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Title of test:
LINGUISTICA ITALIANA 9 CFU

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test multi pegaso

Author:
rugiadra
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Creation Date:
10/01/2024

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Number of questions: 500
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La capacità posseduta naturalmente dai parlanti di utilizzare la lingua nei diversi modi che le varie situazioni richiedono è la: competenza comunicatrice condizione comunicativa competenza comunicativa condizione comunicante.
La funzione di presentazione si ha quando: ci presentiamo all'interlocutore dicendo il nostro nome presentiamo due amici tra loro l'altro si presenta a noi dicendo il suo nome e cognome presentiamo noi stessi parlando in maniera inconsapevole .
L'aria rientra, tra le componenti della comunicazione di Jakobson in: contesto canale codice messaggio.
Il sistema linguistico di riferimento, tra le funzioni di Jakobson è: contesto canale codice messaggio.
La fase di trasmissione dipende da: emittente ricevente emittente e ricevente insieme organi uditivi .
fase di trasmissione e ricezione sono suddivise a loro volta in fasi: fisiologica e psicologica fisica e mentale fisiologica e psichica fisica e psicologica .
La funzione fàtica è legata a: contesto canale codice messaggio.
La funzione conativa è legata a: emittente canale destinatario codice.
La funzione legata al parlante è quella: conativa fàtica metalinguistica emotiva.
Una grammatica della lingua italiana per italiani assolve alla funzione: conativa fàtica metalinguistica emotiva.
I concetti di significante e significato vennero introdotti da: Saussure Jakobson Chomsky Grice.
Il significante è: astratto concreto sia astratto che concreto in base al contesto astratto in alcune lingue e concreto in altre .
Il significato è: astratto concreto sia astratto che concreto in base al contesto astratto in alcune lingue e concreto in altre .
Il significato naturale di qualcosa è indicato da: segni segnali sintomi sinonimi.
Il significato del parlante è non convenzionale quando: l'interlocutore non capisce l'interlocutore parla un'altra lingua non c'è interlocutore l'interlocutotre deve ricostruire le intenzioni comunicative del parlante .
I segnali hanno un significato: astratto concreto convenzionale non convenzionale .
Sintomi e segnali fanno parte di: massime della conversazione logica della conversazione Teorie di Saussure Teorie di Jakobson .
Le massime della conversazione sono: 2 3 4 5.
La massima della relazione prevede: sii pertinente sii perspicuo dì ciò che ritieni essere vero fornisci il giusto contributo informativo .
La massima che prevede "sii perspicuo" è quella di: modo relazione qualità quantità.
Le porzioni di discorso comprese tra un parlante e quello successivo sono: le rotazioni i poteri i turni le interruzioni .
Al punto di rilevanza transizionale il parlante: non deve smettere di parlare sceglie sempre il parlante successivo deve smettere di parlare per dare modo al parlante successivo di iniziare il suo turno non può scegliere il parlante successivo .
I meccanismi di riparazione risolvono: le interruzioni solo le interruzioni volontarie il problema dei punti di rilevanza le mosse conversazionali .
Le regole del punto di rilevanza transizionale sono: 2 3 4 5.
Le repliche attese seguono a: i punti di rilevanza transizionale le mosse convenzionali le interruzioni involontarie le mosse conversazionali .
I tipi di dominanza in una conversazione sono: 2 3 4 5.
Il "Lei" è un pronome di: cortesia dominanza potere solidarietà.
Il "Tu" è un pronome di: cortesia dominanza potere solidarietà.
Il foreigner talk: è un atteggiamento razzista è un normale atteggiamento del parlante verso uno straniero si usa solo con gli immigrati si usa anche tra parlanti della stessa lingua .
Evitare le forme imperative è: un punto di rilevanza transizionale buona educazione sociale una massima di cortesia un modo per interrompere il parlante .
La scelta del toscano in Italia: e' un fatto comune a diverse nazioni e' un fatto unico in Europa e' simile alla scelta del francese in Francia e' simile alla scelta del tedesco in Germania .
La tarda unificazione nazionale italiana: non incide sulla lingua incide poco sulla lingua incide grandemente sulla lingua fa preferire il piemontese al toscano .
In Italia la capitale politica e quella linguistica: coincidono non coincidono coincidono al momento dell'Unità ma non dopo non coincidono mai nella storia nazionale .
Si può parlare di lingua e dialetto a partire dal: trecento quattrocento cinquecento seicento.
Fino al Quattrocento: ogni dialetto ha avuto la stessa possibilità del toscano di diventare lingua nazionale solo alcuni dialetti selezionati potevano competere col toscano non esiste letteratura dialettale non esiste letteratura in italiano .
Belli, Porta e Trilussa sono: scrittori di prosa del Trecento poeti ermetici poeti dialettali i primi studiosi di dialettologia in Italia .
La letteratura dialettale: termina nel Quattrocento termina nell'Ottocento e' ancora esistente si estingue alla morte di Trilussa .
I canti popolari appartengono alla letteratura dialettale: riflessa introflessa propriamente detta spontanea.
La letteratura dialettale riflessa si afferma pienamente nel: XV secolo XIX secolo XVII secolo XIII secolo .
Romanzo Criminale è un testo: che rifiuta il dialetto scritto propriamente in dialetto che precede la letteratura dialettale riflessa che utilizza il dialetto qua e là .
Il purismo: nasce con il fascismo non esiste nell'Ottocento nell'Ottocento ha valore patriottico, durante il fascismo discriminatorio nell'Ottocento ha valore discriminatorio e durante il fascismo patriottico .
Il purismo in epoca fascista: fallisce riesce ha periodi di alti e bassi non esiste .
I forestierismi: durano sempre nel tempo sono sempre di breve durata non esistono in italiano durano finchè vengono utilizzati dai parlanti .
Grattacielo (da Skyscarper) è: un prestito di lusso un calco semantico un calco traduzione un forestierismo ottocentesco bandito dai piemontesi .
Quando una parola passando in un'altra lingua cambia significato abbiamo: un prestito di lusso un calco semantico un calco traduzione un calco tradotto .
Quando una parola passando in un'altra lingua viene tradotta alla lettera abbiamo: un prestito di lusso un calco semantico un calco traduzione un calco tradotto .
Ebook è un prestito: di lusso di necessità non è un prestito di consumo .
Email è un prestito: di lusso di necessità non è un prestito di consumo .
Smart working è un prestito: di lusso di necessità non è un prestito di consumo .
Quando il mutamento semantico varia per innalzamento: la parola sale nel grado sociale che designa la parola scende nel grado sociale che designa la parola resta immutata ma si pronunicia più alta di tono non esiste il mutamento semantico nei prestiti .
I prestiti da altre lingue: non sono mai riconoscibili in italiano sono sempre riconoscibili in italiano variano a seconda del tempo non esistono .
Ad oggi il numero più alto di prestiti in italiano (6.292 totali) viene da: inglese francese tedesco spagnolo.
La parola "giacobino" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento dall'inglese nel Settecento dal francese nel Settecento dallo spagnolo nel Cinquecento .
La parola "cioccolato" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento dallo spagnolo nel Cinquecento dal francese nel Settecento dall'inglese nel Novecento .
La parola "brio" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento dallo spagnolo nel Cinquecento dal francese nel Settecento dall'inglese nel Novecento .
La parola "radicale" entra in italiano: dal francese nel Cinquecento dall'inglese nel primo ottocento dal francese nel Settecento dallo spagnolo nel Cinquecento .
La parola "mandolino" viene esportata in francese, inglese e tedesco nel secolo: XV XVI XVII XVIII.
La parola "mafia" viene esportata in europa nel secolo: XV XVII XIX XVIII.
La parola "violino" viene esportata in Europa (tedesco, svedese..) nel secolo: XV XVII XIX XX.
I prestiti tra lingue: avvengono sempre contemporaneamente possono essere a loro volta ri-esportati in terze lingue quando entrano in una lingue non vengono più esportati al di fuori si verificano solo in epoche di guerre e rivoluzioni .
Gli studi sulla lingua parlata si avviano nel secolo: XIX XVIII XV XX.
La varietà è: una caratteristica intrinseca della lingua inesistente in alcune lingue inesistente in italiano ma presente in altre lingue una caratteristica estrinseca della lingua .
La cultura: da sempre è appannaggio dei nobili e dei ricchi per secoli è stata solo appannaggio dei chierici appartiene alle masse popolari dal Cinquecento in poi esclude il mondo clericale e nobiliare .
Il prefisso dia- in greco vuol dire: senza con attraverso per.
Le varietà diastratiche sono: anagrafiche sociali geografiche personali.
L'errore è: uno sbgalio commesso solo da incolti una deviazione dalla norma un qualcosa che non vale la pena studiare comune nella classi clericali dopo il Cinquecento .
La lingua italiana viene normata nel secolo: XVIII XV XVI XIX.
Le varietà diatopiche sono: anagrafiche sociali geografiche personali.
