del Trecento
concordano nell'uso della lingua del Trecento
restano indifferenti alla lingua del Trecento
rifiutano il modello petrarchesco
. Il Caffè e Il Monitore Napoletano sono: giornali del XVIII secolo
riviste del Novecento
opere poetiche di Bembo
raccolte delle poesie di Petrarca
. Nel Settecento: tutti i campi del sapere sono già in volgare
l'italiano prende piede nella scienza ma il latino è ancora dominante
si usa unicamente il latino nella scienza
si usa solo l'italiano in letteratura e solo il latino nella scienza
. I giornali del Settecento: sono appannaggio della sola aristocrazia
sono aperti alle novità della cultura basso-plebea
sono appannaggio del sottoproletariato urbano
sono l'espressione della fiorente classe borghese
. Nel Settecento la maggior parte delle scuole elementari: utilizza il latino per l'insegnamento
utilizza l'italiano per l'insegnamento
utilizza i dialetti locali per l'insegnamento
appartiene solo ai chierici
. L'Arcadia nasce nel: 1790 1612 1690 1821. L'istruzione superiore in Italia si apre alla lingua italiana, che soppianta il latino, nel: primo Ottocento
secondo Seicento
tardo Cinquecento
secondo Settecento
. Alessandro Manzoni di norma, in casa, parlava: fiorentino del ceto medio-alto
latino francese e milanese
toscano di koiné
. Il Vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze è stato compilato da: Giorgini e Broglio
Manzoni Ascoli Carducci e Ascoli
. Manzoni si reca personalmente a Firenze nel: 1840 1861 1823 1827. L'anno in cui si concentra il maggior numero di scritti linguistici di Manzoni è il: 1840 1861 1868 1827. Manzoni: appoggia la teoria bembiana delle Tre Corone
appoggia la teoria del sostrato di Ascoli
promuove il fiorentino parlato dai ceti medio-alti
rifiuta il toscano contemporaneo
. L'idea che bisognasse forzare la popolazione a parlare italiano (fiorentino) appartiene a: Ascoli i seguaci di Ascoli
Manzoni i seguaci di Manzoni
. Manzoni, rispetto al purismo si dice: contrario favorevole favorevole solo nel Lombardo-veneto
contrario solo nelle regioni dominate da stranieri
. Graziadio Isaia Ascoli era: poeta letterato giornalista glottologo. Ascoli, rispetto all'uso del fiornatino contemporaneo parlato dai ceti medio-alti è: favorevole contrario Neutrale cambia idea nel corso dei suoi studi
. Secondo Ascoli: bisognava forzare gli italiani a parlare italiano (toscano)
bisognava diffondere la lingua italiana inviando maestri toscani in tutta Italia
la globalizzazione avrebbe portato da sé la lingua in tutta la nazione
i seguaci di Manzoni avevano ragione a estremizzarne le idee
. La politica linguistica dell'Italia fascista: favoriva i francesismi
favoriva gli anglicismi
rifiutava i forestierismi
appoggiava solo i germanismi
. Tra le primissime inziative per promuovere la lingua italiana in ambito fascista (1930) rientra: la stesura di una legge che vieta forestiersmi nelle sigle aziendali
la rimozione delle scene in lingua straniera dai film
la creazione di un vocabolario contro i dialetti
l'utilizzo del Lei al posto del Voi nelle conversazioni formali
. Barbaro Dominio è: il titolo di un libro di Mario Monicelli
il titolo di un dizionario della lingua italiana di Giorgini
una raccolta di articoli dedicati al purismo linguistico composta da Paolo Monelli
il primo film sonoro italiano senza scene in lingua straniera
. La legge che vieta l'utilizzo di parole straniere nelle insegne è del: 1939 1930 1923 1940. L'istituzione fascista incaricata di vigilare sui forestierismi nella lingua italiana si chiamava: Accademia d'Italia
Accademia dell'italiano
Accademia fascista
Accademia italica
. Bruno Migliorini: rifiutava completamente i forestierismi
era aperto ai forestierismi solo da lingue romanze
era aperto ai forestierismi utili
era aperto ai forestiersmi da lingue germaniche