Le isoglosse sono: linee di demarcazione che idividuano i vari dialetti linee che dividono gli strati sociali nel parlato linee che separano unicamente i dialetti locali in un stessa regione linee che dividono i registri linguistici quotidiani .
In italia abbiamo dialetti regionali. Quanti sono: 10 30 20 15.
Le varietà diafasiche sono di tipo: personale geografico culturale regionale.
Il passaggio da un registro linguistico ad un altro si chiama: Langue switching Code switching Speaker switching Fast switching .
Il dialetto di koinè identifica: un'area dialettale (nord, centro, sud) una parlata locale (Messina, Catania,Palermo) una regione dialettale (Lombardia, Veneto, Liguria) una parlata gergale locale (quartieri cittadini) .
La forma più alta di lingua standard è: italiano parlato formale italiano parlato informale dialetto di koinè italiano scritto.
Il registro più basso nella scala è quello: popolare familiare aulico Basso-Plebeo .
Il registro più alto nella scala è quello: popolare colto aulico formale.
Il termine diafasico vuol dire: differenza nello stile differenza nel tono differenza nelle fasi differenza nello status sociale .
Il concetto per cui ogni parlante può utilizzare tutti i registri a seconda dei contesti è: diglossìa bilinguismo mistilinguismo dilalìa.
La diglossìa in Italia si verifica nei parlanti: umbri toscani centro-meridionali settentrionali.
Il mistilinguismo: si verifica solo al centro-nord è tipico della Toscana è comune a tutta Italia si verifica solo al Sud e nelle isole .
Dal latino volgare nasce: tutta la varietà di dialetti italiani l'italiano standard il latino classico solo il toscano .
Il dialetto è: una variante di pari dignità rispetto altoscano un qualcosa di negatico e plebeo un concetto che non esiste una degenerazione dell'italiano standard .
La dizione italiana: esiste solo al centro nord esiste solo in toscana non viene parlata in nessun luogo ma studiata appositamente esiste solo al centro sud .
Il tardo latino parlato è detto: latino classico latino vecchio latino grezzo latino volgare .
La branca della linguistica che studia i dialetti si chiama: dialettofonia dialettistica dialettica dialettologia.
Ogni dialetto avrebbe potuto diventare lingua standard. Quando? tra Cinquecento e Settecento nel XX secolo nel II secolo tra Trecento e Cinquecento .
La dialettologia studia: i dialetti italiani il dialetto di koinè la dizione precisa i vocabolari dialettali .
I vocabolari dediti a correggere il dialetto sono quelli di: prima generazione seconda Generazione terza generazione quarta generazione .
I vocabolari stilati da interessati e esperti di lingua non accademici sono quelli di: prima generazione seconda Generazione terza generazione quarta generazione .
I vocabolari stilati da linguisti di professione in ambito accademico sono quelli di: prima generazione seconda Generazione terza generazione quarta generazione .
L'ambito della linguistica che si occupa della relazione grammaticale tra gli elementi è: fonetica morfologia sintassi lessico.
L'ambito della linguistica che si occupa dello studio dei suoni del linguaggio è: fonetica morfologia sintassi lessico.
L'ambito della linguistica che studia le relazioni tra frasi all'interno del periodo è: fonetica morfologia sintassi lessico.
La fonetica che classifica i suoni in base al modo di articolazione è quella: descrittiva prescrittiva storica fonica.
La fonetica che classifica i suoni in base al grado di articolazione è quella: descrittiva prescrittiva storica fonica.
Individuare la definizione corretta: i fonemi di tutte le lingue sono uguali non esistono fonemi uguali in due lingue diverse I fonemi di una lingua non necessariamente corripsondono a quelli di un'altra esistono fonemi uguali solo in due lingue sorelle .
I suoni prodotti con le corde vocali e le laringe in vibrazione sono: sordi vibrati sonori fonici.
Il fonema /t/ è: sonoro sordo semivocalico inesistente in IPA .
L'AFI è: alfabeto fonico indipendente associazione fonetica internazionale alfabeto fonematico internazionale alfabeto fonetico internazionale .
I fonemi dell'italiano sono: 10 50 45 30.
Quando produciamo un suono vocalico l'aria: incontra occlusione incontra frizione non incontra occlusione né frizione incontra sia occlusione che frizione .
Le vocali per definizione sono sempre: sonore sorde chiuse occlusive.
Se la lingua è sointa verso la parte anteriore della cavità orale avremo vocali: procheile aprocheile sorde anteriori.
Le vocali non labializzate sono definite: procheile aprocheile sorde anteriori.
Le vocali toniche dell'italiano sono: 5 7 4 3.
Le vocali toniche medio alte in italiano sono: e ed o aperte a ed u e aperta e a e ed o chiuse .
Le vocali toniche alte in italiano sono: i ed u a ed u e aperta e a solo le sorde .
Le vocali non accentate in italiano sono definite: anteriori afone atone aprocheile.
Le vocali atone in italiano sono: 4 5 6 7.
Lo schwa è una vocale: presente in italiano e nei dialetti presente in italiano ma non nei dialetti presente nei dialetti ma non in italiano assente in italiano e nei dialetti .
/ J / e /W/ in italiano: non esistono sono vocali sono consonanti sono semivocali .
Nella parola "Puoi" si trova un: dittongo trittongo iato nesso consonoantico .
I dittonghi formati da semivocale + vocale sillabica sono ascendenti discendenti trittonghi dittonghi tonici .
La fase di pronuncia consonantica che decide la lunghezza della consonante è detta: impostazione tenuta rilascio appoggio.
la fase di pronuncia consonantica in cui gli organi di fonazione si dispongono è detta: impostazione tenuta rilascio appoggio.
I nessi consonsonantici in italiano si possono trovare: solo al centro di parola sia al centro che a fine parola sia a inzio che a fine parola solo a inizio e in mezzo alla parola .
/p/ e /b/ in italiano sono consonanti: occlusive palatali fricative alveodentali occlusive bilabiali liquide palatali .
/t/ e /d/ in italiano sono consonanti: occlusive palatali occlusive alveodentali occlusive bilabiali liquide palatali .
Le consonanti /k/ e /g/ in italiano sono: occlusive palatali occlusive alveodentali liquide alveodentali occlusive velari .
In italiano le fricative alveodentali sono: /s/ e /c/ /z/ e /n/ /m/ e /n/ /s/ e /z/ .
Il sermo rusticus latino è quello parlato: nell'esercito nelle province dagli scrittori nelle campagne .
Il sermo provincialis latino è quello parlato: nell'esercito nelle province dagli scrittori nelle campagne .
L'italiano nasce dal latino: di Cicerone parlato scritto dai poeti parlato a Roma ma non nelle province .
Nel corso dei secoli la lingua latina parlata: resta invariata varia solo nella sintassi ma non nel lessico muta esattamente come l'italiano e le altre lingue si cristallizza sul lessico ciceroniano .
Tra Giulio Cesare e la caduta dell'Impero passano circa: 100 anni 200 anni 1000 anni 500 anni.
Per ricorstruire la lingua latina parlata gli studiosi si sono avvalsi: degli scrittori tardi dell'esame comparativo delle fonti di Ovidio e Seneca delle commedie .
In sesnso diacronico "latino volgare" indica: i diversi livelli di scrittura tra Cicerone e Seneca gli usi della tarda latinità il latino parlato contemporaneamente nelle privince e dall'esercito il latino parlato nelle campagne al tempo di Cicerone .
Il latino volgare: non modifica mai i significati delle parole rispetto al classico non ha in nessun caso parole uguali al latino classico in alcuni casi sposta i significati rispetto al latino classico non esiste nel parlato quotidiano di Roma .
Il latino volgare: viene influenzato da quallo classico non ha in nessun caso parole uguali al latino classico non viene mai influenzato da quello classico è uguale a quello classico ma parlato dal popolo .
Il latino volgare: non ha rapporti con il latino cristiano deve modifiche sostanziali all'avvento del cristianesimo non viene mai influenzato da quello classico cambia completamente con il cristianesimo .
Lo schema A non B appartiene a: Catacomba di Commodilla Appendix Artici Appendix Probi Iscrizione San Clemente .
Le parole errate contenute nell'Appendix Probi: sono confluite solo in parte nelle lingue romanze nessuna è confluita in italiano, solo in altre lingue romanze sono tutte entrate nella lingue romanze sono cadute in disuso prima dell'avvento delle lingue romanze .
L'equivalente errato del latino classico "auris" nell'Appendix Probi è: Orricla Orica Oricla Auricularis.
L'equivalente errato del latino classico "vetulus" nell'Appendix Probi è: Vechius Veccus Veclus Veculus.
l'influenza esercitata dalle lingue dei popoli germanici sul latino è detta: superstrato sostrato costrato adstrato.
Panca, federa e palla sono parole di origine: gotica franca longobarda prototedesca.
Albergo e guardia sono parole di orgine: gotica franca longobarda prototedesca.
Biondo, donna e cameriere sono parole di origine: gotica franca longobarda prototedesca.
L'influenza esercitata dalle lingue dei vinti su quella dei vincitori è detta: superstrato sostrato costrato adstrato.
L'influenza su una lingua esercitata dai popoli confinanti è detta: superstrato sostrato costrato adstrato.
L'evoluzione fonetica che non viene condizionata da fonemi attigui si chiama: evoluzione fonetica autonoma evoluzione fonetica non indotta evoluzione fonetica spontanea evoluzione fonetica indipendente .
L'accento latino è di tipo: musicale qualitativo fonico tonale.
Il td è il: Testo Didattico Titolo dominante Tratto Distante Tratto Distintivo .
Il TD della quantità in latino classico è: pertinente tonale ridondante roboante.
Le vocali toniche in latino classico sono: 7 9 10 5.
In latino classico a determinare il significato delle parole è: la qualità dell'accento la quantità dell'accento la tonalità dell'accento la sillaba chiusa .
In epoca classica le vocali lunghe vengono pronunciate: più aperte più chiuse uguali a quelle brevi più velocemente .
Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali brevi in sillaba aperta: si allungano s abbreviano si mantengono scompaiono.
Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba aperta: si allungano si abbreviano si mantengono scompaiono.
Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba chiusa: si allungano si abbreviano si mantengono scompaiono.
Nel passaggio dal latino all'italiano la e chiusa nasce dalla fusione di: i aperta + e aperta e chiusa + e aperta i chiusa + i aperta i aperta + e chiusa .
nel passaggio dal latino all'italiano la o chiusa nasce dalla fusione di: u aperta + o chiusa e chiusa + e aperta u chiusa + u aperta u aperta + o aperta .
Il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area sarda prevede: 4 vocali 6 vocali 7 vocali 5 vocali.
il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area lucana orientale prevede: 4 vocali 6 vocali 7 vocali 5 vocali.
Nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba aperta: monottongano non dittongano dittongano si chiudono .
nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba chiusa: si annullano non dittongano dittongano si chiudono .
Il dittongo latino più ressitente alla monottongazione è: au ai ae oe.
Il dittongo latino OE in italiano: non monottonga monottonga in o aperta monottonga in e chiusa scompare del tutto .
Quando monottonga, AU diventa: non monottonga mai o aperta e chiusa a.
Il dittongo latino AI: già al tempo di Paluto non si pronuncia più diventa e chiusa in sillaba aperta diventa ie in sillaba chiusa non monottonga mai .
la prova della fiorentinità della lingua italiana si può riscontrare in: Metafonesi napoletana Metafonesi di a Anafonesi Metafonesi soranoreatina .
In base all'anafonesi: e chiusa diventa a ed o chiusa diventa i e aperta diventa ie ed o aperta diventa uo e chiusa diventa i ed o chiusa diventa u e aperta diventa i ed o aperta diventa uo .
La canzone Ciuri Ciuri mostra esempi di: metafonesi napoletana metafonesi di a anafonesi Metafonesi Centro-Meridionale .
La canzone Le radici ca tieni mostra esempi di: metafonesi napoletana metafonesi di a anafonesi Metafonesi Centro-Meridionale .
La metafonesi avviene sempre davanti alle vocali latine: U lunga ed O breve U breve e I lunga O breve ed E breve U chiusa e O aperta .
Nel dialetto napoletano abbiamo Viento, Muorto ecc a causa di: anafonesi metafonesi monottongazione evoluzione fonetica spontanea .
Per la metafonesi napoletana, O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: OI UO AU O chiusa .
per la metafonesi sorano-reatina O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: OI UO AU O chiusa .
La palatalizzazione di A avviene: nei dialetti dell'estremo nord nei dialetti di Umbria e Sardegna in Umbria, Toscana e Sicilia in Umbria, Toscana e alcune zone del Nord .
La metafonesi di a: è un fenomeno molto comune in italiano (toscano) è un fenomeno dialettale diffuso largamente in tutta Italia è un fenomeno raro che si trova soprattutto in alcuni dialetti genovesi e campani non esiste .
La caduta di suoni all'inizio di una parola è: aferesi sincope epitesi prostesi.
Il passaggio da Illam abatissam a La badessa è un esempio di: apocope discrezione sillabica epitesi discrezione dell'articolo .
Il passaggio da Dominam a Donna è un esempio di: aferesi sincope epitesi prostesi.
La caduta delle vocali atone finale finali di parola è la: apocope sincope epitesi prostesi.
Il passaggio Quello albero > quell'albero è un caso di: apocope elisione sincope epitesi.
L'espressione Per iscritto è un caso di: apocope sincope epitesi prostesi.
I fenomeni di perdita di suono sono: Aferesi Sincope Apocope Aferesi Sincope Prostesi Epitesi Sincope Apocope Apocope Prostesi Epentiesi .
I fenomeni di aggiunta di suono sono: Aferesi Sincope Apocope Aferesi Sincope Prostesi Prostesi Epitesi Epentesi Apocope Prostesi Epentiesi .
Il passaggio Iohannes > Giovanni è un caso di: epentesi vocalica epentesi consonantica epitesi vocalica epitesi consonantica .
Il fenomeno che riguarda l'aggiunta di suoni in fine di parola (così che l'italiano non abbia terminazioni in consonante) è: epentesi vocalica sincope epitesi prostesi.
L'esito della B latina iniziale di parola in italiano è: variabile in V o C invariata variabile in G variabile in K .
L'esito della B latina iniziale di parola nei dialetti del sud Italia è: lenizione in V o raddoppiamento in BB invariata variabile in G lenizione in V o Variabile in K .
L'esito della L latina iniziale di parola in italiano è: variabile in V o C invariata variabile in G variabile in K .
G occlusiva velare sonora latina in italiano: diventa gutturale davanti a E diventa gutturale davanti a I diventa palatale davanti a I ed O diventa palatale davanti a E ed I .
S sorda antevocalica latina in italiano: si sonorizza davanti a p si sonorizza davanti a b resta sorda resta sorda davati a m .
J semivocale latina in italiano: diventa G gutturale (gatto) diventa K (cane) diventa G palatale (gioco) diventa C palatale (cena) .
G intervocalica latina in italiano: si rafforza davanti a e ed i toniche si indebolisce davanti a ad E ed I toniche si raddoppia davanti ad E ed I toniche si indebolisce davanti ad E ed I atone .
F intervocalica latina: diventa G in italiano era sconosciuta si raddoppia davanti ad E ed I toniche in italiano si scempia davati a E .
La lenizione romanza prevede: la sonorizzazione delle fricative alveodentali il raddoppiamento di G davanti a E ed I la sonorizzazione delle esplosive sorde intervocaliche lo scempiamento delle sorde doppie .
La V latina intervocalica: resta invariata doventa B raddoppia in VV scompare.
Il nesso latino iniziale BL dà vita in italiano a: BR VL BJ GJ.
il nesso latino iniziale CL dà vita in italiano a: CJ VJ BJ GJ.
il nesso latino iniziale GR in italiano: dà vita a GJ si conserva inalterato varia solo davanti a -A- varia in GJ solo davanti a -E- .
Il nesso latino iniziale di parola TR dà vita a TJ si conserva inalterato varia solo davanti a -A- varia in GJ solo davanti a -E- .
Quando la prima consonante si assimila alla seconda parliamo di assimilazione: progressiva pregressa regressiva regressa.
La trasformazione dal latino GD all'itliano DD in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione progressiva pregressa regressiva regressa.
La trasformazione dal latino MN all'itliano NN in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione progressiva pregressa regressiva regressa.
Negli anni '50 dopo Cristo: la S non si pronuncia più in finale di parola la M si conserva, per poi perdersi e tornare di nuovo in finale di parola la M finale di parola già non si pronuncia più la T finale di parola si conserva .
La -s finale di parola in latino: si perde al tempo di Quintiliano si perde al tempo di Cicerone per poi rientare e cadere di nuovo si conserva fino al III secolo si perde in francese .
Le vocali finali di parola latine sono: M, P, S, R M, S, R, T S, P, T M, L, P, T .
In latino i generi erano: 2 3 4 5.
In italiano i generi sono: 2 3 4 5.
Il neutro latino è confluito in italiano nella maggior parte in parole: femminili neutre maschili indifferentemente in tutti i generi .
Parole come bracci/braccia in italiano si spiegano: perché una è di derivazione popolare l'altra colta perché derivano da maschili e femminili latini perché risultano scritte in entrambi i modi nei testi latini perché derivano da neutri latini .
Il latino aveva: un numero due numeri tre numeri quattro numeri .
Il greco aveva: un numero due numeri tre numeri quattro numeri .
In italiano distinguiamo le funzioni logiche attraverso: casi, declinazioni, articoli casi, preposizioni, genere posizione della frase, casi, articoli posizione della parola nella frase, articoli, preposizioni .
La posizione della parola nella frase in latino è: libera condizionata dal caso condizionata dal genere condizionata dal numero .
I casi latini sono: 3 4 5 6.
La maggior parte delle parole italiane deriva dal caso latino: ablativo accusativo nominativo vocativo.