. Il movimento che in epoca fascista si occupava di pursimo nella lingua italiana si chiamava: neopurismo neoitalianismo
neolinguismo
purismo fascista
. In epoca fascista: l'uso del Voi è vietato
si cerca di sostituire il Tu con il Lei
si cerca di sostituire il Voi con il Lei
si cerca di sostituire il Lei con il Voi
. Benedetto Coce: utilizzava abitualmente il Lei in contrasto al regime che chiedeva il Voi non utilizzava mai il Lei
da napoletano continuò ad usare il Voi anche dopo l'inziativa fascista
Utilizzava sempre il Tu
. L'uso del Lei in italiano risale al secolo: XX XIX XVI XVII. L'intervento attraverso il quale Pasolini vuole risprire la questione della lingua risale al: 1982 1967 1964 1954. Lo scopo del discorso di Pasolini sulla Questione della lingua è: un'analisi sociolinguistica della lingua italiana a lui contemporanea
capire come dobbiamo scrivere la letteratura
capire come uniformare la parlata nazionale
rinnegare Dante e Manzoni
. Per Pasolini l'asse linguistico a lui contemporaneo è quello: Roma - Firenze
Milano - Torino
Milano - Napoli
Roma- Napoli. Quale tra queste caratteristiche non fa parte di quelle elencate da Pasolini come appartenente alla nuova lingua italiana: semplificazione sintattica
diminuzione dei tecnicismi
diminuzione dei latinismi
prevalenza dei tecnicismi
. Il discorso di Pasolini sulla nuova questione della lingua viene accolto: da applausi
freddamente
da fischi ma anche da un fervido dibattito critico
da fischi e poi ignorato dai critici
. Per Paolini gli unici scrittori in grado si utilizzare tutti gli stili narrativi sono: Gadda e Bufalino
sé stesso e Gadda
sé stesso e Manzoni
Calvino e Gadda
. Secondo Pasolini scrittori come Moravia e Calvino: non sanno scrivere in italiano contemporaneo
si collocano su uno stile linguistico troppo elevato
si collocano su uno stile linguistico troppo basso
si collocano a metà tra lo stile medio e quello alto
. Nel corso del XV secolo si occupano di nascita della lingua italiana: Bembo e Castiglione
Bruni e Biondo
Dante e Ascoli
Bembo e Machiavelli
. Nel corso del XVIII secolo si occupa di nascita della lingua italiana: Machiavelli Muratori Migliorini Bembo. L'accademia della Crusca stampa il primo vocabolario a inizio: cinquecento
quattrocento seicento ottocento. La linguistica applicata nasce: negli anni Ottanta del Novecento
negli anni Settanta - Ottanta dell'Ottocento
negli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento
negli anni Venti dell'Ottocento
. L'applicazione per scopi pratici di strumenti e teorie sviluppati in ambito teorico dalla linguistica si chiama: linguistica italiana
language planning
linguistica generale
linguistica applicata
. La didattica delle lingue rientra nel campo della linguistica: generale italiana applicata teorica. La lingua di cultura utilizzata in situazioni ufficiali al di fuori del dialetto è la: lingua tetto
lingua base
lingua letteraria
lingua giuridica
. Il grigionese in Svizzera è: la lingua ufficiale parlata dall'1% della popolazione
la lingua che i linguisti hanno provato a proporre come sostituzione al romancio
la lingua tetto della Svizzera
una varietà di friulano
. Il ceco e lo slovacco sono lingue: per elaborazione
per distanziamento
pianificate giuridiche. Il serbo e il croato sono lingue: per elaborazione
per distanziamento
pianificate giuridiche. Il sardo e l'italiano sono lingue: per elaborazione
per distanziamento
pianificate giuridiche
. Le varietà diverse dalla lingua standard con cui vengono confrontate anche se non hanno una letteratura di riferimento sono dette lingue: per elaborazione
per distanziamento
pianificate giuridiche. Le varietà linguistiche molto simili tra loro divise per motivi politici o culturali sono dette lingue: per elaborazione
per distanziamento
pianificate giuridiche. Rispetto agli anni Settanta del Novecento, oggi: l'italiano è rimasto pressoché invariato