I nomi latini maschili e femminili uscenti al nominativo e al genitivo in -us appartengono alla declinazione: quarta seconda terza quinta.
Alla quinta declinazione latina appartengono: quasi tutti nomi neutri quasi tutti nomi femminili tutti nomi maschili solo nomi neutri .
Il caso latino che ci permette di individuare la declinazione di appartenenza di un nome è: nominativo accusativo ablativo genitivo.
Quando un nome cambia genere o numero nel passaggio dal latino all'italiano parliamo di: metaplasma tetraplasmo metaplasmo etaplasma.
I nomi degli alberi in latino: sono maschili e restano maschili in italiano sono femminili e restano femminili in italiano sono neutri e diventano maschili in italiano sono femminili e diventano maschili in italiano .
Folia in latino è: il plulare neutro di folius il plurale femminile di folia(m) il singolare neutro si foliis il plurale neutro di folium .
I nomi italiani derivano quasi tutti dal caso latino: dativo accusativo ablativo genitivo.
La declinazione che ci permette di capire da quale caso latino derivano i nomi italiani è la: quarta seconda terza prima.
I nomi "moglie" e "ladro" in italiano derivano: dall'accusativo latino dal dativo latino dal nominativo latino dall'ablativo latino .
I nomi "drago" e "uomo" in italiano derivano: dall'accusativo latino dal dativo latino dal nominativo latino dall'ablativo latino .
La lingua latina: aveva articoli come il greco e l'ebraico usava l'articolo Illum ma non Unum aveva una declinazione per l'articolo Illum non aveva articoli .
Ille in latino era: articolo aggettivo qualificativo aggettivo o pronome dimostrativo aggettivo numerale .
Unum in latino era: articolo aggettivo qualificativo aggettivo o pronome dimostrativo aggettivo numerale .
L'articoloide è: la forma intermedia dell'articolo tra il latino classico e quello tardo la forma intermedia dell'aggettivo numerale tra il latino classico e quello tardo la forma intermedia tra gli aggettivi latini e l'articolo italiano l'articolo Lo in italiano antico .
L'artciolo italiano IL viene da: l'italiano antico ILLO l'italiano antico LO il latino ILLUD il latino ILLAM .
L'articolo italiano LO viene da: Illud Illam Illum illus.
La norma Grober prevede a inizio di frase l'uso di: EL IL UN LO.
la norma Grober prevede dopo parola terminante in consonante l'uso di: EL IL UN LO.
la norma Grober prevede dopo parola terminante in vocale l'uso di: UN IL UNA LO.
La palatalizzazione di A in E nella formazione di LE da ILLAS è dovuta a: caduta di M finale dell'accusativo caduta di S finale del nominativo plurale caduta di S finale dell'accusativo plurale caduta di M finale del vocativo singolare .
Il pronome Tu italiano deriva: dall'accusativo di terza persona plurale latina equivalente dal nominativo di seconda persona singolare latino equivalente dall'ablativo di prima persona plurale del pronome latino dal dativo del pronome relativo latino .
Nel passaggio da NOS a NOI (latino -italiano): la -s finale si è labializzata la - s finale si è arrotondata la -s finale si è palatalizzata la -s finale è caduta .
Ella (it) deriva dal latino: Ellam Illad Illam Illas.
I pronomi clitici sono: tonici fonici atoni accentati.
Il latino classico corrispondente a VOSTRI (it) era: VESTER VOSTER VETERI VOSTRUM.
Il latino volgare corrispondente a VOSTRI (it) era: VESTER VOSTER VETERI VOSTRUM.
Loro (it) deriva dal latino: ILLI LORUS ILLORUM ILLIC.
Quale in italiano è un pronome: variabile invariabile irrilevante mutevole.
Che (it) deriva dal latino: QUID QUOD QUEM QUE.
CUI latino che ha dato origine al CUI italiano era un: nominativo accusativo ablativo dativo.
Quando si parla di contributo del popolo sulla formazione della lingua italiana si intende: ceto medio del Nord italia popolo toscano contadino ceto medio Toscano Popolo Siciliano .
Gramsci sosteneva che: l'omologazione linguistica popolare andava forzata non era possibile omologazione linguistica la lingua del popolo era irrilevante per la formazione dell'italiano il livellamento linguistico si sarebbe raggiunto naturlamente .
Il vero mezzo di diffusione della lingua italiana presso la popolazione fu: il giornale la televisione il cinema la radio .
Biffare in termini notarili medievali voleva dire: firmare un atto registrare un contratto privato riempire gli spazi bianchi contro le contraffazioni far firmare alle parti in causa gli atti pubblici .
I Memoriali Bolognesi sono: testi di mercanti raccolte di poesie popolari atti di vendita dei mercanti atti notarili .
I primi memoriali bolognesi di cui abbiamo i testi risalgono al: 1234 1265 1321 1411.
Il mercante in epoca medievale è illetterato. Ciò vuol dire: che non sa scrivere né leggere che sa leggere ma non scrivere che non conosce le lettere dell'alfabeto che non conosce il latino .
I libri di famiglia sono scritti: in latino in italiano contemporaneo in volgare in un misto di latino e volgare .
Colui che legge per divertimento e scrive per lavoro in epoca medievale è: il notaio il mercante il popolo il clero .
Il mercante in epoca medievale: conosce solo il latino conosce solo il volgare non sa leggere spesso conosce le lingue straniere .
I trattati scientifici in Italia, fino al Rinascimento: non esistono sono scritti in volgare sono scritti in latino sono scritti in greco .
Galileo Galilei: non approva i prestiti latini e greci nel linguaggio scientifico italiano approva i prestiti latini e greci nel linguaggio scientifico italiano non si esprime in merito ai prestiti dal latino e greco scrive trattati scientifici solo in latino .
La lingua italiana nasce come lingua: amministrativa burocratica letteraria legislativa.
Notai e avvocati: furono da subito favorevoli all'uso del volgare nelle cancellerie rifutarono l'uso del volgare all'inizio perché non lo ritenevano all'altezza degli atti notarili rifutarono l'uso del latino all'inizio perché non lo ritenevano all'altezza degli atti notarili rifutarono l'uso del volgare all'inizio perché andava contro i propri interessi fraudolenti verso il popolo .
La legge di Emanuele Filiberto in Piemonte sull'uso del volgare nei tribunali risale al: 1860/61 1360/61 1560/61 1760/61 .
Fino al Settecento l'istruzione superiore in Italia è: in volgare in greco in latino in latino e volgare misto .
La legge Casati risale al: 1859 1856 1956 1881.
La Bibbia di Gutrenberg viene stampata: a Berlino nel 1445 a Magonza nel 1356 a Berlino nel 1902 a Magonza nel 1456 .
Gli INCUNABOLI sono: le prime Bibbie in volgare i primi testi a stampa del Quattrocento i primi libri in latino manoscritti nel medioevo le copie della Bibbia redatte dai chierici nel Quattrocento .
Il Parsons Fragment: è il primo testo a stampa in latino è il primo testo a stampa in italiano non si può considerare il primo testo a stampa italiano a causa dei dubbi su data e luogo di stampa non si può considerare il primo testo a stampa italiano a causa dei dubbi sul testo che vi è riportato all'interno .
Il testo che recita "Se pareba boves, alba pratalia araba…" appartiene a: Placito Capuano Indovinello Veronese Breve de Inquisitione Catacomba di Commodilla .
L'indovinello veronese viene scoperto nel: 1924 1923 1922 1927.
L'indovinello veronese (individuare la risposta corretta): costituisce la prima attestazione di scrittura in volgare italiano non si può ancora considerare scritto proprimente in volgare italiano viene scoperto nel 1934 rispetto al Placito capuano è successivo di 300 anni .
Nell'indovinello veronese: l'autore della frase latina e mista di volgare è lo stesso gli autori delle due frasi sono diversi non si può stabilire se gli autori siano uno o più per le due frasi (latina e mista volgare) gli autori sono sicuramente due .
Versorio, nell'Indovinello veronese è: dialettismo meridionale latino volgare dialettismo settentrionale latino classico .
Alba nell'Indovinello veronese pè: dialettismo meridionale latinismo dialettismo settentrionale italiano arcaico .
La -s finale di boves nell'Indovinello veronese è: dialettismo meridionale tipicamente latina dialettismo settentrionale influsso spagnolo .
La soluzione all'Indovinello Veronese viene trovata da: un contadino uno scrittore un bibliotecario una studentessa .
L'Indovinello Veronese paragona la scrittura a: aratura filatura della seta preghiera corsa.
Il problema principale nell'individuare il senso di Se Pareba nell'Indovinello veronese deriva dal fatto che: non si conosce la traduzione dal latino si tratta di un fenomeno diualettale meridionale non in uso a Verona non si capisce se sia una parola unica o due l'autore non è certamente lo stesso della frase latina sotto riportata .
Non dicere ille secrita a bboce. Si tratta del testo contenuto in: Basilica di S. Clemente Catacomba di Domitilla Catacomba di Commodilla Placito Capuano .
Il graffito di Commodilla risale orientativamente al secolo: VI-VIII VII-VIII IX-X V-VI .
Nel graffito di Commodilla "secrita" si legge: segreto screti secreta segreta.
La cripta che ospita il graffito di Commodilla è quella dei santi: Pietro e Paolo Commodilla e Domitilla Felice e Astrutto Felice e Adautto .
Il graffito di Commodilla è: un fumetto un atto giudiziario una poesia un avviso .
"Secrita" nel graffito di Commodilla, significa: i segreti dei frati i segreti del paese le orazioni segrete le cose segrete delle suore .
Ille, nel graffito di Commodilla è: italiano antico dimostrativo latino utilizzato come articolo articolo utilizzato come dimostrativo latino articolo di derivazione greca .
Bboce, nel graffito di Commodilla è: italiano antico dimostrativo latino utilizzato come articolo un raddoppiamento usato per ricalcare il parlato la corretta grafia di "Voce" nei manoscritti antichi .
Il graffito di Commodilla, ricalca: il latino ecclesiastico il parlato il latino di Cicerone il latino scritto Imperiale .
Secrita nel graffito di Commodilla si legge Secreta perché. si tratta di una i breve latina si tratta di una parola già italiana si tratta di una parola derivata dal greco si tratta di una i lunga latina .
Il Placito Capuano risale al: 1960 960 870 860.
L'atto di nascita della lingua italiana è: Il graffito di Commodilla L'affresco di San Clemente Il graffito di Domitilla Il Placito Capuano .
Ciò che contraddistingue il Placito Capuano, insieme alla lingua è: la casualità della scrittura il fatto di essere l'atto di un processo l'intenzionalità della scrittura in italiano l'intenzionalità della scrittura in latino .
L'atto che contiene il Placito Capuano è una diatriba giudiziaria tra: Rodelgrimo e l'Abate di Montecassino Attanasio e l'Abate di san Benedetto Rodelgrimo e i testimoni dell'Abate Il giudice e Attanasio .
Le parole in italiano scritte nell'atto del Placito capuano vengono dette da: Rodelgrimo I testimoni Il giudice L'abate di Montecassino .
Il processo riportato nel Placito Capuano: si svolge in latino, è scritto in latino si svolge in italiano, è scritto interamente in latino si svolge in volgare, è scritto tutto in latino tranne le due righe dei testimoni si svolge in volgare, è scritto tutto in latino tranne le parole di Rodelgrimo .
Nel Placito Capuano, dal latino "sapio" deriva il dialettale: sacciu so sappo sao.
Nel Placito Capuano, d"ko" deriva da: che quem quom quod.
Nel Placito Capuano "Sancti Benedicti" è: latino pre-imperiale latinismo grecismo italiano arcaico .
I Placiti Campani successivi a quello Capuano: non esistono sono due e risalgono al 963 a.C sono tre e risalgono al 956 d. C. sono tre e risalgono al 963 d. C. .
L'affresco della Basilica di san Clemente si trova: a Napoli a Roma a Venezia a Milano .
L'affresco della Basilica di san Clemente è: precedente al Placito capuano contemporaneo al Placito capuano successivo al placito capuano contemporaneo al Breve de Inquisitione .
Il dialogo dell'affresco di san Clemente vede parlare in latino: Sisinnio e San Clemente solo Sisinnio solo Beno di Rapiza solo San Clemente .
Nell'affresco del miracolo San Clemente si trasforma in: un uccello una pietra tonda una colonna Sisinnio.
L'affresco di San Clemente riporta la scritta PGRF, vuol dire: Per grazia ricevuta feci (fare) Per grazia ricevuta feci io Per grande e rispettata fede Pro gratis et respecto fidem .
L'affresco di san Clemente viene commissionato da: Sisinnio Albertello Gosmari Beno.
La datazione orientativa dell'affresco di San Clemente è: circa 1300 a. C. circa 45 a. C. circa 1130 d. C. circa 1230 d. C. .
Ego Beno de Rapiza cum Maria uxor mea pro amore Dei et Beati Clementi(s) PGRF. Questa scritta compare: nel Breve de Inquisitione nel De vulgari eloquentia nel Placito Capuano nell'affresco di San Clemente .
San Clemente, nell'affresco a lui dedicato dice: Duritiam cordis vestris saxa traere meruistis Sao ko kelle terre per kelle fini que ki contene Falite dereto co lo palo, Carvoncelle Pro amore Dei et beati Clementis PGRF .
Carboncello, Gosmari e Albertello sono: i tre giuudici del placito capuano i tre testimoni dell'atto giudiziario del placito capuano i frati della catacomba di Commodilla i servi di Sisinnio nell'affresco di San Clemente .
La storia della lingua italiana è strettamente collegata: alla geopolitica alla letteratura provenzale alla letteratura nazionale ai primi linguisti di professsione, attivi nel Medioevo .
I primi a interessarsi di linguistica in Italia furono: i letterati gli accademici i ricercatori i linguisti dell'Ottocento .
Prima di Dante: la letteratura in volgare è solo in latino volgare la letteratura in volgare non esiste la letteratura in volgare esiste ma non si registrano momenti significativi di elevazione a lingua letteraria il volgare letterario è già pienamente formato .
La definizione: Dux nostri eloquii volgari viene data: da Dante a Petrarca da Petarca a Boccaccio da Patrerca a Dante da Boccaccio a Dante .
Secondo Dante: italiano, Oc e Oil derivano dal latino le lingue romanze non esistono il latino classico deriva dalle parlate romanze il latino classico era parlato nelle province di Roma .
La teoria della nascita delle diverse lingue dal mito biblico della Torre di Babele: non è sostenuta dai letterati italiani viene approvata come reale nel Cinquecento viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVIII secolo viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVI secolo .
Nel corso del Quattrocento il De vulgari eloquentia: non viene preso in considerazione perché è in latino influenza tutti gli scrittori umanisti influenza solo il pensiero di Bruni non è ancora stato ritrovato e non se ne conosce l'esistenza .
Nel corso del XV secolo l'italiano: viene visto come una degenerazione del latino che invece era perfetto viene visto come una lingua senza possibilità viene visto come lingua alla base del mito di Babele viene letto solo negli scritti di Dante .
La teoria secondo cui nell'antica Roma si parlava latino (livello alto) e volgare italiano (livello basso) è detta: pseudobruniana pseudobembiana protobruniana parabruniana.
Nel Quattrocento lo studioso che attribuì grande peso alle influenze barbariche nella nascita dell'italiano fu: Leonardo Bruni Biondo Flavio Pier delle Vigne Gian Giorgio Trissino .
La teoria dell'etrusco fu ideata da: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini.
Giambullari idea la sua teoria sulla lingua italiana nel secolo: XV XVI XVII XVIII.
Secondo Pier Francesco Giambullari: il latino deriva dall'etrusco il toscano deriva dall'etrusco l'etrusco deriva dal latino i barbari hanno contaminato la lingua latina classica .
Castelvetro porta avanti le teorie di Bruni nel secolo: XV XVI XVII XVIII.
Il primo a dare la definizione di Lingua Latina Vulgare fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini.
Castelvetro riprende una teoria di: Bruni Dante Giambullari Biondo.
Il primo a studiare la lingua sulle lapidi di epoca romana fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini.
Cittadini studia le lapidi romane nel secolo: XV XVI XVII XVIII.
Il Trattato di Cittadini viene pubblicato nel: 1600 1601 1602 1603.
Grazie agli studi di Cittadini: si comprende che l'italiano non è una degenerazione del latino si comprende che l'italiano è una degenerazione del latino si intuisce il grande apporto dei barbari nella nascita del volgare italiano si capisce che il latino volgare non esisteva .
Il Giuramento di Strasburgo: rappresenta l'atto di nascita della lingua italiana viene scoperto da Muratori indica l'atto di nascita della lingua francese viene respinto da Muratori .
Il Giuramento di Strasburgo è stipulato: tra i successori di Ludovico il Pio tra i successori di Carlo il Calvo tra i successori di Ludovico il Germanico tra i successori di Carlo Magno .
Il giuramento di Strasburgo: è precedente al placito capuano è successivo al Placito Capano è contemporaneo al Placito Capuano viene scoperto dagli studiosi dopo il Placito Capuano .
Muratori cerca: il Giuramento di Strasburgo la lingua intermedia l'equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia non esiste l'equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia esiste .
Muratori pensa che: le lingue germaniche non abbiano avuto alcun peso sulla formazione dell'italiano le lingue germaniche abbiano contribuito alla formazione dell'italiano le lingue germaniche antiche non esistono la lingua intermedia corrisponde all elingue germaniche dei barbari .
Muratori: dimostra l'esistenza del volgare italiano attraverso il Giuramento di Strasburgo dimostra l'esistenza del volgare italiano attraverso il Placito Capuano non viene a conscenza della scoperta del Placito Capuano conosce il Placito Capuano ma ne sottovaluta l'importanza .
Gli studi di Muratori rislagono al secolo: XV XVIII XVI XX.