l'italiano è cambiato anche e soprattutto a causa della tecnologia e della globalizzazione
l'italiano è cambiato solo nei tecnicismi scientifici
l'italiano non è cambiato in quanto a errori ortografici e sintattici dei parlanti
. Tra gli errori più frequenti commessi dagli scriventi contemporanei non compare: la confusione in merito all'utilizzo corretto dell'apostrofo
la confusione in merito all'utilizzo della H davanti ad A ed O
la confusione tra congiuntivo e indicativo
la confusione nell'uilizzo delle doppie
. Tra le cause legate agli errori più frequenti nello scrivente italiano contemporaneo non compare: la scuola
il divario tra nord e sud
i social
la lettura dei giornali
. L'errore legato ai pronomi femminili nell'italiano contemporaneo consiste nel: attribuire il pronome LE a nomi maschili
attribuire il pronome GLI a nomi femminili
attribuire pronomi singolari a nomi plurali
attribuire pronomi plurali a nomi singolari
. Il congiuntivo, tra gli errori più frequenti nell'italiano contemporaneo viene sostituito dal modo: indicativo participio condizionale gerundio. Il linguaggio dell'odio, nell'italiano contemporaneo è supportato in maggior misura: dai giornali
dai social network
dal cinema
dalla radio
. Le meccaniche più sottili legate al linguaggio dell'odio constano oggi: in cyber bullismo
nell'utilizzo dei social
nell'uso di parole apparentemente inoffensive se decontestualizzate ma utilizzate in maniera discriminatoria
nell'uso di parole apparentemente offensive se decontestualizzate ma utilizzate in maniera non discriminatoria
. Il principale problema legato agli anglicismi oggi nella lingua italiana è: che si utilizzano da pcohi anni
che si utilizzano per lo più a sproposito, senza conoscerne il vero significato
che si utilzzano troppo poco
che sono tutti prestiti di lusso e mai di necessità
. Sin dagli anni Cinquanta una grande influenza sulla lingua italiana (e sull'utilizzo di anglicismi) viene da: cinema radio televisione letteratura. La parola "tronista" nella lingua italiana contemporanea è: non attestata dai vocabolari
un forestierismo
un neologismo
inesistente a livello formale
. Dal latino volgare si formano: l'italiano e il toscano, da cui poi nascono i dialetti
i dialetti meridionali ma non quelli centrosettentrionali
tutti i dialetti, tra cui poi viene scelto il toscano come standard
solo i dialetti centrali, come il toscano
. Di norma la tradizione letteraria del dialetto è: modesta o nulla
sempre inesistente
abbondante nata dopo la standardizzazione del toscano
. Il termine che indica una qualunque varietà della lingua è: dialetto dialect dialetto primario
primary dialect
. Parliamo di "dialetti italiani" e non di "dialetti dell'italiano" pertché: non tutti derivano dal latino
esistono troppe minoranze linguistiche non romanze in Italia
tutti hanno in comune come lingua tetto l'italiano standard
derivano tutti dal latino classico scritto
. Lo Status ufficiale: in Italia è posseduto dai dialetti toscani riuniti
in Italia non esiste
è posseduto dal dialetto ma non dalla lingua
è posseduto dalla lingua ma non dal dialetto
. L'aspetto linguistico completo (morfologia, sintassi, ecc): non è posseduto dal dialetto
è posseduto solo dalla lingua
è posseduto dal dialetto ma non dalla lingua
è posseduto sia dal dialetto che dalla lingua
. La limitazione degli ambiti dell'uso indica che: il dialetto si può utilizzare in tutti i campi del parlato
il dialetto si usa in ambiti ristretti
la lingua si usa in ambiti ristretti
il dialetto si usa in ambito giuridico territoriale
. Il valore identitario: è uguale tra lingua e dialetto
non esiste per il dialetto
è maggiore nel dialetto
è maggiore nella lingua
. Una lingua è un dialetto con un esercito e una marina. Questa frase appartiene a: Churchill Weinreich Saussure Schlegel. Un gruppo di parlanti che condivide un insieme di atteggiamenti riguardo alla lingua è detto: comunità linguistica