Raynouard: sostiene che la lingua intermedia sia l'italiano prima di Dante sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale non crede nell'esistenza della lingua intermedia sostiene che la lingua intermedia sia quella dei barabri corruttori del latino .
Giuseppe Grassi: sostiene che i barbari corruttori del latino siano gli antenati degli austriaci che invadono il Lombardo-Veneto sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale sostiene che la lingua intermedia sia l'italiano prima di Dante sostiene che la lingua intermedia sia il latino volgare medievale .
La teoria del sostrato è ideata da: Schlegel Muratori Ascoli Raynouard.
Donna de Paradiso è: un sonetto di Dante una Lauda di Boccaccio una Lauda di Jacopone un Cantico francescano .
Jacopone da Todi vive e scrive nel secolo: XI XII XIII XIV.
Jacopone da Todi scrive: prima di Dante dopo Boccaccio utilizzando Dante come modello linguistico a cavallo tra Sette e Ottocento .
Il Cantico delle Creature è: un sonetto di Dante un Cantico di Francesco d'Assisi una Lauda di Jacopone un sonetto di Francesco Petrarca .
Il Cantico delle Creature è stato composto nel: 1221 1222 1223 1224.
Francesco d'Assisi muore nel: 1223 1224 1225 1226.
Il Cantico delle Creature: prende a modello Dante precede sia Dante che Jacopone prende a modello Jacopone prende a modello Petrarca .
La maggior fioritura della poesia amorosa nel Duecento si ha: in Toscana in Umbria in Lazio in Sicilia .
Dante: legge le poesie dei siciliani in originale e le ammira legge le poesie dei siciliani in originale e non le ammira legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani ma non lo sa legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani e lo sa .
Le poesie della corte di Federico II che leggiamo oggi sono: originali diverse da come le leggeva Dante filtrate dai toscani perdute tutte, anche le copie toscane .
Dante Alighieri: non crede alla teoria della Torre di Babele scrive il Convivio in latino non termina il Convivio scrive il De vulgari in volgare .
Dante Alighieri: vuole elevare il volgare a lingua letteraria non crede nelle potenzialità del volgare scrive il Convivio in latino volgare scrive il De vulgari in volgare .
Dante Alighieri: ipotizza l'italiano come derivato dal latino ipotizza il latino classico come derivato dall'italiano non distingue la lingua d'Oc da quella d'Oil termina il Convivio in latino .
Il Convivio è scritto in: latino volgare un misto di latino e volgare provenzale.
Stai fresco! Si tratta di un modo di dire derivato da: Purgatorio, VIII Paradiso, II De vulgari eloquentia Inferno, XXII .
Il Bel Paese è un modo di dire che risale a: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli.
L'epistola napoletana viene composta da: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli.
L'importanza dell'epistola napoletana risiede nel fatto che: per la prima volta un napoletano del popolo scriva una lettera al fratello viene scritta da un toscano in un dialetto elevato e aulico, letterario viene scritta da un letterato in un dialetto colloquiale e vicino al parlato viene scritta nel Cinquecento .
L'epistola napoletana viene scritta intorno al: 1423 1122 1339 1234.
Il fenomeno per cui Boccaccio, nell'epistola napoletana inserisce dittonghi anche nelle parole che non lo richiedono si chiama: Metafonesi Napoletana Ipercorrezione Ipercorrettismo Metafonesi Centromeridionale .
Il De Vulgari Eloquentia di Dante: nel XV secolo è conosciuto solo in traduzione italiana nel XV secolo è sconosciuto nel XV secolo è di dubbia attribuzione nel XV secolo non è apprezzato .
Il De Vulgari Eloquentia di Dante: viene scoperto da Trissino nel XV secolo viene scoperto da Trissino nel XVI secolo viene scoperto da Bembo nel XV secolo viene tradotto da Trissino nel XIV secolo .
Nel Quattrocento: ci si preoccupa più del volgare che del latino il volgare è molto apprezzato come lingua letteraria il volgare viene screditato perché non può raggiungere i livelli del latino il volgare non esiste .
Leon Battista Alberti: crede nelle potenzialità letterarie del volgare non crede nelle potenzialità letterarie del volgare non utilizza mai latinismi quando scrive in volgare ammette anche volgarismi non elevati nella letteratura .
La Grammatichetta vaticana: ha un enorme successo viene contestata da molti letterati non è diffusa, anche perché manoscritta ci è giunta in originale .
Un codice apografo è: un originale una copia da una copia una copia da un originale una copia non autorizzata .
Leon Battista Alberti: si dice favorevole al volgare di Dante ma non di Boccaccio rifiuta il volgare delle Tre Corone rifiuta il fiorentino contemporaneo rifiuta il toscano del Quattrocento .
Il Certame Coronario risale al: 1444 1432 1441 1423.
Il Certame Coronario: fu un successo per i giudici permise a Alberti di far valere le sue teorie fu fatto fallire dal pubblico fu fatto fallire dai giudici .
La Raccolta Aragonese viene inviata da Lorenzo de'Medici a Federico d'Aragona nel: 1444 1456 1466 1477.
La collaborazione tra Bembo e Manuzio inizia nel: 1523 1525 1510 1501.
La prima opera stampata da Bembo e Manuzio è: il Canzoniere di Petrarca la Commedia di Dante Gli Asolani di Bembo le Prose della volgar lingua di Bembo .
Il titolo del Canzoniere stampato da Bembo e Manuzioè importante perché: richiama a Dante evita grafie latineggianti ammette grafie latineggianti fu aggiunto nel secolo successivo .
Bembo pubblica gli Asolani nel: 1505 1525 1544 1512.
Le Prose della Volgar lingua sono in: 6 libri 4 libri 3 libri 5 libri.
All'interno delle Prose di Bembo la Teoria delle Tre Corone è sostenuta da: Giuliano de'Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso .
All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che appoggia la prosa latina a scapito del volgare è sostenuta da: Giuliano de'Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso .
All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che rappresenta l'Umanesimo Volgare è sostenuta da: Giuliano de'Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso .
Le Prose della Volgar lingua sono pubblicate nel: 1501 1525 1534 1512.
Quanto alla prosa volgare, Bembo predilige la lingua: del Bocaccio delle novelle del Bocaccio della Cornice di Petrarca di Dante nella Vita Nova .
La Teoria Cortigiana appartiene a: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino.
Il Cortegiano viene pubblicato nel: 1525 1501 1538 1528.
Nel Cinquecento: non vi sono influssi fiorentini alla Corte Papale non vi sono influssi fiornetini nella parlata romana il romanesco è vicino al moderno napoletano vi sono influssi fiorentini nella Corte Papale .
La teoria italiana viene esposta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino.
La Teoria Italiana si sviluppa nel secolo: XV XVII XVI XIV.
Trissino dà alle stampe: Il De vulgari eloquentia tradotto in italiano Il Canzoniere insieme a Manuzio Il De Vuolgari eloquentia in latino La Commedia di dante .
Il Castellano è stato scrittto da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino.
La Lettera a Vettori è stata scritta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino.
La teoria che vuole la lingua letteraria basata sul fiornetino contemporaneo nel Cinquecento appartiene a: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino.
Machiavelli: rifiuta il latinismi usa una lingua contenente latinismi appoggia la teoria di Bembo modella il suo stile su Boccaccio .
Il primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca viene dato alle stampe nel: 1701 1594 1612 1823.
La stesura del primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca inizia nel: 1621 1612 1590 1591.
La lingua di quale autore italiano viene scartata dagli accademici della Crusca: Petrarca Tasso Manzoni Bembo.
Rispetto a Bembo, gli accademici della Crusca: si distanziano nell'uso della lingua del Trecento concordano nell'uso della lingua del Trecento restano indifferenti alla lingua del Trecento rifiutano il modello petrarchesco .
Il Caffè e Il Monitore Napoletano sono: giornali del XVIII secolo riviste del Novecento opere poetiche di Bembo raccolte delle poesie di Petrarca .
Nel Settecento: tutti i campi del sapere sono già in volgare l'italiano prende piede nella scienza ma il latino è ancora dominante si usa unicamente il latino nella scienza si usa solo l'italiano in letteratura e solo il latino nella scienza .
I giornali del Settecento: sono appannaggio della sola aristocrazia sono aperti alle novità della cultura basso-plebea sono appannaggio del sottoproletariato urbano sono l'espressione della fiorente classe borghese .
Nel Settecento la maggior parte delle scuole elementari: utilizza il latino per l'insegnamento utilizza l'italiano per l'insegnamento utilizza i dialetti locali per l'insegnamento appartiene solo ai chierici .
L'Arcadia nasce nel: 1790 1612 1690 1821.
L'istruzione superiore in Italia si apre alla lingua italiana, che soppianta il latino, nel: primo Ottocento secondo Seicento tardo Cinquecento secondo Settecento .
Alessandro Manzoni di norma, in casa, parlava: fiorentino del ceto medio-alto latino francese e milanese toscano di koiné .
Il Vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze è stato compilato da: Giorgini e Broglio Manzoni Ascoli Carducci e Ascoli .
Manzoni si reca personalmente a Firenze nel: 1840 1861 1823 1827.
L'anno in cui si concentra il maggior numero di scritti linguistici di Manzoni è il: 1840 1861 1868 1827.
Manzoni: appoggia la teoria bembiana delle Tre Corone appoggia la teoria del sostrato di Ascoli promuove il fiorentino parlato dai ceti medio-alti rifiuta il toscano contemporaneo .
L'idea che bisognasse forzare la popolazione a parlare italiano (fiorentino) appartiene a: Ascoli i seguaci di Ascoli Manzoni i seguaci di Manzoni .
Manzoni, rispetto al purismo si dice: contrario favorevole favorevole solo nel Lombardo-veneto contrario solo nelle regioni dominate da stranieri .
Graziadio Isaia Ascoli era: poeta letterato giornalista glottologo.
Ascoli, rispetto all'uso del fiornatino contemporaneo parlato dai ceti medio-alti è: favorevole contrario Neutrale cambia idea nel corso dei suoi studi .
Secondo Ascoli: bisognava forzare gli italiani a parlare italiano (toscano) bisognava diffondere la lingua italiana inviando maestri toscani in tutta Italia la globalizzazione avrebbe portato da sé la lingua in tutta la nazione i seguaci di Manzoni avevano ragione a estremizzarne le idee .
La politica linguistica dell'Italia fascista: favoriva i francesismi favoriva gli anglicismi rifiutava i forestierismi appoggiava solo i germanismi .
Tra le primissime inziative per promuovere la lingua italiana in ambito fascista (1930) rientra: la stesura di una legge che vieta forestiersmi nelle sigle aziendali la rimozione delle scene in lingua straniera dai film la creazione di un vocabolario contro i dialetti l'utilizzo del Lei al posto del Voi nelle conversazioni formali .
Barbaro Dominio è: il titolo di un libro di Mario Monicelli il titolo di un dizionario della lingua italiana di Giorgini una raccolta di articoli dedicati al purismo linguistico composta da Paolo Monelli il primo film sonoro italiano senza scene in lingua straniera .
La legge che vieta l'utilizzo di parole straniere nelle insegne è del: 1939 1930 1923 1940.
L'istituzione fascista incaricata di vigilare sui forestierismi nella lingua italiana si chiamava: Accademia d'Italia Accademia dell'italiano Accademia fascista Accademia italica .
Bruno Migliorini: rifiutava completamente i forestierismi era aperto ai forestierismi solo da lingue romanze era aperto ai forestierismi utili era aperto ai forestiersmi da lingue germaniche .
Il movimento che in epoca fascista si occupava di pursimo nella lingua italiana si chiamava: neopurismo neoitalianismo neolinguismo purismo fascista .
In epoca fascista: l'uso del Voi è vietato si cerca di sostituire il Tu con il Lei si cerca di sostituire il Voi con il Lei si cerca di sostituire il Lei con il Voi .
Benedetto Coce: utilizzava abitualmente il Lei in contrasto al regime che chiedeva il Voi non utilizzava mai il Lei da napoletano continuò ad usare il Voi anche dopo l'inziativa fascista Utilizzava sempre il Tu .
L'uso del Lei in italiano risale al secolo: XX XIX XVI XVII.
L'intervento attraverso il quale Pasolini vuole risprire la questione della lingua risale al: 1982 1967 1964 1954.
Lo scopo del discorso di Pasolini sulla Questione della lingua è: un'analisi sociolinguistica della lingua italiana a lui contemporanea capire come dobbiamo scrivere la letteratura capire come uniformare la parlata nazionale rinnegare Dante e Manzoni .
Per Pasolini l'asse linguistico a lui contemporaneo è quello: Roma - Firenze Milano - Torino Milano - Napoli Roma- Napoli.
Quale tra queste caratteristiche non fa parte di quelle elencate da Pasolini come appartenente alla nuova lingua italiana: semplificazione sintattica diminuzione dei tecnicismi diminuzione dei latinismi prevalenza dei tecnicismi .
Il discorso di Pasolini sulla nuova questione della lingua viene accolto: da applausi freddamente da fischi ma anche da un fervido dibattito critico da fischi e poi ignorato dai critici .
Per Paolini gli unici scrittori in grado si utilizzare tutti gli stili narrativi sono: Gadda e Bufalino sé stesso e Gadda sé stesso e Manzoni Calvino e Gadda .
Secondo Pasolini scrittori come Moravia e Calvino: non sanno scrivere in italiano contemporaneo si collocano su uno stile linguistico troppo elevato si collocano su uno stile linguistico troppo basso si collocano a metà tra lo stile medio e quello alto .
Nel corso del XV secolo si occupano di nascita della lingua italiana: Bembo e Castiglione Bruni e Biondo Dante e Ascoli Bembo e Machiavelli .
Nel corso del XVIII secolo si occupa di nascita della lingua italiana: Machiavelli Muratori Migliorini Bembo.
L'accademia della Crusca stampa il primo vocabolario a inizio: cinquecento quattrocento seicento ottocento.
La linguistica applicata nasce: negli anni Ottanta del Novecento negli anni Settanta - Ottanta dell'Ottocento negli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento negli anni Venti dell'Ottocento .
L'applicazione per scopi pratici di strumenti e teorie sviluppati in ambito teorico dalla linguistica si chiama: linguistica italiana language planning linguistica generale linguistica applicata .
La didattica delle lingue rientra nel campo della linguistica: generale italiana applicata teorica.
La lingua di cultura utilizzata in situazioni ufficiali al di fuori del dialetto è la: lingua tetto lingua base lingua letteraria lingua giuridica .
Il grigionese in Svizzera è: la lingua ufficiale parlata dall'1% della popolazione la lingua che i linguisti hanno provato a proporre come sostituzione al romancio la lingua tetto della Svizzera una varietà di friulano .
Il ceco e lo slovacco sono lingue: per elaborazione per distanziamento pianificate giuridiche.
Il serbo e il croato sono lingue: per elaborazione per distanziamento pianificate giuridiche.
Il sardo e l'italiano sono lingue: per elaborazione per distanziamento pianificate giuridiche .
Le varietà diverse dalla lingua standard con cui vengono confrontate anche se non hanno una letteratura di riferimento sono dette lingue: per elaborazione per distanziamento pianificate giuridiche.
Le varietà linguistiche molto simili tra loro divise per motivi politici o culturali sono dette lingue: per elaborazione per distanziamento pianificate giuridiche.
Rispetto agli anni Settanta del Novecento, oggi: l'italiano è rimasto pressoché invariato l'italiano è cambiato anche e soprattutto a causa della tecnologia e della globalizzazione l'italiano è cambiato solo nei tecnicismi scientifici l'italiano non è cambiato in quanto a errori ortografici e sintattici dei parlanti .
Tra gli errori più frequenti commessi dagli scriventi contemporanei non compare: la confusione in merito all'utilizzo corretto dell'apostrofo la confusione in merito all'utilizzo della H davanti ad A ed O la confusione tra congiuntivo e indicativo la confusione nell'uilizzo delle doppie .
Tra le cause legate agli errori più frequenti nello scrivente italiano contemporaneo non compare: la scuola il divario tra nord e sud i social la lettura dei giornali .
L'errore legato ai pronomi femminili nell'italiano contemporaneo consiste nel: attribuire il pronome LE a nomi maschili attribuire il pronome GLI a nomi femminili attribuire pronomi singolari a nomi plurali attribuire pronomi plurali a nomi singolari .
Il congiuntivo, tra gli errori più frequenti nell'italiano contemporaneo viene sostituito dal modo: indicativo participio condizionale gerundio.
Il linguaggio dell'odio, nell'italiano contemporaneo è supportato in maggior misura: dai giornali dai social network dal cinema dalla radio .
Le meccaniche più sottili legate al linguaggio dell'odio constano oggi: in cyber bullismo nell'utilizzo dei social nell'uso di parole apparentemente inoffensive se decontestualizzate ma utilizzate in maniera discriminatoria nell'uso di parole apparentemente offensive se decontestualizzate ma utilizzate in maniera non discriminatoria .
Il principale problema legato agli anglicismi oggi nella lingua italiana è: che si utilizzano da pcohi anni che si utilizzano per lo più a sproposito, senza conoscerne il vero significato che si utilzzano troppo poco che sono tutti prestiti di lusso e mai di necessità .
Sin dagli anni Cinquanta una grande influenza sulla lingua italiana (e sull'utilizzo di anglicismi) viene da: cinema radio televisione letteratura.
La parola "tronista" nella lingua italiana contemporanea è: non attestata dai vocabolari un forestierismo un neologismo inesistente a livello formale .
Dal latino volgare si formano: l'italiano e il toscano, da cui poi nascono i dialetti i dialetti meridionali ma non quelli centrosettentrionali tutti i dialetti, tra cui poi viene scelto il toscano come standard solo i dialetti centrali, come il toscano .