comunità italofona
minoranza linguistica
comunità minoritaria
. Con il termine BASILETTO indichiamo: la varietà alta della lingua parlata in una comnunità
la dilalìa
la varietà bassa parlata in una comunità
il bilinguismo
. Con il termine ARCOLETTO indichiamo: la varietà alta della lingua parlata in una comnunità
la dilalìa
la varietà bassa parlata in una comunità
il bilinguismo
. L'arcoletto viene indicato con la lettera dell'alfabeto: H la dilalìa
B A. L'italiano, rispetto all'Umbro è: un tetto eterogenetico
un tetto omogenetico
una varietà superiore
uno stadard eterogenetico
. Quando di norma si utilzza l'arcoletto e il basiletto viene usato solo in contesti familiari, sempre accompagnato dall'arcoletto, parliamo di: bilinguiismo
alloglossia
dilalia diglossia. Quando arcoletto e basiletto sono usati indistintamente dal parlante parliamo di: bilinguiismo alloglossia dilalia diglossia. L'italiano standard rispetto ai dialetti alsaziani è: un tetto eterogenetico
un tetto omogenetico
una varietà superiore
uno stadard eterogenetico
. L'identificazione linguistica secondaria è: stabile arcaica variabile nel tempo
immutabile. L'identificazione linguistica primaria è: stabile acquisita nel tempo
variabile nel tempo
inesistente nella realtà comunicativa
. L'identificazione linguistica terziaria è: inesistente acquisita nel tempo
variabile nel tempo
immutabile. Il language planning è: una sottocategoria di linguistica applicata che impone la norma ai parlanti
una sottocategoria della pianificazione linguistica attuata dai governi
una metria autonoma che si occupa di lingue morte in vivo e in vitro
una sottodisciplina della sociologia del linguaggio
. Il language planning si occupa: di riportare in vita lingue morte antiche
di studiare i rapporti tra la situazione linguistica e sociolinguistica di una determinata lingua
di imporre gli standard ai parlanti
di abolire le minoranze
. Il language revival: riporta in uso lingue estinte
incrementa lo status di una lingua in pericolo di estinzione
asseconda la continuità intergenerazionale di una lingua
devia i dialetti verso lo standard
. La pratica che si occupa di assecondare la continuità intergenerazionale di una lingua è detta: language revival
language renew
language revitalization
reversing language shift
. Quando la comunità linguistica risolve naturalmente senza aiuto eterno i problemi linguistici si parla di intervento: in vitro
in itinere
in vivo
in habitus
. Quando vengono attuate proproste esterne perché una comnuintà plurilingue risolva i propri problemi linguistici si parla di operazione: in vitro
in itinere
in vivo
in habitus
. La standardizzazione linguistica: viene sempre accettata dai parlanti
facilmente trova opposizione dei parlanti
non esiste
non è mai possibile nella realtà linguistica
. La sostituzione del catalano al castigliano è avvenuta: negli anni Novanta
negli anni Settanta
negli anni Ottanta
negli anni Cinquanta
. L'esperimento di standardizzazione linguistica in vitro: ha funzionato in Svizzera
ha funzionato in Catalogna ma non in Svizzera
non ha funzionato né in Svizzera né in Catalogna
ha funzionato unicamente in Castigliano e Romancio manon in Catalano
. La bambina a fumetti che prosse la standardizzazione catalana si chiamava: la Norma
la Lingua
la Català
la Regola
. Chi parla una lingua di minoranza in una comunità linguistica più ampia è definito: bilingue alloglosso alloglotto eterolinguistico. Le minoranze linguistiche in Italia: sono tutte romanze
sono sia neolatine che non neolatine
sono tutte non romanze
derivano tutte dal latino
. Le comunità linguistiche Cimbre in Italia si trovano nella zona di: Verona Reggio Calabria
Val di Susa
Cosenza. Le comnunità linguistiche ladino dolomitiche sono: neolatine non neolatine
germaniche ebraiche. Quando le regioni in cui vengono parlate lingue minoritarice confinoano geograficamente con le nazioni in cui la lingua è ufficiale (Francia, Slovenia), parliamo di: isole alloglotte
isole linguistiche
minoranze nazionali
minoranze diffuse
. Quando le minoranze linguistiche non confinano con il territorio linguistico di riferimento (come per il Sud Italia) parliamo di: isole alloglotte
isole linguistiche
minoranze nazionali
minoranze diffuse
. Le minoranze estese a macchia di leopardo (Rom, Sinti), sono dette: isole alloglotte
isole linguistiche
minoranze nazionali
minoranze diffuse
. La legge che regola le minoranze linguistiche in Italia è la: 456/1999
488/1999
132/1998
482/1999
. La legge 482/1999 contiene: 10 artcoli
20 articoli
4 articoli
12 articoli
. La legge 482/1999 non contempla appieno: la isole linguistiche
il greco di Puglia
le minoranze rom e sinti
le scuole bilingue
. La Valle d'Aosta: contiene solo una piccola percentuale di francofoni
è abitata interamente da francofoni
è abitata in parte da germanofoni
non ha abitanti francofoni né germanofoni
. I parlanti patois-francoprovenzali: sono una minoranza friulana
sono una minoranza pugliese
sono una minoranza valdostana
sono una minoranza friulana
. Le province friulane riconosciute minoranza linguistica sono: Udine e Gorizia
Trieste e Udine
solo Udine
Trieste e Gorizia
. La maggioranza di slavofoni in Friuli si trova in prvincia di: Verona Udine Gorizia Trento. In Alto Adige l'insegnamento del tedesco è garantito: dal 1999
dal 1935
dal 1939
dal 1946
. Il bilinguismo separativo vige in: Alto Adige
Valle d'Aosta
Friuli Trentino. Gli italofoni dell'Alto Adige parlano: dialetti tedeschi
tedesco standard
italiano standard
dialetti austro-bavaresi e ladini
. La possibilità teorica di un cittadino di utilizzare la propria lingua sul territorio dello Stato si defnisce: dovere del parlante
diritto di territorialità
diritto di personalità
dovere del territorio linguistico
. La delimitazione territoriale del diritto di personalità è il: dovere del parlante
diritto di territorialità
diritto di personalità
dovere del territorio linguistico
. Il francese in Canada è: una lingua minoritaria
una lingua standard
una lingua in situazione di minoranza
una lingua minore
. La formazione di parole di origine non scietifica ma fatta a orecchio dai parlanti si chiama: raddoppiamento semantico
etimologia popolare
ipocoristico enantiosemia. Se il verbo uscire avesse seguito le normali regole oggi avremmo: ascire uscire escire exire. Il verbo uscire in italiano nasce per: raddoppiamento semantico
etimologia popolare
ipocoristico enantiosemia. La trasformazione di Domenico in Mimmo avviene per: aferesi raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante
raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima)
caduta dell'elemento finale
. La trasformazione di Giuseppe in Peppe è un: raddoppiamento semantico
etimologia popolare
ipocoristico enantiosemia. La trasformaizone di Nicola in Cola è frutto di: aferesi raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante
raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima)
caduta dell'elemento finale
. La trasformazione di Giovanni in Gianni è frutto di: contrazione per caduta di consonanti interne
raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante
raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima)
caduta dell'elemento finale
. Il doppi significato (contrario) di tirare è un caso di: aferesi etimologia popolare
ipocoristico enantiosemia. Pocock nel Seicento individua il concetto di: aferesi etimologia popolare
ipocoristico enantiosemia. L'enantiosemia esiste: in italiano e in spagnolo ma non in francese
in molte lingue nel mondo
solo in italiano
solo nelle lingue romanze
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