Di norma la tradizione letteraria del dialetto è: modesta o nulla sempre inesistente abbondante nata dopo la standardizzazione del toscano .
Il termine che indica una qualunque varietà della lingua è: dialetto dialect dialetto primario primary dialect .
Parliamo di "dialetti italiani" e non di "dialetti dell'italiano" pertché: non tutti derivano dal latino esistono troppe minoranze linguistiche non romanze in Italia tutti hanno in comune come lingua tetto l'italiano standard derivano tutti dal latino classico scritto .
Lo Status ufficiale: in Italia è posseduto dai dialetti toscani riuniti in Italia non esiste è posseduto dal dialetto ma non dalla lingua è posseduto dalla lingua ma non dal dialetto .
L'aspetto linguistico completo (morfologia, sintassi, ecc): non è posseduto dal dialetto è posseduto solo dalla lingua è posseduto dal dialetto ma non dalla lingua è posseduto sia dal dialetto che dalla lingua .
La limitazione degli ambiti dell'uso indica che: il dialetto si può utilizzare in tutti i campi del parlato il dialetto si usa in ambiti ristretti la lingua si usa in ambiti ristretti il dialetto si usa in ambito giuridico territoriale .
Il valore identitario: è uguale tra lingua e dialetto non esiste per il dialetto è maggiore nel dialetto è maggiore nella lingua .
Una lingua è un dialetto con un esercito e una marina. Questa frase appartiene a: Churchill Weinreich Saussure Schlegel.
Un gruppo di parlanti che condivide un insieme di atteggiamenti riguardo alla lingua è detto: comunità linguistica comunità italofona minoranza linguistica comunità minoritaria .
Con il termine BASILETTO indichiamo: la varietà alta della lingua parlata in una comnunità la dilalìa la varietà bassa parlata in una comunità il bilinguismo .
Con il termine ARCOLETTO indichiamo: la varietà alta della lingua parlata in una comnunità la dilalìa la varietà bassa parlata in una comunità il bilinguismo .
L'arcoletto viene indicato con la lettera dell'alfabeto: H la dilalìa B A.
L'italiano, rispetto all'Umbro è: un tetto eterogenetico un tetto omogenetico una varietà superiore uno stadard eterogenetico .
Quando di norma si utilzza l'arcoletto e il basiletto viene usato solo in contesti familiari, sempre accompagnato dall'arcoletto, parliamo di: bilinguiismo alloglossia dilalia diglossia.
Quando arcoletto e basiletto sono usati indistintamente dal parlante parliamo di: bilinguiismo alloglossia dilalia diglossia.
L'italiano standard rispetto ai dialetti alsaziani è: un tetto eterogenetico un tetto omogenetico una varietà superiore uno stadard eterogenetico .
L'identificazione linguistica secondaria è: stabile arcaica variabile nel tempo immutabile.
L'identificazione linguistica primaria è: stabile acquisita nel tempo variabile nel tempo inesistente nella realtà comunicativa .
L'identificazione linguistica terziaria è: inesistente acquisita nel tempo variabile nel tempo immutabile.
Il language planning è: una sottocategoria di linguistica applicata che impone la norma ai parlanti una sottocategoria della pianificazione linguistica attuata dai governi una metria autonoma che si occupa di lingue morte in vivo e in vitro una sottodisciplina della sociologia del linguaggio .
Il language planning si occupa: di riportare in vita lingue morte antiche di studiare i rapporti tra la situazione linguistica e sociolinguistica di una determinata lingua di imporre gli standard ai parlanti di abolire le minoranze .
Il language revival: riporta in uso lingue estinte incrementa lo status di una lingua in pericolo di estinzione asseconda la continuità intergenerazionale di una lingua devia i dialetti verso lo standard .
La pratica che si occupa di assecondare la continuità intergenerazionale di una lingua è detta: language revival language renew language revitalization reversing language shift .
Quando la comunità linguistica risolve naturalmente senza aiuto eterno i problemi linguistici si parla di intervento: in vitro in itinere in vivo in habitus .
Quando vengono attuate proproste esterne perché una comnuintà plurilingue risolva i propri problemi linguistici si parla di operazione: in vitro in itinere in vivo in habitus .
La standardizzazione linguistica: viene sempre accettata dai parlanti facilmente trova opposizione dei parlanti non esiste non è mai possibile nella realtà linguistica .
La sostituzione del catalano al castigliano è avvenuta: negli anni Novanta negli anni Settanta negli anni Ottanta negli anni Cinquanta .
L'esperimento di standardizzazione linguistica in vitro: ha funzionato in Svizzera ha funzionato in Catalogna ma non in Svizzera non ha funzionato né in Svizzera né in Catalogna ha funzionato unicamente in Castigliano e Romancio manon in Catalano .
La bambina a fumetti che prosse la standardizzazione catalana si chiamava: la Norma la Lingua la Català la Regola .
Chi parla una lingua di minoranza in una comunità linguistica più ampia è definito: bilingue alloglosso alloglotto eterolinguistico.
Le minoranze linguistiche in Italia: sono tutte romanze sono sia neolatine che non neolatine sono tutte non romanze derivano tutte dal latino .
Le comunità linguistiche Cimbre in Italia si trovano nella zona di: Verona Reggio Calabria Val di Susa Cosenza.
Le comnunità linguistiche ladino dolomitiche sono: neolatine non neolatine germaniche ebraiche.
Quando le regioni in cui vengono parlate lingue minoritarice confinoano geograficamente con le nazioni in cui la lingua è ufficiale (Francia, Slovenia), parliamo di: isole alloglotte isole linguistiche minoranze nazionali minoranze diffuse .
Quando le minoranze linguistiche non confinano con il territorio linguistico di riferimento (come per il Sud Italia) parliamo di: isole alloglotte isole linguistiche minoranze nazionali minoranze diffuse .
Le minoranze estese a macchia di leopardo (Rom, Sinti), sono dette: isole alloglotte isole linguistiche minoranze nazionali minoranze diffuse .
La legge che regola le minoranze linguistiche in Italia è la: 456/1999 488/1999 132/1998 482/1999 .
La legge 482/1999 contiene: 10 artcoli 20 articoli 4 articoli 12 articoli .
La legge 482/1999 non contempla appieno: la isole linguistiche il greco di Puglia le minoranze rom e sinti le scuole bilingue .
La Valle d'Aosta: contiene solo una piccola percentuale di francofoni è abitata interamente da francofoni è abitata in parte da germanofoni non ha abitanti francofoni né germanofoni .
I parlanti patois-francoprovenzali: sono una minoranza friulana sono una minoranza pugliese sono una minoranza valdostana sono una minoranza friulana .
Le province friulane riconosciute minoranza linguistica sono: Udine e Gorizia Trieste e Udine solo Udine Trieste e Gorizia .
La maggioranza di slavofoni in Friuli si trova in prvincia di: Verona Udine Gorizia Trento.
In Alto Adige l'insegnamento del tedesco è garantito: dal 1999 dal 1935 dal 1939 dal 1946 .
Il bilinguismo separativo vige in: Alto Adige Valle d'Aosta Friuli Trentino.
Gli italofoni dell'Alto Adige parlano: dialetti tedeschi tedesco standard italiano standard dialetti austro-bavaresi e ladini .
La possibilità teorica di un cittadino di utilizzare la propria lingua sul territorio dello Stato si defnisce: dovere del parlante diritto di territorialità diritto di personalità dovere del territorio linguistico .
La delimitazione territoriale del diritto di personalità è il: dovere del parlante diritto di territorialità diritto di personalità dovere del territorio linguistico .
Il francese in Canada è: una lingua minoritaria una lingua standard una lingua in situazione di minoranza una lingua minore .
La formazione di parole di origine non scietifica ma fatta a orecchio dai parlanti si chiama: raddoppiamento semantico etimologia popolare ipocoristico enantiosemia.
Se il verbo uscire avesse seguito le normali regole oggi avremmo: ascire uscire escire exire.
Il verbo uscire in italiano nasce per: raddoppiamento semantico etimologia popolare ipocoristico enantiosemia.
La trasformazione di Domenico in Mimmo avviene per: aferesi raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima) caduta dell'elemento finale .
La trasformazione di Giuseppe in Peppe è un: raddoppiamento semantico etimologia popolare ipocoristico enantiosemia.
La trasformaizone di Nicola in Cola è frutto di: aferesi raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima) caduta dell'elemento finale .
La trasformazione di Giovanni in Gianni è frutto di: contrazione per caduta di consonanti interne raddoppiamento del linguggio infantile con base su ultima consonante raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima) caduta dell'elemento finale .
Il doppi significato (contrario) di tirare è un caso di: aferesi etimologia popolare ipocoristico enantiosemia.
Pocock nel Seicento individua il concetto di: aferesi etimologia popolare ipocoristico enantiosemia.
L'enantiosemia esiste: in italiano e in spagnolo ma non in francese in molte lingue nel mondo solo in italiano solo nelle lingue romanze .
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